Marie Curie: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Maria Salomea
|Cognome = Skłodowska-Curie
|
|ForzaOrdinamento = Skłodowska-Curie, Maria
|Sesso = F
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|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|fisica|1903|x}}<br/>{{Premio|Nobel|chimica|1911|x}}
}}
[[File:Marie Curie Skłodowska Signature Polish.svg|
Nel 1903 fu la prima donna insignita del [[premio Nobel]]. Ricevette il [[premio Nobel per la fisica]], insieme al marito [[Pierre Curie]] e ad [[Antoine Henri Becquerel]], per i suoi studi sulle [[
Marie Curie crebbe nella [[Nazione della Vistola|Polonia russa]]; poiché qui le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori, si trasferì a [[Parigi]] e nel [[1891]] iniziò a frequentare la [[Sorbona]], dove si laureò in [[fisica]] e [[matematica]]. Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere gli studi sulle [[radioattività|sostanze radioattive]], che da allora rimarranno al centro dei suoi interessi. Nel 1906, dopo la morte del marito Pierre Curie, investito da una carrozza, le fu concesso di insegnare alla Sorbona. Due anni più tardi le venne assegnata la cattedra di fisica generale, divenendo così la prima donna ad insegnare alla Sorbona. Morì in Francia nel 1934 per un'[[anemia aplastica]], causata dalle radiazioni a cui il suo corpo era stato per lungo tempo esposto e di cui aveva sempre negato la pericolosità.<ref>Marie Curie, ''Autobiografia'', Castelvecchi, Roma, 2017, ISBN 8832820226</ref>
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== Biografia ==
=== L'infanzia ===
[[File:Sklodowski Family Wladyslaw and his daughters Maria Bronislawa Helena.jpg|
Maria Skłodowska nasce nel 1867 a [[Varsavia]], in una [[Regno del Congresso|Polonia]] all'epoca sotto la dominazione dell'[[Impero russo]]. Figlia di [[Władysław Skłodowski]] (1832-1902) e di Bronisława Boguska (1834-1878), è l'ultima di cinque figli e figlie, fra cui [[Bronisława Dłuska|Bronisława]], che collaborerà con lei più tardi.<ref name="ref_A">{{Cita libro|titolo=Marie Curie|autore=Stefania Podda|data=7 luglio 2020|anno=2020|editore=Corriere Della Sera|città=Milano|curatore2=Barbara Biscotti|curatore3=RCS MediaGroup S.p.A.}}</ref> La sua famiglia proviene da una classe sociale orgogliosa del suo ruolo nel proprio Paese, appartenente alla piccola nobiltà terriera degli [[szlachta]].<ref name="ref_A" />
Nel 1874, quando Maria ha
Maria inizia gli studi con il padre, da autodidatta, proseguendoli poi a [[Varsavia]] e infine all'[[Università di Parigi]], laureandosi in [[matematica]] e [[fisica]]. Dalla nascita Maria possiede tre qualità che presto la renderanno la beniamina degli insegnanti: memoria, capacità di concentrazione e sete di sapere.<ref>{{Cita|Giroud|p. 14}}.</ref>
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=== La giovinezza e l'esilio ===
[[File:Marie Sklodowska 16 years old.jpg|
All'età di 15 anni Maria Skłodowska conclude gli studi secondari al ginnasio ottenendo la medaglia d'oro che designa i migliori. Per un anno insieme a sua sorella [[Bronisława Dłuska|Bronisława]], con la quale rimarrà sempre molto legata, trascorre una deliziosa parentesi di tranquillità e divertimenti in campagna da alcuni parenti.<ref>{{Cita|Giroud|p. 19}}.</ref>
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La relazione che lega le due sorelle è così solida che resteranno unite fino all'ultimo respiro di Maria.<ref>{{Cita|Giroud|p. 21}}.</ref> Bronisława è esuberante, espansiva, materna e ha un amore sconfinato per la sua sorellina. Maria è chiusa, controllata e intransigente; non si abbandonerà che con lei, e in quelle occasioni, lo farà completamente. È sempre Bronisława che protegge e consola Maria ed è forse proprio da questa fiducia nella solida sorella che nascerà il suo costante atteggiamento verso le donne, il ruolo delle quali non sarà trascurabile nella sua esistenza. È chiaro che per lei la forza si trova nelle donne. Non se l'aspetta dagli uomini.<ref>{{Cita|Giroud|p. 22}}.</ref>
