Building Information Modeling: differenze tra le versioni
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Il '''''Building
Il Building
==Origini teoriche e prime applicazioni==
Il termine ''Building Information Modeling'', che non può essere considerato equivalente a ''Building Product Model'' (con il termine 'Product model' in ingegneria si indica un 'modello di dati' o 'modello di informazioni'), espressione coniata dal professor [[Charles M. Eastman]] del [[Georgia Institute of Technology]], che l'ha ampiamente utilizzata nelle sue pubblicazioni sin dalla fine degli [[Anni 1970|anni settanta del Novecento]]. Il passaggio da Model a
Il termine è però divenuto di uso comune solo dopo la prima concreta implementazione di BIM con l'idea di edificio virtuale di [[ArchiCAD]] della [[Graphisoft]] ([[1987]]).
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La via per l'adozione del BIM viene generalmente considerata come un percorso graduale di crescita, in cui si passa da un processo diviso in fasi fino ad un processo in cui tutti soggetti coinvolti nella costruzione del modello lavorano in sincronia, collaborando alla stessa virtualizzazione dell'edificio. La piena collaborazione è il grande obbiettivo della ricerca di processo. Nel 2017, il massimo grado di maturità attualmente osservato è il cosiddetto BIM collaborativo.
* Livello 0 - CAD standardizzato: richiede l'organizzazione di un lavoro tradizionale intorno a un sistema di standard (In Italia, fino ad Aprile 2002, è stata in vigore la norma UNI 3968
* Livello 1- BIM Solitario (''lonely BIM'') o non collaborativo: si usa il metodo di progettazione parametrica e gestione dei dati all'interno del proprio ''workflow'' ma non si instaura nessun tipo di collaborazione con gli altri professionisti. Il lavoro segue degli standard, interni o internazionali, soprattutto per quanto riguarda la nomenclatura degli elementi.
* Livello 2 - BIM Collaborativo: effettiva collaborazione tra i soggetti coinvolti nella progettazione dell'edificio che lavorano tutti in BIM. Operano separatamente su un proprio modello e la collaborazione viene coordinata dal ''BIM Leading consultant'' che ha per compito di riunire i vari modelli in un singolo modello federato.
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Nel settore dell’architettura e dell’ingegneria i livelli di dettaglio, i cosiddetti LOD (''Level Of Detail'') definiscono con precisione il livello di approfondimento delle informazioni contenute all'interno del modello BIM. Rappresentano quindi un punto di riferimento definito dal committente che permette a tutti i soggetti coinvolti di costruire il modello BIM con lo stesso grado di definizione dei contenuti lungo tutte le fasi in cui si articola il processo di concepimento e realizzazione dell'opera.
La definizione delle caratteristiche di ogni singolo LOD è un tema affrontato da due importanti riferimenti normativi americani e italiani<ref> [https://www.01building.it/bim/lod-progettazione-bim/ LOD e gradi di dettaglio nella progettazione Bim] su''www.01building.it'' </ref>. L[[American Institute of Architects|’'''American Institute of Architects''']] (AIA) pubblica un quadro ''Level Of Detail'' per il Protocollo AIA G202-2013 ''Building Information Modeling''. Partendo dal presupposto che un elemento, pur potendo apparire visivamente dettagliato, potrebbe in realtà essere generico, il termine LOD si riferisce al "livello di sviluppo" degli elementi del modello invece che del loro "livello di dettaglio". Il grado di sviluppo ottenibile è suddiviso in cinque livelli:
* LOD 100: l’elemento è rappresentato in maniera generica, schematica, simbolica. Ogni informazione è ancora approssimativa.
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* LOD F: oggetto eseguito
* LOD G: oggetto aggiornato<ref name=":0" />
== Dimensioni del BIM ==
Parlando di BIM ci si riferisce spesso in modo erroneo al solo modello digitale tridimensionale. Il BIM invece si estende a tutto il processo edilizio includendo [[pianificazione]], [[progettazione]], costruzione, [[gestione]] così come all’intero ciclo di vita ([[Analisi del ciclo di vita|LC]]) dell’opera dall’ideazione alla dismissione. Si parla quindi di dimensioni del BIM, dalla più semplice dimensione 3D corrispondente alla rappresentazione digitale dell'oggetto fino alla dimensione 7D che tiene conto dell'aspetto della [[sostenibilità]].
Riferendosi alla normativa italiana UNI 11337-6, il BIM ha sette dimensioni:
* 1D: Concept design;
* 2D: Elaborati 2D come piante, prospetti e sezioni;
* 3D: Rappresentazione tridimensionale del prodotto;
* 4D: Analisi della durata o tempi (programmazione);
* 5D: Analisi dei costi (computi, stime e valutazioni economiche);
* 6D: Fase di gestione dell’opera (uso, manutenzione e dismissione);
* 7D: Valutazione della sostenibilità (sociale, economica e ambientale).
==Politica e diffusione in Europa==
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Per quanto riguarda la diffusione della procedura BIM presso gli operatori europei (progettisti e imprese), dai dati diffusi nel 2013 dalla compagnia di consulenza europea Arch-Vision (Q4 2013 European Architectural Barometer)<ref>{{Cita web|url = http://www.arch-vision.eu/|titolo = Arch-Vision {{!}} home|accesso = 31 dicembre 2015|sito = www.arch-vision.eu}}</ref>, emergono forti differenze a seconda dei paesi. Lo Stato all'avanguardia risulta essere i [[Paesi Bassi]], con il 51% dei progettisti che già utilizza il BIM, seguito dal [[Regno Unito]] (33%). L'Italia si colloca nelle ultime posizioni della statistica, con il solo 10% dei progettisti che già impiegano le procedure BIM. La stessa fonte<ref>https://www.usp-mc.nl/files/11022020-european-architectural-barometer-q4-2019-factsheet.pdf</ref>, in un rapporto del 2019 porta invece i [[Paesi Bassi]] all'81%, il [[Regno Unito]] al 49% e l'Italia al 25%, con una crescita più che raddoppiata ma lontana dagli obiettivi della Comunità Europea.
In Italia modalità e tempi per la progressiva introduzione del BIM negli appalti pubblici per opere edilizie e infrastrutture sono stati definiti dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture numero 560 del 1º dicembre 2017<ref>{{Cita web|url=http://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/normativa/2018-01/Decreto%20Ministro%20MIT%20n.%20560%20del%201.12.2017.pdf|titolo=Decreto MIT n. 560 del 1º dicembre 2017}}</ref>, che ha dato attuazione all'articolo 23 del [[Codice dei contratti pubblici|Codice dei Contratti]]. Con il succitato decreto
A livello mondiale, alcuni siti indipendenti raccolgono periodicamente un elenco di progettisti e imprese che già operano stabilmente con il sistema BIM. Un esempio è il database Revit Inside<ref>{{Cita web|url = https://revitinside.blogspot.com/|titolo = Revit Inside|accesso = 31 dicembre 2015|sito = revitinside.blogspot.com}}</ref> che contiene una lista di centinaia di soggetti in tutto il mondo accreditati come utilizzatori di [[Revit|Autodesk Revit]].
==Certificazioni e prodotti==
==Note==
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== Voci correlate ==
* [[
* [[Gemello
* [[Tekla Corporation]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|design}}
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