Automotrice FS ALn 668.3100: differenze tra le versioni

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Costruzione: corsa di prova in tripla trazione c.m.
 
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{{Box treno/Automotrice
|Nome = Automotrice FS ALn 668.3100
|Immagine= ALnTrenord Aln 668 32003148+ALn Trenitalia San668 Zeno3137 NaviglioGhedi 2011041020121102.jpgJPG
|Didascalia= Doppia composizione di ALn 668.3100
|Didascalia= Automotrici ALn 668.3211 e 3221 in livrea XMPR, in uscita dalla [[stazione di San Zeno-Folzano]] nel 2011.
}}
{{Box treno/Dati costruzione
|Anno_Progettazione=
|Anno_Ordinazione=
|Anno_Costruzione= 1980-1983
|Quantità_Prodotta= 150
|Costruttore= [[FIAT Ferroviaria|FIAT Ferroviaria Savigliano]], [[Officine Meccaniche CalabresiO.ME.CA.|Omeca]]
}}
{{Box treno/Dati
|Tipo_elemento=ALn 668.3101-3250
|Lunghezza=23.540 mm
|Dimensioni=lunghezza: 23.540 mm;<br/>larghezza: 2.878 mm;<br/>altezza: 3.698 mm.
|Larghezza=2.878 mm
|Capacità= 68 posti a sedere:<br/>8 di 1ª classe,<br/>60 di 2ª classe.
|Altezza=3.698 mm.
|Capacità= 68 posti:<br/>8 di 1ª classe,<br/>60 di 2ª classe
|Piano_del_Ferro=
|Scartamento= 1.435 mm
|Passo_tra_carrelli= 15.940 mm
|Passo_dei_carrelli= 2.450 mm
|Massa_in_servizio=
|Peso_In_Servizio=
|Peso_AderenteMassa_aderente= 19.300 kg
|Peso_VuotoMassa_a_vuoto= 37.000 kg
}}
{{Box treno/Motrice
|Rodiggio=(1A)(A1)
|Diametro_RuotaDiametro_ruote= 920 mm
|Tipo_trasmissione= giunto idraulico,<br />frizione bidisco,<br e />cambio meccanico FIAT a 5 marce.
|Rapporto_di_trasmissione=2,39 (al ponte: 2,39)
|Potenza_installata=2 x 206 kW
|Potenza_Massima=
|Potenza_di_taratura=2 x 170 kW (231 CV) a 1850 giri/min
|Potenza_Continuativa= 2 x 147 kW (3101-3210),<br />2 x 170 kW (dalla 3211),<br />taratura portata in seguito a 170 kW per tutte.
|Sforzo_Trazione_Massimo=
|Sforzo_Avviamento=
|Velocità_Massima= 130 km/h
|Tipo_motore= 2 motori Diesel sovralimentati {{TA|IVECO 8217.32}}
|Alimentazione= gasolio
|Autonomia= circa 600 km
}}
{{Box treno/Chiusura
|Dati_tratti_da= {{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|tabelle pp.&nbsp;31, 124, 127-128|ALn 668}}
}}
Le '''automotrici FS {{TA|ALn 668.3100}}''', note anche come '''ALn 668 serie 3100''', fanno parte della terza generazione del gruppo {{TA|ALn 668}}, che comprendecostituita in ordine cronologico ledalle serie [[Automotrice FS ALn 668.1900|1900]], [[Automotrice FS ALn 668.1000|1000]], [[Automotrice FS ALn 668.1200|1200]], [[Automotrice FS ALn 668.3000|3000]], 3100 e [[Automotrice FS ALn 668.3300|3300]]<ref name="ALn 668/70-73">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp. 70-73|ALn 668}}.</ref>.
 
La serie 3100 nasce nel 1980 dalla decisione di estendere il pilotaggio in comando multiplo da due a tre automotrici, provvedimento che, attuato a partire dal quarantunesimo dei centoventi esemplari previsti inizialmente per la serie 3000, rende le nuove macchine incompatibili al comando multiplo con le precedenti, determinando l'origine di una nuova serie<ref name="tT245/34-36">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (I)''|pp. 34-36|tT245}}.</ref>.
 
== Costruzione ==
{{stack|[[File:ALn668 3207 Carbonia Serbariu.jpg|thumb|L'automotrice ALn 668.3207 in coda a un convoglio in doppia trazione a comando multiplo in sosta nella stazione di Carbonia Serbariu nel dicembre 2011.]]
|float=right}}
 
La serie 3100, fula prodottapiù innumerosa 150del gruppo {{TA|ALn 668}}, comprende centocinquanta unità suddivisecostruite in tre successivi scaglionilotti di cui il primo, costituito dagli ultimi 80ottanta dei centoventi esemplari previsti inizialmente nella serie 3000, viene assegnato alla [[FIAT Ferroviaria Savigliano]] e alle [[O.ME.CA.|Officine Meccaniche Calabresi (Omeca)]] con la seguente suddivisione<ref name="tT245/34-36"/><ref name="ALn 668/16">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p. 16|ALn 668}}.</ref><ref name="tT245/34-36">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (I)''|pp. 34-36|tT245}}.</ref>, fu così suddiviso<ref name="ALn 668/127-128">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp. 127-128|ALn 668}}.</ref>:
*{{TA|ALn 668.3101-3130}}, consegnate dalla FIAT Ferroviaria Savigliano tra il 1980 e il 1982;
*{{TA|ALn 668.3131-3180}}, consegnate dall'Omeca tra il 1981 e il 1982.
AlcuniAltri avanzitre lotti, rispettivamente di spesaventicinque, dellecinque FSe consentironoquaranta unità, vengono poi ilfinanziati finanziamentoparzialmente con alcuni avanzi di altrispesa tredelle scaglioniFS<ref name="ALn 668/16"/> comprendenti le seguenti unità<ref name="ALn 668/127-128"/>:
*{{TA|ALn 668.3181-3205}}, consegnate dalla FIAT Ferroviaria Savigliano tra il 1980 e il 1981;
*{{TA|ALn 668.3206-3210}}, consegnate dalla FIAT Ferroviaria Savigliano nel 1981;
*{{TA|ALn 668.3211-3250}}, consegnate dalla FIAT Ferroviaria Savigliano tra il 1982 e il 1983.
 
