Ecuador: differenze tra le versioni
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| altrelingue = [[Lingue quechua|quechua]], [[Lingua shuar|shuar]]
| capitale = {{simbolo|Coat of Arms of Quito.svg}} [[Quito]]
| capitaleAbitanti =
| capitaleAbitantiAnno = 2021
| governo = [[Repubblica presidenziale]]
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| elenco capi di stato = [[Capi di Stato dell'Ecuador|Presidente]]
| elenco capi di governo =
| indipendenza =
| ingressoONU = 21 dicembre [[1945]]<ref group="nota">È uno dei 51 Stati che nel [[1945]] diedero vita all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]].</ref>
| superficieTotale =
]]|autore=Dirección General de Comunicación, Diplomacia Pública y Redes|formato=PDF|lingua=es|urlmorto=no|accesso=9 agosto 2022}}</ref>
| superficieOrdine = 76
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| popolazioneAnno = luglio 2022
| popolazioneOrdine = 67
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| energia = 0,60
| tld = .ec
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| inno = [[Salve, oh Patria]] [[File:Anthem of Ecuador.ogg]]
| festa = 10 agosto
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}}
L
Situato nella parte nord-occidentale del Sudamerica, l'Ecuador confina a nord con la [[Colombia]], a est e a sud con il [[Perù]], e a ovest si affaccia sull'[[oceano Pacifico]]; è attraversato dall'[[equatore]], da cui prende il nome.
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== Etimologia ==
Il nome Ecuador è una semplificazione del suo nome ufficiale: ''Repubblica dell'Ecuador''. Questo nome fu scelto qualche mese dopo la separazione dalla Grande Colombia, il 14 agosto 1830 a [[Riobamba]], dove si riunì la prima [[assemblea costituente]] convocata dal venezuelano generale [[Juan José Flores]], allora capo del territorio, e che divenne di fatto il primo presidente della Repubblica dell'Ecuador. Il nome si riferisce alla [[Equatore|linea equatoriale]] che passa molto vicino alla città di Quito e attraversa il paese da est a ovest. Il primo riferimento del paese in relazione all'equatore terrestre è registrato in ''Noticias Secretas de América'', un resoconto del viaggio in quelle terre di [[Antonio de Ulloa]] e [[Jorge Juan y Santacilia|Jorge Juan]], dove vengono menzionate le terre dell'Ecuador di competenza della [[Real Audiencia di Quito]].
Nel XIX secolo il naturalista tedesco [[Alexander von Humboldt]] iniziò a citare anch'egli la parola Ecuador riferendosi a quei territori. Più tardi, dopo la famosa [[battaglia di Pichincha]], le pressioni regionaliste dei rappresentanti di [[Guayaquil]] e [[Cuenca (Ecuador)|Cuenca]] alla Prima Costituente fecero sì che il nome ''República de Quito'' fosse scartato, nonostante durante tutto il periodo della colonizzazione spagnola la regione fosse conosciuta come ''Quito''<ref>{{cita web|autore=Alejandro Justiparan|data=marzo 2011|url=http://www.siemprehistoria.com.ar/?p=1873|titolo=Ecuador y la costruccion de su nombre|editore=siemprehistoria.com.ar|accesso=7 giugno 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120725193315/http://www.siemprehistoria.com.ar/?p=1873}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Ecuador, latitud 0: una mirada a su proceso de construcción|url=https://internacional.elpais.com/internacional/2010/08/17/actualidad/1281996006_850215.html|data=agosto 2010|editore=[[El País]]|accesso=7 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140407072104/http://internacional.elpais.com/internacional/2010/08/17/actualidad/1281996006_850215.html|urlmorto=sì}}</ref>. === Etnonimo ===
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Le prime tracce di presenza umana sul territorio risalgono a circa 11 000 anni fa<ref name=Fresco>{{cita web|url= http://www.exploringecuador.com/museum_bce/aborigen.htm|titolo= Antonio Fresco y Catálogo del Museo del Banco Central del Ecuador Sala de Arqueología|accesso= 20 luglio 2007|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070526064032/http://www.exploringecuador.com/museum_bce/aborigen.htm|urlmorto= sì}}</ref> e si riferiscono a piccoli gruppi di [[caccia e raccolta|cacciatori e raccoglitori]], comuni a gran parte del Sudamerica, dei quali sono stati ritrovati manufatti in [[basalto]], [[selce]] e [[ossidiana]] ricavati dai depositi lavici di [[Yanaurco-Quiscatola]] e [[Mullumica]] nell'attuale provincia di [[Provincia del Pichincha|Pichincha]]. In epoche poco più recenti (tardo [[Pleistocene]] e [[Olocene]]) sono stati individuati insediamenti di gruppi di cacciatori e raccoglitori nelle piane costiere del [[Oceano Pacifico|Pacifico]], la cosiddetta ''[[cultura di Las Vegas]]'', di cui si sono ritrovati resti sulla costa e sulla [[penisola]] di [[Santa Elena (Ecuador)|Santa Elena]] e dalla quale più tardi (tra il 3500 a.C. e il 1800 a.C.) originò la [[cultura di Valdivia]]. In epoca ancora più tarda (tra il 1900 e il 1500 a.C.) comparve la cultura Machalilla, forse derivata dalla cultura di Valdivia, ma che rispetto ad essa mostrava segni di avanzata lavorazione della [[ceramica]].
