Damasco: differenze tra le versioni

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|Panorama = Damascus, Syria, Panorama at sunset.jpg
|Didascalia =
|Stemma = Emblem of Damascus Governorate (until 2024).svg
|Stato = SYR
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}}
'''Damasco''' ({{Arabo|دمشق|Dimašq}}) è la [[Capitale (città)|capitale]] della [[Siria]]. Città storica, nata nello stesso periodo delle civiltà [[Mesopotamia|mesopotamiche]], in origine la sua popolazione era costituita da genti di stirpe [[semiti]]ca occidentale, successivamente note come [[Aramei]]. È considerata, al pari di [[Gerico]], la più antica città del mondo fra quelle abitate in maniera continuativa perché secondo gli archeologi le prime testimonianze di abitazioni a Damasco risalirebbero al 9000 a.C.. La capitale di questo Stato potrebbe quindi essere la città più antica del mondo tuttora esistente. Con 2.503.000 abitanti (stima del 2022) è la città più popolata, mentre l'[[area metropolitana]], con oltre {{formatnum:5000000}} di abitanti, è la più popolata della Siria, a seguito del declino della popolazione di [[Aleppo]] a causa della [[Battaglia di Aleppo|battaglia per la città]].
 
'''Damasco''' ({{Arabo|دمشق|Dimašq}}) è la [[Capitale (città)|capitale]] della [[Siria]]. Città storica, nata nello stesso periodo delle civiltà [[Mesopotamia|mesopotamiche]], in origine la sua popolazione era costituita da genti di stirpe [[semiti]]ca occidentale, successivamente note come [[Aramei]]. È considerata, al pari di [[Gerico]], la più antica città del mondo fra quelle abitate in maniera continuativa perché secondo gli archeologi le prime testimonianze di abitazioni a Damasco risalirebbero al 9000 a.C.. La capitale di questo Stato potrebbe quindi essere la città più antica del mondo tuttora esistente. Con 2.503.000{{formatnum:2503000}} abitanti (stima del 2022) è la città più popolata, mentre l'[[area metropolitana]], con oltre {{formatnum:5000000}} di abitanti, è la più popolata della Siria, a seguito del declino della popolazione di [[Aleppo]] a causa della [[Battaglia di Aleppo|battaglia per la città]].
Città [[Impero bizantino|bizantina]] fino alla [[conquista musulmana della Siria|conquista araba]], attuata dall'esercito [[Islam|musulmano]] guidato da [[Khalid ibn al-Walid|Khālid b. al-Walīd]], da [[Abu Ubayda ibn al-Jarrah|Abū ʿUbayda b. al-Jarrāḥ]], [[Yazid ibn Abi Sufyan|Yazīd b. Abī Sufyān]], [[Shurahbil ibn Hasana|Shuraḥbīl b. Ḥasana]] e da [[ʿAmr ibn al-ʿĀṣ]]. Damasco si arrese per accordo, conservando così la libertà di culto e i titoli di proprietà dei suoi abitanti (anche se all'epoca del [[califfo]] [[Omayyadi|omayyade]] [[Al-Walid ibn Abd al-Malik|al-Walīd I b. ʿAbd al-Malik]] si disse che una parte della città, inconsapevole delle trattative era stata conquistata ''manu militari'', legittimando le autorità musulmane ad espropriare del tutto l'area sacra su cui sorgeva la cattedrale di [[San Giovanni Battista]], trasformata nella [[Moschea degli Omayyadi]]).
 
Città [[Impero bizantino|bizantina]] fino alla [[conquista musulmana della Siria|conquista araba]], attuata dall'esercito [[Islam|musulmano]] guidato da [[Khalid ibn al-Walid|Khālid b. al-Walīd]], da [[Abu Ubayda ibn al-Jarrah|Abū ʿUbayda b. al-Jarrāḥ]], [[Yazid ibn Abi Sufyan|Yazīd b. Abī Sufyān]], [[Shurahbil ibn Hasana|Shuraḥbīl b. Ḥasana]] e da [[ʿAmr ibn al-ʿĀṣ]]. Damasco si arrese per accordo, conservando così la libertà di culto e i titoli di proprietà dei suoi abitanti (anche se all'epoca del [[califfo]] [[Omayyadi|omayyade]] [[Al-Walid ibn Abd al-Malik|al-Walīd I b. ʿAbd al-Malik]] si disse che una parte della città, inconsapevole delle trattative era stata conquistata ''manu militari'', legittimando le autorità musulmane ada espropriare del tutto l'area sacra su cui sorgeva la cattedrale di [[San Giovanni Battista]], trasformata nella [[Moschea degli Omayyadi]]).
Damasco fu dal [[661]] al [[750]] la capitale del califfato omayyade e fu solo con la vittoria degli [[Abbasidi]] che la sede califfale fu spostata a [[Baghdad|Baghdād]].
Declinò politicamente per tutto il periodo abbaside, per riacquistare importanza nel periodo [[Ayyubidi|ayyubide]] e [[Mamelucchi|mamelucco]].
In età [[Impero ottomano|ottomana]] decadde del tutto, trasformandosi in una cittadina di modesta rilevanza economica, pur mantenendo un certo prestigio culturale.
 