Tornata a Varsavia Maria aderisce al progetto dell'"Università Volante", un nome ambizioso che cela un circolo di ragazzi e ragazze, fanatici patrioti, che coltivano clandestinamente il [[positivismo]]. A 17 anni Maria ha già rifiutato ogni religiosità; quel che c'è in lei di razionalità e, nello stesso tempo, di fede nel progresso, trova nel positivismo un'armatura e, nell'interpretazione polacca, una via d'azione. Verso la fine della sua vita, rievocando il tempo in cui, sotto il naso della [[
{{Citazione|I mezzi d'azione erano poveri e i risultati ottenuti non potevano essere considerevoli; tuttavia, persisto nel credere che le idee che allora ci guidavano siano le uniche che possano condurre a un vero progresso sociale. Non possiamo sperare di costruire un mondo migliore senza migliorare gli individui.<ref>{{Cita|Giroud|p. 23}}.</ref>}}
Maria stringe un patto con la sorella [[Bronisława Dłuska|Bronisława]], che desidera studiare medicina a [[Parigi]], nonostante le ristrettezze economiche della famiglia: lavorerà per aiutare la sorella a pagarsi gli studi, e quando la sorella si sarà laureata, sarà lei ad aiutare Maria<ref name=":0" />. Quindi nel 1885 Maria si presenta in un'agenzia di collocamento per cercare lavoro e trova un'occupazione come governante presso diverse famiglie.<ref>{{Cita|Giroud|p. 24}}.</ref>
[[File:Maria Sklodowska et sa sœur Bronislawa en 1886.jpg|
Dopo un primo lavoro a casa di una famiglia di avvocati di Varsavia, a Maria viene offerto un nuovo posto e lei lo accetta: lo stipendio sarà più elevato. Ma deve anche accettare l'[[esilio]]: lavorerà a tre ore di treno e quattro di slitta da Varsavia. Il 1º gennaio 1886, "la signorina Maria" prende servizio dagli Zorawski<ref>{{Cita|Giroud|p. 26}}.</ref> e dopo un anno di servizio accade l'imprevedibile: di ritorno dalle vacanze di Natale, Casimiro, il maggiore dei ragazzi Zorawski, si invaghisce di questa fanciulla che non assomiglia a nessun'altra. Maria non confida a nessuno i suoi sentimenti, ma è pronta a sposarlo; i genitori di lui però si oppongono al matrimonio.<ref>{{Cita|Giroud|p. 28}}.</ref> Casimiro deluso dalla disapprovazione dei suoi, torna a Varsavia per proseguire gli studi di ingegneria agraria, mentre Maria è costretta a restare per aiutare economicamente la sorella Bronia, ma non riesce a mandar giù l'offesa subita e tre anni dopo, a fine contratto, riesce finalmente ad andarsene e trova lavoro presso ricchi industriali di Varsavia<ref name="Giroud-30">{{Cita|Giroud|p. 30}}.</ref>. L'esilio è finito. Uscire da quel "buco di provincia" è già respirare, ma per il resto Maria ha dovuto ridurre di parecchio le sue ambizioni, così scrive a suo fratello Jozef in un momento di depressione:
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=== Pierre Curie e gli studi sulla radioattività ===
[[File:Pierre and Marie Curie.jpg|
[[Pierre Curie]] entra in scena nella vita di Marie nel 1894. Fisico e matematico nato a Parigi nel 1859, all'epoca del loro incontro Pierre Curie ha 35 anni e lei 26, lavorava come istruttore di laboratorio alla Scuola di fisica e chimica industriale e stava studiando i fenomeni della [[piezoelettricità]] che consistono nella produzione di cariche elettriche in seguito alla compressione o alla dilatazione dei [[
[[File:The Library of Congress - Mme. Curie and 4 students (LOC).jpg|
Marie Curie Skłodowska dedicò la sua vita all'isolamento e alla concentrazione del radio e del polonio, presenti in piccolissime quantità nella [[
I coniugi Curie-Skłodowska notarono che alcuni campioni erano più radioattivi di quanto lo sarebbero stati se costituiti di uranio puro; ciò implicava che nella pechblenda fossero presenti altri elementi.