== Caratteristiche ==
I primi 80 esemplari della serie 3100 differivano dalla 3000 unicamente per l'introduzione del comando multiplo in tripla trazione<ref name="litt23">{{cita|Mingari, ''Dalla littorina''|p. 23|Mingari 1996}}.</ref>, mantenendo in particolare la taratura dei motori a {{TA|147 kW}}, successivamente portata a {{TA|170 kW}} a cura dei depositi locomotive, come avvenne per le serie precedenti 1900, 1000 e 3000<ref name="ALn 668/43">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p. 43|ALn 668}}.</ref><ref name="tT246/32">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (II)''|p. 32|tT246}}.</ref>.
Le {{TA|ALn 668.3100}} hanno una capacità di 68 posti a sedere, di cui 8 di prima classe, e sono mosse da due [[motore Diesel|motori Diesel]] con potenza di taratura di {{M|170|ul=kW}} ciascuno ({{TA|147 kW}} per le unità da 3101 a 3210 all'uscita di fabbrica, portata successivamente a {{TA|170 kW}} come per le restanti<ref name="ALn 668/43">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p.&nbsp;43|ALn 668}}.</ref><ref name="tT246/32-39">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (II)''|pp.&nbsp;32-34, 39|tT246}}.</ref>), alimentati da un serbatoio di gasolio da {{M|600|ul=dm3}} che consente un'autonomia di circa {{M|600|ul=km}}; il rapporto di trasmissione al ponte invertitore di marcia permette una velocità massima di {{M|130|ul=km/h}}<ref>La velocità massima effettiva con i cerchioni a metà usura è di 131&nbsp;km/h. Cfr. {{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|tabella&nbsp;3, p.&nbsp;40|ALn 668}}.</ref><ref name="ALn 668/disegni1200-3300">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|disegni p.&nbsp;119}}.</ref><ref name="ALn 668/T124-125">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|tabella pp.&nbsp;124-125|ALn 668}}.</ref><ref name="ALn 668/38">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p.&nbsp;38|ALn 668}}.</ref>.
 
Le automotrici {{TA|ALn 668.3100}}, essendo atte al comando multiplo in tripla trazione, non possono essere pilotate dalle rimorchiate [[Ln 664.1400]]<ref name="iT153/F15">{{cita|Di Iorio, finestra ''Automotrici e rimorchiate'' in ''Commiato''|p. 15|iT153}}.</ref>.
 
=== Differenze dalla serie 3000 ===
Le {{TA|ALn 668.3100}} differiscono dalla serie 3000 unicamente per l'introduzione del comando multiplo in tripla trazione, che consente di comporre convogli con una, due o tre automotrici; l'introduzione di tale espediente, nata dall'esigenza di aumentare la capienza dei treni affidati alle {{TA|ALn 668}}, fu resa possibile dall'ammorbidimento dei sindacati, inizialmente sfavorevoli per via del timore di riflessi negativi sull'impiego del personale di macchina<ref name="tT245/34-36"/>.
 
La mancanza di spazio sul banco di manovra, fino ad allora molto apprezzato dai macchinisti per la compattezza, costrinse a sistemare in una posizione piuttosto scomoda i comandi e la strumentazione della terza motrice, raggruppandoli in due pannelli ancorati al montante sinistro dell'intercomunicante<ref name="ALn 668/24-25">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp. 24-25|ALn 668}}.</ref><ref name="ALn 668/F46">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|foto a p.&nbsp;46|ALn 668}}.</ref>. L'inconveniente fu risolto definitivamente soltanto sulle [[ALn 663]], con la riprogettazione del banco di manovra<ref name="ALn 668/24-25"/>.
 
Il comando multiplo di più di due automotrici non era una novità per la FIAT, il cui cosiddetto "comando posizionale", in grado di comandare simultaneamente e regolare singolarmente un qualunque numero di motori, era già stato sperimentato con successo per altre amministrazioni ferroviarie su dodici motori, ma necessitava dell'omologazione FS<ref name="TreniFiat/81-86">{{cita|Santanera, ''I treni Fiat''|pp.&nbsp;81-86|TreniFiat}}.</ref>. La corsa di collaudo della prima terna di automotrici ({{TA|ALn 668.3131, }}3132 e 3133) si svolse con esito positivo il 10 aprile 1981 tra [[Reggio Calabria]] e [[Gioiosa Ionica]], subito prima dell'invio al deposito di assegnazione<ref name="iT10/5">{{cita pubblicazione|autore=A cura della redazione|anno=1981|mese=giugno|titolo=Notizie flash|rivista=I treni oggi|volume=anno&nbsp;2º|numero=n.&nbsp;10|pagine=p.&nbsp;5|id={{ISSN|0392-4602}}|cid=iT10}}</ref>.
 
=== Motore e trasmissione ===
Le caratteristiche degli organi meccanici della serie 3100 sono identiche a quelle della serie 3000; l'unica differenza, peraltro temporanea, è costituita dalla potenza erogata dai motori, che vengono tarati in fabbrica a {{TA|170 kW}} a partire dall'ottantunesima unità costruita (vedere sezione [[#Potenziamento dei motori|"Potenziamento dei motori"]]).
 
{| class="wikitable"
|+ Caratteristiche degli organi meccanici delle ALn 668.3100
|-
! colspan="2"|Motore e accessori<ref name="ALn 668/T124-125"/><ref name="ALn 668/29-33">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;29-33|ALn 668}}.</ref><ref name="iF199/648-651">{{cita|Nascimbene, ''Le nuove''|pp.&nbsp;648-651|iF199}}.</ref><ref name="TreniFiat/T87">{{cita|Santanera, ''I treni Fiat''|tabella caratteristiche motori, p.&nbsp;87|TreniFiat}}.</ref><ref name="TreniFiat/T96-2">{{cita|Santanera, ''I treni Fiat''|tabella ALn 668 serie 3100-3300, p. 96|TreniFiat}}.</ref><ref name="MF92/79">{{cita|Molino, ''"Seiseiotto"''|tabella caratteristiche motori, p.&nbsp;79|MF92}}.</ref>
! colspan="2"|Trasmissione<ref name="ALn 668/T124-125"/><ref name="iF199/648-651"/><ref name="ALn 668/33-36">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;33-36|ALn 668}}.</ref>
|-
| style="width:180px;"|Motore IVECO 8217.32.033 || style="width:220px;"|ciclo Diesel
| style="width:200px;"|Diametro giunto idraulico || style="width:200px;"|500&nbsp;mm
|-
| Numero cilindri || 6
| Frizione || bidisco a secco
|-
| [[Alesaggio]] || 137&nbsp;mm
| Cambio || FIAT meccanico a 5 marce
|-
| [[Corsa (meccanica)|Corsa]] || 156&nbsp;mm
| rowspan="5"|Rapporti di velocità del cambio || 5,37 in 1ª marcia
|-
| [[Cilindrata]] || 13,798 dm³
| 3,40 in 2ª marcia
|-
| Assetto || inclinato di 3° sull'orizzontale
| 2,01 in 3ª marcia
|-
| Potenza nominale UIC || 206&nbsp;kW a 2.000 giri/min
| 1,27 in 4ª marcia
|-
| Potenza di taratura FS || 170&nbsp;kW a 1.850 giri/min ([[#Potenziamento dei motori|vedi testo]])
| 1,00 in 5ª marcia
|-
| Regime minimo di rotazione|| 650 giri/min
| Rapporto di trasmissione al ponte || 2,39
|-
| Alimentazione aria || con [[turbosoffiante]] Holset
| rowspan="5"|Velocità massime || 24&nbsp;km/h in 1ª marcia
|-
| Alimentazione gasolio || serbatoio da 600 dm³ (in due parti)
| 40&nbsp;km/h in 2ª marcia
|-
| Comando ventola radiatore || idrostatico
| 65&nbsp;km/h in 3ª marcia
|-
| Generatore elettrico || [[alternatore]] da 2,4&nbsp;kW a 24 V
| 104&nbsp;km/h in 4ª marcia
|-
| Tipo compressore aria || AC.75ZB
| 130&nbsp;km/h in 5ª marcia
|}
 