Damasco fu dal 661 al 750 la capitale del califfato omayyade e fu solo con la vittoria degli [[Abbasidi]] che la sede califfale fu spostata a [[Baghdad|Baghdād]]. Declinò politicamente per tutto il periodo abbaside, per riacquistare importanza nel periodo [[Ayyubidi|ayyubide]] e [[Mamelucchi|mamelucco]]. In età [[Impero ottomano|ottomana]] decadde del tutto, trasformandosi in una cittadina di modesta rilevanza economica, pur mantenendo un certo prestigio culturale.
Damasco è stata eletta [[Damasco capitale araba della cultura 2008|capitale araba della cultura]] per il [[2008]].<ref>{{collegamento interrotto|1=[https://spaziomediterraneo.blogspot.com/2008/02/media-e-cultura-damasco-capitale-araba.html Spazio Mediterraneo: MEDIA e CULTURA: Damasco Capitale Araba della Cultura 2008] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
Damasco è stata eletta [[Damasco capitale araba della cultura 2008|capitale araba della cultura]] per il 2008. Questo segue una tradizione lunga nel mondo arabo e mussulmano che ha tratato Damasco come un centro di cultura e di studi islamici nel Medio Oriente<ref>{{Cita libro|nome=Cyrus|cognome=Schayegh|titolo=The Middle East and the making of the modern world|anno=2017|url=https://archive.org/details/middleeastmaking0000scha|data=2017|editore=Harvard university press|ISBN=978-0-674-08833-7}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
===Territorio===
DaLa città, da sempre considerata paradiso del [[Vicino Oriente]], la città è attraversata dal [[Barada (fiume)|fiume Barada]], citato, nella Bibbia, colcon il nome di Abana e chiamato dai Greci ''Chrysorrhoas'' (fiume d'oro). Esso scorre al centro della fertile oasi della [[Ghuta|Ghūṭa]], ada una quota di circa 700 [[mmetri ssul livello del mare.l.m.]] È dominata a nord-ovest dal [[Jabal Qasiyun]], un monte dell'[[Anti-Libano]], mentre ada oriente si trova il deserto siriano. La città immersa nel verde degli ulivi, degli alberi da frutta e delle palme, nel passato dai visitatori era denominata, ''Giardino del mondo''.
 
=== Clima ===
Damasco ha un clima mite grazie ai molti canali che l'attraversano. Molto caldo e secco in estate, fresco d'in inverno, a tratti relativamente freddo, con occasionali ma possibili nevicate.
{{ClimaAnnuale
| nome = Damasco
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| elio11 =
| elio12 =
<!-- Ventosità medie mensili, direzione (S-E-N-W-SSW-SSE-NNW-ecc.)
e valore (numero anche con cifre decimali, misurato in nodi), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| vento01 =
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| vento12 =
| intensità12 = }}
* fonte: [[Organizzazione meteorologica mondiale]]<ref>{{Cita testo|lingua=en}} [|url=http://worldweather.wmo.int/099/c00213.htm#ES |titolo=World Weather Information Service - Damascus]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111229104019/http://worldweather.wmo.int/099/c00213.htm#ES }}</ref> (data. 30 aprile 2010)
 
== Storia ==
=== Nell'antichità ===
Le prime testimonianze della città si trovano nelle tavolette di [[Mari (città antica)|Mari]] (1810-1750 a.C.) e negli archivi di [[Ebla]] ([[III millennio a.C.|2500 a.C.]]). All'inizio del [[II millennio a.C.]] divenne [[Amorrei|amorrita]] e, alla metà di quello stesso millennio, entrò nella sfera di influenza egiziana, come viene confermato da alcune delle [[lettere di Amarna]], l'archivio di corrispondenze ritrovato a fine Ottocento nella antica [[Akhetaton]], capitale del faraone [[Akhenaton]]. Dopo la metà del secondo millennio, entrò nell'orbita del [[ittiti|regno ittita]] e dopo la [[Battaglia di Qadeš]], del [[II millennio a.C.|1274 a.C.]], divenne parte dell'impero ittita, ma per poco, perché ancora durante il regno di [[Ramesse II]], Damasco rientrò nella sfera di influenza egiziana.
 
