Repubblica delle Sette Province Unite: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Province Unite (disambigua)|Province Unite}}
{{Torna a|Storia dei Paesi Bassi}}
{{Stato storico
|nomeCorrente = Repubblica delle Province Unite
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|linkMappa = Republiek_der_Zeven_Verenigde_Nederlanden.svg
|paginaStemma =
|paginaBandiera = Bandiera dei Paesi Bassi
|inno =
|motto = ''[[Concordia parvae res crescunt]]''
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|dipendente da = [[File:Banner of the Holy Roman Emperor with haloes (1430-1806).svg|20px]] [[Sacro Romano Impero]] <small>(''de iure'' fino al 1648)</small>
|dipendenze =
|forma di stato = [[Stato federale]]
|governo = [[repubblica]] [[Stato federale|federale]]
|titolo capi di stato =
|elenco capi di stato =
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=== La lotta per l'indipendenza ===
{{vedi anche|Guerra degli ottant'anni}}
Per reprimere una serie di ribellioni scoppiate nel [[1566]], il re di Spagna [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] inviò nei Paesi Bassi [[Fernando Álvarez de Toledo]], terzo duca d'Alba, marchese di Coria, conte di Salvatierra de Tormes, conte di Piedrahíta, signore di Valdecorneja, governatore di Milano, viceré di Napoli, governatore dei Paesi Bassi spagnoli e viceré del Portogallo, il quale instaurò un regime di terrore attraverso l'istituzione di un organo di giustizia speciale chiamato [[Consiglio dei torbidi]], con il quale processò e condannò per tradimento almeno ottomila persone. Dopo aver sconfitto le truppe di [[Guglielmo I d'Orange]] (principe di Orange, barone di Breda, signore consorte di Egmond, conte consorte di Buren, conte consorte di Leerdam, conte consorte di Lingen, signore consorte di IJsselstein, di Borssele, di Grave, di Cranendonck, di Jaarsveld, di Kortgene, di Sint Maartensdijk e di Odijk, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht e statolder di Drenthe, Frisia, Groninga e Overijssel), riuscì a porre sotto controllo le province meridionali. La ribellione continuò comunque nelle province del Nord. La guerra cambiò fisionomia quando una flotta di ribelli calvinisti, chiamati ''[[Geuzen|Watergeuzen]]'' (mendicanti del mare), assalì e conquistò la città di [[Brielle]].
 
Gli sforzi centralizzatori di Filippo II (che miravano ad eliminare le tradizionali autonomie delle varie città), uniti alla forte tassazione e al suo appoggio alla persecuzione dei [[protestantesimo|protestanti]] da parte della [[Chiesa cattolica]] portarono nel [[1568]] ad una rivolta, che fu l'inizio della cosiddetta [[guerra degli ottant'anni]]. Alle angherie di Filippo II rispose l'unione delle Province settentrionali e meridionali dei Paesi Bassi con la [[pacificazione di Gand]] (o Unione di Gand). Questa fu la prima e ultima storica unione tra le due parti del paese (che in realtà era sommariamente diviso in tre: a Nord le Sette Province, al centro le terre Generali, tra le cui città vi era Gand, e a Sud i Paesi Bassi spagnoli, gli attuali Belgio e Lussemburgo), e fu il "gioiello di Guglielmo d'Orange". Gioiello che però tradì le aspettative delle parti che lo componevano a causa principalmente di dissidi religiosi nel suo interno: le province del Nord abbracciavano il [[Calvinismo]], mentre quelle del Sud erano in prevalenza cattoliche.
 