[[File:Ecuador ingapirca inca ruins.jpg|
La cultura Manteña (da [[Manta (Ecuador)|Manta]]) occupava invece le zone costiere tra l'800 e il 1500 ed era dedita in particolar modo alla pesca. Essi furono i primi indigeni a incontrare gli europei che furono stupiti dalla loro abilità di navigare con barche a vela adatte al trasporto di pesanti carichi. Scomparvero in silenzio, vittime del collasso del loro sistema organizzativo e delle epidemie portate dagli spagnoli<ref>{{cita web|url=https://revistas.arqueo-ecuatoriana.ec/es/apachita/apachita-11/120-la-cultura-mantena|titolo=La cultura Manteña}}</ref>.
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==== Era Inca ====
[[File:Inca-expansion.png|
L'espansione Inca verso nord di Túpac Yupanqui fu principalmente diretta verso la zona andina, mentre con i popoli delle zone costiere essi si limitarono per lo più a transazioni commerciali con i gruppi residenti. L'[[Amazzonia]] ecuadoriana non fu conquistata invece perché ritenuta sacra da tutti i popoli andini, che entravano in quella zona solo per medicinali naturali introvabili al di fuori di essa, oppure, come sostengono alcuni studiosi, perché essi pensavano che all'interno dell'Amazzonia esistesse la ''Terra promessa'', per cui l'accesso ingiustificato non era consentito. Le conquiste furono ottenute non solo con la guerra, come quella lunga e cruenta con i Cañari, ma spesso erano ottenute con alleanze commerciali e matrimoniali<ref>{{cita web|url=http://www.quitoadventure.com/espanol/informacion-ecuador/historia/historia-ecuador/inca-historia-ecuador.html|titolo=Historia Inca}}</ref>. In terra ecuadoriana, gli Inca rifondarono la città di [[Cuenca (Ecuador)|Tumibamba]] (l'attuale Cuenca), che elessero a centro amministrativo del nord del loro impero e dove nacque [[Huayna Cápac]], figlio di Túpac Yupanqui e successore al trono del padre.
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=== Colonizzazione spagnola ===
[[File:Basílica del voto nacional.JPG|
Nel 1526 arrivarono i conquistadores spagnoli, guidati da [[Francisco Pizarro]], diretti inizialmente a [[Cusco]]. Al loro arrivo gli spagnoli trovarono una società dilaniata dalla guerra civile. L'anno seguente, mentre Atahualpa cercava di ripristinare l'unità dello Stato, gli spagnoli animati da intenti di conquista, si stabilirono in un forte a [[Cajamarca]]. Qui il 16 novembre 1532 avvenne l'incontro con l'imperatore Inca, nella [[battaglia di Cajamarca]], dove gli spagnoli presero di sorpresa gli Inca disarmati: Atahualpa venne catturato e minacciato di morte, ma si salvò momentaneamente promettendo di riempire d'oro gli spagnoli in cambio della vita. Successivamente gli spagnoli uccisero ugualmente Atahualpa, fuggirono dal forte cannoneggiando gli assedianti che li avevano circondati.<ref name=auto>{{cita web|url=http://auto.ec/1/historia/ Cronología de la Historia Resumida del Ecuador|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150203175247/http://auto.ec/1/historia/|data=3 febbraio 2015|accesso=24 novembre 2022|titolo= Cronología de la Historia Resumida del Ecuador|lingua=es|urlmorto=si|sito=auto.ec}}</ref>
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=== Indipendenza ===
[[File:Jose de scure.jpg|
I primi tentativi di ottenere l'indipendenza dalla [[Spagna]] iniziano nel 1809; prima in marzo una cospirazione fu scoperta dalle autorità spagnole che imprigionarono i ribelli, poi rilasciati perché giurarono fedeltà a [[Ferdinando VII di Spagna|Ferdinando VII]]. Il 10 agosto, data conosciuta con il nome di "''el primer grito de la independencia''", scoppia la ribellione a Quito, dove i rivoluzionari guidati da [[Juan de Salinas y Zenitagoya|Juan de Salinas]] instaurano una Giunta suprema provvisoria. Tuttavia, qualche mese più tardi, in novembre, le truppe comandate dal [[Manuel Arredondo y Pelegrín|colonnello Arredondo]] sedarono la rivolta e l'anno successivo i ribelli furono condannati e giustiziati<ref name=auto/>.
