Impero russo: differenze tra le versioni
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{{Stato storico
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|nomeUfficiale = Российская
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|paginaBandiera = Bandiera dell'Impero Russo
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|didascaliaLocalizzazione = {{Legend|#145A37|L'Impero russo nel 1914}} {{Legend|#37Af37|Protettorati e aree di influenza}} {{legend|#148237|[[America russa|Alaska russa]] (1799-1867)}}
|linkMappa = The Russian Empire-en.svg
|didascalia = {{legend|#346733|Territorio ufficiale nel 1866}}{{legend|#49a646|Possedimenti tra il 1799 e il 1917}}{{Legend|#48ce46|Sfera d'influenza}}
|inno = ''[[Molitva russkich]]'' <small>(1816–1833)</small><br /> [[File:U.S. Navy Band - God Save the Queen.oga|U.S. Navy Band - God Save the Queen]]''[[Bože, Zarja chrani!|Боже, Царя храни!]]<small> (1833–1918)</small><br/>Bože, Zarja chrani!''<br/><small>"''Dio salvi lo Zar!''"</small> [[File:Bozhe, tsarya khrani!.ogg|Dio salva lo Zar! Inno nazionale russo dal 1833 al 1917]]
|motto = " За Веру, Царя и Отечество!" <br />
<small>(Per la fede, lo zar e la Patria)</small>
|lingua ufficiale = [[Lingua russa|Russo]]
|lingua = [[Lingua russa|Russo]] e [[Lingua regionale|lingue regionali]]
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|altre capitali = [[Mosca (Russia)|Mosca]]<br /><small>([[1729]]–[[1730]])</small>
|dipendente da =
|dipendenze = [[File:Flag of the Russian-American Company.svg|20px|border|Bandiera della Compagnia russo-americana]] [[America russa]]<ref>Dal 1799 al 1867</ref><br />
|forma di stato = [[Impero]]
|governo = [[Assolutismo monarchico|Monarchia assoluta]] <small> ([[1721]]-[[1905]], ''[[de facto]]'' fino al 1917)</small><br/>[[Monarchia costituzionale]]<small> ([[1905]]-[[1917]]) (''[[de iure]]'')</small>
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|altre religioni = [[Islam]], [[ebraismo]], [[buddismo]], [[animismo]], [[protestantesimo]], [[cattolicesimo]]
|stato precedente = {{RUS 1547-1721}}
|stato successivo = {{Bandiera|RUS}} [[Repubblica
|stato attuale = {{ARM}}<br />{{AZE}}<br />{{BLR}}<br />{{EST}}<br />{{FIN}}<br />{{GEO}}<br />{{KAZ}}<br />{{KGZ}}<br />{{LVA}}<br />{{LTU}}<br />{{MDA}}<br />{{POL}}<br />{{RUS}}<br />{{USA}}<br />{{TJK}}<br />{{TUR}}<br />{{TKM}}<br />{{UKR}}<br />{{UZB}}
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}}
L{{'}}'''Impero russo''' ({{Russo|Российская империя|Rossijskaja imperija}}), spesso indicato anche come '''Russia imperiale''' o
Venne preceduto dal [[Regno russo|Regno degli zar moscoviti]] e seguito dalla [[Repubblica russa]]. Tutti gli zar dell'impero appartennero alla famiglia dei [[Romanov]]. Dal punto di vista territoriale fu [[Imperi per estensione|il terzo Stato più esteso della storia]]: nel 1790 si estendeva su tre [[continenti]] ([[Europa]], Asia e [[Nord America]]), confinando tanto con la [[Prussia]] quanto con la [[provincia del Canada]] ([[Impero britannico]]), affacciandosi sia sul mar Baltico che sull'[[Oceano Pacifico]]. La superficie era di 23,7 milioni di km² (22,8 nel 1866), circa {{frac|1|6}} di tutte le terre emerse del pianeta.
