Repubblica delle Sette Province Unite: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Province Unite (disambigua)|Province Unite}}
{{Torna a|Storia dei Paesi Bassi}}
{{Stato storico
|nomeCorrente = Repubblica delle Province Unite
|nomeCompleto = Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
|nomeUfficiale = ''Republiek der Zeven Verenigde Nederlanden ''
|portale =
|linkStemma = Coat of arms of the republic of the united Netherlands (after 1665).svg
|linkBandiera = Statenvlag.svg
|linkLocalizzazione = Republic of the Seven United Netherlands (1789).svg
|didascaliaLocalizzazione = La Repubblica nel 1789, alla vigilia della [[Rivoluzione francese]]
|linkMappa = Republiek_der_Zeven_Verenigde_Nederlanden.svg
|paginaStemma =
|paginaBandiera = Bandiera dei Paesi Bassi
|inno =
|motto = ''[[Concordia parvae res crescunt]]''
|lingua ufficiale = [[Lingua olandese|olandese]]
|lingua = [[basso sassone]] e [[lingua frisone|frisone]]
|capitale principale = [[L'Aia]]
|altre capitali =
|dipendente da = [[File:Banner of the Holy Roman Emperor with haloes (1430-1806).svg|20px]] [[Sacro Romano Impero]] <small>(''de iure'' fino al 1648)</small>
|dipendente da =
|dipendenze =
|forma di stato = [[Stato federale]]
|governo = [[repubblica]] [[Stato federale|federale]]
|titolo capi di stato =
|elenco capi di stato =
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|fine = 19 gennaio [[1795]]
|ultimo capo di stato = [[Guglielmo V di Orange-Nassau|Guglielmo V d'Orange]]
|stato successivo = [[File:Flag of the navy of the Batavian RepublicNetherlands.svg|20px|border]] [[Repubblica Batava]]
|evento finale = [[Guerra della Prima Coalizione]]
|area geografica = [[Paesi Bassi]]
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|importazioni =
|religioni preminenti = [[calvinismo]]
|religione di stato =
|altre religioni = [[cattolicesimo]], [[ebraismo]]
|classi sociali =
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== Storia ==
=== Le origini ===
Nel [[XV secolo]] l'area dei Paesi Bassi (termine con cui all'epoca si indicavano anche il [[Belgio]] eed il [[Lussemburgo]]) consisteva diin vari ducati, contee e vescovati per lo più indipendenti, spessoin (magran nonparte sempre)spesso facenti formalmente parte del [[Sacro Romano Impero]] come il [[Ducato di Lussemburgo]], o del [[Regno di Francia]] come la [[Contea delle Fiandre]]. Nel [[1477]] tutti questi piccoli Statiterritori (noti come le [[Diciassette Province|Diciassette province]]) finirono nelle mani dell'imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]], della famiglia degli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]], attraverso il matrimonio con [[Maria di Borgogna]], figlia ed erede di [[Carlo I di Borgogna|Carlo il Temerario]]. Nel [[1556]] passarono daiagli domini[[Asburgo imperialidi a quelli spagnoliSpagna]], data l'abdicazione di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] ([[1556]]) che li lasciò in eredità al figlio [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], [[Sovrani di Spagna|re di Spagna]].
 
=== La lotta per l'indipendenza ===
{{vedi anche|Guerra degli ottant'anni}}
Per reprimere una serie di ribellioni scoppiate nel [[1566]], il re di Spagna [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] inviò nei Paesi Bassi [[Fernando Álvarez de Toledo]], terzo duca d'Alba, marchese di Coria, conte di Salvatierra de Tormes, conte di Piedrahíta, signore di Valdecorneja, governatore di Milano, viceré di Napoli, governatore dei Paesi Bassi spagnoli e viceré del Portogallo, il quale instaurò un regime di terrore attraverso l'istituzione di un organo di giustizia speciale chiamato [[Consiglio dei torbidi]], con il quale processò e condannò per tradimento almeno ottomila persone. Dopo aver sconfitto le truppe di [[Guglielmo I d'Orange]] (principe di Orange, barone di Breda, signore consorte di Egmond, conte consorte di Buren, conte consorte di Leerdam, conte consorte di Lingen, signore consorte di IJsselstein, di Borssele, di Grave, di Cranendonck, di Jaarsveld, di Kortgene, di Sint Maartensdijk e di Odijk, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht e statolder di Drenthe, Frisia, Groninga e Overijssel), riuscì a porre sotto controllo le province meridionali. La ribellione continuò comunque nelle province del Nord. La guerra cambiò fisionomia quando una flotta di ribelli calvinisti, chiamati ''[[Geuzen|Watergeuzen]]'' (mendicanti del mare), assalì e conquistò la città di [[Brielle]].
 