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L'emancipazione dell'Ecuador dalla Spagna arrivò il 24 maggio 1822, grazie alla vittoria ottenuta nella decisiva [[battaglia di Pichincha]] dagli indipendentisti, al comando di [[Antonio José de Sucre]], luogotenente di [[Simón Bolívar]], contro la [[Spagna]]. Successivamente Guayaquil e Cuenca si unirono agli attuali [[Colombia]], [[Panama]] e [[Venezuela]], con il nome di Distretto del sud, nella confederazione costituita da Bolívar nel 1819 della [[Grande Colombia]]<ref name=auto/>.
[[File:Mapa de Venezuela, N. Granada y Quito, 1821.jpg|
Nel 1830 il paese si separa dalla confederazione ormai disgregata della Grande Colombia, proclamandosi autonomo con il nome di Ecuador<ref name=Indipendenza/>.
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Negli [[anni 1960|anni sessanta]] inizia un periodo di caos e iniziarono i [[Colpo di Stato|colpi di Stato]] militari; nel 1963 il presidente Monroy fu deposto da una giunta militare; tornato [[José María Velasco Ibarra]] (più volte presidente dell'Ecuador in precedenza) al potere nel 1968 tramite regolari elezioni, nel 1972 questi fu deposto da un colpo di Stato del generale [[Guillermo Rodríguez Lara]], che instaurò un regime di dittatura poi continuato fino al 1979, quando venne eletto presidente [[Jaime Roldós Aguilera]], che riportò nel paese un sistema democratico<ref>{{cita web|url=http://www.monografias.com/trabajos12/mhistec/mhistec.shtml#PRIMER|titolo=Historia Republicana del Ecuador}}</ref>.
[[File:Relevo-ecu.JPG|
Nel 1981 Ecuador e [[Perù]] riaprirono una disputa ormai secolare per alcune zone di confine, che entrambi i paesi rivendicavano. Vi fu il rischio di una guerra aperta poi scongiurata dall'intervento della [[Organizzazione degli Stati Americani|OEA]]. Il presidente ecuadoriano all'epoca era Jaime Roldós che, poco tempo dopo la crisi con il Perù, morì per una misteriosa esplosione dell'aereo sul quale viaggiava. Gli succedette, dopo un periodo di potere del vice presidente del governo Roldós, [[León Febres Cordero]], che attuò una politica repressiva e austera creando malcontento nella popolazione; così che, nel 1988, le elezioni furono vinte dal socialdemocratico [[Rodrigo Borja Cevallos]]. Durante la sua presidenza il movimento indigeno ottenne la distribuzione di 1 700 000 [[ettaro|ha]] di terreno alle popolazioni [[Popoli indigeni|autoctone]], e Borja incentivò anche l'alfabetizzazione e l'educazione bilingue.
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==== La costa ====
[[File:Ecuador - Same - Esmeraldas - 007.JPG|
La [[Costa (Ecuador)|costa]] comprende l'area costiera costituita dalla zona litoranea situata nella parte occidentale del paese e caratterizzata da una fascia di pianure costiere di origine alluvionale seguita, inoltrandosi nell'interno, dalla [[catena montuosa]] della [[Cordillera Costanera]] (max 800 m [[s.l.m.]]). Un tempo la Cordillera era ricoperta di foreste, mentre ora è sfruttata con vaste piantagioni di [[banane]], [[Arecaceae|palme]], [[cacao]] e [[caffè]], che si estendono fino ai piedi delle Ande, che, più a sud prende il nome di [[Cordillera Chongón-Colonche]]. La folta vegetazione di [[mangrovia|mangrovie]] che un tempo caratterizzava la costa è stata in parte eliminata per far spazio ad allevamenti di crostacei in [[acquacoltura]].<br />Nella parte settentrionale della costa si trovano i porti di [[Esmeraldas (Ecuador)|Esmeraldas]], terminale di un [[oleodotto]] utilizzato per l'esportazione di [[petrolio]], mentre il porto di [[Manta (Ecuador)|Manta]] era usato dalla [[USAF|United States Air Force]] come base di appoggio nella lotta al traffico di narcotici.<br />La parte meridionale della costa e la penisola di [[Santa Elena (Ecuador)|Santa Elena]] a occidente di [[Guayaquil]], città più popolosa e principale porto dello Stato, appartengono geograficamente alla zona desertica che si estende verso il Perù, mentre il clima in questa zona è notevolmente più arido rispetto alla regione costiera settentrionale.
