Julia Codesido: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 8 maggio
|AnnoMorte = 1979
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = pittrice
|Attività2 = insegnante
|Nazionalità = peruviana
|PostNazionalità = , considerata una delle rappresentanti più significative del movimento artistico peruanista, noto anche come [[indigenismo]]
|Immagine = Julia Codesido.jpg
|Didascalia = Julia Codesido nel 1913
}}
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Nel 1935 si recò in [[Messico]], dove espose nella [[Galleria delle Esposizioni del Palazzo delle Belle Arti]] di [[Città del Messico]], presentata da [[David Alfaro Siqueiros]].<ref>{{Cita web |url=https://icaa.mfah.org/s/es/item/1141179 |titolo=La exposición de Julia Codesido en la Academia Alzedo |sito=ICAA Documents Project}}</ref> Su consiglio del [[Muralismo|muralista]] messicano [[José Clemente Orozco]], nel 1936 espose a [[New York]] presso la galleria Delphic Studios. La stessa mostra fu successivamente presentata al [[Museo di Arte Moderna di San Francisco]], che nel 1937 acquisì una delle sue opere.
Nel 1939 espose a [[Parigi]] nella [[Galleria Barreiro]], su raccomandazione di René Hugues, conservatore del [[Museo del Louvre]]. In quell'occasione, il Comune di Parigi acquistò l'opera ''Indias Huancas'' per il [[Musée d'art moderne de la Ville de Paris|Museo di Arte Moderna di Parigi]]. Tornò a Parigi nel 1953, dove espose al [[Petit Palais]] insieme all'artista boliviana [[Marina Núñez del Prado]] e alla scultrice brasiliana Irene Arnau. Partecipò inoltre a numerose esposizioni collettive e individuali.
Nel 1943, a seguito delle dimissioni di José Sabogal dalla direzione della Escuela Nacional de Bellas Artes, Codesido si dimise dal suo incarico di professoressa in segno di solidarietà. Nel 1946 fu nominata membro dell'[[Instituto de Arte Peruano]], con l'obiettivo principale di formare il fondo museografico di arte e artigianato popolare del [[Museo Nazionale della Cultura Peruviana]], fondato su iniziativa del dottor [[Luis E. Valcárcel]].
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Il museo comprendeva due ambiti di studio: l'Instituto de Arte Peruano, diretto dallo stesso Sabogal, che promosse gli studi sull'[[arte popolare peruviana]], avviando una collezione di opere provenienti da diverse regioni del Perù insieme ai suoi discepoli Julia Codesido; Ángela, Carlota e Teresa Carvallo; [[Alicia Bustamante]]; [[Enrique Camino Brent]] e [[Camilo Blas]], membri del "gruppo indigenista", e anche [[Luisa Castañeda]]. L'altra istituzione era l'[[Instituto de Estudios Etnológicos]], sotto la supervisione diretta del dottor Valcárcel, che insieme a un gruppo di intellettuali come [[Jorge Muelle]], [[José María Arguedas]], [[José Matos Mar]] e [[Rosalía Ávalos]], si dedicò alla ricerca delle radici della cultura peruviana.
Julia Codesido dedicò molti anni della sua vita a questa attività, partecipando anche a diverse esposizioni individuali e collettive in Perù e all'estero, fino alla sua morte l'8 maggio 1979. Venne sepolta al [[Cementerio El Ángel]].
== Opera pittorica ==
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La prima fase, dal 1919 al 1924, corrisponde alla sua formazione accademica presso la [[Escuela Nacional de Bellas Artes del Perú]], diretta da [[Daniel Hernández Morillo|Daniel Hernández]]. In questo periodo realizzò i suoi primi lavori di tendenza naturalista, come nudi e ritratti, nei quali si intravedeva già uno stile personale che avrebbe sviluppato nel corso della sua carriera.
Con l'arrivo di [[José Sabogal]] alla scuola nel 1920, il suo stile subì un'influenza significativa. A partire dal 1925, iniziò la sua seconda fase, definita "indigenista". In questo periodo, l'influenza di Sabogal è evidente sia nella tematica che nella tecnica: abbondano i soggetti indigeni e meticci, i colori sono vivaci e il tratto marcato evidenzia le caratteristiche facciali indigene con zigomi angolosi, occhi grandi e fissi e pupille dilatate. A questa fase appartengono opere come ''India con Aríbalo'', ''Santusa'', ''Morena limeña'', ''Las tapadas'' e vari incisioni che mostrano l'influenza di Sabogal. Inoltre, disegnò la copertina dell'opera di [[José Carlos Mariátegui]], ''
Il viaggio in Messico nel 1935 e l'esposizione al [[Palazzo delle Belle Arti (Città del Messico)]] influenzarono la sua pittura, che evolse sotto l'influenza della [[pittura murale messicana]].
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* Nel 1976 le è stato conferito il [[Premio Nazionale della Cultura del Perù]] nell'area delle arti.
* Nel 2022 ha ricevuto un riconoscimento postumo da parte del [[Ministero della Donna e delle Popolazioni Vulnerabili (Perù)|Ministero della Donna e delle Popolazioni Vulnerabili]] (MMP) del Perù, che, tramite un decreto in occasione dell'8 marzo, ha conferito l'[[Ordine al Merito della Donna]] (“Orden al Mérito de la Mujer”) a Julia Codesido e ad altre 24 donne peruviane, riconoscendole per il loro impegno nella difesa dei diritti e nella promozione dell'uguaglianza di genere. In particolare, Codesido è stata premiata per "il suo contributo allo sviluppo delle arti plastiche nel paese e per l'eliminazione delle barriere all'uguaglianza di genere".<ref>{{Cita web |url=https://www.gob.pe/institucion/mimp/normas-legales/2824706-081-2022-mimp |titolo=Resolución Ministerial N° 081-2022-MIMP |data=8 marzo 2022 |accesso=17 aprile 2025}}</ref>
== Intitolazioni ==
Le sono stati intitolati il [[Crateri di Mercurio|cratere di Mercurio]] ''[[Cratere Codesido|Codesido]]'' e la [[Casa Museo Julia Codesido]] a Lima.
==Note==
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* {{Collegamenti esterni}}
* [https://www.serperuano.com/2017/08/julia-codesido/ Julia Codesido su Serperuano.com]
* [https://archivo.mariategui.org/index.php/informationobject/browse?names=5286&topLod=0&sort=relevance&query=julia
* [https://www.youtube.com/watch?v=video_documental Video documentario sulla vita di Julia Codesido, realizzato dal progetto 21 Intelectuales del Proyecto Bicentenario 2021]
* [https://elcomercio.pe/luces/julia-codesido-inspirada-por-el-indigenismo-pero-creadora-de-un-estilo-propio-nczg-noticia/ Julia Codesido: ispirata dall'indigenismo, ma creatrice di uno stile proprio – El Comercio]
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