8,8 cm FlaK: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
|  →DKM 43 8,8 cm:   la traduzione corretta di warhead è testata |  Funzionalità collegamenti suggeriti: 3 collegamenti inseriti. | ||
| (43 versioni intermedie di 32 utenti non mostrate) | |||
| Riga 1: {{NN|armi|marzo 2021|Grave carenza.}} {{ |Arma = Artiglieria |Nome = 8.8 cm FlaK |Altra denominazione = |Immagine = |Didascalia = Un 8 |Tipo = Cannone |Tipo di munizioni = |Impiego = Contraerei |Costruttore = Krupp |Anno progettazione = 1933 |Entrata in servizio = [[1933]] |Ritiro dal servizio = [[1945]] |Costo unitario = |Peso = assetto di marcia:  |Lunghezza = {{M|7 |Lunghezza canna = {{M|4 |Calibro = |Peso proiettile = {{M|9 |Angolo di tiro = 360° |Elevazione = <nowiki>-</nowiki>3/+85° |Gittata massima = |Velocità alla volata = |Carica = |esemplari prodotti = |Utilizzatori = {{DEU 1933-1945}} <br/> {{ITA 1861-1946}} <br/> {{FIN}} <br/> {{ROU 1881-1947}} <br/> {{Bandiera|ESP 1939-1945}} [[Spagna franchista|Spagna]] <br/> {{bandiera|BGR}} [[Regno di Bulgaria|Bulgaria]] <br/> {{SUN 1923-1955}} <br/> {{CHN 1928-1949}} <br/> {{USA 1912-1959}} <br/> {{GRC 1822-1978}} |Note = Dati per {{M|8 |Ref = Efour4ever<ref> }} Il cannone [[contraerea|contraerei]] '''{{M|8 == Le origini == Nel corso della [[ Dopo il [[ Il modello '''{{M|8 == {{M|8 [[File:Bundesarchiv Bild 101I-443-1574-26, Nordafrika, Flakgeschütz.jpg|thumb| Un ''88 Flak 18'' controcarri nella campagna di Nord Africa nel [[1942]]]] Il cannone ''FlaK 18'' aveva una canna in due pezzi, incamiciati in modo da poter sostituire solo una parte della canna stessa, della lunghezza di 53 calibri (anche se il cannone era indicato come  Il pezzo dimostrò una notevole precisione sia nel tiro terrestre che in quello  Il proiettile ad alto esplosivo aveva una quota massima di  == {{M|8 L'esperienza della [[Guerra di Spagna]] spinse i progettisti tedeschi a rivedere il progetto del FlaK 18. La piattaforma a ''kreuzlafette'' fu conservata, ma ne fu aumentata la stabilità e furono modificati i carrelli, che ora divennero a doppia ruota e sempre con pneumatici. Dato che ora i carrelli anteriore e posteriore erano intercambiabili, il movimento poteva avvenire con la canna rivolta sia in avanti che indietro, accorciando in tal modo i tempi richiesti per mettere il pezzo in ordine di marcia. Riga 52 ⟶ 53: Lunghezza della canna, meccanismo di otturazione e scudatura erano uguali a quelli del FlaK 18. == {{M|8 Nel corso del 1942 la produzione di canne per il FlaK 41 superò la produzione di affusti, quindi, data la pressante necessità di pezzi contraerei, alcune canne furono adattate agli affusti del FlaK 36, dando origine ad un ibrido fra i due pezzi. Non si sa quanti di questi pezzi siano stati effettivamente costruiti. == {{M|8 Uno dei problemi più sentiti del [[Armi contraerei#Note tecniche|tiro contraerei]] è il problema della determinazione del punto futuro, cioè del punto in cui la traiettoria del proiettile intercetta la traiettoria dell'aereo. Nel FlaK 18 e nel FlaK 36 il punto futuro veniva determinato tramite apparati ottici e la spoletta del proiettile era graduata prima del caricamento. Per migliorare questo sistema di mira nei nuovi modelli di 88 si adottò un sistema di ''seguire il punto'', in cui si doveva seguire con la tacca di mira un punto che si muoveva su una scala graduata. Il punto (di colore diverso per il puntatore in elevazione e per il puntatore in azimuth) era mosso sulla scala da una centrale di calcolo elettromeccanica (''Funkmessgerate''), che dirigeva il tiro di tutta la batteria di cannoni. Generalmente le batterie erano su 4 pezzi, che tatticamente venivano disposti a losanga (a rombo), con la centrale di tiro al