Assassinio sull'Orient Express: differenze tra le versioni
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|tipo = giallo
|titolo = Assassinio sull'Orient Express
|titoloorig = Murder
|titolialt = Murder
|immagine = Hotel Pera Palace - Istanbul.jpg
|didascalia = La stanza 411 dell'[[Hotel Pera Palas]], dove Christie scrisse il romanzo
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|seguito = [[Tragedia in tre atti]]
}}
'''''Assassinio sull'Orient Express''''' (titolo orig. ''Murder
L'elegante treno degli anni trenta, l'Orient Express, è bloccato da una forte nevicata. Un omicidio, avvenuto nella notte viene scoperto, cosicché il viaggio dell'investigatore belga viene interrotto per risolvere il caso. Ambientato all'inizio a Istanbul, per il resto del romanzo ha luogo in [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]], col treno intrappolato fra [[Vinkovci]] e [[Brod (Bosnia ed Erzegovina)|Brod]].
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=== Gli indizi principali ===
==== Il fazzoletto con la H e il passaporto truccato ====
All'interno della
==== Il
Sempre
Sia il fazzoletto sia il curapipe erano stati messi nello scompartimento di Ratchett solo dopo il delitto. Infatti i congiurati, bloccati dalla neve, avevano posizionato i due indizi per depistare le indagini. Questo perché, grazie a questi due oggetti, i sospetti venivano a cadere sul colonnello Arbuthnot e sulla principessa Dragomiroff, quelli più insospettabili, con l'alibi più forte e minuzioso e anche i due che sembrava non avessero alcun legame con gli Armstrong.
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==== Il kimono scarlatto e l'uniforme del controllore ====
Poirot
=== Finale ===
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Il libro si conclude con la decisione da parte di Monsieur Bouc e del dottor Constantine di non consegnare tutti i passeggeri alla polizia jugoslava, ma di addossare la colpa dell'assassinio a uno sconosciuto, come nella prima soluzione offerta da Poirot, ritenendo che una sentenza sia stata espressa da una giuria composta da tutti coloro che erano legati alla famiglia Armstrong e che dopo tanti anni giustizia sia stata fatta.
== Moventi degli indiziati ==▼
=== Pierre Michel ===▼
Pierre Michel è il padre di Susanne, una delle cameriere di casa Armstrong. La ragazza era stata accusata di complicità nel rapimento e, non reggendo all'accusa, aveva scelto di togliersi la vita. La notte del rapimento, Susanne in realtà si stava intrattenendo con il suo amante sempre nei confini della proprietà di casa Armstrong e pertanto dichiarò di aver sentito un rumore e aver visto un'automobile allontanarsi, da qui le accuse di complicità. Pierre Michel è il tramite attraverso il quale i congiurati riescono a mettere in atto il loro piano, perché solo lui, in quanto dipendente delle ferrovie, può procurare il passaporto e l'uniforme del presunto sconosciuto, avvisare i congiurati del giorno esatto in cui Ratchett avrebbe preso il treno e far sì che tutti i movimenti all'interno della carrozza possano avere luogo. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Jean-Pierre Cassel]], mentre in quella del 2017 da [[Marwan Kenzari]].▼
=== Hector MacQueen ===▼
Hector MacQueen è figlio del procuratore che si occupò del caso Armstrong e che non riuscì a incastrare Cassetti, poiché quest'ultimo riuscì a salvarsi dalla condanna grazie alle sue conoscenze e al suo denaro. Hector non nasconde a Poirot di aver conosciuto la famiglia Armstrong ai tempi dell'inchiesta, e anzi confessa la sua venerazione per la madre della piccola Daisy, poi morta in seguito alla tristezza della perdita della figlia, che le fece perdere anche il bambino di cui era incinta; egli stesso confessa di aver parlato alla donna defunta del suo desiderio di recitare. MacQueen è uno dei pilastri del piano: fa parte del piano il suo farsi assumere alle dipendenze di Ratchett/Cassetti, in modo da poter stare a stretto contatto con lui e informare i compagni. È a conoscenza delle lettere anonime, ma è anche quello che le ha fatte sparire. La notte del delitto, si finge Ratchett nella sua cabina richiamando l'attenzione del conduttore Michel (e involontariamente di Poirot) per depistare le indagini, poi fa entrare i suoi complici attraverso la cabina della signora Hubbard. Alla fine crea falsi indizi per confondere ulteriormente le acque. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Anthony Perkins]], mentre in quella del 2017 da [[Josh Gad]].▼