=== Aram-Damasco ===
Nel [[IX secolo a.C.]], Damasco fu occupata dagli [[Aramei]], che vi fissarono la loro capitale, Aram-Damasco, e la città assunse un ruolo primario nel controllo dell'espansione dei [[Regno di Israele|regni di Israele]] e di [[Regno di Giuda|Giuda]]. Nel [[732 a.C.]], la città venne conquistata dal [[re degli Assiri|re assiro]], [[Tiglatpileser III]] e nel [[572 a.C.]] dal re [[Babilonia (regione storica)|babilonese]], [[Nabucodonosor II]], che occupò la [[Siria]] e la [[Palestina]] inglobando nel suo impero anche Damasco. Nel [[539 a.C.]], tutta la regione venne conquistata dal [[Sovrani della Persia|re persiano]] [[Ciro II di Persia|Ciro II]], che ne fece una provincia (''[[satrapia]]''), il cui governatore (''[[satrapo]]'') risiedeva a Damasco.
 
=== La Damasco greco-romana ===
[[File:Western Temple Gate, Damascus, Syria (5077718812).jpg|thumb|Il [[Tempio di Giove (Damasco)|tempio romano di Giove]].]]
Dopo la [[battaglia di Isso]], del novembre [[333 a.C.]], le truppe [[Macedoni (popolo antico)|macedoni]] di [[Alessandro Magno]] occuparono la [[satrapia di Siria]] e nel [[332 a.C.]] il generale [[Parmenione]] conquistò Damasco. Dopo la morte di Alessandro e la spartizione del suo impero, i [[Seleucidi]], che avevano ereditato la parte orientale dei suoi domini - [[Mesopotamia]], [[Siria]], [[Persia]] e parte dell'[[Asia Minore]] - e i [[Dinastia tolemaica|Tolomei]], che si erano autoproclamati [[Faraoni]] d'[[Egitto]], lottarono a lungo per il predominio sulla [[Palestina]] e la [[Fenicia]]. Damasco fu coinvolta negli scontri ed ebbe a soffrire la mancanza di un'amministrazione sicura fino alla conquista dei [[Nabatei]] ([[85 a.C.]] circa), che la tennero sino all'arrivo di [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] ([[64 a.C.]]). Damasco fece parte dell'[[Impero romano]] per circa 700 anni, inclusa nel territorio della [[Siria (provincia romana)|provincia siriaca]] che aveva per capitale [[Antiochia di Siria|Antiochia]], la terza città dell'impero.
 
[[File:Damasco. Arco romano - DecArch - 2-193.jpg|thumb|Arco romano]]
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Solo alcuni anni dopo la conquista i Romani cedettero la città al controllo dei Nabatei che ne fecero una [[città-stato]] con un ruolo importante in ambito commerciale. Durante il periodo [[Augusto|augusteo]], la città fu arricchita di nuove costruzioni, tra cui un teatro, un ippodromo e un ginnasio, una via colonnata (come a [[Palmira]] e [[Apamea]]) e da un sistema idrico che prelevava l'acqua dal [[Barada (fiume)|fiume Barada]] ed alimentava la città; nello stesso periodo fu dedicato un santuario al culto di [[Giove (divinità)|Giove]] Damasceno.
 
Durante il [[I secolo d.C.]], la città fu visitata da [[Paolo di Tarso|San Paolo]] che proprio a Damasco venne in contatto colcon il capo della comunità cristiana, [[Anania di Damasco|Anania]]. L'imperatore [[Adriano]], nel [[117|117 d.C.]], conferì a Damasco il titolo di ''metropoli'', e [[Alessandro Severo]], nel [[222]], la elevò al rango di [[colonia romana]]. Dopo l'adozione della [[Cristianesimo|religione cristiana]], nel [[IV secolo]] con [[Teodosio I]], il tempio di Giove Damasceno fu trasformato nella [[cattedrale]] di [[San Giovanni Battista]].
 
[[File:Damasco Resti della Chiesa Bizantina - GAR - 2-01.jpg|thumb|Resti della Chiesa Bizantina]]
 
Nel [[V secolo]] Damasco fece parte dell'[[impero bizantino]] e nel [[VI secolo]], con [[Giustiniano]], ebbe un ruolo di rilievo nella politica militare dell'imperatore, come postazione difensiva contro le tribù provenienti dal [[deserto siriano]]. Nel [[614]], tuttavia, la città subì un saccheggio da parte dell'esercito [[sasanide]], guidato da [[Cosroe II di Persia|Cosroe II]].
 
=== Il dominio arabo ===
 
[[File:Damasco. Grande Moscea, casa delle campane - DecArch - 2-66.jpg|thumb|Grande Moschea, casa delle campane. Fu in questo periodo che venne edificata la grande moschea trasformando la cattedrale cristiana di san Giovanni Battista.]]
 