Gli sforzi centralizzatori di Filippo II (che miravano ad eliminare le tradizionali autonomie delle varie città), uniti alla forte tassazione e al suo appoggio alla persecuzione dei [[protestantesimo|protestanti]] da parte della [[Chiesa cattolica]] portarono nel [[1568]] ad una rivolta, che fu l'inizio della cosiddetta [[Guerraguerra degli ottant'anni]]. Alle angherie di Filippo II rispose l'unione delle Province settentrionali e meridionali dei Paesi Bassi con la [[Pacificazionepacificazione di Gand]] (o Unione di Gand). Questa fu la prima e ultima storica unione tra le due parti del paese (che in realtà era sommariamente diviso in tre: a Nord le Sette Province, al centro le terre Generali, tra le cui città vi era Gand, e a Sud i Paesi Bassi spagnoli, gli attuali Belgio e Lussemburgo), e fu il "gioiello di Guglielmo d'Orange". Gioiello che però tradì le aspettative delle parti che lo componevano a causa principalmente di dissidi religiosi nel suo interno: le province del Nord abbracciavano il [[Calvinismo]], meritocratico e intransigente, mentre quelle del Sud erano in prevalenza cattoliche.
 
A seguito dell'invio, da parte di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], di [[Alessandro Farnese]] ([[duca]] di [[Parma]] e [[Piacenza]], [[duca]] di [[Castro (Lazio)|Castro]], [[conte]] di [[Ronciglione]] e [[governatore]] dei [[Paesi Bassi spagnoli]]), e del reciproco divieto di professare le rispettive religioni l'Unione di Gand si scisse in due altre Unioni: quella di [[Unione di Utrecht|Utrecht]] a Nordnord e quella di [[Unione di Arras|Arras]] a Sudsud. Le due Unioni non combattevano lo stesso nemico, almeno ufficialmente, in quanto le province del sud restavano formalmente fedeli a Filippo II. Inizialmente le Province Unite, guidate da [[Guglielmo I d'Orange|Guglielmo I di Orange]] cercarono di scegliersi un sovrano, ma due esperimenti falliti con il duca [[Francesco Ercole di Valois|Francesco d'Angiò]], principe reale di Francia, duca d'Angiò, duca d'Alençon e duca di Berry ([[1581]]-[[1583]]) e con il [[Robert Dudley, I conte di Leicester|Robert Dudley, conte di Leicester]] ([[1585]]) convinsero le Province a diventare ufficialmente una Repubblica ([[1588]]), per quanto la famiglia degli [[Casa d'Orange-Nassau|Orange-Nassau]] vi giocasse un ruolo preminente.
 
L'indipendenza delle Province Unite fu riconosciuta dalla Spagna, ''de facto'', con il [[trattato di Anversa]] del [[1609]] con cui cessava lo stato di guerra fra Spagna e Province Unite, ma la prima non riconosceva ancora, formalmente, l'indipendenza delle seconde.
 
Il primo vero riconoscimento ufficiale della indipendenza delle Province Unite avvenne solo con la [[Pacepace di Vestfalia]] del [[1648]]. Si trattava di una doppia indipendenza: da un lato la [[Spagna]] rinunciava definitivamente alle proprie pretese su quei territori; dall'altro le Province Unite ottenevano anche di non far più parte del [[Sacro Romano Impero]].
 
=== Espansione e declino delle Province Unite ===
[[File:Arms of the united provinces.svg|150px|right]]
Il [[XVII secolo]] è noto come il "[[Secolo d'oro olandese|secoloSecolo d'oro]]" (''gouden eeuw'') della storia dei Paesi Bassi, che nonostante la lotta per l'indipendenza contro la Spagna furono capaci di iniziare [[Impero coloniale olandese|una forte espansione coloniale e commerciale]] (ad es. in [[India]], in [[Indonesia]] e nelle [[Civiltà precolombiane|Americhe]]). Tuttavia questa rapida espansione fu fermata da una serie di [[Guerre anglo-olandesi|guerre]] sfortunate contro l'[[Regno Unito|Inghilterra]] e i suoi alleati, e nel [[XVIII secolo]] la supremazia commerciale e marittima olandese declinò rapidamente.
 
La Repubblica delle Province Unite durò tuttavia fino al [[1795]], quando le forze [[Rivoluzione francese|rivoluzionarie]] [[Francia|francesi]] invasero il paese e proclamarono la cosiddetta [[Repubblica Batava]], a cui fece seguito il [[Regno d'Olanda]] con [[Luigi Bonaparte]] come sovrano, infine annesso direttamente all'[[Primo Impero francese|Impero francese]] nel 1810; dopo circa 20 anni di dominio francese, nel [[1813]] i Paesi Bassi riacquistaronoriacquisirono l'indipendenza, trasformandosi tuttavia in una [[monarchia]] sotto la stessa casa di Orange da cui provenivano buona parte degli ''statolder'' dell'epoca repubblicana. Il nuovo stato creato ebbe la funzione di [[stato cuscinetto]] a nord della [[Francia]].
 