== Modifiche e sperimentazioni ==
=== Potenziamento dei motori ===
Le automotrici {{TA|ALn 668.3101-3210}} escono di fabbrica con i motori a tarati a {{TA|147 kW}} come per le serie precedenti 1900, 1000 e 3000, ma dopo i risultati positivi delle prove eseguite tra il 1980 e il 1981 sulle {{TA|ALn 668.1000}} e 3000 di Cuneo e sulle 3100 di Benevento, viene deciso di elevarne la potenza {{TA|170 kW}} a cura dei depositi locomotive che le hanno in forza e di tarare direttamente in fabbrica le automotrici {{TA|ALn 668.3211-3250}}<ref name="ALn 668/43"/><ref name="tT246/32-39"/><ref name="ALn 668/T124-125"/>.
 
=== Pavimento in acciaio inossidabile ===
A partire dalla {{TA|ALn 668.3181}}, la prima del secondo lotto, viene introdotto il pavimento integrale in acciaio inossidabile per evitare l'insorgere di fenomeni di ossidazione e semplificare la manutenzione della cassa<ref name="tT245/34-36"/><ref name="ALn 668/17">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p.&nbsp;17|ALn 668}}.</ref>.
 
=== Guida automatica ===
Su iniziativa della FIAT l'ALn 668.3206 esce equipaggiata di fabbrica con un sistema sperimentale di guida automatica pilotato da una centralina elettronica che, una volta impostata la velocità con un selettore a tredici posizioni, è in grado di inserire automaticamente le marce fino al raggiungimento della velocità voluta e di mantenerla costante entro certi limiti, determinati dal fatto che il controllo automatico agisce solo sulla trazione e richiede l'intervento sul freno da parte del macchinista per limitare la velocità nella marcia in discesa<ref name="ALn 668/46-47">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;46-47|ALn 668}}.</ref>. Un secondo selettore permette l'esclusione dell'automatismo per scelta del macchinista, oppure nei casi di guasto o di marcia pilotata in comando multiplo da un'altra automotrice<ref name="ALn 668/46-47"/><ref name="MF92/40-42">{{cita|Molino, ''"Seiseiotto"''|pp.&nbsp;40-42|MF92}}.</ref>.
 
Dopo due anni di sperimentazione presso il deposito locomotive di Torino il dispositivo viene smontato per effettuarne il perfezionamento con l'aggiunta del controllo automatico sulla frenatura, in previsione di una sua eventuale applicazione di serie<ref name="ALn 668/46-47"/><ref name="MF92/40-42"/>.
 
=== Verifica preliminare per la serie 3300 ===
Prima di procedere all'ordinazione delle automotrici ALn 668.3300 si ritiene opportuno effettuare una prova in linea; di conseguenza il 16 maggio 1982 {{TA|l'ALn 668.3150}} del DL di Siena viene inviata al DL di Sulmona, dove le vengono montati i carrelli di scorta delle [[ALn 668.1200]]<ref name="ALn 668/79-82">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;79-82|ALn 668}}.</ref>.
 
La 3150, zavorrata con 7 tonnellate di ceppi di ghisa per simulare le condizioni di pieno carico, compie diverse corse tra [[Ferrovia Terni-Sulmona|L'Aquila e Antrodoco]], compiendo diversi avviamenti in piena linea sulla pendenza del 35 per mille con risultati più che soddisfacenti<ref name="ALn 668/79-82"/>.
 
Il 27 maggio, dopo il ripristino dei carrelli originari, l'automotrice fa ritorno al DL di Siena<ref name="ALn 668/79-82"/>.
La corsa di collaudo della prima terna di automotrici atte alla tripla trazione a comando multiplo ({{TA|ALn 668.3131, }}3132 e 3133) si svolse con esito positivo il 10 aprile 1981 tra [[Reggio Calabria]] e [[Gioiosa Ionica]]; al termine del collaudo le automotrici furono inviate direttamente al deposito di assegnazione<ref name="iT10/5">{{cita pubblicazione|autore=(a cura della redazione)|anno=1981|mese=giugno|titolo=Notizie flash|rivista=I treni oggi|volume=anno&nbsp;2º|numero=n.&nbsp;10|pagine=p.&nbsp;5|id={{ISSN|0392-4602}}|cid=iT10}}</ref>.
 
=== Rostri paravacche ===
A partire dalla {{TA|ALn 668.3181}} – la prima del secondo scaglione&nbsp;– la potenza di taratura fu elevata a {{TA|170 kW}} direttamente in fabbrica<ref name="ALn 668/43"/><ref name="tT246/32"/> e fu introdotto il pavimento integrale in acciaio inossidabile per evitare l'insorgere di fenomeni di ossidazione e semplificare la manutenzione della cassa<ref name="tT245/34-36"/><ref name="ALn 668/17">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p. 17|ALn 668}}.</ref>.
Dopo la sperimentazione effettuata nell'estate 1981 {{TA|sull'ALn 668.3127}}, tutte le 3100 del deposito locomotive di Cagliari vengono equipaggiate con una coppia di rostri paravacche verniciati a strisce gialle e nere; l'accorgimento viene adottato per limitare i danni al sottocassa o lo svio del treno in seguito all'investimento di animali di grossa taglia, lasciati spesso allo stato brado in Sardegna<ref name="ALn 668/44-45">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;44-45|ALn 668}}.</ref>.
 
