Scultura greca classica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 88.49.194.162 (discussione), riportata alla versione precedente di Bottuzzu
Marco127310 (discussione | contributi)
 
(30 versioni intermedie di 24 utenti non mostrate)
Riga 1:
[[File:Hermes di Prassitele, at Olimpia, front.jpg|thumb|[[Prassitele]], ''[[Hermes con Dioniso]]'', metà del IV secolo a.C. circa]]
La '''scultura greca classica''' è quella manifestazione artistica del mondo ellenico che va convenzionalmente dal [[450 a.C.]] (circa) (fine dello [[stile severo]] e nascita del [[canone di Policleto]]) al [[323 a.C.]] (circa) molto vicino alla morte di [[Alessandro Magno]]). Il periodo, fin dall'[[Antica Roma]], è considerato un culmine dell'arte, ricevendo appunto la denominazione di "classico" inteso come apogeo estetico e culturale da tenere come modello. Il periodo successivo verrà definito ellenistico., al quale seguirà l'arte romana
 
== Definizione ==
Riga 13:
 
== Contesto storico-politico ==
[[File:Doryphoros02 MAN10 2024 Photo Paolo Villa-Napoli-mann-Museo Archeologico-FO232526tris-Arte Greca copia romana-Policleto Doriforo Polykleitos Doryphoros from Pompeii-marmo marble Inv6011carrara.jpg|thumb|upright=0.8|[[Policleto]], ''[[Doriforo]]'' (copia romana da un originale greco in bronzo del 450 a.C. circa)]]
Nella seconda metà del V secolo a.C. l'orgoglio delle popolazioni elleniche era più che mai esaltato dalle vittorie sui Persiani ([[battaglia di Maratona]] del [[490 a.C.]], [[battaglia di Salamina]] del [[480 a.C.]]) e [[Atene]], che aveva avuto un ruolo decisivo, si propose alla testa di un impero di [[polis]] confederate, aspirando all'egemonia sull'intera Grecia<ref name=DVC64/>.
 
Riga 35:
 
=== Fidia ===
[[File:Iris Parthenon BM.jpg|thumb|[[Fidia]], ''[[Frontoni del Partenone|Iris]]'' (440-432 a.C. circa)]]
[[Fidia]], contemporaneo di Policleto, fu tra gli scultori più influenti della sua epoca. Ateniese, già formatosi come bronzista di successo, venne incaricato da [[Pericle]] di soprintendere alla decorazione scultorea del [[Partenone]]. Dopo aver realizzato una colossale ''[[Atena Promachos|Atena]]'' sull'[[Acropoli di Atene|Acropoli]], si dedicò al [[simulacro]] del nuovo tempio, e poi ai [[frontoni del Partenone|frontoni]], alle metope e al fregio interno della cella. In queste opere dimostrò la capacità di costruire figure dinamicamente mosse e di grande vitalità, che interagiscono liberamente con lo spazio circostante<ref>De Vecchi-Cerchiari, cit., pp. 66-67.</ref>.
 
Riga 41:
 
=== Prassitele ===
Verso la fine del V secolo a.C. si andavano aprendo conflitti come la [[guerra del Peloponneso]] che portarono, dopo alterne vicende, alla sconfitta di Atene, impossibilitata a imporre una sua autonomia. Ne seguì una situazione caratterizzata dall'instabilità, con il susseguirsi di scontri tra coalizioni guidate ora da Atene, ora da [[Sparta]], ora da [[Tebe (Greciacittà greca antica)|Tebe]]: nessuna di queste città riusciva però a prevalere definitivamente sulle rivale, né a conviverci in pace. Successivamente, l'intervento macedone del [[354 a.C.]] portò a ulteriori mutamenti<ref name=DVC70>De Vecchi-Cerchiari, cit., pp. 70-71.</ref>.
 