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[[Caterina la Grande]] fu una principessa tedesca che sposò Pietro III, erede tedesco alla corona russa. Dopo la morte della zarina Elisabetta, salì al potere con un colpo di Stato tramato contro il suo impopolare marito. Contribuì notevolmente alla ripresa della nobiltà russa e alla sua influenza, in particolare concedendo loro molte delle funzioni di stato nelle province. Rimosse la tassa sulle barbe introdotta da Pietro il Grande.<ref>Isabel De Madariaga, ''Russia in the Age of Catherine the Great'' (Yale University Press, 1981)</ref>
Caterina la Grande estese il controllo politico della Russia sulle terre della [[Confederazione polacco-lituana]]. Le sue azioni portarono al supporto della [[Confederazione di Targowica]], sebbene i costi delle sue campagne militari, peggiorati ancor più dal sistema sociale oppressivo che prevedeva ancora la schiavitù, provocarono una rivolta contadina nel 1773, a seguito delle disposizioni di Caterina secondo le quali sarebbe stato possibile vendere gli schiavi indipendentemente dalle terre agricole. Ispirati da un [[cosacco]] di nome [[Emel'jan Ivanovič Pugačëv|
Per continuare ad assicurarsi il supporto della nobiltà, che risultò essenziale nel suo governo, Caterina venne obbligata a rafforzare la loro autorità e il loro potere a spese delle classi meno abbienti. La zarina si rese conto che ormai era finito il tempo della schiavitù, spingendosi nelle sue ''[[Nakaz]]'' ("Istruzioni") a dire che gli schiavi erano "gente come noi" - commento che la nobiltà ricevette con disgusto. Caterina [[Guerra russo-turca (1768-1774)|riuscì a intraprendere una guerra fruttuosa]] contro l'Impero ottomano e avanzò i confini della Russia a sud verso il [[Mar Nero]]. Quindi, accordandosi con i regnanti di Austria e Prussia, incorporò i territori della Confederazione Polacco-Lituana durante le [[spartizioni della Polonia]], spostando la frontiera russa a ovest, verso l'[[Europa centrale]]. Secondo il [[Trattato di Georgievsk|trattato]] che la Russia aveva siglato con i georgiani per proteggerli da future invasioni da parte della Persia, Caterina intraprese una [[Guerra russo-persiana (1796)|guerra contro la Persia nel 1796]] dopo che questa aveva invaso la Georgia e aveva espulso tutte le guarnigioni russe nel Caucaso. All'epoca della sua morte nel 1796, la politica espansionista di Caterina aveva tramutato la Russia in una tra le maggiori potenze europee.<ref>Robert K. Massie, ''Catherine the Great: Portrait of a woman'' (2011)</ref> Questa politica continuò con [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]] che si concentrò [[Guerra di Finlandia|sulla Finlandia]] strappandola all'ormai debole regno di [[Svezia]] nel 1809 e sulla [[Bessarabia]], ottenendola dal [[principato di Moldavia]].
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Il risultato della rivolta fece del 14 dicembre una data particolarmente nota ai rivoluzionari nel corso di tutto il secolo. Per impedire future rivolte, venne intensificata la censura, inclusa una costante vigilanza sulle scuole e le università. I testi scolastici dovevano essere approvati direttamente dal governo. Spie della polizia vennero poste ovunque. I rivoluzionari venivano inviati in [[Siberia]] – sotto Nicola I centinaia di migliaia vennero inviati alla ''[[katorga]]''.<ref>Anatole Gregory Mazour, ''The first Russian revolution, 1825: the Decembrist movement, its origins, development, and significance'' (1961)</ref>
La Russia in questo periodo si dimostrò spaccata tra il modernismo occidentale e un ritorno al tradizionalismo russo del passato. Quest'ultima opzione era perseguita in particolare dagli [[slavofili]]. Questi si opponevano anche alla burocrazia, preferendo il [[collettivismo]] della Russia medievale (''[[obščina]]'' o ''mir'') anziché l'[[individualismo]] occidentale.<ref>Stein, 1976</ref> Dottrine sociali più estreme vennero elaborate anche da alcuni radicali russi di sinistra come [[
===== Politica estera =====
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====Alessandro III====
Nel 1881 Alessandro II venne assassinato dalla [[Narodnaja volja|Narodnaja Volja]], un'organizzazione terroristica [[nichilista]]. Il trono passò ad [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]] (1881–1894), un reazionario che ravvivò appieno l'ortodossia, l'autocrazia e il nazionalismo di Nicola I. Convinto slavofilo, Alessandro III credeva che la Russia potesse essere salvata dai tumulti unicamente convivendo con le influenze di altri paesi europei. Durante il suo regno la Russia dichiarò l'[[Alleanza franco-russa]] per contenere il crescente potere della [[Impero tedesco|Germania]], completando la sua espansione in Asia centrale grazie a importanti concessioni territoriali e commerciali ottenute dai Qing della Cina. Il più influente consigliere dello zar fu [[Konstantin
===== Politica estera =====
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[[File:TaburinBattleofMukden.jpg|thumb|upright=1.5|La [[battaglia di Mukden]] durante la guerra russo-giapponese (1904–1905).]]