=== Climatizzazione e rinnovo arredamenti ===
L'esigenza del comando multiplo di tre automotrici nacque dall'aumento delle composizioni dei treni affidati alle {{TA|ALn 668}}; la sua introduzione fu resa possibile dall'ammorbidimento dei sindacati, inizialmente sfavorevoli nel timore di riflessi negativi sull'impiego del personale di macchina<ref name="tT245/34-36"/>.<br />
Nel 1996 le automotrici {{TA|ALn 668.3112}} e 3202 del deposito locomotive di Cagliari vengono equipaggiate sperimentalmente assieme a quattro [[ALn 663]] con un climatizzatore alimentato da un gruppo elettrogeno da 50&nbsp;kW, esperimento che viene ripetuto nel 1998 sulle ALn&nbsp;668.3113, 3135, 3165, 3174 e 3199 giungendo alla scelta della soluzione definitiva, consistente nell'installazione sull'[[Imperiale (ferrovia)|imperiale]] di due gruppi di climatizzazione di tipo commerciale già impiegato sugli autobus<ref name="tT246/32-39"/>. La potenza richiesta dal compressore e dall'alternatore di ciascun gruppo, azionati meccanicamente dai motori di trazione, richiede l'aumento della potenza di taratura degli stessi da 170 a 200&nbsp;kW, reso possibile con l'adozione dei nuovi radiatori sperimentati alla fine degli anni novanta<ref name="tT246/32-39"/>.
La sua adozione, a causa dell'estrema compattezza del banco di manovra esistente, costrinse a sistemare i comandi e le indicazioni della terza macchina, in una posizione piuttosto scomoda, su due pannelli posti sul montante sinistro dell'intercomunicante<ref name="ALn 668/46">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p. 46|ALn 668}}.</ref>, inconveniente che fu risolto solo sulle {{TA|[[Automotrice FS ALn 663|ALn 663]]}} con la riprogettazione del banco di manovra<ref name="ALn 668/24-25">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp. 24-25|ALn 668}}.</ref>.
 
<!-- Le 3100 furono diffuse nei depositi di tutta Italia: o diamo una visione globale o sorvoliamo (comunque conviene lasciare l'appunto).
Parallelamente all'installazione dell'impianto di climatizzazione e al potenziamento dei motori di trazione, avvenuto tra il 1999 e il 2001, iniziano gli interventi di pellicolatura della cassa nello [[Livrea XMPR|schema di coloritura XMPR]] e di riqualificazione dell'arredamento interno con la sostituzione degli antiquati divanetti originali con poltroncine singole che adeguano finalmente il livello di confortevolezza delle ALn&nbsp;668 alle esigenze dei viaggiatori<ref name="tT246/32-39"/>.
Alcuni esemplari vengono tuttora utilizzati nella tratta Belluno-Montebelluna-Treviso-Venezia, solitamente accoppiate in tre unità.
 
-->
=== Progetto "PV Train" ===
Nel 2004 l'automotrice ALn 668.3231 viene equipaggiata sperimentalmente con [[Pannello fotovoltaico|pannelli fotovoltaici]] per la ricarica degli accumulatori nell'ambito del progetto «Photovoltaic Train» (PV Train), finanziato dal programma di ricerca "LIFE" della Comunità Europea<ref name="tT246/32-39"/><ref name="iT276">{{cita pubblicazione|autore=Fabrizio Acquaviva, Vittorio Mario Cortese|anno=2005|mese=dicembre|titolo=Il treno fotovoltaico|rivista=I treni|volume=anno&nbsp;25º|numero=n.&nbsp;276|pagine=pp.&nbsp;30-33|id={{ISSN|0392-4602}}|cid=iT276}}</ref>.
 
Il progetto si svolge tra il novembre 2002 e l'ottobre 2005 con lo scopo di valutare le prestazioni dei pannelli fotovoltaici per mantenere sempre cariche le batterie dei veicoli ferroviari senza ricorrere a gruppi elettrogeni e di rendere possibile la localizzazione satellitare dei carri con il sistema [[Sistema di Posizionamento Globale|sistema GPS]]; la sperimentazione, svolta inizialmente su bagagliai, carrozze viaggiatori, carri merci e sulla locomotiva elettrica E.636.365, viene estesa nell'ultimo anno di attività a un'automotrice ALn 668 per valutare l'imbrattamento dei pannelli solari da parte degli scarichi dei motori Diesel<ref name="iT276"/>.
 
=== Sistema di supporto condotta ===
A partire dal 2008 le {{TA|ALn 668}} delle serie più recenti (1800, 1900, 1000, 1200, 3000, 3100 e 3300) vengono equipaggiate con apparecchiature di bordo che consentono il controllo e la protezione della marcia del treno sia con il sistema [[Sistema Supporto Condotta|SSC (Sistema Supporto Condotta)]] usato sulle linee a scarso traffico su cui normalmente sono destinate a operare, che con i sistemi [[SCMT|SCMT (Sistema Controllo Marcia Treno)]] ed [[Blocco automatico a correnti codificate|RS (Ripetizione Segnali)]] usati sulle tratte della rete principale percorse frequentemente dalle {{TA|ALn 668}} per raggiungere le stazioni di inizio e fine corsa<ref name="tT246/39">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (II)''|p.&nbsp;39|tT246}}.</ref>.
 
L'equipaggiamento comprende l'installazione dei seguenti componenti:
# dispositivi di interfacciamento con la via:
#* captatori per la ripetizione dei segnali sui carrelli;
#* antenna SCMT nel sottocassa;
#* antenne SSC sul ricasco del tetto in corrispondenza delle cabine di guida;
#* antenne [[GPS]] e [[GSM-R]];
# armadio principale nel bagagliaio, comprendente:
#* elaboratore del sottosistema di bordo;
#* dispositivi per la vigilanza attiva del macchinista;
#* registratore cronologico degli interventi di condotta;
# schermi ''touch-screen'' nelle cabine di guida per l'interfacciamento con il macchinista;
nel bagagliaio viene inoltre installato l'armadietto OBoE per la diffusione dei messaggi vocali ai viaggiatori<ref name="tT246/39"/>.
 
== Esercizio ==
=== Assegnazione ai depositi locomotive ===
Uscite di fabbrica a partire dalla fine del 1980, le ALn&nbsp;668.3100 vengono assegnate ai depositi locomotive (DL) di Torino Smistamento e Siena per sostituire le [[ALn 772]], mentre le macchine uscite nell'estate del 1981 vengono inviate ai DL di Roma San Lorenzo, Benevento e Cagliari, terminando le assegnazioni iniziali con un invio al DL di Reggio Calabria, una seconda tornata al DL di Siena e due piccoli gruppi ai DL di Novara e Fabriano<ref name="ALn 668/60-61">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;60-61|ALn 668}}.</ref><ref name="tT247/29-30">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (III)''|pp.&nbsp;29-30|tT247}}.</ref>.
 
