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{{Brano musicale
|titolo= My Back pagesPages
|autore= Bob Dylan
|artista= Bob Dylan
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}}
'''''My Back Pages''''' è il titolo di una delle [[canzone (musica)|canzoni]] più conosciute di [[Bob Dylan]]. Incisa nel [[1964]], fa parte dell'album ''[[Another Side of Bob Dylan]]''. Raramente Dylan l'ha cantata durante i suoi [[concerto (evento musicale)|concerti]]
 
== Storia ==
Articolata nella versione originalmente incisa su disco nel 1964 su un ritmo di [[Ballata (musica)|ballata]] acustica, è assimilabile stilisticamente al gruppo delle prime canzoni di protesta scritte da Dylan. In questa canzone - come in tutto l'album di riferimento - Dylan si accompagna con la [[chitarra]] su un semplice sottofondo di ''steel guitar'', lo strumento che conferisce il tipico ''sound'' della musica folk.
 
Contrariamente all'impianto musicale, piuttosto tradizionale, il testo del brano è innovativo e prende le distanze - fin dal titolo (traducibile con ''Le mie pagine passate'') dai precedenti schemi poetici sviluppati da Dylan. E questa intenzione di distacco dal passato emerge specialmente nel [[leitmotiv]] del brano, ove recita: "''«Ah, but I was so much older then / I'm younger than that now»''" (''"ero molto più anziano allora, sono molto più giovane adesso''").
 
Come gran parte delle altre canzoni dell'album, anche ''My Back Pages'' è - a detta della critica - uno dei più riusciti tentativi di Dylan nel mettere a fuoco con poetica visionarietà antichi sentimenti e nuove sensazioni tipiche di un giovane (Dylan aveva ventitré anni quando compose il brano) pronto a lasciarsi dietro alle spalle ogni sorta di utopico e sterile idealismo.
 
[[ImmagineFile:Joan Baez Bob Dylan.jpg|thumb|Bob Dylan in un'immagine degli [[anni 1960|anni sessanta]] insieme a [[Joan Baez]]]]
Il testo della canzone riflette tuttavia un lucido interesse riguardo sia ai mutamenti dell'animo umano sia a quelli di una società - in particolare quella degli [[anni 1960|anni sessanta]] - scossa dai primi fermenti che animavano i campus universitari, e in una nazione che si trovava a fare i conti con forti istanze in termini di diritti civili da riconoscere alla popolazione di colore fino ad allora confinata in ghetti.
 
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Il brano non ha perso il suo smalto nel corso degli anni seguenti alla prima pubblicazione, tanto che di esso sono state incise numerose ''cover'' da parte di noti cantanti e gruppi, fra cui quelle di [[The Byrds]], [[The Hollies]], [[Ramones]], [[Pearl Jam]] e [[The Nice]].
 
Fra i cantantivari artisti che l'hanno ripresa - in concerto o in disco - si segnalano [[Jackson Browne]] in coppia con [[Joan Osborne]], [[Eric Johnson]], [[Carl Verheyen]], [[Keith Jarrett]] e [[Steve Earle]].
 
Una particolare e storica versione ''[[Concerto (evento musicale)|live]]'' a tempo di [[country rock]] è quella eseguita a [[New York]] nell'ottobre del [[1992]] in occasione della festa per il trentesimo anniversario di attività di Bob Dylan (è inserita nell'album ''[[The 30th Anniversary Concert Celebration]]'').
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Sul palco, quella sera, si esibì una formazione ''allargata'' del supergruppo dei [[Traveling Wilburys]] (con [[George Harrison]] e [[Tom Petty]] suonarono e cantarono anche [[Eric Clapton]], [[Neil Young]] e [[Roger McGuinn]], già ''leader'' dei [[Byrds]]): ciascuno di essi - Dylan incluso - ne cantò una strofa.
 
Il brano è stato inciso nei primi [[anni 2000|anni duemila]] anche in [[lingua giapponese]] dal gruppo dei [[Magokoro Brothers]]in una versione servita per la colonna sonora del film ''[[Masked and anonymous]].'';
 
A differenza di brani coevi, e per motivi sconosciuti, Dylan l'ha eseguita piuttosto raramente nel corso degli anni durante i concerti del suo interminabile [[Never Ending Tour]];.
 
I [[Ramones]] hanno incluso in ''[[Acid Eaters]]'', -album composto di sole cover-, un riarrangiamento in stile [[Ramones]] di ''My Back Pages'', cantata da [[C.J. Ramone]].
 
Nel [[2019]] [[Gian Pieretti]] ne ha realizzato una versione in italiano nel suo album ''[[Nobel (album)|Nobel]]'', dedicato a cover di Dylan, intitolata ''Ricorda'' <ref>https://www.rockol.it/news-727539/gian-pieretti-e-il-nobel-di-bob-dylan</ref>.
==Collegamenti esterni==
== Note ==
* {{en}} [http://www.bobdylan.com/songs/backpages.html Il testo di ''My Back Pages'' nel sito ufficiale di Bob Dylan]
<references />
* [http://www.maggiesfarm.it/ttt38.htm Il testo in italiano su Maggiesfarm.it]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=http://www.bobdylan.com/songs/backpages.html|2=Il testo di ''My Back Pages'' nel sito ufficiale di Bob Dylan|lingua=en|accesso=18 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061210131245/http://www.bobdylan.com/songs/backpages.html|dataarchivio=10 dicembre 2006|urlmorto=sì}}
* [{{cita web|http://www.maggiesfarm.it/ttt38.htm |Il testo in italiano su Maggiesfarm.it]}}
 
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