La sconfitta della Russia nella [[guerra russo-giapponese]] (1904–1905) fu uno dei fallimenti maggiori del regime zarista e incrementò il potenziale di protesta. Nel gennaio del 1905, un incidente noto come "[[Domenica di sangue (1905)|domenica di sangue]]" scoppiò quando padre [[
Nell'ottobre del 1905, lo zar Nicola II, seppur riluttante, proclamò il [[manifesto di ottobre]] che acconsentì alla creazione della [[Duma]] nazionale (parlamento). Il diritto di voto venne esteso e nessuna legge poteva essere approvata senza il parere finale della Duma. I gruppi moderati si dissero soddisfatti, ma i socialisti definirono queste concessioni come insufficienti e tentarono di organizzare nuovi scioperi. Alla fine del 1905, vi era una tale disunità tra i riformatori che la posizione dello zar ne uscì persino fortificata.
Nicola concesse una Costituzione e una Duma con poteri minimi, ma non accettò mai di essere un monarca costituzionale, cosa che considerava una diminuzione della sua autorità, e Alessandra un furto dei diritti di suo figlio come governante assoluto per [[Diritto divino dei re|diritto divino]].
==== La prima guerra mondiale, la rivoluzione e il crollo dell'impero russo ====
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Lo zar Nicola II e i suoi sudditi entrarono nella [[prima guerra mondiale]] con entusiasmo e pieni di patriottismo per la difesa che la Russia aveva promesso agli ortodossi slavi e serbi. Nell'agosto del 1914, l'esercito russo invase la provincia tedesca della Prussia orientale e occupò una parte significativa della [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]] che era possedimento austriaco per supportare i serbi e i loro alleati, inglesi e francesi. Nel settembre del 1914, su pressione della Francia, i russi vennero costretti a fermare la loro offensiva contro l'Austria-Ungheria in Galizia per attaccare la [[Slesia]] tedesca.<ref>Massie, Robert K. Nicholas and Alexandra: The Last Tsar and His Family (1967) p. 309-310</ref> Il saldo controllo che la Germania stabilì sul mar Baltico e sul Mar Nero (in quest'ultima posizione grazie all'appoggio dell'Impero ottomano, suo alleato), la Russia si trovò ben presto senza rifornimenti esterni né potenziali mercati di acquisto.
A metà del 1915 l'impatto della guerra aveva ormai raggiunto livelli demoralizzanti. Il cibo era scarso, le perdite erano sempre maggiori e l'inflazione aumentava a vista d'occhio. Insorsero scioperi tra i lavoranti sottopagati delle fabbriche russe e i contadini, che volevano la riforma sulla proprietà della terra, si trovavano anch'essi in stato di agitazione. Lo zar decise di prendere personalmente il comando dell'esercito e si spostò al fronte, lasciando sua moglie, la zarina Alessandra, nella capitale. L'[[emofilia]] da cui era affetto lo zarevic Alessio e l'influenza del contadino siberiano [[
Il sistema zarista venne rovesciato violentemente nella [[rivoluzione di febbraio]] del 1917. I bolscevichi chiesero ai lavoratori di accettare le loro politiche e la richiesta della fine della guerra. Il 3 marzo 1917, uno sciopero venne organizzato in una fabbrica della capitale, [[Pietrogrado]]; nel giro di una settimana tutti i lavoratori della città erano in sciopero e gli scontri scesero in piazza. Come ha ravvisato lo storico e autore russo
Con la sua autorità ormai irrimediabilmente distrutta, Nicola decise di abdicare il 2 marzo 1917. La famiglia imperiale venne sterminata per mano dei bolscevichi l'anno successivo.