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
|+ Assegnazioni ai depositi locomotive delle ALn 668.3100
! style="width:120px;"|DL
! style="width:100px;"|marzo 1983<ref name="tT247/T31">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (III)''|tabella a p.&nbsp;31|tT247}}.</ref>
! style="width:100px;"|luglio 1995<ref name="tT247/T32">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (III)''|tabella a p.&nbsp;32|tT247}}.</ref>
! style="width:100px;"|luglio 2006<ref name="tT247/T40">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (III)''|tabella a p.&nbsp;40|tT247}}.</ref>
|-
| style="text-align:left;"|Torino Smistamento || 13 || – || –
|-
| style="text-align:left;"|Cuneo || – || 16 || 5
|-
| style="text-align:left;"|Novara || 8<sup>[a]</sup> || – || 8
|-
| style="text-align:left;"|Cremona || – || – || 13
|-
| style="text-align:left;"|Verona || – || 19 || –
|-
| style="text-align:left;"|Treviso || – || – || 11
|-
| style="text-align:left;"|Pisa || – || 24 || –
|-
| style="text-align:left;"|Fabriano || 7 || 4 || 27
|-
| style="text-align:left;"|Siena || 42 || 26 || 43
|-
| style="text-align:left;"|Roma San Lorenzo || 15 || 15 || –
|-
| style="text-align:left;"|Benevento || 23<sup>[b]</sup> || – || –
|-
| style="text-align:left;"|Catanzaro || – || 5 || 9
|-
| style="text-align:left;"|Reggio Calabria || 12 || 9 || 1
|-
| style="text-align:left;"|Cagliari || 29 || 22 || 16
|-
| style="text-align:left;"|Sassari || – || 9 || 12
|-
! style="text-align:left;"|Totale || 149<sup>[c]</sup> || 149<sup>[c]</sup> || 145<sup>[d]</sup>
|-
| colspan="4" style="text-align:left;"|a. ALn 668.3250 assegnata al DL di Novara a fine giugno 1983.<br/>b. Di cui 7 distaccate a Campobasso.<br/>c. ALn 668.3140<ref name="iT108/15"/> radiata dal parco.<br/>d. ALn 668.3140<ref name="iT108/15"/>, 3159, 3173, 3201 e 3247 radiate dal parco.
|}
 
=== Principali servizi ===
==== Macchine del DL di Torino Smistamento ====
Durante il periodo di assegnazione al DL di Torino Smistamento le {{TA|ALn 668.3100}} svolgono i loro servizi principali sulla relazione Torino Porta Nuova-Pré Saint Didier, dove dimostrano una netta superiorità rispetto alle [[ALn 772]] e [[ALn 773]] sulle livellette del 30‰ della [[Ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier|Aosta-Pré Saint Didier]], e sui rapidi Torino Porta Nuova-Biella San Paolo, percorrendo oltre sessanta chilometri senza fermate sulla [[Ferrovia Torino-Milano|Torino-Milano]] con una velocità di impostazione di 110&nbsp;km/h<ref name="ALn 668/62-64">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;62-64|ALn 668}}.</ref>.
 
Svolgono inoltre servizi minori percorrendo in turno con le 3100 del DL di Novara le linee [[Ferrovia Biella-Novara|Biella-Novara]], [[Ferrovia Novara-Varallo|Novara-Varallo]] e il tratto Santhià-Vercelli-Novara della Torino-Milano<ref name="ALn 668/62-64"/>.
 
==== Macchine del DL di Novara ====
Durante il periodo di assegnazione al DL di Novara le {{TA|ALn 668.3100}} svolgono i loro servizi sulle relazioni<ref name="ALn 668/62-64"/><ref name="tT247/33-40">{{cita|Nascimbene, ''La maturità (III)''|pp.&nbsp;33-34, 39-40|tT247}}.</ref>:
* Biella-Milano Porta Garibaldi;
* Biella-Vercelli-Alessandria-Genova;
* [[Ferrovia Novara-Domodossola|Novara-Borgomanero-Domodossola]];
* Novara-Vercelli-Santhià-Biella;
* Vercelli-Santhià-Biella-Novara.
 
==== Macchine del DL di Cuneo ====
Durante il periodo di assegnazione al DL di Cuneo le {{TA|ALn 668.3100}} svolgono i loro servizi principali sulla relazione Torino-Cuneo-Breil-Ventimiglia-Imperia Porto Maurizio, viaggiando in composizioni fino a sei automotrici nei fine settimana di maggiore affluenza, assieme a due {{TA|ALn 668.1000}} equipaggiate col sistema di vigilanza francese [[VACMA]] che vengono staccate a Breil e proseguono per Nizza condotte da personale [[Société Nationale des Chemins de fer Français|SNCF]]<ref name="tT247/33-40"/>.
 
Particolarmente impegnativo su questa relazione è il percorso sulla linea [[Ferrovia Cuneo-Ventimiglia|Cuneo-Ventimiglia]] (dove le {{TA|ALn 668}} del DL di Cuneo assicurano anche il servizio locale e alcune corse prolungate a San Remo e Imperia) per la lunga rampa sud in ascesa continua del 26‰ tra Breil sur Roya e il confine italiano, sulla quale le automotrici si arrampicano agevolmente alla velocità di impostazione di 65&nbsp;km/h e, in caso di necessità, sono in grado di raggiungere la velocità massima di 80&nbsp;km/h ammessa sulla linea<ref name="ALn 668/74-76">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;74-76|ALn 668}}.</ref>.
 
Le linee minori servite dalle automotrici del DL di Cuneo sono la [[Ferrovia Cuneo-Airasca|Cuneo-Airasca]], la [[Ferrovia Cuneo-Mondovì|Cuneo-Mondovì-Bastia]] e la [[Ferrovia Ceva-Ormea|Ceva-Ormea]]<ref name="ALn 668/62-64"/>.
 
==== Macchine del DL di Fabriano ====
Durante il periodo di assegnazione al DL di Fabriano le {{TA|ALn 668.3100}} svolgono i loro servizi sulle linee<ref name="ALn 668/66">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p.&nbsp;66|ALn 668}}.</ref>:
* [[Ferrovia Urbino-Fabriano|Fabriano-Pergola]], di 32&nbsp;km;
* [[Ferrovia Civitanova Marche-Fabriano|Civitanova Marche-Fabriano]], di 96&nbsp;km;
* [[ferrovia Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto|Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto]], di 33&nbsp;km.
 