A seguito dell'invio, da parte di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], di [[Alessandro Farnese]] ([[duca]] di [[Parma]] e [[Piacenza]], [[duca]] di [[Castro (Lazio)|Castro]], [[conte]] di [[Ronciglione]] e [[governatore]] dei [[Paesi Bassi spagnoli]]), e del reciproco divieto di professare le rispettive religioni l'Unione di Gand si scisse in due altre Unioni: quella di [[Unione di Utrecht|Utrecht]] a nord e quella di [[Unione di Arras|Arras]] a sud. Le due Unioni non combattevano lo stesso nemico, almeno ufficialmente, in quanto le province del sud restavano formalmente fedeli a Filippo II. Inizialmente le Province Unite, guidate da [[Guglielmo I d'Orange|Guglielmo I di Orange]] cercarono di scegliersi un sovrano, ma due esperimenti falliti con il duca [[Francesco Ercole di Valois|Francesco d'Angiò]], principe reale di Francia, duca d'Angiò, duca d'Alençon e duca di Berry ([[1581]]-[[1583]]) e con il [[Robert Dudley, I conte di Leicester|Robert Dudley, conte di Leicester]] ([[1585]]) convinsero le Province a diventare ufficialmente una Repubblica ([[1588]]), per quanto la famiglia degli [[Casa d'Orange-Nassau|Orange-Nassau]] vi giocasse un ruolo preminente.
 
L'indipendenza delle Province Unite fu riconosciuta dalla Spagna, ''de facto'', con il [[trattato di Anversa]] del [[1609]] con cui cessava lo stato di guerra fra Spagna e Province Unite, ma la prima non riconosceva ancora, formalmente, l'indipendenza delle seconde.
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Il [[XVII secolo]] è noto come il "[[Secolo d'oro olandese|Secolo d'oro]]" (''gouden eeuw'') della storia dei Paesi Bassi, che nonostante la lotta per l'indipendenza contro la Spagna furono capaci di iniziare [[Impero coloniale olandese|una forte espansione coloniale e commerciale]] (ad es. in [[India]], in [[Indonesia]] e nelle [[Civiltà precolombiane|Americhe]]). Tuttavia questa rapida espansione fu fermata da una serie di [[Guerre anglo-olandesi|guerre]] sfortunate contro l'[[Regno Unito|Inghilterra]] e i suoi alleati, e nel [[XVIII secolo]] la supremazia commerciale e marittima olandese declinò rapidamente.
 
La Repubblica delle Province Unite durò tuttavia fino al [[1795]], quando le forze [[Rivoluzione francese|rivoluzionarie]] [[Francia|francesi]] invasero il paese e proclamarono la cosiddetta [[Repubblica Batava]], a cui fece seguito il [[Regno d'Olanda]] con [[Luigi Bonaparte]] come sovrano, infine annesso direttamente all'[[Primo Impero francese|Impero francese]] nel 1810; dopo circa 20 anni di dominio francese, nel [[1813]] i Paesi Bassi riacquistaronoriacquisirono l'indipendenza, trasformandosi tuttavia in una [[monarchia]] sotto la stessa casa di Orange da cui provenivano buona parte degli ''statolder'' dell'epoca repubblicana. Il nuovo stato creato ebbe la funzione di [[stato cuscinetto]] a nord della [[Francia]].
 
== Politica ==
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* Israël, J.I., ''The Dutch Republic: Its Rise, Greatness, and Fall 1477–1806''. Oxford: Clarendon Press, 1995
* Reynolds, Clark G., ''Navies in History''. Annapolis: Naval Institute Press, 1998
* Schama, Simon, ''The Embarrassment of Riches: An Interpretation of Dutch Culture in the Golden Age.'' New York: Random House USA, 19881987 (Simon Schama, ''Il disagio dell'abbondanza. La cultura olandese dell'epoca d'oro'', trad. it. di Valeria Sperti, Milano, Mondadori, 1993)
* van der Burg, Martijn, "Transforming the Dutch Republic into the Kingdom of Holland: the Netherlands between Republicanism and Monarchy (1795-1815)," ''European Review of History'' (2010) 17#2, pp 151-170 [http://web.ebscohost.com/ehost/viewarticle?data=dGJyMPPp44rp2%2fdV0%2bnjisfk5Ie42eqLtaashd%2ff7Ebj3u2L8ra2R7GlsEivqJ5Jr7CyTLiotTjOw6SM8Nfsi9%2fZ8oHt5Od8u6yxTrKptEyxrKSE3%2bTlVePkpHzgs%2baB35zyeeWzv2ak1%2bxVsq%2buULSmsE6k3O2K69fyVe7a5F7z4ups4%2b7y&hid=113 online]