=== Cyrus Beltman Hardman ===▼
L'investigatore privato Cyrus Beltman Hardman è uno degli ultimi tasselli ad andare al proprio posto ed è anche uno di quei personaggi che non confessa a Poirot - più o meno spontaneamente - il suo legame con la famiglia Armstrong, forte della sua relativa estraneità alla famiglia. In realtà Hardman era un poliziotto che all'epoca del rapimento si innamorò della cameriera degli Armstrong, Susanne Michel, e il motivo per cui partecipa all'omicidio è vendicare la morte per suicidio della sua amata. Si è dimesso dalla polizia ed è entrato nell'agenzia privata McNeil, per poter rintracciare Cassetti; con Poirot sostiene inizialmente di essere stato ingaggiato in segreto dallo stesso Ratchett. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Colin Blakely]], mentre in quella del 2017 da [[Willem Dafoe]].▼
=== Greta Ohlsson ===▼
Greta Ohlsson è la bambinaia della piccola Daisy Armstrong, verosimilmente autrice di una delle ferite leggere dato il suo stato emotivo leggermente psicolabile. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Ingrid Bergman]], mentre in quella del 2017 da [[Penélope Cruz]] (in quest'ultima edizione l'etnia del personaggio è ispanica e il nome viene mutato in Pilar Estravados).▼
=== Principessa Natalia Dragomiroff ===▼
L'anziana nobildonna Natalia Dragomiroff è la madrina di battesimo della signora Sonia Armstrong, madre di Daisy, per via della sua amicizia con la madre della donna, la nota attrice Linda Arden, come si viene a sapere nel corso del primo interrogatorio. Suo è anche il [[fazzoletto|fazzoletto di batista]] con incisa la lettera "H" (che corrisponde alla "N" di Natalia in [[cirillico]]) che viene ritrovato sul luogo del delitto. Ovviamente nessuno sano di mente avrebbe accusato di omicidio una nobildonna, per giunta vecchissima e quasi impossibilitata a muoversi, data la presenza di ferite inferte con grande violenza. La testimonianza della principessa è molto reticente perché cela a Poirot varie informazioni sul conto di Sonia Armstrong: il nome della sorella, il destino della madre e il nome della segretaria di Miss Armstrong; tutte cose che una stretta amica di famiglia non poteva non sapere. È verosimilmente sua la seconda coltellata di striscio. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Wendy Hiller]], mentre in quella del 2017 da [[Judi Dench]].▼
=== Hildegard Schmidt ===▼
Hildegard Schmidt è un'ex cuoca della famiglia Armstrong e ora cameriera della principessa Dragomiroff, di origine tedesca. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Rachel Roberts (attrice)|Rachel Roberts]], mentre in quella del 2017 da [[Olivia Colman]].▼
=== Colonnello Arbuthnot ===▼
Il colonnello Arbuthnot, che nega di aver conosciuto il colonnello Armstrong ma conosce a menadito le sue medaglie e i suoi meriti, servì insieme con lui in India e fu salvato dal suo commilitone; nel libro, è Arbuthnot a convincere gli altri cospiratori che gli assassini/giustizieri dovranno essere 12, come una giuria. Durante l'esecuzione del piano si innamora di miss Debenham. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Sean Connery]], mentre in quella del 2017 da [[Leslie Odom Jr.]] (in quest'ultimo adattamento il personaggio è un medico di etnia afroamericana).▼
=== Mary Hermione Debenham ===▼
Mary Hermione Debenham fu [[istitutrice]] di Helena Andrenyi, quando questa era solo la sorella minore della signora Armstrong; durante il viaggio comincia una storia con il colonnello Arbuthnot. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Vanessa Redgrave]], mentre in quella del 2017 da [[Daisy Ridley]].▼