Nel [[636]], dopo la sconfitta di [[Eraclio I]] alla [[battaglia dello Yarmuk]] (agosto [[636]]), Damasco fu conquistata dagli [[Arabi]] guidati da [[Khalid ibn al-Walid|Khālid b. al-Walīd]] al termine di un [[assedio]] durato sei mesi. Sotto il governo del primo [[califfo]] [[omayyade]], [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya b. Abī Sufyān]] ([[661]]-[[680]]), Damasco divenne la capitale del [[califfato]], un impero esteso dall'[[Atlantico]] fino all'[[Asia centrale]] e al fiume [[Indo]], e la città fu abbellita con nuovi quartieri, palazzi e ospedali; fu migliorata la distribuzione dell'acqua, con la costruzione del canale Nahr Yazīd, esistente ancora oggi, e fu edificata la grande moschea trasformando la cattedrale cristiana di san Giovanni Battista.
 
Questa fase di splendore finì con l'ascesa al potere degli [[Abbasidi]], che sterminarono gli [[Omayyadi]] e spostarono la capitale a [[Baghdad]] con il loro secondo [[califfo]] [[al-Mansur|al-Manṣūr]]. Damasco perse di importanza e non fu più governata unitariamente ma fu divisa in quartieri, con proprie istituzioni - moschee, bagni pubblici, mercati, corpi di polizia e milizia civica - che si autogovernavano. All'interno dei quartieri i vari isolati tendevano a dividersi secondo etnia, confessione religiosa o corporazione artigianale. Inoltre gli Abbasidi cercarono di distruggere i segni della presenza degli usurpatori omayyadi, radendo al suolo, tra gli altri il palazzo di Muʿāwiya, detto al-Khaḍra (il ''palazzo Verde'').
 
La decadenza della dinastia [[Abbasidi|abbaside]] e del califfato portò Damasco sotto la sfera d'di influenza dell'[[Egitto]] ([[878]]), governato prima dai [[Storia dell'Egitto tulunide|Tulunidi]], poi dagli [[Storia dell'Egitto ikhshidide|Ikhshididi]] ed infine, dal [[969]], dai [[Fatimidi]]. Nel [[975]], Damasco fu conquistata da un avventuriero turco, di nome Alteghin, che la governò per un breve periodo, con la protezione dell'imperatore di Bisanzio, [[Basilio II Bulgaroctono|Basilio II]].
 
=== L'epoca turca ===
Nel [[1076]] la città fu conquistata dai [[Turchi selgiuchidi]], che ne fecero un importante snodo commerciale e la trasformarono in un baluardo contro i [[Crociato|Crociati]], che ne tentarono più volte la conquista. Dall'inizio del [[XII secolo]], la città fu retta per circa mezzo secolo dalla dinastia dei [[Buridi]]. In questo periodo l'economia della regione ebbe a soffrire delle feroci lotte tra Crociati, Turchi selgiuchidi e Fatimidi d'Egitto: i prodotti di prima necessità cominciarono a scarseggiare, per cui quando, nel [[1154]], l{{'}}''[[atabeg]]'' turco di [[Aleppo]] e [[Mosul]] e fiero avversario dei [[Crociati]] in [[Siria]], [[Norandino|Nūr al-Dīn]], diede l'ordine di attaccare la città, gli abitanti stremati lo accolsero<ref>{{Senza fonte|Secondo le cronache pochi soldati scalarono le mura orientali della cinta, aiutati da una donna ebrea che, dall'alto, lanciò loro una corda}}.</ref><ref>{{Cita libro|titolo = Siria: dalle antiche città-stato alla primavera interrotta di Damasco|autore = Samir Aita|editore = Jaca Book|anno = 2006|url = https://books.google.it/books?id=dpipYVDyz2EC&pg=PA112&lpg=PA112&dq=Damasco+1154+donna+ebrea&source=bl&ots=2OQ2J-if3r&sig=ACfU3U1cWlgP6I9JpQCr3urx2X7-LhYFSQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjZl-uj3KvqAhUpwqYKHfPGCfcQ6AEwAHoECCAQAQ#v=onepage&q=Damasco%201154%20donna%20ebrea&f=false|p = 112|citazione =All'alba del 25 aprile del 1154 il principe zankide diede l'ordine di attaccare: "per il benessere di Nur al-Din della popolazione di Damasco, di tutti gli uomini". [...] pochi soldati bastarono a scalare le mura dalla parte orientale aiutati, come raccontano le fonti, da una donna ebrea che lanciò loro dall'alto delle mura una corda. |accesso = 1º luglio 2020}}<br/>
{{Cita libro|titolo = Il sultano Saladino|autore = Jonathan Phillips|editore =Edizioni Mondadori |anno = 2020|url = https://books.google.it/books?id=M5_SDwAAQBAJ&pg=PT40&lpg=PT40&dq=Damasco+1154+donna+ebrea&source=bl&ots=kLT8f_ShoI&sig=ACfU3U2hOdgOjeaODMdsRUkyJZ7n-X5J5w&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjZl-uj3KvqAhUpwqYKHfPGCfcQ6AEwAXoECB8QAQ#v=onepage&q=Damasco%201154%20donna%20ebrea&f=false|citazione =Nei primi mesi del 1154 Nur alDin ricorse a un altro ... d'avanguardia, e il 25 aprile Nur al-Din si ricongiunse con lui a Damasco. ... Una donna ebrea calò una corda, e un soldato vi si arrampicò per issare lo stendardo di Nur al-Din |accesso = 1º luglio 2020}}</ref> come un liberatore, in grado di riportare la pace e la prosperità.
 