==== La Sierra ====
[[File:Vicuña - Chimborazo, Ecuador.jpg|
[[File:PanoCratère2.jpg|
La parte centrale del paese è attraversata da nord a sud dalla [[Cordigliera delle Ande]]; questo territorio montagnoso, costituito da numerosi altopiani, è chiamato ''[[Sierra (Ecuador)|la Sierra]]''. È costituita da due catene parallele: la [[Cordigliera Real|Cordigliera Centrale]] (chiamata anche ''Cordillera Real'') e la [[Cordigliera Occidentale (Ecuador)|Cordigliera Occidentale]], separate da un'ampia vallata la cui altezza media supera i 2 000 m [[s.l.m.]] e nella quale si trovano le principali città dell'area, tra cui [[Quito]], capitale del paese, situata a circa 2 800 m [[s.l.m.]] su un vasto [[altopiano]] collocato ai piedi del vulcano [[Guagua Pichincha]].<br />Le vette situate nella parte settentrionale della ''Sierra'' sono costituite per lo più da [[vulcano|vulcani]] ancora attivi. In quest'area si trova uno dei più alti vulcani attivi del mondo, il [[Cotopaxi]] (5 897 m [[s.l.m.]]). La cima più elevata è il monte [[Chimborazo]] (6 130 m [[s.l.m.]]), un vulcano estinto. Nella stessa area si trova anche il [[Cayambe (vulcano)|vulcano Cayambe]], punto più elevato sul parallelo dell'equatore. Numerosi sono anche i laghi vulcanici come ad esempio il lago [[Quilotoa]].
==== L'Oriente ====
[[File:Ecuador.jpg|
È chiamata ''Oriente'' la zona costituita dalle pianure del bacino del [[Rio delle Amazzoni]] situate a est delle Ande, in quest'estesa area (poco meno del 50% della superficie complessiva dello Stato) vive poco meno del 5% della popolazione totale. L'area è ricoperta da un'impenetrabile [[foresta pluviale]]. I numerosi fiumi che attraversano questa zona sono tutti affluenti del [[Rio delle Amazzoni]]: il [[Rio Napo]] (850 km), il [[Rio Coca]], il [[Rio Pastaza]], il [[Putumayo (fiume)|fiume Putumayo]] e l'[[Aguarico]]. La maggior parte di questi nascono in una regione andina molto umida, situata ai piedi del Cotopaxi.
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==== Regione insulare ====
[[File:Isla Bartolome Galapagos.jpg|
La regione insulare è la zona che comprende le isole [[Galápagos]] situate nell'oceano Pacifico a circa {{formatnum:1000}} km dalla terraferma. Il nome ufficiale dell'arcipelago è ''Archipélago de Colón'', la cui superficie totale è di circa {{formatnum:8000}} km², oltre metà dei quali occupati dall'isola principale, [[Isabela (Ecuador)|Isabela]]. Le isole hanno origine vulcanica, e, dato il loro isolamento naturale, sono interessate da importanti [[endemismo|endemismi]] botanici e faunistici, già segnalati da [[Charles Darwin]], nella famosa spedizione dell'[[HMS Beagle]]. La constatazione delle diversità morfologiche enfatizzate delle isole (soprattutto di [[tartaruga|tartarughe]] e [[uccello|uccelli]] terrestri) portò all'elaborazione da parte di Darwin della rivoluzionaria [[Evoluzione|teoria della evoluzione de]]<nowiki/>l[[Evoluzione|le specie]].
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=== Clima ===
Nonostante il territorio ecuadoriano non sia particolarmente vasto, esiste una diversa varietà di climi. In generale, esistono quattro diverse regioni climatiche in Ecuador, con climi e stagioni contrastanti tra loro, condizionati dall'altitudine e dalle correnti oceaniche,
La costa, che comprende oltre alla zona costiera anche la parte interna del paese a ovest della cordigliera andina, è caratterizzata da un [[clima tropicale]] e una temperatura media di 25 °C. La stagione umida, caratterizzata da copiose piogge, va da dicembre a maggio, mentre la stagione secca va da giugno a novembre, periodo nel quale le temperature scendono di qualche grado, quando spirano correnti più fredde e secche provenienti da sud, ossia la [[corrente di Humboldt]], che proveniente dall'[[Antartide]] fa sì che la temperatura nella costa sia mediamente 5 gradi in meno che in inverno, quando invece le umide correnti equatoriali sono portatrici di intense piogge<ref>{{Cita|Stornaiolo|p. 16}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.tour-in-ecuador.com/clima-ecuador.php|titolo=Clima dell'Ecuador|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130729014234/http://www.tour-in-ecuador.com/clima-ecuador.php}}</ref>.
