Elemento transuranico: differenze tra le versioni

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Sono dettiUn '''transuranicielemento transuranico''' (dal [[lingua latina|latino]] « al di là dell'[[uranio]] ») gliè quell'[[elementielemento chimicichimico]] con [[numero atomico]] maggiore di 92.

Sono detti inoltre '''"superpesanti'''" alcuni elementi tras[[attinidi]] artificiali stabili con [[numero di massaatomico]] superiore a 110103, detti anche [[transattinoidi]].
 
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| [[ununtrionihonio]]
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| [[ununquadioflerovio]]
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| [[ununseptiummoscovio]]
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| [[tennesso]]
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| [[ununoctiooganesson]]
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Gli elementi con numero atomico da 1 a 92 (tranne poche eccezioni) si trovano abbastanza facilmente in natura, essendo stabili o avendo [[isotopi]] con tempi di decadimento relativamente lunghi.
 
Gli elementi con numero atomico superiore non esistono naturalmente (tranne [[plutonio]] e [[nettunio]] che derivano dal [[decadimento beta]] [[Uranio|<sup>238</sup>U]] → [[Uranio|<sup>239</sup>U]] → [[Nettunio|<sup>239</sup>Np]] → [[Plutonio|<sup>239</sup>Pu]]).
 
Essi sono dunque osservati dopo sintesi artificiale. Lo studio e la sintesi di questi elementi è stato effettuato da vari gruppi, fra cui: quelli di [[Glenn Theodore Seaborg]] e [[Edwin Mattison McMillan]] presso l'[[Università della California - Berkeley]], della [[Gesellschaft für Schwerionenforschung]] di [[Darmstadt]], del [[Flerov Laboratory of Nuclear Reactions]] diretto da [[Jurij Colakovič Oganesian]] presso l'[[Istituto unito per la ricerca nucleare]] di [[Dubna]], ed altri.
* [[Glenn Theodore Seaborg]] e [[Edwin Mattison McMillan]] presso l'[[Università della California, Berkeley]]
* [[Gesellschaft für Schwerionenforschung]] a [[Darmstadt]] in [[Germania]]
 
== L'origine della radioattività ==
[[File:contatore_Geiger.png|thumb|left|[[Contatore Geiger]]]]
Dentro il [[nucleo atomico]] sono in atto due forze contrapposte: l'[[Interazione forte|interazione nucleare forte]], che lega tra di loro i [[nucleone|nucleoni]], e la repulsione [[elettrostatica]], che costringe i [[protoni]] a respingersi reciprocamente, essendo tutti positivi, perché cariche dello stesso tipo si respingono. Siccome quest'ultima forza ha raggio d'azione infinito, pur decrescendo d'intensità al crescere del quadrato della distanza relativa, mentre la forza nucleare forte ha raggio d'azione pari a circa un diametro protonico (si dice che è un'''interazione a soglia''), i protoni possono legare a sé solo quelli più vicini, mentre subiscono la repulsione di tutti gli altri, anche dei più lontani. Se il nucleo è piccolo non sorgono problemi ma, se esso diventa troppo grande, la repulsione dei protoni lontani predomina sull'attrazione di quelli vicini, e il nucleo diventa instabile. È così che nascono i [[isotopi|radioisotopi]], cioè i nuclidi che decadono emettendo radiazione, e trasformandosi in altri. È questa l'origine della [[radioattività]] naturale.
Un nucleo che ha troppi protoni finisce infatti per liberarsene, emettendone alcuni e decadendo secondo modalità [[decadimento alfa|alfa]] o [[decadimento beta|beta]]. È per questo che nel nucleo sono presenti i [[neutrone|neutroni]]: essi sono nucleoni e contribuiscono ad attrarre i protoni, ma non hanno [[carica elettrica]], e quindi non li respingono. Anzi, allontanando tra di loro i protoni, riducono la repulsione elettrostatica, e contribuiscono a rendere il nucleo complessivamente più stabile.
 
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== L'ipotesi dei superpesanti ==
Si congettura tuttavia che possano esistere elementi stabili ad alto [[numero di massa]], poiché la vita media per fissione spontanea decresce al crescere del quadrato del numero atomico, essendo legata alla repulsione elettrostatica. In corrispondenza della chiusura delladel shellguscio nucleare con 114 protoni e 184 neutroni (uno dei cosiddetti nuclidi ''doppi magici'') dovrebbe perciò ricomparire un nuclide stabile. Si è cercato di produrre questa specie di gigante bombardando dei transuranici con nuclei di [[zolfo]] o [[Calcio (metallo)|calcio]], nella speranza che lo stato composto si liberasse di pochi nucleoni e restituisse un superpesante;, o, addirittura, facendo scontrare due nuclei di [[uranio]] 238, così da originare un aggregato nucleonico terribilmente pesante ed instabile che, attraverso qualche canale di decadimento, portasse ad un superpesante.
Oggi vengono catalogati come superpesanti i seguenti elementi: [[darmstadtio]], [[roentgenio]], [[copernicio]], [[ununtrionihonio]], [[ununquadioflerovio]], [[ununseptiummoscovio]], [[livermorio]], [[tennesso]] ed [[ununoctiooganesson]], di recente sintesi.
 
==Elementi sintetici==
Gli elementi sintetici sono quelli che non sono presenti naturalmente sulla Terra e che possono essere ottenuti solo artificialmente. Si tratta degli elementi con numero atomico dal 99 in poi. Nessun elemento sintetico possiede isotopi stabili, ma non tutti gli elementi senza isotopi stabili sono sintetici: ad esempio uranio e [[torio]], di cui esistono numerose miniere.
 
Vi è poi un gruppo di elementi che, pur non essendo elementi sintetici, sono prima stati scoperti tramite sintesi e poi in seguito trovati anche in natura.
Il primo elemento ottenuto per sintesi fu il [[tecnezio]], nel 19361937. Questo elemento, pur avendo un numero atomico basso (43), non possiede [[isotopi stabili]] e per questo motivo non era stato mai osservato in natura. Tuttavia non si può parlare di vero e proprio elemento sintetico dato che piccolein tracceseguito difurono tecnezioscoperte 98in sinatura possonotracce trovaredell'isotopo naturalmente nella crosta terrestre<sup>98</sup>Tc come prodotto della [[fissione spontanea]] dell'[[uranio 238]] o [[cattura neutronica|cattura di un neutrone]] e successivo [[decadimento beta]] da parte del molibdeno 97.
 
== Voci correlate ==
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* [[Radioattività]]
* [[Fluorcaphite]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|chimica|Fisica}}
 
[[Categoria:Suddivisioni della tavola periodica‎periodica]]
[[Categoria:Radioattività]]