Gianico: differenze tra le versioni
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{{Citazione|Ripigliando poi d'Artogne la via ordinaria, nell'approssimarsi a Darfo si lascia a mano destra e piè del monte Gianico, terra di numerosa popolazione, e abitata da molte Famiglie
'''Gianico''' (<!--[[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['baːri]}}, -->''Janèc'' in dialetto camuno<ref name="ref_A">{{Cita libro | cognome= Ertani| nome= Lino | titolo= Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica| editore= Tipografia M. Quetti| città= Artogne | anno= 1980| pagina=171}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, della [[Val Camonica]], [[provincia di Brescia]] in [[Lombardia]].
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== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Valle Camonica}}
Il territorio della bassa [[Val Camonica]] era infeudato nell'XII e XIII secolo dalla famiglia [[guelfa]] dei Brusati.<ref name="
La prima notizia documentata sicura di Gianico risale al [[1248]] quando il comune di [[Brescia]], di parte [[Guelfi e ghibellini|guelfa]], acquista il possesso di queste terre sottratte ai [[Federici (famiglia)|Federici]], [[ghibellini]].<ref>''universitas terre, de Montigio et curie dicte terre… Ianucum, Corna et Bobianum''
Gianico rimane collegato al comune di [[Darfo]] sebbene gli uomini della [[vicinia]] compaiano nell'elenco dei comuni ribelli al potere feudale del [[Vescovo di Brescia]] Tommaso Visconti nel [[1389]].<ref>''comune et homines de Janico''
Già nel [[1465]] si parla di Gianico come parte della comunità di [[Darfo]], dalla quale si separerà solo nel [[1788]], infeudata alla famiglia di Leonardo fu Obertino Federici di [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]].<ref name="
Nel [[1470]] il paese è colpito da una grande alluvione con la scomparsa di più di cento abitanti.<ref name="panazza16">{{cita
Nel [[1925]] rimangono uccisi, in una rissa, due antifascisti.<ref name="panazza22">{{cita
=== Feudatari locali ===
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Altre famiglie nobili:
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR dell'8 novembre 1977. <ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4269|titolo=Gianico|accesso=22 aprile 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|[[Partito semitroncato]]: il 1º d'oro, alla fontana del Torchio d'azzurro; il 2º di rosso, a tre [[Spada (araldica)|spade]] d'argento, incrociate e manicate d'oro; il 3º [[campo di cielo]], alla figura della Madonna del Monte che è seduta su di un marmo d'azzurro, vestita di rosso, ricoperta da un manto d'oro e coronata dello stesso; fermo sulla gamba destra è sostenuto il Bambino di carnagione benedicente, coronato d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. dell'8 novembre 1977}}
Il gonfalone è un drappo partito di celeste e di rosso.
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* [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Gianico)|Parrocchiale di San Michele Arcangelo]], anticamente chiesa a pianta quadrata, fu abbattuta nel [[1721]] per fare posto all'attuale parrocchiale.
*[[File:Interno del Santuario (Foto- Guendalina Fontana - Opera propria).jpg|miniatura|Interno del Santuario della Madonna del Monte (Madonnina)[https://madonninadigianico.wixsite.com/madonninadelmonte]|alt=]]
Santuario della Madonnina del Monte (o della Natività), costruita in seguito a un ex voto fatto nel 1536 dalla popolazione, per scongiurare un'imminente alluvione; modificata radicalmente nel [[1752]] con una cupola centrale ed una facciata barocca. La decorazione a fresco con le ''Storie della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]]'' è ascritta al pittore [[Carlo Innocenzo Carloni]] di [[Lanzo d'Intelvi|Scaria]]. Nel suo ''Illustrazione della Valcamonica'', don Bortolo Rizzi, a proposito del Santuario, scrive:
{{Citazione|[La parrocchia di Gianico] Ha sussidiario un ricco santuario, intitolato alla Natività di M. V., su poggio delizioso, dal quale si gode amena prospettiva. Si ammirano in esso gli affreschi del Faletti (sic!), e tre bei quadri ad olio della scuola veneta di Tiziano. Il p. Gregorio così racconta l'erezione di questa chiesa: ''"Nel 1533 (sic! 1536), levatosi un nembo impetuoso nei monti di Gianico, si scaricò tanta pioggia, che gonfiatasi a dismisura la vicina corrente, che esce dalla Val di Vedetta , che minacciando irreparabil rovina a tutta la terra ed all'adjacente campagna , mosse gli abitanti a ricorrere all’ajuto della B. Vergine, con voto di fabbricar una chiesa a suo onore, e portar ogni anno in processione la sua statua; e piacque alla Regina del cielo di rivolgere i suoi occhi pietosi alla fede e divozione di quel lacrimante popolo , preservandolo con la potente sua intercessione dall’imminente pericolo; e subito per esecuzione del voto si die' principio alla fabbrica della bella chiesa della Madonna, che di presente con tanta pietà de' vicini popoli e venerata nella soprastante collina di Gianico, situata in quella deliziosa prospettiva"''.<ref>{{cita libro|cognome=Rizzi |nome=Bortolo|titolo=Illustrazione della Valcamonica|url=https://archive.org/details/bub_gb_Wj-qSWY6pgYC |anno=1870 |città=Pisogne (Bs)|pagina=169}}</ref>}}
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=== Architetture civili ===
Nel XVII secolo la famiglia Fiorini edificò un grande palazzo signorile presso il vecchio centro storico, oggi conosciuto appunto come
== Società ==
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=== Tradizioni e folclore ===
Gli ''[[scotöm]]'' sono nei dialetti camuni dei [[soprannomi]] o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Gianico è ''Gòs'' ([[gozzo (medicina)|gozzi]]), ''Dutùr'' ([[dottore|dottori]])<ref name="ref_A" /> ma anche ''Smerda-santele''.<ref>{{Cita libro
* 7 settembre vigilia della natività di Maria. Venivano accesi [[falò]] in montagna sul sagrato del santuario della Madonna del Monte, cui seguiva l'accensione di altri fuochi nel territorio comunale.<ref name="adl">{{cita web|http://www.demologia.it/brescia/calendario/locale/31cal.htm|Atlante Demologico Lombardo|12-08-2008}}</ref> Attualmente, il falò viene acceso solo sul sagrato del Santuario.
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== Cultura ==
=== Ricorrenze ===
Nella seconda settimana di maggio (i giorni variano di anno in anno), ogni dieci anni, si svolge la cosiddetta ''[[Funsciù]]'' (in dialetto locale significa "Funzione religiosa"), nota soprattutto col nome più appropriato di "Decennale". Essa consiste in una grande festa a sfondo [[cattolico]] che ha la funzione di celebrare la Madonna del Monte (o Madonnina). Dall'omonimo santuario viene portata in processione tra le vie del centro storico del paese la statua della Madonna. Le case del luogo, poi, per mano degli abitanti vengono riempite di frasche d'alberi e di migliaia di fiori in carta per creare un'atmosfera assai più suggestiva.
== Amministrazione ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Rizzi|nome= Bortolo|titolo=Illustrazione della Valcamonica|url=https://archive.org/details/bub_gb_Wj-qSWY6pgYC|anno=1870 |città=Pisogne}}
* {{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica
* {{Cita libro
* {{cita libro|cognome=Franzoni |nome= Olivero|wkautore=Oliviero Franzoni |titolo=Gianico Terra di Valle Camonica|anno=2008 |editore=La Cittadina |città=Gianico}}
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