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=== Demografia ===
{{vedi anche|Demografia dell'Ecuador}}
[[File:Ecuador demography.png|
Approssimativamente a luglio 2022 gli abitanti dell'Ecuador erano 17 995 882<ref name="popolazione"/>, dei quali il 49,4% era composta da uomini, mentre il 50,6% da donne. La popolazione era distribuita in modo non omogeneo, poiché solo il 5% della popolazione occupava la zona coperta dalla foresta pluviale. Il distretto metropolitano della capitale [[Quito]] contava 2 215 820 abitanti, mentre l'area metropolitana di [[Guayaquil]], la città più popolosa dell'Ecuador, contava 3 328 534 abitanti: ne consegue che ben 5 544 354 degli ecuadoriani risiedeva nelle due principali città. Altre città importanti dell'Ecuador sono [[Cuenca (Ecuador)|Cuenca]], con circa 400 000 abitanti, [[Santo Domingo de los Colorados]], [[Portoviejo]], [[Machala]], [[Ambato]], [[Manta (Ecuador)|Manta]] e [[Durán]], città con oltre 200 000 abitanti. Quindi, in totale circa 8 780 000 abitanti, oltre il 61% della popolazione dell'Ecuador, risiedeva nelle grandi città. Nonostante il forte flusso migratorio, iniziato con la crisi economica degli anni 1990, oggigiorno si rileva che il numero di persone che emigrano dall'Ecuador verso altri paesi (attorno a 200 000 per anno) è circa eguale al numero di cittadini ecuadoriani che rientrano nel Paese. È inoltre alta l'immigrazione in Ecuador, specialmente dai paesi confinanti come Colombia e Perù, e da Cuba, tanto che in alcune località il numero di immigrati tocca oggi anche il 40% della popolazione totale. Alto anche il numero dei cittadini asiatici (in particolar modo cinesi), europei e statunitensi che negli ultimi anni si è stabilito in Ecuador, spesso avviando attività turistiche nelle provincie costiere<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/mundo/america_latina/2010/08/100825_ecuador_inmigrantes_asia_pea.shtml|titolo=Ecuador: crece flujo de inmigrantes surasiáticos|editore=[[BBC]]|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>.
=== Etnie ===
[[File:Distribución de la población ecuatoriana por su etnia 2010.png|
Nel censimento del 2010 si ebbe un processo di autocertificazione dei cittadini, che si potevano identificare in un'etnia in base alla loro cultura e alle loro tradizioni, senza che fosse definita una distinzione puramente genetica<ref name=INEC/>.
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{{vedi anche|Lingue indigene dell'Ecuador}}
La maggior parte degli ecuadoriani parla [[Lingua spagnola|spagnolo]]; le varianti dello spagnolo parlate in Ecuador differiscono a seconda della regione. Nella [[Costa (Ecuador)|regione costiera]] si parla lo [[Lingua spagnola andina|spagnolo andino]] nella sua variante ''costeña'', mentre nella [[Sierra (Ecuador)|Sierra]], cioè nella regione montuosa, si parla la variante andina del serrano.<ref>{{cita web|titolo=Español andino|url=http://hispaniclinguistics.com/glosario/espanol-andino/|editore=Portal de lingüística hispánica}}</ref>. Nella [[Oriente (Ecuador)|regione orientale]] si parla invece lo [[Lingua spagnola amazzonica|spagnolo amazzonico]]. Vengono tuttavia parlate, soprattutto nella Sierra e in Amazzonia, diverse [[lingue amerinde]], come il [[Lingue quechua|quechua]], che, assieme al [[shuar]], allo [[Lingua tsafiki|tsafiki]] e ad altre lingue amerinde, vengono considerate ufficiali dalla legge e parlate all'interno dei gruppi indigeni<ref>{{cita testo|url=http://www.ecuanex.net.ec/constitucion/titulo01.html|titolo=Constitución Política de la República del Ecuador}}</ref>. Secondo il censimento del 2001 lo spagnolo era parlato dal 94% della popolazione, il quechua dal 4,1% e lo shuar dallo 0,55%.
=== Salute ===
Line 293 ⟶ 297:
! '''1'''<br />Regione nord !! '''2'''<br />Regione centro-nord !! '''3'''<br />Regione centro !! '''4'''<br />Regione pacifica !!'''5'''<br />Regione litorale !!'''6'''<br />Regione centro-sud !!'''7'''<br />Regione sud
|-
| [[File:Bandera Província Carchi.svg|20px|
|-
| [[File:Bandera Província Esmeraldas.svg|20px|
|-
| [[File:Bandera Província d'Imbabura.svg|20px|
|-
| [[File:Bandera Província Sucumbíos.svg|20px|
|-
|}
<br />Inoltre, furono creati due distretti metropolitani e una regione a regime speciale:<br />'''8: [[File:Bandera de Guayaquil.svg|20px|
=== Città principali ===
Line 379 ⟶ 383:
==== Ordinamento scolastico ====
[[File:Ecuador Riobamba ParqueMaldonada.JPG|
Il tasso di [[alfabetizzazione]] in Ecuador al 2009 è del 93,2%, 2,2 punti in più rispetto al censimento del 2001<ref>{{cita testo|titolo=Censo 2010|url=http://www.inec.gob.ec/inec/index.php?option=com_content&view=article&id=440%3Ael-censo-informa-capitulo-educacion&catid=68%3Aboletines&Itemid=51&lang=es}} [[INEC]]</ref>. Il numero di studenti universitari è di 464 787<ref>{{cita web|url=http://telescopi.upc.edu/docs/ecuador/Sistema%20de%20Educaci%C3%B3n%20Superior/SES%20Ecuador_2011.pdf|titolo=Escuela superior en Ecuador|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121021185652/http://telescopi.upc.edu/docs/ecuador/Sistema%20de%20Educaci%C3%B3n%20Superior/SES%20Ecuador_2011.pdf }}</ref>.