=== Conte Rudolph Andrenyi e Contessa Helena Maria Andrenyi ===▼
La contessa Helena Maria è la sorella minore della signora Armstrong, sposata con il conte e diplomatico ungherese Rudolph; viene coinvolta dalla madre nonostante sia terrorizzata e traumatizzata dall'accaduto. Il marito la appoggia e la sostiene psicologicamente, e pugnala Cassetti in sua vece mentre lei è addormentata sotto gli effetti di un sedativo; in questo modo le pugnalate ammonteranno esattamente a 12, nonostante i cospiratori siano 13. Sul passaporto di lei Poirot nota una macchia d'unto, il cui scopo è modificare il nome di battesimo da Helena a Elena; il tutto serve a confondere le acque sul fazzoletto con la H, che Poirot e Bouc scopriranno poi appartenere alla principessa Dragomiroff. Nella versione cinematografica del 1974 sono interpretati rispettivamente da [[Michael York]] e [[Jacqueline Bisset]], mentre in quella del 2017 da [[Serhij Polunin]] e [[Lucy Boynton]].▼
=== Antonio Foscarelli ===▼
Antonio Foscarelli fu l'autista della famiglia Armstrong, e venne colpito alle spalle dai rapitori della bimba. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Denis Quilley]] (in questa versione, il suo nome diventa Gino Foscarelli), mentre in quella del 2017 da [[Manuel Garcia-Rulfo]] (in cui la sua etnia è latino-americana e il suo nome viene mutato in Biniamino Marquez).▼
=== Edward Henry Masterman ===▼
Cameriere di Cassetti/Ratchett, Edward Henry Masterman fu prima aiutante di campo del colonnello Armstrong e poi maggiordomo fedele della sua famiglia; insieme a MacQueen, è entrato al servizio di Ratchett per preparare il terreno alla vendetta dei 12 giustizieri. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[John Gielgud]] (in questa versione, il suo nome è mutato in Edward Beddoes), mentre in quella del 2017 da [[Derek Jacobi]].▼
=== Caroline Martha Hubbard ===▼
Dietro questo nome falso si cela Linda Arden, celebre attrice tragica americana, madre di Sonia Arden (poi Sonia Armstrong) ed Helena Maria Arden, futura contessa Andrenyi. È la mente principale della vendetta contro Cassetti, nella quale ha coinvolto direttamente o meno tutti gli altri; dopo la morte della nipote e le tragedie da essa generate, si è allontanata dalla scena pubblica per gestire il dolore, e ha cominciato a preparare il piano per uccidere Cassetti, facendosi passare per una banale e petulante donna americana allo scopo di passare inosservata. Nella versione cinematografica del 1974, in cui il nome muta in Harriet Belinda Hubbard, dal cognome del defunto secondo marito, è interpretata da [[Lauren Bacall]], mentre in quella del 2017 da [[Michelle Pfeiffer]].▼
== Personaggi ==
[[File:Lokomotive Orient-Express.jpg|thumb|Locomotiva in uso nell'Orient Express.]]
* ''[[Hercule Poirot]]'': un investigatore belga, colui che investiga e risolve il caso dell'omicidio avvenuto sul treno
* ''Monsieur Bouc'', vecchio amico di Poirot: dovrà sempre cercare di limitare il suo entusiasmo sminuendo le sue ipotesi;
* ''Dottor Constantine'', un medico greco, bonario, ma con la testa confusa dai pregiudizi verso gli stranieri;
* ''Samuel Edward Ratchett'', ricco americano in viaggio d'affari dietro a cui si cela il latitante Lanfranco Cassetti (che la censura fascista ribattezzò O'Hara) e si vanta del suo intuito di poter giudicare le persone a prima vista;
* ''Hector MacQueen,''
* ''Greta Ohlsson'', gentile e mite donna svedese di mezz'età con una sensibilità stupefacente e una faccia da pecora (secondo Poirot), direttrice di una scuola missionaria presso Gemlik;
* ''Natalia Dragomiroff'', anziana principessa russa, vedova, assai brutta (descritta da Poirot come un rospo) e assai danarosa;
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* ''Rudolph Andrenyi'', conte e diplomatico ungherese e perciò detentore di passaporto diplomatico;
* ''Helena Maria Andrenyi'', contessa e moglie di Rudolph;
* ''Martha Hubbard'', turista americana eccentrica e logorroica in viaggio per far visita alla figlia.