== Politica ==
{{Storia dei Paesi Bassi}}
La Repubblica consisteva in una federazione di sette province ([[Contea d'Olanda|Olanda]], [[Contea di Zelanda|Zelanda]], [[Signoria di Utrecht|Utrecht]], [[Ducato di Gheldria|Gheldria]], [[Signoria di Overijssel|Overijssel]], [[Signoria di Frisia|Frisia]], e [[Stad en Lande|Groninga]]), ile del paese di [[Contea di Drenthe|Drenthe]] (una zona rurale senza lo status di provincia); ealcune deiaree (i cosiddetti [[Generaliteitslanden|territori della generalità]]) erano gestite collettivamente dalla federazione. Le sette province avevano ciascuna un proprio governo, costituito da un'assemblea elettiva (gli Stati Provinciali) con a capo il [[Gran Pensionario]], che aveva funzioni prettamente civili, e uno ''[[Statolder]]'' (reggente), che in caso di guerra assumeva il comando delle province e godeva di privilegi simili a quelli di un sovrano.
 
EsseLe sette province erano formalmente indipendenti l'una dall'altra, ma inviavano rappresentanti ai cosiddetti [[Stati Generali della Repubblica delle Sette Province Unite|Stati generali]], che avevano sede a all'[[L'Aia|Aia]] e che provvedevano a governare i territori della generalità. Drenthe pur non essendo rappresentata agli Stati Generali non faceva parte delle generalità ed era amministrata da un proprio ''statolder''.
 
In teoria, gli ''statolder'' erano diversi in ciascuna provincia ed erano eletti dagli Stati Provinciali; tuttavia generalmente essi venivano scelti all'interno di pochissime famiglie nobili, in primo luogo gli [[Casa d'Orange-Nassau|Orange-Nassau]]. Inoltre lo ''statolder'' di Olanda diventava automaticamente il reggente anche di Utrecht e della Zelanda, e spesso (a cominciare già da Guglielmo I) anche le altre province nominavano la stessa persona come ''statolder''.
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== Ripartizione amministrativa ==
*Province:
#[[ConteaDucato d'Olandadi Gheldria]] (capitale [[L'AiaArnhem]]), inviarappresentato 3da 2 deputati agli Stati Generali dell'Aia
#[[Contea di Zelandad'Olanda]] (capitale [[MiddelburgL'Aia]]), inviarappresentata 2da 3 deputati agli Stati Generali
#[[SignoriaContea di FrisiaZelanda]] (capitale [[LeeuwardenMiddelburg]]), inviarappresentata da 2 deputati agli Stati Generali
#[[Signoria di OverijsselFrisia]] (capitale [[ZwolleLeeuwarden]]), inviarappresentata 1da deputato2 deputati agli Stati Generali
#[[StadSignoria endi LandeOverijssel]] (capitale [[GroningaZwolle]]), inviarappresentata da 1 deputato agli Stati Generali
#[[DucatoStad dien GheldriaLande]] (capitale [[ArnhemGroninga]]), inviarappresentato 2da deputati1 deputato agli Stati Generali
#[[Signoria di Utrecht]] (capitale [[Utrecht]]), inviarappresentata da 1 deputato agli Stati Generali
 
* Paesi:
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** [[Zevenaar]]: feudo degli Hohenzollern-Sigmaringen (1749)
 
Con il [[terzo trattato della Barriera|trattato della Barriera]] (1715) hanno il diritto di presidiare alcune città deldei [[Paesi Bassi meridionali|Paesi Bassi Austriaci]] fino al 1781: [[Gand]], [[Ypres]], [[Namur]], [[Mons]], [[Tournai]], [[Warneton]], [[Menen]], Knock, [[Veurne|Furnes]], [[Dendermonde|Termonde]], [[Veurne]]. Altri centri occupati furono Emden e Leerot nella [[Frisia orientale]] (1600-1744), Emmerich, Rees, Wesel, Burik e Orsoy nella valle del Reno (1609-1672), Rijnberk (1633-72).
 
==Note==
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* Israël, J.I., ''The Dutch Republic: Its Rise, Greatness, and Fall 1477–1806''. Oxford: Clarendon Press, 1995
* Reynolds, Clark G., ''Navies in History''. Annapolis: Naval Institute Press, 1998
* Schama, Simon, ''The Embarrassment of Riches: An Interpretation of Dutch Culture in the Golden Age.'' New York: Random House USA, 19881987 (Simon Schama, ''Il disagio dell'abbondanza. La cultura olandese dell'epoca d'oro'', trad. it. di Valeria Sperti, Milano, Mondadori, 1993)
* van der Burg, Martijn, "Transforming the Dutch Republic into the Kingdom of Holland: the Netherlands between Republicanism and Monarchy (1795-1815)," ''European Review of History'' (2010) 17#2, pp 151-170 [http://web.ebscohost.com/ehost/viewarticle?data=dGJyMPPp44rp2%2fdV0%2bnjisfk5Ie42eqLtaashd%2ff7Ebj3u2L8ra2R7GlsEivqJ5Jr7CyTLiotTjOw6SM8Nfsi9%2fZ8oHt5Od8u6yxTrKptEyxrKSE3%2bTlVePkpHzgs%2baB35zyeeWzv2ak1%2bxVsq%2buULSmsE6k3O2K69fyVe7a5F7z4ups4%2b7y&hid=113 online]