A Nūr al-Dīn, successe come [[sultano]] di Siria [[Saladino|Salāḥ al-Dīn]], già sovrano d'Egitto e capostipite della dinastia degli [[Ayyubidi]], che governò sino al [[1193]]. Di fede [[sunnita]], moltiplicò a Damasco le [[Madrasa|scuole teologiche]] dotate di rendite che resero la città un importante centro intellettuale e religioso; sono di questo periodo la Madrasa al-Nūrī, la Madrasa al-ʿĀdiliyya e il [[Maristan]] di Nūr al-Dīn, uno dei più celebri ospedali del mondo medievale musulmano, e l'osservatorio di Qasiyun; inoltre la città, tornata capitale, si espanse fuori della cinta muraria. Nel [[1219]] iniziarono i lavori per la nuova [[Cittadella di Damasco|cittadella]], mentre i quartieri della città furono riorganizzati sulla base delle confessioni religiose. Infine, sotto il profilo commerciale, Damasco conobbe uno dei periodi più brillanti della sua storia, grazie alla fama dei broccati di seta, delle armature e delle lame [[damaschinatura|damaschinate]], sempre più richieste in [[Europa]] dopo che i Crociati ve le avevano diffuse.
 
=== I [[Mamelucchi]] ===
[[File:Anonymous Venetian orientalist painting, The Reception of the Ambassadors in Damascus', 1511, the Louvre.jpg|thumb|Veduta di Damasco nel 1511 dal dipinto di un anonimo veneziano: ''Ricevimento degli ambasciatori a Damasco''.]]
Dopo le devastazioni dei [[Impero mongolo|Mongoli]] di [[Hulagu Khan]], nel [[1260]] prese il potere la dinastia dei [[Mamelucchi]], che fece di Damasco la capitale della provincia di Siria. Nonostante una seconda devastazione ad opera del [[Khan]] mongolo, [[Ilkhanato|Ghazan]], nel [[1300]], Damasco continuò a godere di una certa prosperità economica, grazie ai rapporti commerciali che intrattenne coicon i porti [[provenza]]li, [[Occitania|occitani]] e con le città di [[Genova]], [[Pisa]] e [[Venezia]].
 
Dopo il grave saccheggio subito dai [[Impero timuride|Mongoli]] di [[Tamerlano]], nel [[1401]], la città rimase spopolata per circa mezzo secolo, per poi ripopolarsi espandendosi verso sud. I mamelucchi la arricchirono di scuole coraniche, conventi per confraternite di mistici, fontane e bagni pubblici.
 
=== Gli Ottomani ===
[[File:The gate of the street called straight, Damascus, Holy Land, (i.e. Syria)-LCCN2002724980.jpg|thumb|upright=1.3| Porta cittadina tra il 1890 e il 1900]]
Dopo l'arrivo dei [[Turchi ottomani]], nel 1516, Damasco perse ogni interesse strategico e militare, per cui le fortificazioni furono abbandonate, i fossati colmati e la cittadella cadde in rovina. La città divenne sede di una provincia (pashalik) e grazie alla saggia amministrazione di alcuni governatori, tra cui quelli della [[famiglia al-Azm]], conobbe un nuovo momento di prosperità, che portò alla costruzione di due splendidi [[caravanserragli]], il khan Sulayman Pascià e il khan Asad Pascià e del [[palazzo Azm]], che oggi ospita il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari. All'interno del centro storico fu costruito, a partire dal XVI secolo, il grande mercato coperto.
 