* ''John Arbuthnot'', colonnello indiano naturalizzato inglese, dai modi freddi e impassibili;
* ''Mary Hermione Debenham'', inglese, [[istitutrice]], un'avvenente e rigida ragazza molto intelligente che Poirot definisce la tipica, inespressiva anglosassone che non prova emozioni, e il cui nome creerà un lapsus rivelatore perché inconsciamente associato al negozio londinese “Freebody and Debenham”;
* ''Cyrus Beltman Hardman'', americano, investigatore privato; si trovava sul treno per raggiungere una riunione a Genova
* ''Antonio Foscarelli'', il ciarliero e bonario italiano naturalizzato americano, rappresentante delle automobili Ford (
* ''Henry Masterman'', il maggiordomo inglese di Ratchett;
* ''Pierre Michel'', controllore dei vagoni letto, in servizio nella carrozza in cui è avvenuto l'omicidio (il personaggio era apparso ne ''[[Il mistero del
=== Disposizione dei personaggi ===
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{{legend|#7B68EE|Scompartimento di seconda classe (2 persone)|border=1px #555 solid}}
{{legend|#FF7F50|Scompartimento dove è avvenuto il delitto (prima classe)|border=1px #555 solid}}
▲=== Moventi degli indiziati ===
▲==== Pierre Michel ====
▲Pierre Michel è il padre di Susanne, una delle cameriere di casa Armstrong. La ragazza era stata accusata di complicità nel rapimento e, non reggendo all'accusa, aveva scelto di togliersi la vita. La notte del rapimento, Susanne in realtà si stava intrattenendo con il suo amante sempre nei confini della proprietà di casa Armstrong e pertanto dichiarò di aver sentito un rumore e aver visto un'automobile allontanarsi, da qui le accuse di complicità. Pierre Michel è il tramite attraverso il quale i congiurati riescono a mettere in atto il loro piano, perché solo lui, in quanto dipendente delle ferrovie, può procurare il passaporto e l'uniforme del presunto sconosciuto, avvisare i congiurati del giorno esatto in cui Ratchett avrebbe preso il treno e far sì che tutti i movimenti all'interno della carrozza possano avere luogo. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Jean-Pierre Cassel]], mentre in quella del 2017 da [[Marwan Kenzari]].
▲==== Hector MacQueen ====
▲Hector MacQueen è figlio del procuratore che si occupò del caso Armstrong e che non riuscì a incastrare Cassetti, poiché quest'ultimo riuscì a salvarsi dalla condanna grazie alle sue conoscenze e al suo denaro. Hector non nasconde a Poirot di aver conosciuto la famiglia Armstrong ai tempi dell'inchiesta, e anzi confessa la sua venerazione per la madre della piccola Daisy, poi morta in seguito alla tristezza della perdita della figlia, che le fece perdere anche il bambino di cui era incinta; egli stesso confessa di aver parlato alla donna defunta del suo desiderio di recitare. MacQueen è uno dei pilastri del piano: fa parte del piano il suo farsi assumere alle dipendenze di Ratchett/Cassetti, in modo da poter stare a stretto contatto con lui e informare i compagni. È a conoscenza delle lettere anonime, ma è anche quello che le ha fatte sparire. La notte del delitto, si finge Ratchett nella sua cabina richiamando l'attenzione del conduttore Michel (e involontariamente di Poirot) per depistare le indagini, poi fa entrare i suoi complici attraverso la cabina della signora Hubbard. Alla fine crea falsi indizi per confondere ulteriormente le acque. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Anthony Perkins]], mentre in quella del 2017 da [[Josh Gad]].
▲==== Cyrus Beltman Hardman ====
▲L'investigatore privato Cyrus
▲==== Greta Ohlsson ====
▲Greta Ohlsson è la bambinaia della piccola Daisy Armstrong, verosimilmente autrice di una delle ferite leggere dato il suo stato emotivo leggermente psicolabile; ciò è dovuto al rimpianto per non essere riuscita ad impedire il rapimento di Daisy e che l'ha portata a diventare una missionaria. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Ingrid Bergman]], mentre in quella del 2017 da [[Penélope Cruz]] (in quest'ultima edizione l'etnia del personaggio è ispanica e il nome viene mutato in Pilar Estravados).