Decisero così di esaminare tonnellate di pechblenda riuscendo così, nel luglio del 1898, a isolare una piccola quantità di un nuovo elemento dalle caratteristiche simili al [[tellurio]] e 330 volte più radioattivo dell'uranio<ref>{{Cita|Giroud|p. 81}}.</ref> che fu chiamato [[polonio]] in onore del Paese di origine della scienziata. Il resoconto di tale lavoro, unitamente a quello immediatamente successivo che portò alla scoperta del radio, divenne la tesi di [[
Il polonio però ha un'attività eccessiva, una vita troppo breve perché ne sia possibile l'[[Industria mineraria|estrazione]] su scala industriale; per questo il radio eclisserà ben presto la sua gloria. Ma il polonio ha una particolarità che le darà occasione di rivincita trentaquattro anni dopo. Emette un solo raggio: il raggio alfa ad alta energia, mentre il radio ne emette molti.<ref name=autogenerato3>{{Cita|Giroud|p. 82}}.</ref>
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Quando questo chiarore cominciò a irradiarsi nell'oscurità del laboratorio, Pierre fu felice: ignorava gli effetti nocivi che queste radiazioni hanno sull'organismo umano.
Il radio si trova, come l'uranio, nella pechblenda, ma in quantità infinitesimale. Per ottenere alcuni [[milligrammi]] di radio, abbastanza puro da poter stabilire il suo [[
Maria lavora instancabilmente nel suo capannone/laboratorio; attinge da un sacco una ventina di chili di pechblenda per volta che versa in una bacinella di [[ghisa]]. Poi, mette la bacinella sul fuoco, scioglie, filtra, precipita, raccoglie, discioglie ancora, ottiene una [[Soluzione (chimica)|soluzione]], la travasa, la misura. E ricomincia.<ref name=autogenerato4 /> L'operazione di purificazione richiede l'utilizzo di [[solfuro di idrogeno]]. È un gas tossico e nella rimessa non c'è cappa di aerazione. Inoltre se un granello di polvere o una particella di [[carbone]] cadessero in uno dei recipienti dove le soluzioni purificate cristallizzano, sarebbero giorni di lavoro perduti.<ref>{{Cita|Giroud|p. 88}}.</ref>
Maria si dedica con accanimento a separare il radio dal [[bario]] con il metodo della [[cristallizzazione frazionata]] che ha ideato e messo a punto.<ref>{{Cita|Giroud|p. 94}}.</ref>
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Il 19 aprile 1906 Marie si trova in campagna con le figlie, Pierre è a Parigi e sta percorrendo a piedi rue Dauphine per raggiungere l'Accademia quando viene travolto da una carrozza e muore investito dai cavalli e dalle ruote del carro.<ref>{{Cita|Giroud|p. 127}}.</ref> Morto giovedì pomeriggio, Pierre Curie viene sepolto sabato mattina, senza cerimonia, nel cimitero di [[Sceaux (Hauts-de-Seine)|Sceaux]] dove riposa sua madre, alla presenza degli amici e della moglie.
La signora Curie Skłodowska d'ora in poi sarà la "vedova illustre" e ottiene la cattedra di fisica generale alla Sorbona appartenuta precedentemente al marito.<ref>{{Cita|Giroud|p. 132}}.</ref> Nel 1911 durante il primo congresso Solvay intraprende una relazione con il collega scienziato [[Paul Langevin]], i due erano colleghi a Parigi. La relazione divenne scandalosa per il fatto che Langevin era padre di quattro figli e il suo matrimonio andò all'aria, proprio a causa di questa avventura. La storia d'amore tra la vedova Curie Skłodowska e lo sposato Langevin causò una protesta pubblica tale che l'Accademia svedese, sul punto di assegnare il secondo premio Nobel alla Curie, aveva avuto dei ripensamenti. Malgrado la stampa dell'epoca attaccasse continuamente la donna, l'Accademia assegnò il premio a Marie Curie Skłodowska, con il consiglio tuttavia di non partecipare alla cerimonia. Un consiglio che lei ignorò. Lo scandalo causò anche cinque duelli in difesa di Marie Curie Skłodowska, che Langevin dovette combattere per onore. Langevin rimediò solo piccole ferite, ma ad altri andò peggio.<ref>{{Cita|Greison|p. 136}}.</ref>
=== La prima guerra mondiale e gli ultimi anni ===
[[File:Eve,_Marie,_Irene_Curie_1908.jpg|
Durante la [[prima guerra mondiale]], Marie Curie operò insieme alla figlia Irène in qualità di [[radiologo|radiologa]] per il trattamento dei soldati feriti: dotando un'automobile di un'apparecchiatura [[radiografia convenzionale|radiografica]] rese possibili le indagini radiologiche effettuate in prossimità del [[fronte (guerra)|fronte]] e partecipò alla formazione di [[tecnico sanitario di radiologia medica|tecnici]] e [[infermiere|infermieri]]. Dopo la guerra divenne attiva nella Commissione Internazionale per la Cooperazione Intellettuale della [[Lega delle Nazioni]] per migliorare le condizioni di lavoro degli scienziati.
