|stemma = Pontremoli - Palazzo vescovile - Stemmi dei vescovi - Giuseppe Fenocchio.jpg
|motto = Pax iustitiae comes
*|ruoliricoperti = [[Vescovo]] di [[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli|Pontremoli]] <small>(1954-1983)</small> ▼
|ruoliricoperti =
▲*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli|Pontremoli]] <small>(1954-1983)</small>
|nato = 13 agosto [[1904]] a [[Prelà|Molini di Prelà]]
|ordinato = 5 dicembre [[1926]] dal [[vescovo]] [[Angelo Cambiaso]]
== Biografia ==
=== Formazione e ministero sacerdotale ===
Frequentò gli studi liceali, filosofici e teologici presso il [[Seminario vescovile di Albenga|seminario]] della sua diocesi d'origine, inad [[Albenga]].
Fu ordinato [[presbitero]] il 5 dicembre [[1926]], da mons. [[Angelo Cambiaso]], [[vescovo]] di [[Diocesi di Albenga-Imperia|Albenga]].
Dopo un periodo di insegnamento delle materie letterarie classiche presso il seminario minore diocesano, fu designato parroco di [[Diano Castello]] ([[1932]]-[[1949]]) e, nel frattempo, conseguì il dottorato in teologia presso la [[Pontificia Università Gregoriana]] in [[Roma]].
Nell'annoNel [[1947]], mons. [[Raffaele De Giuli]], vescovo di Albenga, lo designò suo [[vicario generale]], docente di teologia dogmatica nel corso teologico del seminario, assistente diocesano dell'[[Azione Cattolica]] e [[canonico]] teologo.
=== Ministero episcopale ===
Eletto da [[papa Pio XII]] vescovo di [[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli|Pontremoli]] il 10 dicembre [[1954]], fu consacrato l'11 febbraio [[1955]] dal vescovo di [[diocesi di Ventimiglia-San Remo|Ventimiglia]], mons. [[Agostino Rousset]], nella [[Cattedrale di San Michele Arcangelo (Albenga)|chiesa cattedrale di Albenga]].
A [[Pontremoli]], favorì l'accesso all'istruzione, in particolare potenziando il [[liceo classico]] vescovile, aperto agli alunni esterni e fu vicino ai problemi della popolazione che numerosa, in quegli anni, emigrò dalla [[Lunigiana]] alla ricerca di migliori condizioni di vita, portando in un trentennio la diocesi da oltre 70.000 a circa 37.000 abitanti, che egli visitò assiduamente, anche con viaggi all'estero. Partecipò al [[Concilio Vaticano II]] e ne curò la prudente attuazione nella vita ecclesiale diocesana. Numerose le lettere pastorali, specialmente su temi spirituali cristiani. Il 15 agosto [[1983]], per raggiunti limiti d'età, fu sostituito da mons. [[Bruno Tommasi]].
Ritornò ad abitare ad Albenga: il vescovo, mons. [[Alessandro Piazza (vescovo)|Alessandro Piazza]], lo designò suo vicario episcopale per la formazione permanente del clero e lo incaricò di numerosi impegni pastorali. Dopo la morte, fu sepolto nella [[Duomo di Pontremoli|chiesa cattedraleconcattedrale di Pontremoli]], per sua volontà: "ai piedi della Madonna del Popolo".
La comunità ecclesiale, lo ha onorato con una lapide marmorea nella [[chiesa di Santa Maria in Fontibus]], inad Albenga, e con un busto marmoreo, opera dell'artista [[Floriano Bodini]], nella chiesa cattedraleconcattedrale di Pontremoli.
== Genealogia episcopale ==
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