centro. Oltre a questo sul nuovo cannone era previsto un meccanismo per l'impostazione in continuo del ritardo della spoletta (cioè della quota a cui doveva esplodere il proiettile). Riga 62 ⟶ 63: Oltre al FlaK 37 furono costruiti 12 FlaK 37/41, in cui la canna era stata sostituita con quella del FlaK 41. == {{M|8 Fin dall'inizio della guerra la Luftwaffe, a cui era demandata tutta la difesa aerea della Germania, si rese conto della necessità di avere un cannone con una maggiore quota operativa, e quindi una maggiore velocità alla bocca. La Rheinmetall-Borsig iniziò lo sviluppo di una nuova canna, producendo i nuovi prototipi nel [[1941]], ma producendo il cannone completo solo nel [[1943]]. Il meccanismo di recupero e di ammortizzazione del rinculo fu rivisto, spostando la culla in posizione orizzontale e sostituendo il piedistallo con un perno per abbassare l'altezza del pezzo. La nuova canna era lunga 72 calibri, cioè {{M|6 == DKM 43 {{M|8 Questo cannone si discosta totalmente dalla linea degli altri cannoni da {{M|88 == I semoventi == Nel 1943 l'esercito tedesco fece costruire 14 veicoli basati sul trattore [[ == Impiego == Il primo impiego bellico dell'88 fu nella [[guerra di Spagna]], in dotazione alla [[Legione Condor]] (il reparto della Luftwaffe inviato in appoggio alle truppe nazionaliste). Usato inizialmente nel suo ruolo nominale (contraerei), nel [[1937]] fu considerato utile anche nel ruolo controcarri e da quel momento fu utilizzato anche nel ruolo terrestre, tanto che nell'offensiva contro la Catalogna (ultima grande offensiva della guerra) i colpi sparati contro bersagli aerei furono solo il 7% del totale.<ref>J. Norris op. cit. pag 8.</ref> Nonostante questi risultati non tutti erano convinti della soluzione di utilizzare cannoni contraerei in funzione controcarri, tanto che questa modalità di impiego non era ancora stata codificata all'inizio della [[ Rommel continuò ad usare gli 88 come arma controcarri per tutta la [[Campagna del Nord Africa]] Tuttavia l'uso controcarri non distolse gli 88 dal loro compito primario, che era quello di impegnare le forze aeree nemiche. Utilizzati dalla ''Wehrmacht'' inquadrati nell'artiglieria contraerei divisionale, ogni divisione aveva in organico un ''Abteilung'' (gruppo) contraerei su 8 pezzi da {{M|88 {{Citazione|Nel corso dei tre mesi che finiscono con l'agosto 1944, il fuoco contraerei tedesco ha provocato non meno del 66% dei 700 bombardieri persi e del 98% dei  === L'impiego nel Regio Esercito === {{ ▲{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=#605030|col2=#dddddd|col3=white|font-size=100%|titolo=Munizionamento dell'88/55 nel Regio Esercito<ref>F. Cappellano, op. cit. pag 216, 217, stranamente non viene indicato munizionamento da esercitazione</ref>|contenuto= * [[cartoccio-proietto]] contraerei (spoletta meccanica) * granata perforante L/3.9 * granata dirompente L/4.5 (KE) }} </div>Nel giugno del [[1939]] l'[[Italia]] aveva dei forti crediti (circa 300 milioni di lire dell'epoca) nei confronti della [[Germania nazista|Germania]] per la cessione di materiali lavorati, quindi il Ministero della Guerra propose che tali crediti venissero saldati con la cessione di 50 [[Compagnia (unità militare)|batterie]] di ''8,8 cm FlaK'' ('''88/55''' nella denominazione italiana), pari a 300 bocche da fuoco con relativo munizionamento. Mentre la proposta fu accettata in linea di massima, le autorità tedesche fecero presente di non avere a disposizione quella quantità di pezzi, quindi saldarono il debito in parte con gli ''8,8 cm FlaK'' ed in parte con i ''[[7.5 cm kanon PL Vz. 37|7,5 cm M37(t)]]'' (75/50 nella denominazione italiana)<ref>F. Cappellano, op. cit. pag 211</ref>.Nella proposta presentata dalle autorità tedesche era prevista anche la fornitura da parte italiana di parti meccaniche per cannoni contraerei e controcarri, quindi la produzione di componenti per artiglierie fu avviata nelle officine [[Ansaldo]] ([[Genova]] e [[Pozzuoli]]) e [[OTO Melara|OTO]]<ref>F. Cappellano, op. cit. pag 216</ref>. Le batterie venivano fornite complete di centrale di tiro Zeiss Mod. 36 e relative apparecchiature ausiliarie.