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[[File:Territorial Expansion of Russia.svg|thumb|upright=1.5|Espansionismo russo (1300-1945)]]
[[File:Russian Empire Map.jpg|thumb|upright=1.5|L'Impero russo nel 1912]]
I confini amministrativi della [[Russia europea]], esclusa la Finlandia e parte della Polonia, coincidevano approssimativamente con i confini naturali con le pianure dell'[[Europa orientale]]. A nord la Russia confinava con l'[[Oceano Artico]]. [[
L'impero russo in realtà disponeva di ben pochi porti direttamente sul mare che non fossero su mari quasi perennemente ghiacciati come quelli del nord. Il territorio del [[golfo di Botnia]] e del [[golfo di Finlandia]] erano circondati da territori etnicamente finlandesi. Il [[golfo di Riga]] era abitato da popolazioni slave, ma le popolazioni baltiche e finniche erano di ascendenza tedesca. La costa orientale del mar Nero apparteneva alla [[Transcaucasia]], una grande catena montuosa che lo separava dalla Russia. Anche l'accesso a questo punto si presentava poco utile in quanto il Bosforo poco più a sud si trovava in mano agli ottomani con cui i russi ebbero storicamente diversi scontri.
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Tra il 1744 e il 1867 l'impero controllò anche la cosiddetta [[America russa]]. Con l'eccezione di questo territorio (corrispondente all'attuale [[Alaska]]) l'Impero russo era una massa contigua di terra che spaziava dall'Europa all'Asia. In questo differiva da molti imperi coloniali dell'epoca. Il risultato di ciò fu che mentre gli imperi coloniali di Gran Bretagna e Francia entrarono in declino con il XX secolo, la Russia seppe mantenere gran parte dei propri territori uniti, dapprima con l'[[Unione Sovietica]] e poi come parte dell'attuale Russia.
Inoltre l'impero controllava anche delle concessioni territoriali come per esempio la [[Concessione del Kwantung]] e la [[Ferrovia Orientale Cinese]], entrambi concessi su concordato con la Cina dei [[Dinastia Qing|Qing]], oltre alla concessione di [[
Nel 1815 il dottor Schäffer, un imprenditore russo, si portò a [[Kauai]] e negoziò un trattato per la protezione locale con il governatore dell'isola, Kaumualii, vassallo del re [[Kamehameha I]] delle Hawaii, ma lo zar russo si rifiutò di ratificare il trattato.