La produzione artistica del IV secolo a.C., su uno sfondo socio-politicosociopolitico così cambiato, riuscì a mantenere quelle caratteristiche di equilibrio e perfezione che furono riconosciute fin dall'età antica. Il primo scultore importante del nuovo corso può essere indicato in [[Prassitele]], che conobbe la sua acme tra il [[364 a.C.|364]] e il [[361 a.C.]] Predilesse il marmo e diede alle sue opere un ritmo aggraziato e sicuro, che supera la tradizionale importazioneimpostazione verticale delle figure, alla ricerca di linee sinuose, che spesso necessitano di un appoggio per non sbilanciarsi. Tra le sue opere più famose, l<nowiki>'</nowiki>''[[Apollo sauroctono]]'', l<nowiki>'</nowiki>''[[Afrodite Cnidia]]'' (primo nudo femminile dell'arte antica) e l<nowiki>'</nowiki>''[[Hermes con Dioniso]]'': in questi lavori si vedono divinità colte in momenti quotidiani di grande naturalezza<ref name=DVC70/>.
 
=== Skopas ===
Riga 53:
=== Lisippo ===
[[File:Apoxyomenos Pio-Clementino Inv1185.jpg|thumb|upright=0.8|Lisippo, ''[[Apoxyómenos]]'' (copia da un originale del 330-320 a.C. circa)]]
[[Plinio il Vecchio]] espresse su [[Lisippo]], artista di corte di [[Alessandro Magno]], un giudizio che racchiude molto dell'opinineopinione di cui esso godeva nel mondo antico ed è ancora oggi in massima parte valido: «È fama che Lisippo abbia contribuito molto al progresso dell'arte statuaria, dando una particolare espressione alla capigliatura, impicciolendoimpiccolendo la testa rispetto agli antichi, e riproducendo il corpo più snello e più asciutto; onde la statua sembra più alta. Non c'è parola latina per rendere il greco ''symmetria'', che egli osservò con grandissima diligenza sostituendo un sistema di proporzioni nuovo e mai usato alle statue "quadrate" degli antichi. E soleva dire comunemente che essi riproducevano gli uomini come erano, ed egli invece come all'occhio appaiono essere. Una sua caratteristica è di aver osservato e figurato i particolari e le minuzie anche nelle cose più piccole<ref>''[[Naturalis Historia]]'', XXXIV, 65.</ref>».
 
È chiaro come Lisippo andò oltre il [[canone di Policleto]], introducendo in scultura quegli accorgimenti prospettici che già venivano usati in architettura<ref>Per "il canone policleteo, corretto in modo da far apparire più alta la figura", v. Ada Maviglia, ''L'ALESSANDRO DI CIRENE'', Revue Archéologique, Cinquième Série, T. 3 (JANVIER-FÉVRIER 1916), p. 177.</ref>. Per i Greci infatti la visione si materializzava attraverso sfere successive che si propagavano dalla forma dell'occhio e che influenzavano la percezione degli oggetti stessi, deformandoli. In questo senso va motivata la riduzione della testa, rispetto alla misura tradizionale di 1/8 del corpo, e accentuando lo slancio dei corpi snelli e longilinei<ref name=DVC74>De Vecchi-Cerchiari, cit., p. 74.</ref>.
 
L<nowiki>'</nowiki>''[[Apoxyómenos]]'', con la sua proiezione delle braccia in avanti, è considerata la prima scultura pienamente tridimensionale dell'arte greca, che per essere apprezzata appieno richiede che lo spettatore vi faccia il giro attorno<ref name=DVC74/>.
Riga 69:
File:Apollo Saurocton Louvre.jpg|Prassitele, ''[[Apollo sauroctono]]'' (copia da un originale del 350 a.C. circa)
File:Afrodite cnidia.jpg|Prassitele, ''[[Afrodite cnidia]]'' (copia da un originale del 360 a.C. circa)
File:Pothos Via Cavour Musei Capitolini MC2417 n1.jpg|Skopas, ''[[Pothos (statua)|Pothos]]'' (copia da un originale del 330 a.C. circa)
File:Herakles Farnese MAN Napoli Inv6001 n01.jpg|Lisippo, ''[[Ercole Farnese]]'' (copia da un originale del IV secolo a.C.)
</gallery>
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==
Riga 87:
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Classical Greek sculpture}}
 
{{Arte greca}}