Zagan Pascià: differenze tra le versioni
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|Altro_lavoro = [[Gran visir dell'Impero ottomano]]
|Data_di_nascita = 1426 circa
|Data_di_morte =
|Nato_a =
|Morto_a = [[Balıkesir]]
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Di origini [[albanesi]], reclutato tra i [[giannizzeri]], seppe imporsi ai vertici della macchina militare e politica dell'[[Impero ottomano]], grazie alla sua abilità e alla fiducia di cui godeva presso il giovane sultano, che aveva accompagnato nel suo esilio del 1446, fino a sposarne una delle sorellastre. Ottenne il titolo di terzo [[visir]] nel 1439, di secondo visir nel 1451 e di [[Gran Visir]] il
Nel 1456 Zagan cadde in disgrazia a corte, venendo additato come capro espiatorio della fallimentare spedizione contro [[Belgrado]]: la figlia venne espulsa dall'harem imperiale ed egli si ritirò nella città di [[Balıkesir]], dove aveva dei possedimenti. Qui fece costruire una moschea, che tuttora porta il suo nome, nella quale venne sepolto, ospitante le tombe di diversi altri membri della sua famiglia. Nel 1459 venne tuttavia riabilitato, venendo nominato [[Kapudan Pascià]] (ammiraglio) della nascente flotta ottomana, in rapida espansione. Nel 1460 divenne governatore della [[Tessaglia]] e della [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]]. Ad [[Istanbul]] c'è ancora una torre che porta il suo nome, così denominata in suo onore dal sultano dopo la presa di Costantinopoli.
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[[Categoria:Gran visir dell'Impero ottomano del secolo XV]]
[[Categoria:Capitan Pascià]]
[[Categoria:Damat]]
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