▲==== Principessa Natalia Dragomiroff ====
▲L'anziana nobildonna Natalia Dragomiroff è la madrina di battesimo della signora Sonia Armstrong, madre di Daisy, per via della sua amicizia con la madre della donna, la nota attrice Linda Arden, come si viene a sapere nel corso del primo interrogatorio. Suo è anche il [[fazzoletto|fazzoletto di batista]] con incisa la lettera "H" (che corrisponde alla "N" di Natalia in [[cirillico]]) che viene ritrovato sul luogo del delitto. Ovviamente nessuno sano di mente avrebbe accusato di omicidio una nobildonna, per giunta vecchissima e quasi impossibilitata a muoversi, data la presenza di ferite inferte con grande violenza. La testimonianza della principessa è molto reticente perché cela a Poirot varie informazioni sul conto di Sonia Armstrong: il nome della sorella, il destino della madre e il nome della segretaria di Miss Armstrong; tutte cose che una stretta amica di famiglia non poteva non sapere. È verosimilmente sua la seconda coltellata di striscio. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Wendy Hiller]], mentre in quella del 2017 da [[Judi Dench]].
▲Hildegard Schmidt è un'ex cuoca della famiglia Armstrong e ora cameriera della principessa Dragomiroff, di origine tedesca. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Rachel Roberts (attrice)|Rachel Roberts]], mentre in quella del 2017 da [[Olivia Colman]].
▲==== Colonnello Arbuthnot ====
▲Il colonnello Arbuthnot, che nega di aver conosciuto il colonnello Armstrong ma conosce a menadito le sue medaglie e i suoi meriti, servì insieme con lui in India e fu salvato dal suo commilitone; nel libro, è Arbuthnot a convincere gli altri cospiratori che gli assassini/giustizieri dovranno essere 12, come una giuria. Durante l'esecuzione del piano si innamora di miss Debenham. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Sean Connery]], mentre in quella del 2017 da [[Leslie Odom Jr.]] (in quest'ultimo adattamento il personaggio è un medico di etnia afroamericana e assorbe parzialmente il ruolo del dottor Costantine, che in tale versione non è presente).
▲==== Mary Hermione Debenham ====
▲Mary Hermione Debenham fu [[istitutrice]] di Helena Andrenyi, quando questa era solo la sorella minore della signora Armstrong, madre della piccola Daisy Armstrong; durante il viaggio comincia una storia con il colonnello Arbuthnot. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Vanessa Redgrave]], mentre in quella del 2017 da [[Daisy Ridley]].
▲La contessa Helena Maria è la sorella minore della signora Armstrong, sposata con il conte e diplomatico ungherese Rudolph; viene coinvolta dalla madre nonostante sia terrorizzata e traumatizzata dall'accaduto. Il marito la appoggia e la sostiene psicologicamente, e pugnala Cassetti in sua vece mentre lei è addormentata sotto gli effetti di un sedativo; in questo modo le pugnalate ammonteranno esattamente a 12, nonostante i cospiratori siano 13. Sul passaporto di lei Poirot nota una macchia d'unto, il cui scopo è modificare il nome di battesimo da Helena a Elena; il tutto serve a confondere le acque sul fazzoletto con la H, che Poirot e Bouc scopriranno poi appartenere alla principessa Dragomiroff. Nella versione cinematografica del 1974 sono interpretati rispettivamente da [[Michael York]] e [[Jacqueline Bisset]], mentre in quella del 2017 da [[Serhij Polunin]] e [[Lucy Boynton]].
▲==== Antonio Foscarelli ====
▲Antonio Foscarelli fu l'autista della famiglia Armstrong, e venne colpito alle spalle dai rapitori della bimba. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Denis Quilley]] (in questa versione, il suo nome diventa Gino Foscarelli), mentre in quella del 2017 da [[Manuel Garcia-Rulfo]] (in cui la sua etnia è latino-americana e il suo nome viene mutato in Biniamino Marquez).
▲==== Edward Henry Masterman ====
▲Cameriere di Cassetti/Ratchett, Edward Henry Masterman fu prima aiutante di campo del colonnello Armstrong e poi maggiordomo fedele della sua famiglia; insieme a MacQueen, è entrato al servizio di Ratchett per preparare il terreno alla vendetta dei 12 giustizieri. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[John Gielgud]] (in questa versione, il suo nome è mutato in Edward Beddoes), mentre in quella del 2017 da [[Derek Jacobi]].
