Berkeley Software Distribution: differenze tra le versioni
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{{F|sistemi operativi|agosto 2012}}
{{Sistema operativo
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== Storia ==
La prima versione del sistema operativo BSD ('''1BSD''') venne pubblicata dall'[[Università della California
Il sistema fu distribuito, come si usava a quei tempi, su di un nastro sotto forma di [[codice sorgente]] ed includeva, tra le altre cose, anche un editor scritto dallo stesso [[Bill Joy|Joy]] ([[ex (Unix)|ex]]) ed un compilatore [[Pascal (linguaggio)|Pascal]].
L'anno successivo, il [[1978]], vide l'uscita della seconda versione del sistema BSD ('''2BSD'''), sempre sotto la supervisione di [[Bill Joy|Joy]], che correggeva alcuni [[bug]] della prima edizione ed introduceva la [[C shell]] e una versione visuale di ex, [[vi (software)|vi]]. Questa versione fu la prima ad essere portata sul [[VAX]], sebbene non riuscisse a sfruttare ampiamente le capacità di [[memoria virtuale]] della macchina. Per ottenere migliori risultati sul [[VAX]] gli studenti dell'Università riscrissero gran parte del [[kernel]] di [[Unix/32V]] ed introdussero un'implementazione della [[memoria virtuale]]. Il nuovo sistema, il '''3BSD''', corredato dalle [[utility]] di 2BSD e dal port per il [[VAX]] venne pubblicato nel [[1979]].
Il successo di 3BSD indusse la [[DARPA]] a fondare il [[CSRG]], che avrebbe avuto il compito di supervisionare lo sviluppo di una piattaforma [[Unix]] standard destinata alla ricerca. Il [[CSRG]] pubblicò, nel [[1980]], '''4BSD''' che includeva interessanti miglioramenti a 3BSD. Seguì la versione '''4.1BSD''' ([[1981]]), che grazie ai miglioramenti apportati da [[Bill Joy|Joy]] al [[kernel]], riuscì ad eguagliare nei [[benchmark (informatica)|benchmark]] le prestazioni del [[sistema operativo]] nativo del [[VAX]], [[OpenVMS]].▼
Ci vollero altri due anni affinché venisse pubblicata la versione successiva definitiva, '''4.2BSD'''; nel frattempo vennero sviluppate tre release intermedie: la 4.1a, che conteneva una primitiva implementazione del protocollo [[TCP/IP]], la 4.1b, che introduceva il nuovo [[file system]] del sistema operativo, [[Berkeley Fast File System|FFS]], implementato da [[Marshall Kirk McKusick]], e la 4.1c che comprendeva vari [[bugfix]]. '''4.2BSD''' venne pubblicata nell'agosto del [[1983]], quando [[Bill Joy]] aveva ormai lasciato la leadership del progetto a [[Marshall Kirk McKusick|McKusick]] e [[Mike Karels]] per fondare la [[Sun Microsystems]]. Fu per questa versione che apparve la mascotte di BSD, un demone disegnato dallo stesso [[Marshall Kirk McKusick|McKusick]], sulla copertina dei manuali distribuiti da [[USENIX]].▼
Nel [[1986]] uscì '''4.3BSD''', che includeva miglioramenti in termini di performance rispetto all'edizione precedente e, cosa ben più importante, introdusse la prima implementazione del protocollo [[TCP/IP]] scelta come standard dalla [[DARPA]] per la superiorità dimostrata nel confronto dei concorrenti. Siccome fino a quel punto tutte le versioni erano basate sempre sull'implementazione di [[Unix]] dell'AT&T, si decise, nel [[1989]], di pubblicare sotto i termini della licenza BSD, soltanto la parte relativa al networking, che prendeva nome '''Net/1''' (Networking release 1). Sotto la guida di [[Keith Bostik]] si fece in modo di riscrivere totalmente tutte le utility del [[sistema operativo]] per pubblicarle sotto licenza BSD. In diciotto mesi il lavoro fu realizzato ed un nuovo sistema completo, totalmente soggetto alla licenza BSD, nacque sotto il nome '''Net/2''' (Networking release 2) nel [[1991]].▼
▲Il successo di 3BSD indusse la [[DARPA]] a fondare il [[CSRG]], che avrebbe avuto il compito di supervisionare lo sviluppo di una piattaforma [[Unix]] standard destinata alla ricerca. Il [[CSRG]] pubblicò, nel [[1980]], '''4BSD''' che includeva interessanti miglioramenti a 3BSD.