Nel 1840 in città si verificò quello che divenne noto come l'[[Affare di Damasco]], ovvero il presunto omicidio di padre Tommaso da [[Calangianus]] e del suo assistente Ibrahim Amarath. Il caso ebbe notevole risonanza internazionale perché il processo fu condotto in maniera iniqua, adottando anche la tortura e soprattutto influenzato dal forte [[antisemitismo]] della locale comunità cristiana.<ref name=Manzini>{{cita|Manzini|pp. 137-140}}.</ref>
 
Nel 1860, i [[Drusi]] massacrarono le comunità [[Cristianesimo|cristiane]] ed [[ebraiche]], colpevoli ai loro occhi di godere di troppi privilegi. Gli scontri che ne seguirono portarono poi all'istituzione del [[Mutasarrifato di Monte Libano]].<ref>Farah, Caesar E. ''The politics of interventionism in Ottoman Lebanon, 1830-1861'', p. 564. Londra, I.B. Tauris, 2000. ISBN 1-86064-056-7.</ref>. La città, alla fine del XIX secolo, contava circa {{formatnum:150000}} abitanti e grazie alla presenza di un gruppo intellettuale molto attivo divenne il riferimento politico e culturale del nascente nazionalismo arabo.
 
=== Prima guerra mondiale ===
{{vedi anche|Teatro di guerra del Medio Oriente}}
Damasco venne liberata dal dominio turco-ottomano il 1º ottobre [[1918]] dalle truppe inglesi di [[Thomas Edward Lawrence|Lawrence d'Arabia]] e dai [[beduini]] di [[Faysal I re d'Iraq|Fayṣal b. al-Ḥusayn b. ʿAlī]], che per due anni fu re della Siria.<br />
La città fu liberata al termine della cosiddetta [[Campagna del Sinai e della Palestina]], contro l'[[Imperoimpero ottomano]], alleatosi durante la [[prima guerra mondiale]] alle [[Potenze Centrali]].
 
=== Dal Primo dopo guerra all'età moderna ===
Ma, nel [[1920]], la Siria divenne un protettorato francese e nonostante le proteste e le sollevazioni il generale francese Gourand entrò a Damasco il 25 luglio. Fayṣal, sconfitto il 23 dello stesso mese a [[Battaglia di Maysalun]], dovette fuggire e nel [[1921]] divenne re dell'[[Iraq]]. Damasco fu scossa da una ribellione, nel [[1925]], durante la rivolta del [[Gebel Druso (stato)|Gebel Druso]] e fu bombardata dall'aviazione francese.
 
Capitale della Siria dal 16 settembre [[1941]], data della proclamazione di indipendenza, durante gli anni della [[Repubblica Araba Unita]] ([[1958]]-[[1961]]) fu relegata in secondo piano rispetto a [[il Cairo]], per poi tornare a essere la sede del governo autonomo della Siria alla fine della fallimentare esperienza. SinoFino agli [[Anni 1960|anni sessanta]] del [[XX secolo]] Damasco è rimasta una città di dimensioni modeste, ma con l'incremento demografico ha fagocitato le vecchie mura e si è sviluppata in tutte le direzioni, inglobando anche i villaggi dell'oasi.
 
== Monumenti e luoghi d'di interesse ==
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
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[[File:The Great Mosque, Damascus - Syria, 2004.JPG|thumb|La [[Grande Moschea degli Omayyadi]].]]
[[File:Azem Palace 02.jpg|thumb|Il [[Palazzo Azm]].]]
Offre numerosi siti archeologici e conserva alcune fra le principali [[moschea|moschee]] storiche. Vi hanno lasciato il loro segno molte civiltà, soprattutto quella romano-bizantina e quella islamica. Nel [[1979]] il centro storico della città, cinto da mura di epoca romana, è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'[[UNESCO]].
 
=== La città vecchia ===
{{vedi anche|Città vecchia di Damasco|Cittadella di Damasco}}
Entro la cerchia muraria della città vecchia, si trovano tutti i maggiori monumenti cittadini. Il centro è diviso dalla via principale della città romana, la ''[[Strada Diritta (Damasco)|Via recta]]'', che corrispondeva al [[decumano massimo]]. Nella zona est, risiedevano i [[cristiani]] e gli [[ebrei]], separati: a nord i cristiani, nel quartiere denominato, ''[[Bab Tuma|Bāb Tūmā]]'', e a sud gli ebrei; nel quartiere (''Harat al-Yahūd''), oggi, per la maggior parte esuli.<br />La parte occidentale della città vecchia era riservata ai musulmani e in questa zona della città si trova il maggior numero di monumenti.
 
La parte occidentale della città vecchia era riservata ai musulmani e in questa zona della città si trova il maggior numero di monumenti. Fuori dalle mura, sotto le mura della cittadella, vi è la statua in bronzo del [[Saladino]] a cavallo con ai piedi [[Rinaldo di Châtillon]] e [[Guido di Lusignano]], che commemora la vittoriosa [[Battaglia di Hattin]].
 