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==== Funzione esecutiva ====
[[File:Carondelet - Quito.JPG|
Il [[potere esecutivo]] è nelle mani del Presidente della Repubblica, che attualmente è [[Daniel Noboa]], affiancato dal suo vice presidente, Verónica Abad Rojas, entrambi eletti nel Novembre 2023 per due anni. Egli è il [[Capo di Stato]] e di [[Capo del governo|governo]], ed è responsabile dell'amministrazione pubblica, di creare o sopprimere ministeri, di far rispettare la costituzione e le leggi, i trattati internazionali. Il presidente nomina i ministri coordinatori, i ministri di Stato, i funzionari pubblici e, in politica estera, il cancelliere della Repubblica e gli ambasciatori e i consoli. Esercita anche l'autorità finale sulle Forze Armate dell'Ecuador e sulla Polizia Nazionale<ref name=costituzione/>.
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L'Ecuador è uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel 1945. Fa parte dell'[[Organizzazione degli Stati Americani|OAS]] ed è membro di alcuni gruppi regionali come la [[Unione delle nazioni sudamericane]], il [[Gruppo Rio]] e il [[Comunità andina|Patto andino]]<ref>{{cita testo|url=http://www.state.gov/r/pa/ei/bgn/35761.htm|titolo=U.S. Relations With Ecuador}}</ref>.
[[File:Julian Assange in Ecuadorian Embassy.jpg|
I principali obiettivi di politica estera ecuadoriana tradizionalmente sono stati mirati alla difesa del proprio territorio dalle aggressioni esterne e dalle sovversioni interne. Anche se le relazioni estere dell'Ecuador sono state tradizionalmente incentrate sugli Stati Uniti, l'adesione dell'Ecuador all'[[OPEC]] negli [[anni 1970|anni settanta]] hanno permesso ai leader ecuadoriani una maggiore autonomia in politica estera<ref>{{cita web|titolo=Ecuador-Foreign relations|url=http://countrystudies.us/ecuador/76.htm}}</ref>.
Line 450 ⟶ 454:
Nel 2008 avvenne la [[Crisi diplomatica andina del 2008|crisi andina]], a causa delle incursioni colombiane in territorio ecuadoriano per la cattura del militante delle [[FARC]] [[Raúl Reyes]], e che portarono a una tensione con i rapporti con la vicina Colombia, poi risoltisi dopo una riunione del [[Gruppo Rio]], un'organizzazione internazionale degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/hi/spanish/latin_america/newsid_7276000/7276249.stm|titolo=Se profundiza la crisis andina|editore=[[BBC]]|accesso=8 giugno 2013}}</ref>.
Sebbene i rapporti con il [[Regno Unito]] non fossero particolarmente stretti essi erano comunque rimasti cordiali nel corso della storia; tuttavia, nel 2012 avvenne una crisi diplomatica senza precedenti tra i due paesi, a causa della protezione data dall'Ecuador a [[Julian Assange]] nell'ambasciata ecuadoriana a [[Londra]], quando questi si trovava agli arresti domiciliari e con una richiesta di estradizione del governo [[Svezia|svedese]]. Correa ribadì la sua volontà di concedere [[asilo politico]] al fondatore di [[WikiLeaks]] anche quando i britannici minacciarono un blitz all'interno dell'ambasciata per prelevare il giornalista australiano, accusato infondatamente di stupro – essendo poi le accuse cadute – in Svezia ma su cui grava anche l'accusa statunitense di aver pubblicato migliaia di messaggi coperti da segreto di Stato<ref>{{cita web|url=https://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE87F02R20120816|titolo=Ecuador concede asilo a Assange, rabbia di Gran Bretagna e Svezia|urlarchivio=https://archive.
L'11 aprile 2019 l'Ecuador ha revocato l'asilo politico a [[Julian Assange]] che è stato arrestato da Scotland Yard.