Da '''Net/2''' presero il via altri due progetti: [[386BSD]] di [[William Jolitz]] - dalla vita breve ma dal quale nacquero [[NetBSD]] prima e [[FreeBSD]] poi - e una versione commerciale del [[sistema operativo]], [[BSDi]]. In questi anni si concretizzò per i progetti BSD una disputa legale con AT&T, che rivendicava la paternità del marchio [[Unix]] e il copyright su alcune porzioni del codice sorgente del [[sistema operativo]]. Ciò rallentò notevolmente lo sviluppo dei [[Sistema operativo|sistemi]] e favorì lo sviluppo di [[Linux]], che non accusava problemi di questo genere.▼
Nel gennaio del [[1994]] la causa legale cessò ampiamente in favore di Berkeley. Su oltre 18000 [[file]] soltanto 3 dovevano essere rimossi dal sistema e 70 modificati in termini di licenza. Così, nel giugno dello stesso anno, venne pubblicata la definitiva versione di '''4.4BSD''', epurata dal codice e dal marchio AT&T: '''4.4BSD-lite'''. La versione finale del [[sistema operativo]] fu la '''4.4BSD-lite Release 2''' ([[1995]]). I progetti discendenti sono attualmente in fase di sviluppo e vengono distribuiti in diverse distribuzioni, ognuna delle quali persegue uno scopo. Grazie alla permissiva licenza BSD, [[Microsoft Windows|Windows]], il [[sistema operativo]] della [[Microsoft]], include, soprattutto per quanto riguarda la parte di networking (protocolli e utility relative), codice dei progetti BSD vivi.▼
▲Ci vollero altri due anni affinché venisse pubblicata la versione successiva definitiva, '''4.2BSD'''; nel frattempo vennero sviluppate tre release intermedie: la 4.1a, che conteneva una primitiva implementazione del protocollo [[TCP/IP]], la 4.1b, che introduceva il nuovo [[file system]] del sistema operativo, [[Berkeley Fast File System|FFS]], implementato da [[Marshall Kirk McKusick]], e la 4.1c che comprendeva vari [[bugfix]].
== Descrizione ==
[[File:GNOME_2_running_on_openDarwin_(2004).png|thumb|[[Darwin (sistema operativo)|Darwin]]]]
[[File:DragonFly_BSD_5.2.0_screenshot.png|thumb|[[DragonFly BSD]]]]
[[File:FreeBSD-splash.jpg|thumb|[[FreeBSD]]]]
[[File:Man-man.png|thumb|[[NetBSD]]]]
[[File:2017-03-23-182021_1024x768_scrot.png|thumb|[[OpenBSD]]]]
=== Tecnologia ===▼
Gli obiettivi principali nello sviluppo di BSD sono sempre stati la standardizzazione, la qualità del prodotto, l'affidabilità e l'innovazione. Nello [[Unix]] di Berkeley sono stati implementati [[Protocollo di rete|protocolli]], [[libreria software|librerie]] e strumenti che hanno dato un grande contributo allo sviluppo dell'[[informatica]] moderna. Tra le più importanti novità introdotte vanno ricordati i [[Protocollo di rete|protocolli di rete]], come il [[TCP/IP]], le relative librerie che realizzavano il rivoluzionario concetto di [[socket (reti)|socket]] (il quale semplificava le implementazioni dei [[Software|programmi]] di comunicazione attraverso la rete stessa), la [[memoria virtuale]], il [[Berkeley Fast File System]], la [[C shell]], gli editor [[ex (Unix)|ex]] e vi.▼
I [[Sistema operativo|sistemi]] BSD sono tutt'oggi ampiamente utilizzati in ambiti di ricerca, di produzione, in prodotti commerciali ed in apparecchi [[Sistema embedded|embedded]]. In particolare, la qualità del codice e della documentazione (le cui "manpage" sono molto complete), nonché l'elevata aderenza agli standard [[IEEE]], [[ANSI]], [[ISO]], e [[POSIX]], li rendono un vero e proprio paradiso per i programmatori. Un fatto interessante è che questi [[Sistema operativo|sistemi]] possono eseguire [[Software|programmi]] nativi per altri [[Sistema operativo|sistemi operativi]] grazie ad un "layer" di [[Emulatore|emulazione]], più propriamente chiamato "di compatibilità binaria". Ciò si rivela un enorme vantaggio, da un lato perché fornisce prestazioni migliori di un'[[Emulatore|emulazione]] vera e propria e dall'altro perché consente, indirettamente, agli utenti di BSD di disporre di più [[Software|programmi]] di quanto non sia possibile con altri [[Sistema operativo|sistemi]]: gli amministratori possono migrare le loro [[Software|applicazioni]] commerciali da [[Sistema operativo|sistemi operativi]] proprietari verso soluzioni libere ma allo stesso tempo affidabili e moderne.▼
▲Siccome fino a quel punto tutte le versioni erano basate sempre sull'implementazione di [[Unix]] dell'AT&T, si decise, nel [[1989]], di pubblicare sotto i termini della licenza BSD, soltanto la parte relativa al networking, che prendeva nome '''Net/1''' (Networking release 1). Sotto la guida di [[Keith Bostik]] si fece in modo di riscrivere totalmente tutte le utility del [[sistema operativo]] per pubblicarle sotto licenza BSD. In diciotto mesi il lavoro fu realizzato ed un nuovo sistema completo, totalmente soggetto alla licenza BSD, nacque sotto il nome '''Net/2''' (Networking release 2) nel [[1991]].