=== Architetture religiose ===
Line 293 ⟶ 291:
[[File:Damasco La Grande Moschea degli Omayyadi - GAR - 2-01.jpg|thumb|La [[Grande Moschea degli Omayyadi]].]]
 
* [[Grande Moschea degli Omayyadi]]. Situata nel quartiere di Bāb Tūma (Porta di Tommaso) è senza dubbio uno degli edifici più importanti e rappresentativi della città. Fu costruita dal [[califfo]] [[Omayyadi|omayyade]] [[al-Walid ibn Abd al-Malik|al-Walīd b. ʿAbd al-Malik]] nel [[705]] d.C. sopra antichi templi e una cattedrale cristiana. Un grande impatto hanno i tre [[minareto|minareti]], costruiti in stili diversi. La moschea ha una grande sala di preghiera e un enorme cortile. Qui sono conservate le reliquie di [[Giovanni Battista]], considerate sacre sia dagli abitanti del posto, in gran parte [[Sunnismo|sunniti]], sia dalla minoranza [[Sciismo|sciita]], sia dai [[Cristianesimo|cristiani]].
* [[Moschea di Solimano (Damasco)|Moschea di Solimano]]. Costruita per volere di [[Solimano il Magnifico]] fra il 1554 e il 1560.
* ''Moschea Sayyida Zaynab''. Completata nel 1990 è un mausoleo importantissimo per l'Islam sciita in quanto contiene le spoglie di [[Zaynab bint Ali]], terza figlia del primo Imam sciita [[ʿAlī ibn Abī Ṭālib]] e nipote del profeta Maometto.
Line 299 ⟶ 297:
 
====Madrase====
* ''Madrasa al-Nūrī''.
* ''Madrasa al-ʿĀdiliyya''.
* ''Madrasa al-Ẓāhiriyya''.
 
==== Chiese cristiane ====
Line 312 ⟶ 310:
 
===Architetture civili===
* [[Mausoleo del Saladino]]. Venne costruito dal [[Al-Adil I|al-ʿĀdil I]], fratello del Saladino e completato nel [[1196]]. Successivamente vi fu aggiunta una [[madrasa]] oggi scomparsa. Caduto in abbandono, il mausoleo fu ricostruito nel [[1898]] sotto il patrocinio dell'imperatore tedesco [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]].
* [[Palazzo Azm]]. Grande residenza del governatore ottomano in città, è un bell'esempio di architettura tradizionale damascena. Venne costruito fra il 1749 e il 1754.
* [[Khan di Azim Pascià]]. Il più grande [[Caravanserraglio]] di Damasco, costruito nel XVIII secolo da [[Azim Pascià]].
Line 323 ⟶ 321:
=== Demografia ===
[[File:Oriental Shop.JPG|thumb|Tipica bottega orientale]]
Damasco, inclusa la provincia contava circa {{M|3850000}} abitanti secondo il censimento del 2004.<ref name="Central Bureau of Statistics">{{cita web|url=http://www.cbssyr.org/General census.htm|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121219165511/http://www.cbssyr.org/General%20census.htm|dataarchivio=19 dicembre 2012|titolo=Censimento generale del 2004|lingua=ar|editore=Central Bureau of Statistics|accesso=3 febbraio 2019}}</ref> La popolazione della città è ampiamente cresciuta grazie al costante flusso di immigrati da tutta la Siria, oltreché di [[rifugiati palestinesi]] e [[Rifugiati iracheni|iracheni]]. Attorno a Damasco gravita la [[Ghuta]], costituente un'ampia area metropolitana.
 
=== Composizione etnoreligiosa ===
Damasco ha attratto immigrati da tutta la Siria. La grande maggioranza della popolazione è di etnia [[Arabi|araba]]. Le minoranza etniche più consistenti sono i [[Curdi in Siria|curdi]], concentrati a [[Rukn al-Din]] e perlopiù arabizzati, gli [[Armeni in Siria|armeni]], i [[Turcomanni siriani|turcomanni]] e i [[Circassi in Siria|circassi]]. Dal punto di vista religioso la popolazione è prevalentemente [[Islam|musulmana]], in maggioranza [[sunnita]]. Nel corso della seconda metà del XX secolo giunsero in città centinaia di migliaia di [[alauiti]], attratti dalle prospettive di carriera nell'esercito; essi costituiscono la maggioranza ada [[al-MazzahMizza]].<ref>{{Cita libro|lingua=en|titolo=The Alawis of Syria: War, Faith and Politics in the Levant|editore=Oxford University Press|anno=2015|ISBN=9780190613143|url=https://www.google.it/books/edition/The_Alawis_of_Syria/SKaKCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1}}</ref> Una cospicua minoranza della popolazione è costituita da [[Cristianesimo in Siria|cristiani]], prevalentemente [[Chiesa greco-ortodossa di Antiochia|greco-ortodossi]], [[Chiesa greco-cattolica melchita|melchiti]], [[Chiesa ortodossa siriaca|siro-ortodossi]] e [[Chiesa apostolica armena|apostolici armeni]]. Concentrati storicamente a [[Bab Tuma]], i cristiani damasceni sono oggi distribuiti in tutta la città. Fino al XXIXIX secolo risiedeva in città anche un'antica comunità di [[ebrei siriani]], emigrata del tutto a partire dal XX secolo.
 