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== Economia ==
[[File:USCurrency Federal Reserve.jpg|
[[File:Industria petrolera ecuatoriana.jpg|
L'Ecuador ha l'ottava maggior economia nell'[[America Latina]] e la 61ª al mondo, con un [[PIL]] che nel 2012 è stato di circa 150 miliardi di [[Dollaro statunitense|dollari]] ([[Teoria della parità dei poteri di acquisto|PPA]]), con un prodotto pro-capite di 10 215 $.<ref name="IMF"/> Dal 2007 al 2012 l'economia ecuadoriana è cresciuta a una media annua del 4,3%, al di sopra della crescita media degli altri paesi dell'America Latina, nonostante la crisi internazionale mondiale avvenuta a partire dal 2008. Il tasso di povertà è diminuito, dal 2001 al 2011, dal 40% al 17,4%<ref>Rebeca, Ray and Sara, Kozameh. (Maggio 2012) [Ecuador's Economy Since 2007] p. 15.]</ref>. In un'indagine del 1998 risultava che la povertà era sostanzialmente maggiore tra le popolazioni indigene, in particolar modo tra le popolazioni rurali della sierra, dove arrivava al 96% della popolazione indigena, contro il 61% della popolazione non indigena, mentre di estrema povertà era affetto il 56% della popolazione indigena contro il 25% della non-indigena. Anche il lavoro infantile è maggiore tra le popolazioni indigene: nel 2001 solo il 57% dei minori tra i 5 e 18 anni tra gli indigeni andavano a scuola senza lavorare, contro il 73% dei non indigeni<ref>{{cita web|url=http://web.worldbank.org/WBSITE/EXTERNAL/BANCOMUNDIAL/EXTSPPAISES/LACINSPANISHEXT/0,,contentMDK:20505827~menuPK:508626~pagePK:146736~piPK:226340~theSitePK:489669,00.html|titolo=Ecuador - Datos destacados}}</ref>. Il petrolio, le cui riserve accertate sono state stimate a 6,51 miliardi di barili a partire dal 2011, rappresenta il 40% delle esportazioni e contribuisce al mantenimento di un saldo commerciale positivo<ref>{{cita web|url=http://www.indexmundi.com/ecuador/oil_proved_reserves.html|titolo=Oil Reserves}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.reuters.com/article/2012/08/13/ecuador-trade-idAFL2E8JDF2K20120813|titolo=Ecuador first-half trade surplus rises to $390 mln|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924170005/http://www.reuters.com/article/2012/08/13/ecuador-trade-idAFL2E8JDF2K20120813 }}</ref>. L'inflazione al consumatore è salita dal 4,5% al 5,3% dal 2011 al 2012, mentre il [[tasso di disoccupazione]] negli stessi anni è calato dal 4,2 al 4,1%, il più basso di sempre, nonostante la maggioranza della popolazione dell'Ecuador sia in età lavorativa, in quanto relativamente giovane<ref name=CIA2/>.
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Petrolio: 504 000 barili prodotti, di cui 198 700 raffinati nel 2012<ref name=CIA2/>.
Il paese è ricco di risorse minerarie, oltre a quelle petrolifere. Vi sono enormi giacimenti di [[rame]]; dal 2002 al 2012 è stato infatti estratto rame per un equivalente di 167,2 miliardi di dollari. Anche [[molibdeno]], [[oro]] e [[argento]] sono presenti in notevoli quantità nel sottosuolo ecuadoriano, così come presenti sono [[zinco]], [[piombo]] e [[zolfo]]<ref>{{cita web|url=http://www.telegrafo.com.ec/economia/item/ecuador-guarda-riqueza-bajo-tierra.html|titolo=Ecuador guarda riqueza bajo tierra|editore=El Telegrafo|data=4 aprile 2012|lingua=es|accesso=23 agosto 2021|urlarchivio=https://archive.
==== Agricoltura ====
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{{vedi anche|Trasporti in Ecuador}}
==== Strade ====
La rete viaria dell'Ecuador è di circa 44 000 km<ref>{{cita web|url=http://www.dspace.espol.edu.ec/bitstream/123456789/6124/4/capitulo%201.pdf|titolo=Planificacion y conceptualizacion}}</ref>; il 20% delle strade sono statali, il 24% provinciali e il 51% cantonali. Dei 155 progetti che negli ultimi anni il governo ha finanziato, il 58% riguarda il [[rifacimento]] e il miglioramento di strutture esistenti precedentemente costruite con materiale di bassa qualità. Il governo non impone pedaggi e finanzia di tasca propria il mantenimento delle vie di comunicazione<ref>{{Cita web|url=http://www.ecuadorlibre.com/index.php?option=com_content&view=article&id=63:cap-no-145-qel-sistema-vial-en-ecuadorq&catid=3:capsula-de-entorno-economico&Itemid=12|titolo=El Sistema Vial en Ecuador|autore=Julio Clavijo Acosta|sito=Ecuadorlibre.com|lingua=es|accesso=23 agosto 2021|urlarchivio=https://archive.
==== Aeroporti ====
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=== Turismo ===
[[File:Ecuador SanAntoniodePichincha MitaddelMundo Monumentstreet.JPG|
Il Ministero dell'Informazione e del Turismo è stato creato il 10 agosto 1992, all'inizio del governo di [[Sixto Durán Ballén]], prevedeva il turismo come attività fondamentale per lo sviluppo economico e sociale dei popoli. Di fronte al settore turistico in forte crescita, nel giugno 1994 fu deciso di rafforzare e favorire questa attività. L'Ecuador è un paese con grandi ricchezze naturali. La diversità delle '''Quattro Regioni''' dà origine a migliaia di specie di flora e fauna. Ci sono circa 1 640 specie di [[uccelli]]. Le specie di [[Farfalla|farfalle]] sfiorano i 4 500, 345 [[rettili]], 358 [[anfibi]] e 258 [[mammiferi]]. Non sorprende che l'Ecuador sia considerato uno dei 17 paesi in cui è presente la maggiore [[biodiversità]] del pianeta, ed è il paese più grande del mondo per biodiversità per ogni chilometro quadrato. La maggior parte della sua fauna e della flora vivono in 26 aree protette dallo Stato. Il paese è sede anche di una vasta gamma di culture.<br />Con il governo Correa lo slogan turistico dell'Ecuador è divenuto "Ecuador Ama la Vida".