==== Macchine del DL di Siena ====
Durante il periodo di assegnazione al DL di Siena le {{TA|ALn 668.3100}} svolgono i loro servizi sulle relazioni<ref name="ALn 668/66-67">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;66-67|ALn 668}}.</ref>:
* [[Ferrovia Siena-Empoli|Siena-Empoli]]-Firenze, di 97&nbsp;km, in composizioni fino a quattro unità;
* [[Ferrovia Siena-Chiusi|Siena-Asciano-Chiusi]];
* Siena-[[Ferrovia Asciano-Monte Antico|Asciano-Monte Antico]]-Grosseto;
* [[Ferrovia Siena-Buonconvento-Monte Antico-Grosseto|Siena-Buonconvento-Monte Antico-Grosseto]], dove la ricostruzione della Siena-Buonconvento permetteva di istituire da maggio 1980 tre coppie di treni diretti sulla relazione di 236&nbsp;km Firenze-Siena-Grosseto-Orbetello, tra cui la «Freccia dell'Argentario»;
* [[Ferrovia Pontassieve-Borgo San Lorenzo|Firenze-Pontassieve-Borgo San Lorenzo-Faenza]], dove negli anni ottanta assicurano anche i treni diretti Firenze-[[Ferrovia Faenza-Ravenna|Faenza-Ravenna]]-Rimini.
 
==== Macchine del DL di Roma San Lorenzo ====
Durante il periodo di assegnazione al DL di Roma San Lorenzo le {{TA|ALn 668.3100}} svolgono il servizio più prestigioso sulla relazione Roma-Orte-Terni-L'Aquila con l'[[Treno espresso|espresso]] «[[Freccia del Gran Sasso]]», percorrendo talvolta la [[Direttissima Roma-Firenze|Direttissima]] tra Roma e [[Stazione di Orte|Orte]], ma l'impegno più importante è il subentro alle {{TA|ALn 668.1400}}, inizialmente in composizione mista, nel cosiddetto "servizio urbano FS", svolto intorno alla capitale, usando alcuni raccordi e la parte iniziale della linea per Viterbo, lungo il percorso tra le stazioni di [[Stazione di Cesano di Roma|Cesano di Roma]] o [[Stazione di La Storta-Formello|La Storta-Formello]], [[Stazione di Roma Tiburtina|Roma Tiburtina]], [[Stazione di Roma Tuscolana|Roma Tuscolana]], [[Stazione di Roma Trastevere|Roma Trastevere]], [[Stazione di Roma Monte Mario|Roma Monte Mario]] e [[Stazione di Monterotondo-Mentana|Monterotondo]], sulla [[Ferrovia Firenze-Roma|"linea lenta" per Firenze]] (con alcuni treni che si spingono fino a [[Stazione di Fara Sabina-Montelibretti|Fara Sabina-Montelibretti]] e Orte), con un percorso complessivo di {{TA|52 km}} che supera di gran lunga i limiti del servizio cittadino<ref name="ALn 668/76-79">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;76-79|ALn 668}}.</ref>.
 
==== Macchine del DL di Benevento ====
Durante il periodo di assegnazione al DL di Benevento le {{TA|ALn 668.3100}}, di cui alcune distaccate a Campobasso, svolgono i loro servizi sulle linee:
* [[Ferrovia Benevento-Avellino|Benevento-Avellino]], di 30&nbsp;km, con alcuni treni che proseguono per Mercato San Severino-Codola-Cancello-Napoli;
* [[Ferrovia Avellino-Rocchetta Sant'Antonio|Avellino-Rocchetta Sant'Antonio]], di 119&nbsp;km;
* [[Ferrovia Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle|Rocchetta Sant'Antonio-Spinazzola-Gioia del Colle]], di 140&nbsp;km;
* [[Ferrovia Benevento-Campobasso|Benevento-Campobasso-Termoli]], di 172&nbsp;km;
* [[Ferrovia Isernia-Campobasso|Campobasso-Isernia-Vairano]], di 105&nbsp;km;
a cui si aggiunge la coppia di [[Treno espresso|espressi]] Napoli-Benevento-Campobasso «Freccia del Molise», che corre per 49&nbsp;km sui binari elettrificati della [[Ferrovia Benevento-Cancello|ferrovia in concessione Benevento-Cancello]]<ref name="ALn 668/67">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|p.&nbsp;67|ALn 668}}.</ref>.
 
==== Macchine del DL di Reggio Calabria ====
Durante il periodo di assegnazione al DL di Reggio Calabria le {{TA|ALn 668.3100}} svolgono i loro servizi sulle linee<ref name="ALn 668/67-68">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;67-68|ALn 668}}.</ref>:
* [[Ferrovia Jonica|Taranto-Sibari-Catanzaro Lido-Reggio Calabria]], di 477&nbsp;km, in vari spezzoni della stessa;
* [[Ferrovia Lamezia Terme-Catanzaro Lido|Lamezia Terme-Catanzaro]], di 47&nbsp;km;
* [[Ferrovia Sibari-Cosenza|Sibari-Cosenza]], di 69&nbsp;km.
 
==== Macchine dei DL di Cagliari e Sassari ====
Le {{TA|ALn 668.3100}} giunte al DL di Cagliari a partire dalla primavera 1981 e successivamente assegnate anche al DL di Sassari, svolgono il loro servizio su tutte le linee FS.
 
Con l'arrivo dei nuovi HTR412, le 668 insieme alle sorelle 663 scompaiono lentamente.
Nell'estate 2023 a Cagliari vengono usate solamente in caso di necessita.
Nel nord della Sardegna invece non era raro vederle sulla Sassari-P.to Torres, sulla Sassari-Olbia, e infine sulla Olbia-Golfo Aranci dove erano, fino ad ottobre 2023, l'unico materiale circolante. <ref name="ALn 668/68-70">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''Automotrici ALn 668''|pp.&nbsp;68-70|ALn 668}}.</ref>; infatti da ottobre 2023 le relazioni del nord Sardegna che hanno come baricentri Sassari e Olbia vengono svolte con autotreni ATR220 Swing e Minuetto, eccetto 3 coppie di treni che (una per Olbia da Sassari la mattina presto, due per Portotorres Marittima di cui uno la mattina e uno la sera che quest'ultimo arriva da Cagliari, e una per Chilivani di mattina dopo le 8:00, e due da Olbia per Sassari rispettivamente il pomeriggio e la sera) vengono svolte con HTR412 o ATR365. Di fatto attualmente le ALn 668.3100, insieme alle ALn 663.1100, vengono confinate ai servizi di sola riserva, con la maggior parte di esse che viene accantonata.
 
