Difficult to Cure: differenze tra le versioni

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{{Album
{{Album <!-- per la compilazione vedi Template:Album -->
|titolo = Difficult to Cure
|artista = Rainbow
|voce artista = Rainbow (gruppo musicale)
|tipo album = Studio
|giornomese = 19 gennaio
|anno = 1981
|postdata =
|etichetta = [[Polydor]]
|durata = 42 min : 53 s
|registrato =
|genere = Heavy metal
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|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 9
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|FIN|oro|album|25000|{{Cita web|lingua = fi|url = http://www.ifpi.fi/tilastot/myydyimmat/kaikki/ulkomaiset/albumit/400|titolo = Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit|editore = [[International Federation of the Phonographic Industry|IFPI Finland]]|accesso = 14 aprile 2020|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170905072910/http://www.ifpi.fi/tilastot/myydyimmat/kaikki/ulkomaiset/albumit/400|urlmorto = sì|dataarchivio = 5 settembre 2017}}}}
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|numero dischi d'oro = 1 {{Bandiera|GBR}}
|anno precedente = [[Down to Earth (Rainbow)|Down to Earth]]<br>([[1979]])
|successivo = [[The Best of Rainbow]]<br>([[1981]])
|anno successivo = 1981
}}
'''''Difficult to Cure''''' è il quinto [[album discografico]] del [[gruppo musicale]] [[Inghilterra|inglese]] [[Rainbow (gruppo musicale)|Rainbow]], pubblicato nel 1981<ref name=Heavel>{{cita|Johannes Antonius van den Heavel, 1991}}</ref>.
 
==Il disco==
Anche in questo disco si registra un nuovo cambio di formazione con Cozy Powell e Graham Bonnet che vennero rimpiazzati; il primo all'indomani dell'Epico concerto tenuto al primo Monsters Of Rock di Castle Donington del 1980 decise di lasciare a seguito di crescenti tensioni con Blackmore (''probabilmente simili a quelli che erano stati alla base dell'addio di Ronnie James Dio''), mentre Bonnett venne rimpiazzato per volontà di Blackmore poco dopo quando la band era già in studio. Già da tempo su Bonnett c'erano grosse perplessità e nonostante possedesse una voce potenzialmente molto buona e potente, non era riuscito a convincere e soddisfare i gusti difficili del leader; esibizioni poco disciplinate, urli sguaiati e fuori tono ed un'ostinata pervicacia nel mantenere un look ''diverso'' da quello tipico delle Rock Band pre-punk avevano creato molto malumore, accentuato definitivamente poi da un forte abuso di alcool che spinse definitivamente Blackmore a liberarsi di lui. Il siluramento di Bonnett aprì lo spazio perché Ritchie perseguisse libero il suo desiderio di completare la trasformazione della band in un gruppo che suonava (Hard) Rock da USA FM e da Arena, leccato, rotondo e commerciale, cancellando ogni elemento di epicità ''europea'' che aveva fatto la storia e l'importanza della band e che era rimasto ancora presente ed importante nel precedente ''[[Down to Earth (Rainbow)|Down to Earth]]''. Lo stile A.O.R. in quei tempi dominava le classifiche ed i concerti negli Stati Uniti e i sostituti che vennero prescelti sicuramente si attagliavano a questo ''disegno'': [[Bobby Rondinelli]] era un batterista tanto preciso e metronomico quanto monotono, ed assolutamente privo della potenza, dinamicità e personalità nel suono e nell'esecuzione che aveva Powell; [[Joe Lynn Turner]], ex cantante di un'oscura band, Fandango, era un tipico cantante AOR come tanti altri, privo di personalità (''e quindi scelta sicura che garantiva Ritchie Blackmore dal ripetersi di conflitti di ego, avuti nel passato'') e dal timbro neanche molto personale, vista la straordinaria somiglianza con lo stile vocale adottato in quegli anni da [[Lou Gramm]] nei [[Foreigner]], band che (''non a caso'') viveva in quegli anni il suo massimo splendore ed era indicata come la band per eccellenza dell'FM Rock USA.
Unico residuo, per quanto piuttosto banale, del passato delle origini della band fu la [[title track]], basata sulla [[Sinfonia n. 9 (Beethoven)|nona sinfonia]] di [[Ludwig van Beethoven]], di cui costituisce una versione Rock, che Blackmore ha voluto da lì in poi portar con sé sempre in tutti i concerti fino al 1997, quando abbandonò la scena Rock/Hard Rock per la sua svolta Reinassance/Pop dei [[Blackmore's Night]].
Il resto dei pezzi si caratterizzano per una attitudine commerciale tanto spiccata (''I Surrender'' di Russ Ballard, ''Magic'' di Brian Moran, e ''Freedom Fighter'') quanto banale e mediocre nella composizione: unici sprazzi di Hard Rock di qualità e di melodia non banale o commerciale sono la opener ''Spotlight Kid'', il cui riff e impostazione e costruzione ha ispirato le composizioni di numerosissime altre hard bands ("l'esempio più famoso si ha nel 1984 con gli Alcatrazz di Graham Bonnett & Yngwie Malmsteen, con la loro ''Jet To Jet''"), lo splendido Hard-Blues post-Hendrixiano di [[Midtown Tunnel Vision]] e il toccante strumentale ''Vielleicht Das Nachste Mal (Maybe Next Time)'', in cui Blackmore riesce a far riemergere la sua vera anima e background musicale, quasi fossero delle piccole ''enclave'' musicali in cui lasciar emergere la propria vera anima musicale, all'interno di contesti e scelte musicali programmati con l'occhio alle charts (''ed al conto in banca'') delle FM Radios.
 