▲==== Caroline Martha Hubbard ====
▲Dietro questo nome falso si cela Linda Arden, celebre attrice tragica americana, madre di Sonia Arden (poi Sonia Armstrong) ed Helena Maria Arden, futura contessa Andrenyi. È la mente principale della vendetta contro Cassetti, nella quale ha coinvolto direttamente o meno tutti gli altri; dopo la morte della nipote e le tragedie da essa generate, si è allontanata dalla scena pubblica per gestire il dolore, e ha cominciato a preparare il piano per uccidere Cassetti, facendosi passare per una banale e petulante donna americana allo scopo di passare inosservata. Nella versione cinematografica del 1974, in cui il nome muta in Harriet Belinda Hubbard, dal cognome del defunto secondo marito, è interpretata da [[Lauren Bacall]], mentre in quella del 2017 da [[Michelle Pfeiffer]].
== Adattamenti ==
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Durante la dittatura [[Fascismo|fascista]] in Italia le opere di molti autori polizieschi anglosassoni vennero pubblicate in traduzioni inattendibili, caratterizzate da pesanti tagli e manipolazioni. Ciò avvenne in parte per una scelta editoriale volta al contenimento dei costi (in quanto la riduzione del numero delle pagine permetteva di abbassare il prezzo di copertina), e in parte per obbedire a precise direttive politiche da parte del regime, di carattere moralistico o razziale. Vennero perciò, ad esempio, censurati i riferimenti al suicidio o al sesso, e venne espunta ogni affermazione ritenuta offensiva per la reputazione del popolo italiano<ref name="Spurio">[http://rivistatradurre.it/2011/04/agatha-christie/ Francesco Spurio, ''Censura e veleni fascisti. Le traduzioni di Agatha Christie degli anni Trenta'', in "Tradurre" n. 11, autunno 2016].</ref>.
Lo dimostra la prima traduzione italiana del libro, di [[Alfredo Pitta]], pubblicata da [[Arnoldo Mondadori Editore]] nel 1935, dove si riscontrano estesi tagli, vistose manomissioni e varie censure. Un riferimento al suicidio venne espunto in una delle prime pagine, mentre due personaggi che nel testo originale erano italoamericani (Cassetti e Foscarelli) diventarono rispettivamente di origine irlandese (ribattezzato O'Hara) e brasiliana (ribattezzato Pereira)<ref name="Spurio"/>.
Negli anni '70 l'editore Mondadori ripubblicò la traduzione di Pitta, emendandola da alcune delle sopra indicate manipolazioni<ref>Cfr. la prefazione di Oreste del Buono in {{Cita|Christie 1986|p. IX}}.</ref> e ristabilendo i nomi originali dei personaggi, ma solo nel 1987 venne pubblicata una nuova traduzione integrale, a cura di Lidia Zazo, molto più fedele al testo originale. Curiosamente, alla fine del Capitolo XV dell'edizione Oscar Best Sellers del 1983, con la traduzione del Pitta, si fa riferimento, quale occupante dell'ultimo scompartimento, a un brasiliano. Evidentemente nel ripristinare i nomi e le nazionalità originarie in quella traduzione, questo particolare era sfuggito.
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* {{Cita libro|titolo = Murder on the Orient Express|autore = Agatha Christie|editore = Harper|città = New York|anno = 2010|lingua = inglese|ISBN = 9780007422579|cid=Christie 2010}}
=== Edizioni italiane ===
* {{Cita libro|titolo="Orient Express". Poirot sempre più in gamba|trad=Alfredo Pitta|edizione=Collana [[I Libri Gialli dal 101 al 200|I Libri Gialli]] n.127|editore=
* {{Cita libro|titolo=Assassinio sull'Orient-Express|trad=Alfredo Pitta|edizione=I Classici del Giallo Mondadori n.79|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=Milano|mese=febbraio|anno=1970}} - Prefazione e postfazione di [[Oreste Del Buono]], Collana Oscar n.1115 (Gli Oscar del Giallo n.1), Mondadori, dicembre 1974, 1979; Milano, Euroclub, 1984; Collana Oscar Bestsellers n.357, Mondadori, 1993; Collana Oscar Scrittori del Novecento n.1481, Mondadori, 1995; I Classici del Giallo Mondadori n.1274, giugno 2011.
* {{Cita libro |titolo = Assassinio sull'Orient-Express|trad=Alfredo Pitta |editore = Mondadori |città = Milano |anno = 1986 |annooriginale = 1979 |cid=Christie 1986}}
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