=== Accantonamenti e radiazioni ===
In seguito a un incidente nei pressi di [[Crotone]], l'automotrice {{TA|ALn 668.3140}} viene demolita sul posto nell'aprile 1990<ref name="iT108/15">{{cita pubblicazione|autore=A cura della redazione|anno=1990|mese=ottobre|titolo=Arrivi e partenze|rivista=I treni oggi|volume=anno&nbsp;11º|numero=n.&nbsp;108|pagine=p.&nbsp;15|id={{ISSN|0392-4602}}|cid=iT108}}</ref>.
L'automotrice {{TA|ALn 668.3173}} fu ritirata dal servizio commerciale dopo un incidente avvenuto in Toscana nel 1996 e ristrutturata per essere impiegata come sezione motrice del treno diagnostico «Galileo» dell'allora Divisione Infrastruttura delle FS (poi [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]), costituito dalla suddetta unità accoppiata permanentemente con la rimorchiata {{TA|Ln 668.1408}}, ricavata dalla demotorizzazione dell'automotrice [[Automotrice FS ALn 668.1400#Accantonamenti e radiazioni|ALn 668.1408]]<ref>{{cita|Patelli, ''I rotabili''|p.&nbsp;23|tT238}}.</ref><ref name="iT302/18-19">{{cita|Di Iorio, ''Le "quattordici"''|pp. 18-19|iT302}}.</ref>.
 
L'automotrice {{TA|ALn 668.3173}}, ritirata dal servizio commerciale dopo un incidente avvenuto in Toscana nel 1996, viene ristrutturata nel 1998 per essere impiegata come sezione motrice del treno diagnostico «Galileo» dell'allora Divisione Infrastruttura delle FS (poi [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]), costituito dalla suddetta unità accoppiata permanentemente con la rimorchiata {{TA|Ln 668.1408}}, ricavata dalla demotorizzazione dell'automotrice [[Automotrice FS ALn 668.1400#Accantonamenti e radiazioni|ALn 668.1408]]<ref name="tT246/32-39"/><ref name="tT238">{{cita pubblicazione|autore=Stefano Patelli|anno=2010|mese=febbraio|titolo=I rotabili di RFI. Diagnosi all'infrastruttura (prima parte)|rivista=Tutto treno|volume=anno&nbsp;23º|numero=n.&nbsp;238|pagine=pp.&nbsp;20-27, cit. p.&nbsp;23|id={{ISSN|1124-4232}}|cid=tT238}}</ref><ref name="iT302/18-19">{{cita|Di Iorio, ''Le "quattordici"''|pp.&nbsp;18-19|iT302}}.</ref>.
 
A luglio 2006 risultano radiate dal parco anche le automotrici ALn 668.3159, 3173, 3201 e 3247<ref name="tT247/T40"/>. A gennaio 2022 le ALn 668.3123 e 3234, dopo anni di accantonamento sono state demolite in loco a Sassari. Nell'estate 2023 sono state radiate le ALn 668.3118, 3164, 3155 e 3212. Nel 2022 è stata demolita la ALn 668.3205, rimasta coinvolta in un brutto incidente a Scala di Giocca il 19 dicembre 2009.
 
== Modelli derivati per le ferrovie in concessione ==
Benché alcune ALn 668 per le ferrovie in concessione siano coeve alla serie 3100, la FIAT non considera nessuna di esse derivata da questa serie perché prive del comando multiplo in tripla trazione<ref name="TreniFiat/T96-2"/>.
Diverse ferrovie regionali e concesse presentano automotrici costruite sulla base delle serie 1200-3000, 3100-3300. La [[Ferrovie Emilia Romagna|FER]] possiede alcuni modelli costruiti secondo la 3000: la serie 1014-1015, costruita nel [[1983]] per le [[Ferrovie Padane|FP]], la serie 2463-2466, acquistate nel [[1980]] dall'[[Azienda Consorziale Trasporti Reggio Emilia|ACT Reggio Emilia]] e la serie 611-613, ex ADn 661-663, composta da elementi costruiti nel [[1981]] per conto della [[Società Veneta|SV]] ed impiegati da questa sulla [[Ferrovia Bologna-Portomaggiore|Bologna–Portomaggiore]]. Sempre della serie 3000, la [[MetroCampania Nord Est]] possiede le 668.19-113, ex [[Ferrovia Alifana|FABN]], costruite tra il [[1981]] e il [[1982]] e ora rinumerate nella serie 005-009. Nel parco rotabili del [[GTT (Torino)|GTT]] si trovano le ALn 668.D11-D12, di provenienza [[SATTI]], costruite nel 1979 e nel 1980 sulla base della 1200.
 
== Unità preservate per il parco storico ==
Le [[Automotrice SNFT ALn 668-120|ALn 668.124-126]] del parco rotabili [[LeNord]] sono delle automotrici della serie 3100 acquistate nel [[1983]] dalla [[Società Nazionale Ferrovie e Tramvie|SNFT]]<ref>In origine, questa serie SNFT si componeva di quattro elementi: l'unità 123 è stata radiata nel [[1997]] a seguito di incidente.</ref>.
Le ALn 668.3105 e 3141 sono state rilevate dalla [[Fondazione FS Italiane]] per l'utilizzo nell'ambito dei treni storici, riportandole nella loro colorazione originale «grigio azzurro-beige pergamena»<ref>Di Domenico Castaldo, due ALn 668 serie 3100 per Fondazione FS, Ferrovie.it, 7 agosto 2024.</ref><ref>Di Domenico Castaldo, pronte le due ALn 668 serie 3100 per Fondazione FS, Ferrovie.it, 6 settembre 2024.</ref>.
 
== Note ==
Line 79 ⟶ 293:
 