==Tracce==
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| Titolo1 = I Surrender
| Autore testo e musica1 = [[Russ Ballard]]
| Minuti1Durata1 = 4:10
| Secondi1 = 10
 
| Titolo2 = Spotlight Kid
| Autore testo e musica2 = [[Ritchie Blackmore]], [[Roger Glover]]
| Minuti2Durata2 =5:04
| Secondi2 =04
 
| Titolo3 = No Release
| Autore testo e musica3 = Ritchie Blackmore, Roger Glover, [[Don Airey]]
| Minuti3Durata3 =5:42
| Secondi3 =42
 
| Titolo4 = Magic
| Autore testo e musica4 = [[Brian Moran]]
| Minuti4Durata4 =4:15
| Secondi4 =15
 
| Titolo5 = Vielleicht Das Nachste Mal (Maybe Next Time)
| Autore testo e musica5 = Ritchie Blackmore, Don Airey
| Minuti5Durata5 =3:23
| Secondi5 =23
 
| Titolo6 = Can't Happen Here
| Autore testo e musica6 = Ritchie Blackmore, Roger Glover
| Minuti6Durata6 =5:09
| Secondi6 =09
 
| Titolo7 = Freedom Fighter
| Autore testo e musica7 = [[Joe Lynn Turner]], Ritchie Blackmore, Roger Glover
| Minuti7Durata7 =4:28
| Secondi7 =28
 
| Titolo8 = Midtown Tunnel Vision
| Autore testo e musica8 = Joe Lynn Turner, Ritchie Blackmore, Roger Glover
| Minuti8Durata8 =4:44
| Secondi8 =44
 
| Titolo9 = Difficult to Cure
| Autore testo e musica9 = [[Ludwig van Beethoven]], arr. Ritchie Blackmore, Roger Glover, Don Airey
| Minuti9Durata9 =5:58
| Secondi9 =58
}}
 
==Formazione==
* [[RitchieJoe BlackmoreLynn Turner]] - [[ChitarraCanto|voce]]
* [[JoeRitchie Lynn TurnerBlackmore]] - [[Cantante|Vocechitarra]]
* [[Roger Glover]] - [[Basso elettrico|Bassobasso]]
* [[Don Airey]] - [[Tastiera (strumento)elettronica|Tastieretastiere]]
* [[Bobby Rondinelli]] - [[batteriaBatteria (musicastrumento musicale)|Batteriabatteria]]
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro||titolo=Enciclopedia Rock, Hard & Heavy|editore=[[Arcana Editrice]]|curatore =Johannes Antonius van den Heavel|anno=1991|cid=Johannes Antonius van den Heavel, 1991|isbn=88-85859-77-1}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Rainbow}}
{{Portale|Metalheavy metal}}
 
[[Categoria: albumAlbum dei Rainbow]]
[[Categoria: albumAlbum hard rock]]
[[Categoria: albumAlbum heavy metal]]
[[Categoria: albumAlbum del 1981]]