=== Distribuzioni open source ===▼
▲In questi anni si concretizzò per i progetti BSD una disputa legale con AT&T, che rivendicava la paternità del marchio [[Unix]] e il copyright su alcune porzioni del codice sorgente del [[sistema operativo]]. Ciò rallentò notevolmente lo sviluppo dei [[Sistema operativo|sistemi]] e favorì lo sviluppo di [[Linux]], che non accusava problemi di questo genere.
▲Nel gennaio del [[1994]] la causa legale cessò ampiamente in favore di Berkeley. Su oltre 18000 [[file]] soltanto 3 dovevano essere rimossi dal sistema e 70 modificati in termini di licenza. Così, nel giugno dello stesso anno, venne pubblicata la definitiva versione di '''4.4BSD''', epurata dal codice e dal marchio AT&T: '''4.4BSD-lite'''.
▲== Tecnologia ==
▲Tra le più importanti novità introdotte vanno ricordati i [[Protocollo di rete|protocolli di rete]], come il [[TCP/IP]], le relative librerie che realizzavano il rivoluzionario concetto di [[socket (reti)|socket]] (il quale semplificava le implementazioni dei [[Software|programmi]] di comunicazione attraverso la rete stessa), la [[memoria virtuale]], il [[Berkeley Fast File System]], la [[C shell]], gli editor [[ex (Unix)|ex]] e vi.
▲Ciò si rivela un enorme vantaggio, da un lato perché fornisce prestazioni migliori di un'[[Emulatore|emulazione]] vera e propria e dall'altro perché consente, indirettamente, agli utenti di BSD di disporre di più [[Software|programmi]] di quanto non sia possibile con altri [[Sistema operativo|sistemi]]: gli amministratori possono migrare le loro [[Software|applicazioni]] commerciali da [[Sistema operativo|sistemi operativi]] proprietari verso soluzioni libere ma allo stesso tempo affidabili e moderne.
▲== Distribuzioni open source ==
Le diverse distribuzioni open source di BSD sono ampiamente utilizzate in vari ambiti ma ognuna si differenzia dalle altre per l'obiettivo particolare sul quale si concentra:
* [[
* [[DragonFly BSD]], l'ultima arrivata, è un progetto nato dal ramo 4 di [[FreeBSD]] che attualmente si sta concentrando su di uno sviluppo alternativo dell'[[Multiprocessore simmetrico|SMP]] e del [[calcolo distribuito]].
* [[FreeBSD]], derivata direttamente da [[386BSD]], è conosciuta principalmente per la semplicità d'utilizzo e per le ottime prestazioni che offre, data la concentrazione dei suoi sviluppatori sulle architetture più diffuse, come quelle [[Intel]].
* [[NetBSD]], la prima discendente di [[386BSD]] è rinomata per la [[portabilità]] estrema (funziona su decine di piattaforme e include un sistema per lo sviluppo di [[driver]] molto portabile) e per la qualità del [[codice sorgente|codice]]. Viene attualmente utilizzata sulla [[Stazione
* [[OpenBSD]] possiede un'ottima reputazione in fatto di sicurezza informatica. Tecnicamente deriva da [[NetBSD]] ma nel corso degli anni il suo team ha sviluppato [[software|programmi]] molto apprezzati anche al di fuori del [[sistema operativo]], come [[OpenSSH]] e [[OpenBGPD]].
===
L'acronimo viene usato anche per indicare la [[licenza BSD]], una licenza libera non [[copyleft]] molto semplice sotto la quale è pubblicata la maggior parte delle componenti dei sistemi citati.
In breve, la licenza consente la redistribuzione del software anche in forma proprietaria, purché venga riconosciuto il merito all'autore.
=== Mascotte ===
[[File:Daemon-phk.svg|thumb|Beastie]]
'''''Beastie''''' è l'entità ''mascotte'' del mondo BSD. Rappresenta un demone rosso e per questo noto anche come ''BSD Daemon''. È stato disegnato, tra gli altri, da [[John Lasseter]] per la copertina di alcuni libri<ref>
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{RivistaVG|mc|128|240-243|4|1993|titolo=Berkeley Software Distribution - Anche la storia finisce}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.apogeonline.com/openpress/libri/545/marshal.html|titolo=Vent'anni di Unix a Berkeley|sito=[[Apogeo (casa editrice)|Apogeo]]|autore=[[Marshall Kirk McKusick]]|accesso=23 ottobre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051104082917/http://www.apogeonline.com/openpress/libri/545/marshal.html|dataarchivio=4 novembre 2005|urlmorto=sì}}
{{Sistemi operativi}}
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