== Cultura ==
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== Economia ==
I prezzi dei prodotti alimentari nel mercato siriano si sono stabilizzati in seguito al recente aumento dei prezzi che ha caratterizzato il 2008. Tuttavia, i consumatori siriani si lamentano di un forte aumento dei prezzi della frutta. Imad Alasil, responsabile della tutela dei consumatori presso il dipartimento siriano del Ministero Economia, ha spiegato che l'aumento dei prezzi è influenzato da diversi fattori, guidato dalle spese di trasporto, la qualità e l'origine.<ref>[{{cita testo|url=http://www.infoprod.co.il/article/3/195 |titolo=Siria, frutta troppo costosa, Doron Peskin, Infoprod 25.02.09] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20110522124641/http://www.infoprod.co.il/article/3/195 |data=22 maggio 2011 }}</ref>
 
I prezzi del mercato immobiliare a Damasco hanno subito un aumento del 14% nel 2008.<ref>[http://www.infoprod.co.il/article/3/195 Uffici a Damasco, prezzi alle stelle, Doron Peskin & Gil Feiler, Infoprod 02.05.09] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110522124641/http://www.infoprod.co.il/article/3/195 |data=22 maggio 2011 }}</ref>
 
I prezzi del mercato immobiliare a Damasco hanno subito un aumento del 14% nel 2008.<ref>[{{cita testo|url=http://www.infoprod.co.il/article/3/195 |titolo=Uffici a Damasco, prezzi alle stelle, Doron Peskin & Gil Feiler, Infoprod 02.05.09] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20110522124641/http://www.infoprod.co.il/article/3/195 |data=22 maggio 2011 }}</ref>
La Siria spende il 90% dell'acqua di cui dispone per l'industria e l'agricoltura, mentre a Damasco i residenti sono costretti ad acquistare acqua in nero. Mufak Khalouf, capo dell'approvvigionamento idrico dell'autorità della rete fognaria, ha avvertito di recente che la capitale siriana potrebbe rimanere senza acqua. Secondo Khalouf, il problema è risultato dalla mancanza di precipitazioni nell'inverno 2009, considerando che Damasco si appoggia quasi totalmente sulla pioggia e la neve per riempire le sue riserve d'acqua. Uno studio condotto dal Giappone e dall'Agenzia della Cooperazione Internazionale stima che la Siria dovrebbe investire miliardi di dollari al fine di evitare una grave crisi idrica.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.infoprod.co.il/article/2/212 Esperti, Damasco potrebbe rimanere senza acqua quest'anno, Doron Peskin, Infoprod 03.02.09] |data=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
La Siria spende il 90% dell'acqua di cui dispone per l'industria e l'agricoltura, mentre a Damasco i residenti sono costretti ad acquistare acqua in nero. Mufak Khalouf, capo dell'approvvigionamento idrico dell'autorità della rete fognaria, ha avvertito di recente che la capitale siriana potrebbe rimanere senza acqua. Secondo Khalouf, il problema è risultato dalla mancanza di precipitazioni nell'inverno 2009, considerando che Damasco si appoggia quasi totalmente sulla pioggia e la neve per riempire le sue riserve d'acqua. Uno studio condotto dal Giappone e dall'Agenzia della Cooperazione Internazionale stima che la Siria dovrebbe investire miliardi di dollari al fine di evitare una grave crisi idrica.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.infoprod.co.il/article/2/212 Esperti, Damasco potrebbe rimanere senza acqua quest'anno, Doron Peskin, Infoprod 03.02.09] |data=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
== Citazioni ==
La città compare nel videogame [[Assassin's creed|Assassin's Creed]]
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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* [[Sidone]]
* [[Tarso (Asia Minore)]]
* [[Tiro (città antica)|Tiro (città)]]
* [[Rusafa (Sergiopoli)]]
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1url=http://www.syriatourism.org/|2titolo=syriatourism.org: sito ufficiale del Ministero del turismo siriano|lingua=en, fr, ar|accesso=15 maggio 2005|dataarchivio=16 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191116130744/http://syriatourism.org/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://whc.unesco.org/en/list/20|titolo=Scheda UNESCO|lingua=en}}
 
{{Capitali dell'Asia}}