▼ ▲ Le batterie cominciarono a giungere in Italia pochi giorni dopo l'ingresso dell'Italia in guerra, ed inizialmente furono assegnata in parte alla [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|MACA]] per la protezione delle principali città ed in parte inviate in [[Libia]] per la protezione dei porti. Alcuni gruppi vennero successivamente assegnati a reparti mobili motocorazzati, tuttavia fu subito evidente che il Regio Esercito non aveva a disposizione un [[Trattore d'artiglieria|trattore]] con caratteristiche adatte al traino di questo pezzo, dato che il compito era affidato ai [[Lancia 3Ro]], privi di trazione integrale<ref>F. Cappellano, op. cit., nota 50 a pag 217</ref>. Alla fine del 1940 erano disponibili 44 pezzi e relative centrali di tiro<ref name=autogenerato1>F. Cappellano, op. cit. pag 217</ref>. A partire dall'ottobre [[1942]] diverse batterie, pur restando in possesso tedesco, furono utilizzate da personale (ufficiali e truppa) italiano per la protezione di infrastrutture militari e centri abitati, questa pratica fu ulteriormente intensificata nel 1943, arrivando ad interessare più di 100 batterie<ref name=autogenerato1 />. Oltre ai cannoni che giungevamo per i canali stabiliti nel 1940, nel 1943 furono trasferiti 24 pezzi ed i relativi trattori [[SdKfz 7 (trattore)|SdKfz 7]], destinati all'equipaggiamento della ''[[1ª Divisione corazzata "M"|1ª Divisione Corazzata MVSN]]''. L'88/55 nel Regio Esercito fu utilizzato nel suo ruolo naturale, cioè come arma contraerei, l'utilizzo come cannone controcarri fu limitato ai teatri dell'Africa Settentrionale (Libia e Tunisia) e unicamente per pochi gruppi autocampali.▼ ▲Le batterie cominciarono a giungere in Italia pochi giorni dopo l'ingresso dell'Italia in guerra, ed inizialmente furono  == I trattori == Per assicurare la mobilità di artiglierie del peso dei cannoni da {{M|88 == Galleria fotografica: {{M|8.8 <gallery align="center File:FLAK36-37L56.jpg| File:880mm Flak D WWII db.jpg| File:88mm gun helsinki side.jpg| File:8,8-cm-Flugabwehrkanone 37.8.8 cm anti-aircraft cannon 37.JPG| File:Flak 8.8cm.jpg| File:El Alamein2.jpg| </gallery> == Note ==▼ <references/> ▲== Note == == Bibliografia == * Autori vari. ''War Machine''. Aerospace Publishing Ltd London (1985).  * Eddy Bauer. ''Histoire controversée de la deuxième guerre mondiale'' tradotta da Achille Pelà e Rosanna Pelà come ''Storia controversa della seconda guerra mondiale''. Istituito Geografico De Agostini SpA (1976). * Peter Chamberlain and Hilary L. Doyle. ''German Army Semi-Tracks 1939-45, Part 1 - Prime movers and self propelled carriages''. M.A.P. Publications (1971). * Filippo Cappellano, ''Le artiglierie del Regio Esercito nella seconda guerra mondiale'', Albertelli Edizioni Speciali, Parma, 1998 ISBN 88-87372-03-9. * John Norris. ''{{M|88 * {{ * Alberto Pirella. ''Proiettili, cannoni, semoventi controcarro e trattori dell'Esercito tedesco 1936-1945''. Intergest (1976). == Voci correlate == * [[Armi contraerei]] * [[Luftwaffe (Wehrmacht)#Flak]] * [[8,8 cm PaK]] == Altri progetti == {{interprogetto {{Rheinmetall}} {{Artiglierie tedesche della seconda guerra mondiale}} {{Controllo di autorità}} {{Portale|armi|aviazione [[Categoria:Armi e armamenti della seconda guerra mondiale]] | |||