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Nel 1909 fondò a Parigi l{{'}}''Institut du radium'', oggi noto come [[Istituto Curie (Parigi)|Istituto Curie]] e, nel 1932, un altro analogo istituto a Varsavia, anch'esso successivamente rinominato [[Istituto Curie (Varsavia)|Istituto Curie]].
Nel 1921 effettuò un viaggio negli [[
[[File:Familie Curie au BIPM, 1904.jpg|
Negli ultimi anni della sua vita fu colpita da una grave forma di [[anemia aplastica]], malattia quasi certamente contratta a causa delle lunghe esposizioni alle radiazioni di cui, all'epoca, si ignorava la pericolosità. Morì nel sanatorio di Sancellemoz di [[Passy (Alvernia-Rodano-Alpi)|Passy]] in [[Alta Savoia]], nel 1934. Ancora oggi, tutti i suoi appunti di laboratorio successivi al [[1890]], persino i suoi ricettari di cucina, sono considerati pericolosi a causa del loro contatto con sostanze radioattive. Sono conservati in apposite scatole piombate e chiunque voglia consultarli deve indossare abiti di protezione.<ref>{{cita|Bryson}}.</ref>
La figlia maggiore, [[
La nipote [[Hélène Langevin-Joliot]] è professoressa di fisica nucleare all'[[Università di Parigi]]. Un altro nipote, [[Pierre Joliot]] è un noto biochimico che si occupa dello studio della [[fotosintesi]].
== I premi Nobel ==
[[File:Nobel Pierre et Marie Curie 1.jpg|
Maria Skłodowska-Curie fu la prima persona a vincere o condividere due [[premi Nobel]]. Oltre a lei, soltanto un'altra persona, sino ad ora, ha ricevuto due premi Nobel in due campi differenti: [[Linus Pauling]] che, oltre a quello per la chimica nel 1954, ne ha ottenuto un altro nel 1962 per la pace. Altri ne hanno ricevuti due nello stesso settore: [[John Bardeen]] (entrambi in fisica), [[K. Barry Sharpless]] e [[Frederick Sanger]] (entrambi in chimica).
[[File:1911 Solvay conference.jpg|
Insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel, Maria Skłodowska-Curie ricevette – prima donna della storia – il premio Nobel per la fisica nel 1903:
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== Altri riconoscimenti ==
[[File:Panthéon Pierre et Marie Curie.JPG|
Assieme al marito Pierre Curie ricevette la [[Medaglia Davy]] nel 1903 e la [[Medaglia Matteucci]] nel 1904.<ref>{{Cita web|url=http://www.accademiaxl.it/finalita_prscientifici_med_matteucci.php|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111115003136/http://www.accademiaxl.it/finalita_prscientifici_med_matteucci.php|titolo=Medaglia "Matteucci"|editore=[[
Il 20 aprile 1995 le sue spoglie (insieme a quelle del marito [[Pierre Curie|Pierre]]) sono state trasferite dal cimitero di [[Sceaux (Hauts-de-Seine)|Sceaux]] al [[
Una moneta da 100 [[Franco francese|franchi francesi]] e una banconota da {{formatnum:20000}} [[Złoty polacco|złoty polacchi]] che la raffigurano furono emesse negli [[Anni 1990|anni novanta]].
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