Assassinio sull'Orient Express: differenze tra le versioni
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|seguito = [[Tragedia in tre atti]]
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'''''Assassinio sull'Orient Express''''' (titolo orig. ''Murder On The Orient Express'') è un [[Giallo (genere)|romanzo giallo]] di [[Agatha Christie]]. Pubblicato
L'elegante treno degli anni trenta, l'Orient Express, è bloccato da una forte nevicata. Un omicidio, avvenuto nella notte viene scoperto, cosicché il viaggio dell'investigatore belga viene interrotto per risolvere il caso. Ambientato all'inizio a Istanbul, per il resto del romanzo ha luogo in [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]], col treno intrappolato fra [[Vinkovci]] e [[Brod (Bosnia ed Erzegovina)|Brod]].
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=== Gli indizi principali ===
==== Il fazzoletto con la H e il passaporto truccato ====
All'interno della
==== Il
Sempre
Sia il fazzoletto sia il curapipe erano stati messi nello scompartimento di Ratchett solo dopo il delitto. Infatti i congiurati, bloccati dalla neve, avevano posizionato i due indizi per depistare le indagini. Questo perché, grazie a questi due oggetti, i sospetti venivano a cadere sul colonnello Arbuthnot e sulla principessa Dragomiroff, quelli più insospettabili, con l'alibi più forte e minuzioso e anche i due che sembrava non avessero alcun legame con gli Armstrong.
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* ''Monsieur Bouc'', vecchio amico di Poirot: dovrà sempre cercare di limitare il suo entusiasmo sminuendo le sue ipotesi;
* ''Dottor Constantine'', un medico greco, bonario, ma con la testa confusa dai pregiudizi verso gli stranieri;
* ''Samuel Edward Ratchett'', ricco americano in viaggio d'affari dietro a cui si cela il latitante Lanfranco Cassetti (che la censura fascista ribattezzò O'
* ''Hector MacQueen,'' giovane americano al servizio di Ratchett come segretario e interprete.
* ''Greta Ohlsson'', gentile e mite donna svedese di mezz'età con una sensibilità stupefacente e una faccia da pecora (secondo Poirot), direttrice di una scuola missionaria presso Gemlik;
* ''Natalia Dragomiroff'', anziana principessa russa, vedova, assai brutta (descritta da Poirot come un rospo) e assai danarosa;
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* ''Rudolph Andrenyi'', conte e diplomatico ungherese e perciò detentore di passaporto diplomatico;
* ''Helena Maria Andrenyi'', contessa e moglie di Rudolph;
* ''Martha Hubbard'', turista americana eccentrica e logorroica in viaggio per far visita alla figlia.
* ''John Arbuthnot'', colonnello indiano naturalizzato inglese, dai modi freddi e impassibili;
* ''Mary Hermione Debenham'', inglese, [[istitutrice]], un'avvenente e rigida ragazza molto intelligente che Poirot definisce la tipica, inespressiva anglosassone che non prova emozioni, e il cui nome creerà un lapsus rivelatore perché inconsciamente associato al negozio londinese “Freebody and Debenham”;
* ''Cyrus Beltman Hardman'', americano, investigatore privato; si trovava sul treno per raggiungere una riunione a Genova
* ''Antonio Foscarelli'', il ciarliero e bonario italiano naturalizzato americano, rappresentante delle automobili Ford (
* ''Henry Masterman'', il maggiordomo inglese di Ratchett;
* ''Pierre Michel'', controllore dei vagoni letto, in servizio nella carrozza in cui è avvenuto l'omicidio (il personaggio era apparso ne ''[[Il mistero del Treno Azzurro]]'', libro della Christie del 1928). Inoltre, è il padre della cameriera che dopo essere stata accusata di complicità nel rapimento di Daisy Armstrong, si tolse la vita.
=== Disposizione dei personaggi ===
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==== Greta Ohlsson ====
Greta Ohlsson è la bambinaia della piccola Daisy Armstrong, verosimilmente autrice di una delle ferite leggere dato il suo stato emotivo leggermente psicolabile; ciò è dovuto al rimpianto per non essere riuscita ad impedire il rapimento di Daisy e che l'ha portata a diventare una missionaria. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretata da [[Ingrid Bergman]], mentre in quella del 2017 da [[Penélope Cruz]] (in quest'ultima edizione l'etnia del personaggio è ispanica e il nome viene mutato in Pilar Estravados).
==== Principessa Natalia Dragomiroff ====
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==== Colonnello Arbuthnot ====
Il colonnello Arbuthnot, che nega di aver conosciuto il colonnello Armstrong ma conosce a menadito le sue medaglie e i suoi meriti, servì insieme con lui in India e fu salvato dal suo commilitone; nel libro, è Arbuthnot a convincere gli altri cospiratori che gli assassini/giustizieri dovranno essere 12, come una giuria. Durante l'esecuzione del piano si innamora di miss Debenham. Nella versione cinematografica del 1974 è interpretato da [[Sean Connery]], mentre in quella del 2017 da [[Leslie Odom Jr.]] (in quest'ultimo adattamento il personaggio è un medico di etnia afroamericana e assorbe parzialmente il ruolo del dottor Costantine, che in tale versione non è presente).
==== Mary Hermione Debenham ====
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Durante la dittatura [[Fascismo|fascista]] in Italia le opere di molti autori polizieschi anglosassoni vennero pubblicate in traduzioni inattendibili, caratterizzate da pesanti tagli e manipolazioni. Ciò avvenne in parte per una scelta editoriale volta al contenimento dei costi (in quanto la riduzione del numero delle pagine permetteva di abbassare il prezzo di copertina), e in parte per obbedire a precise direttive politiche da parte del regime, di carattere moralistico o razziale. Vennero perciò, ad esempio, censurati i riferimenti al suicidio o al sesso, e venne espunta ogni affermazione ritenuta offensiva per la reputazione del popolo italiano<ref name="Spurio">[http://rivistatradurre.it/2011/04/agatha-christie/ Francesco Spurio, ''Censura e veleni fascisti. Le traduzioni di Agatha Christie degli anni Trenta'', in "Tradurre" n. 11, autunno 2016].</ref>.
Lo dimostra la prima traduzione italiana del libro, di [[Alfredo Pitta]], pubblicata da [[Arnoldo Mondadori Editore]] nel 1935, dove si riscontrano estesi tagli, vistose manomissioni e varie censure. Un riferimento al suicidio venne espunto in una delle prime pagine, mentre due personaggi che nel testo originale erano italoamericani (Cassetti e Foscarelli) diventarono rispettivamente di origine irlandese (ribattezzato O'Hara) e brasiliana (ribattezzato Pereira)<ref name="Spurio"/>.
Negli anni '70 l'editore Mondadori ripubblicò la traduzione di Pitta, emendandola da alcune delle sopra indicate manipolazioni<ref>Cfr. la prefazione di Oreste del Buono in {{Cita|Christie 1986|p. IX}}.</ref> e ristabilendo i nomi originali dei personaggi, ma solo nel 1987 venne pubblicata una nuova traduzione integrale, a cura di Lidia Zazo, molto più fedele al testo originale. Curiosamente, alla fine del Capitolo XV dell'edizione Oscar Best Sellers del 1983, con la traduzione del Pitta, si fa riferimento, quale occupante dell'ultimo scompartimento, a un brasiliano. Evidentemente nel ripristinare i nomi e le nazionalità originarie in quella traduzione, questo particolare era sfuggito.
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