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*1. Russia europea -
** governatorato di Arcangelo e isole
** governatorato di
** territorio della Bessarabia e Cosacchi della Nuova Russia
** governatorato di
** governatorato di
** governatorato di Cherson, capitaneria d'Odessa e governo militare di Nikolajeff
** paesi dei Cosacchi del Don
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** governatorato di Estonia
** governatorato di Grodno
** governatorato di
** governatorato di
** governatorato di Kaluga
** governatorato di Kazan'
** governatorato di
** governatorato di Kostroma
** governatorato di Kursk
** governatorato di
** governatorato di Livonia
** governatorato di Minsk
** governatorato di
** governatorato di Mosca
** governatorato di
** governatorato di Novgorod
** governatorato di
** governatorato di
** governatorato di Orenburg con i Cosacchi di Orenburg e dell'Ural
** governatorato di Pensa
** governatorato di Perm'
** governatorato di Podolia
** governatorato di Poltava
** governatorato di Pskov
** governatorato di Rjazan'
** governatorato di Samara
** governatorato di San Pietroburgo
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** governatorato di Simbirsk
** governatorato di Smolensk
** governatorato di Stavropol' e Cosacchi Chernomoreni del Caucaso, Nogai e Calmucchi (1857)
** governatorato di Tambov
** governatorato della Tauride, Sebastopoli e capitaneria di Kerc-Jenikkale
** governatorato di Tula
** governatorato di Tver'
** governatorato di Vjatka
** governatorato di Vilna
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** governatorato di Volinia
** governatorato di Vologda
** governatorato di
** paesi dei Cosacchi Chernomoreni o del Mar Nero
*2. Regno di Polonia -
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** governatorato di Kutaisi, Samursakan e Mingrelia
** governatorato di Shemakà
** governatorato di Tiflis con i distretti di Sharobjeloks,
** paesi marittimi del Caucaso
** Khanato di Kurgia
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** governatorato di Tomsk e orda cosacca
** territorio di Semipalatinsk
** provincia del lago
** orda dei Kirghizi siberiani
** Kirghizi della piccola orda di Orenburg
** Kirghizi della grande orda o d'Alatau e lago Issyk Kul, fortezza di Wjernoje (Alma, 1854)
*6. Siberia orientale -
** governatorato di
** governatorato di Irkutsk e isola d'Olchon
** provincia di Jakutsk
** provincia di Transbajkal e Kjatchta, orda cosacca
** provincia marittima e
** provincia dell'Amur (disabitata)
** provincia delle isole del Mar Glaciale (disabitata)
** isole
** isola
** isole
** distretto del lago Bajkal (disabitato)
*7. Russia d'America o Alaska
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* Pipes, Richard. ''Russia under the Old Regime'' (2nd ed. 1997).
* Seton-Watson, Hugh. ''The Russian empire 1801–1917'' (1967) [https://archive.org/download/in.ernet.dli.2015.110576/2015.110576.The-Russian-Empire-1801-1917.pdf online]
* {{Cita libro |autore=Peter Waldron |titolo=The End of Imperial Russia, 1855–1917 |url=https://archive.org/details/endofimperialrus0000wald |anno=1997 |editore=St. Martin's Press |città=New York, NY |p=[https://archive.org/details/endofimperialrus0000wald/page/189 189] |ISBN=978-0-312-16536-9}}
* {{Cita libro |autore=J. N. Westwood |titolo=Endurance and Endeavour: Russian History 1812–2001 |url=https://archive.org/details/enduranceendeavo00west |edizione=5th |anno=2002 |editore=Oxford University Press |città=Oxford |p=656 |ISBN=978-0-19-924617-5}}
* Adams, Michael. ''Napoleon and Russia'' (2006).
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* Mironov, Boris N. (2010) "Wages and Prices in Imperial Russia, 1703–1913", ''Russian Review'' (Jan 2010) 69#1 pp 47–72, with 13 tables and 3 charts [http://web.ebscohost.com/ehost/detail?sid=e380f9ff-36a4-426e-88fd-b587d8fe61e9%40sessionmgr12&vid=1&hid=25&bdata=JnNpdGU9ZWhvc3QtbGl2ZQ%3d%3d online]
* {{Cita libro |autore=David Moon |titolo=The Russian Peasantry 1600–1930: The World the Peasants Made |anno=1999 |editore=Addison-Wesley |città=Boston, MA |p=396 |ISBN=978-0-582-09508-3}}
* {{Cita pubblicazione |data=dicembre 1976 |titolo=Russian Nationalism and the Divided Soul of the Westernizers and Slavophiles |rivista=Ethos |volume=4 |numero=4 |pp=403-438 |doi=10.1525/eth.1976.4.4.02a00010 |cid=harv |autore=Howard F. Stein| issn = 0091-2131}}
* Stolberg, Eva-Maria. (2004) "The Siberian Frontier and Russia's Position in World History", ''Review: A Journal of the Fernand Braudel Center'' 27#3 pp 243–267.
* Wirtschafter, Elise Kimerling. ''Russia's age of serfdom 1649–1861'' (2008).
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== Voci correlate ==
* [[Imperialismo russo in Asia]]
* [[Monarchia russa]]
* [[Ochrana]]
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