== Bibliografia ==
* {{cita libropubblicazione
| autore = AntonioAngelo CostantiniNascimbene
| coautorianno = 1976
| mese = dicembre
| titolo = Automotrici ferroviarie con motore a combustione interna
| titolo = Le nuove "Micette" ALn.668.1901-1942 e 1001-1100
| editore = [[Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani]]
| rivista = [[Italmodel Ferrovie]]
| città = Roma
| annovolume = 1959anno&nbsp;26º
| ednumero = 2n.&nbsp;199
| pagine = pp.&nbsp;646-656
| annooriginale =
| pagineid =
| volumecid = iF199}}
| capitolo =
| ISBN = {{NoISBN}}
| cid = Costantini
}}
* {{cita libro
| autore = FIAT
| coautori =
| titolo = Automotrici ferroviarie (stampato n. 1662)
| editore = FIAT – Stampa e Propaganda
| città = Torino
| anno = non datato (1960 circa)
| ed =
| annooriginale =
| pagine =
| volume =
| capitolo =
| ISBN =
| cid = FIAT Automotrici
}}
* {{cita libro
| autore = FIAT
| coautori =
| titolo = Materiale ferrotranviario (stampato n. 2134)
| editore = FIAT – Stampa e Propaganda
| città = Torino
| anno = non datato (1968 circa)
| ed =
| annooriginale =
| pagine =
| volume =
| capitolo =
| ISBN =
| cid = FIAT Materiale
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = [[Franco Di Majo]]
Line 130 ⟶ 310:
| mese = febbraio
| titolo = ALn 668 - Un successo della ingegneria ferroviaria italiana
| rivista = [[Collegio IngegneriIngegneria FerroviariFerroviaria Italiani(rivista)|Ingegneria ferroviariaFerroviaria]]
| editorevolume = anno 35º
| città =
| volume = 35
| numero = n. 2
| pagine = pp. 103-117
Line 141 ⟶ 319:
* {{cita pubblicazione
| autore = Attilio Di Iorio
| coautori =
| anno = 1981
| mese= dicembre
| titolo = Vomeri per un'automotrice
| rivista = I treni oggi
| editorevolume = anno 2º
| città =
| volume = 2
| numero = n. 15
| pagine = pp. 28-29
Line 156 ⟶ 331:
* {{cita pubblicazione
| autore= Angelo Nascimbene
| coautori=
| anno= 1982
| mese= maggio-giugno
| titolo= Un volto nuovo per le ALn 668 (ma si chiameranno ancora così?)
| rivista = I treni oggi
| editorevolume = anno 3º
| città =
| volume = 3
| numero = n. 20
| pagine = p. 8
Line 171 ⟶ 343:
* {{cita pubblicazione
| autore = Angelo Nascimbene
| coautori =
| anno = 1983
| mese = luglio-agosto
| titolo = Si chiude l'era delle ALn 668 (ma la tradizione continua)
| rivista = I treni oggi
| editorevolume = anno 4º
| città =
| volume = 4
| numero = n. 31
| pagine = pp. 24-29
Line 186 ⟶ 355:
* {{cita libro
| autore = Stefano Garzaro, Angelo Nascimbene
| coautori =
| titolo = Automotrici ALn 668 e rimorchi
| editore = Edizioni Elledi
| città = Torino
| anno = 1983
| ed =
| annooriginale =
| pagine =
| volume = collana ''Monografie ferroviarie'' n. 13
| capitolo =
| ISBN = ISBN 88-7649-014-0
| cid = ALn 668
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Michele Mingari
| coautori =
| anno = 1988
| mese = luglio-agosto
| titolo = Originalità delle ALn 668.2400
| rivista = I treni oggi
| editore =
| città =
| volume = 9
| numero = n. 84
| pagine = pp. 19-22
| id = {{ISSN|0392-4602}}
| cid = iT84
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Vittorio Cervigni
| coautori =
| anno = 1992
| mese = settembre
| titolo = Panoramica sulle ALn 668
| rivista = I treni oggi
| editorevolume = anno 13º
| città =
| volume = 13
| numero = n. 129
| pagine = pp. 20-28
Line 236 ⟶ 382:
| città = Milano
| anno = 1996
| ed =
| annooriginale =
| pagine =
| volume =
| capitolo =
| ISBN =
| cid = Mingari 1996
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Mingari, Vallucci
| coautori =
| anno =
| mese =
| titolo = ALn 668 e ALn 772 alla ribalta
| rivista = La rivista della ferrovia
| editore =
| città =
| volume =
| numero = n. 1
| pagine = p. 8
| id =
| cid = RF1
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Attilio Di Iorio
| coautori =
| anno = 1994
| mese = ottobre
| titolo = Commiato dalle prime ALn 668
| rivista = I treni
| editorevolume = anno 15º
| città =
| volume = 15
| numero = n. 153
| pagine = pp. 14-16
Line 276 ⟶ 399:
* {{cita pubblicazione
| autore = Nico Molino
| coautori =
| anno = 1994
| mese = febbraio
| titolo = "Seiseiotto"
| rivista = Mondo Ferroviario
| editorevolume = anno 10º
| città =
| volume = 10 (1994)
| numero = n.&nbsp;92
| pagine =
Line 291 ⟶ 411:
* {{cita libro
| autore = Oreste Santanera
| coautori =
| titolo = I Treni Fiat. Ottant'anni di contributo Fiat alla tecnica ferroviaria
| editore = Automobilia
Line 301 ⟶ 420:
* {{cita pubblicazione
| autore = Angelo Nascimbene
| coautori =
| anno = 2007
| mese = maggio
| titolo = I prototipi ALn 668.1401-1403
| rivista = Tutto treno
| editore =
| città =
| volume = 20
| numero = n. 208
| pagine = pp. 25-32
| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT208
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Attilio Di Iorio
| coautori =
| anno = 2008
| mese = marzo
| titolo = Le "quattordici"
| rivista = I treni
| editore =
| città =
| volume = 29
| numero = n. 302
| pagine = pp. 12-19
| id = {{ISSN|0392-4602}}
| cid = iT302
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Stefano Patelli
| anno = 2010
| mese = febbraio
| titolo = I rotabili di RFI. Diagnosi all'infrastruttura (prima parte)
| rivista = Tutto treno
| volume = anno&nbsp;23º
| numero = n.&nbsp;238
| pagine = pp.&nbsp;20-27
| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT238
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Angelo Nascimbene
| coautori =
| anno = 2010
| mese = ottobre
| titolo = La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (I)
| rivista = Tutto treno
| editorevolume = anno 23º
| città =
| volume = 23
| numero = n. 245
| pagine = pp. 29-36
Line 358 ⟶ 432:
* {{cita pubblicazione
| autore = Angelo Nascimbene
| coautori =
| anno = 2010
| mese = novembre
| titolo = La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (II)
| rivista = Tutto treno
| editorevolume = anno 23º
| città =
| volume = 23
| numero = n. 246
| pagine = pp. 31-34, 39-40
Line 373 ⟶ 444:
* {{cita pubblicazione
| autore = Angelo Nascimbene
| coautori =
| anno = 2010
| mese = dicembre
| titolo = La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (III)
| rivista = Tutto treno
| editorevolume = anno 23º
| città =
| volume = 23
| numero = n. 247
| pagine = pp. 29-34, 39-40
Line 386 ⟶ 454:
| cid = tT247
}}
* {{cita pubblicazione | autore = Francesco Maria, Angelo Nascimbene | coautori = | anno = 2013 | mese = dicembre | titolo = ALn 668 e 663 oggi | rivista = Tutto treno | editore = | città = | volume = 25 (2013) | numero = n.&nbsp;280 | pagine = pp.&nbsp;24-31 | id = {{ISSN|1124-4232}}| cid = tT280}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Attilio Di Iorio
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| anno = 2012
| mese = aprile
| titolo = Le "quindici" (I)
| rivista = I treni
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| volume = 33
| numero = n. 347
| pagine = pp. 22-27
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| cid = iT347
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Attilio Di Iorio
| coautori =
| anno = 2012
| mese = maggio
| titolo = Le "quindici" (II)
| rivista = I treni
| editore =
| città =
| volume = 33
| numero = n. 348
| pagine = pp. 20-25
| id = {{ISSN|0392-4602}}
| cid = iT348
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