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== Ambiente ==
=== Flora e fauna ===
[[File:Caribbean flamingo.jpg|
L'Ecuador è sede di una notevole biodiversità, e fa parte dei 17 paesi cosiddetti [[paesi megadiversi|megadiversi]] e ha la più alta concentrazione di biodiversità per chilometro quadrato<ref name=biodiversity>{{cita testo|url=http://www.usaid.gov/policy/budget/cbj2005/lac/pdf/518-001.pdf|titolo=Ecuador Biodiversity Conservation|accesso=22 settembre 2017|dataarchivio=23 marzo 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060323233748/http://www.usaid.gov/policy/budget/cbj2005/lac/pdf/518-001.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://web.conservation.org/xp/news/press_releases/2003/091603_andean_eng.xml|titolo=South America Banks on Regional Strategy to Safeguard Quarter of Earth's Biodiversity|accesso=22 settembre 2017|dataarchivio=11 ottobre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071011103200/http://web.conservation.org/xp/news/press_releases/2003/091603_andean_eng.xml|urlmorto=sì}}</ref>. Infatti il [[bioma]] della foresta pluviale e della foresta tropicale si estende su gran parte del suo territorio, mentre a ovest, vicino alla costa, è presente la foresta di [[mangrovia|mangrovie]], e, della provincia di Esmeraldas, in una zona chiamata [[Majagual]], si trovano le mangrovie più alte del mondo. Le [[isole Galápagos]] hanno una grande varietà di specie endemiche, un tempo oggetto di studio del celebre naturalista inglese [[Charles Darwin]], studio che gli ha permesso di sviluppare la nota teoria dell'evoluzione<ref>{{cita web|url=http://whc.unesco.org/pg.cfm?cid=31&id_site=1|titolo=Galápagos Islands|editore=[[UNESCO]].org}}</ref>. Le isole sono diventate famose in tutto il mondo grazie alle originali caratteristiche della sua fauna, in particolare le tartarughe. Nel 1978 l'[[UNESCO]] dichiarò le isole e la riserva marina come [[patrimonio dell'umanità]], e nel 1986 il mare che circonda le isole è stato dichiarato riserva marina. Tuttavia, una ventina d'anni dopo, nel 2007, la stessa UNESCO inserì l'ecosistema in pericolo a causa di fattori come la proliferazione di specie invasive e per l'aumento indiscriminato del turismo e dell'immigrazione<ref>{{cita web|url=http://greenreport.it/web/archivio/show/id/6977|titolo=L'Unesco conferma: Galapagos in pericolo|data=17 aprile 2007|editore=greenreport.it|accesso=23 giugno 2013}}</ref>. Nel 2010 comunque, la stessa UNESCO ha tolto dalla lista dei siti in pericolo le isole dopo che l'Ecuador ha mostrato un maggior impegno nel far fronte ai problemi che compromettevano l'integrità delle Galápagos<ref>{{cita web|url=http://www.ecologiae.com/galapagos-pericolo-lista-pericolo/19773/|titolo=Le Galapagos non sono più in pericolo, cancellate dalla lista dei siti in pericolo|data=31 luglio 2010|editore=ecologiae.com|accesso=23 giugno 2013}}</ref>.
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== Cultura ==
=== Letteratura ===
[[File:Eugenio Espejo (por Manuel Salas Alzamora).jpg|
La prima letteratura nell'Ecuador colonizzato, così come in tutta l'America Latina, è stata influenzato dal [[Siglo de Oro]] spagnolo. Uno dei primi scrittori fu [[Jacinto Collahuazo]], capo indigeno di Otavalo, che nonostante la repressione e la discriminazione dei popoli nativi da parte degli spagnoli, imparò a leggere e a scrivere in castigliano, anche se le sue opere furono scritte in [[lingua quechua]]. Gli spagnoli, ignorando il valore letterario dei suoi scritti, gli ordinarono di bruciarle nella piazza pubblica, dopodiché lo imprigionarono. Alcune parti dei suoi lavori furono ritrovate solo dopo molti secoli, come una poesia che descriveva l'impotenza e la tristezza del popolo Inca che aveva perso il loro re [[Atahualpa]]<ref>{{cita libro|autore=Claudio Zapata Silva|titolo=Intelectuales indígenas: piensan América Latina|url=http://books.google.it/books?id=7o0DJNz1MpIC&pg=PA174&lpg=PA174&dq=obras+literarias+de+jacinto+collahuazo&source=bl&ots=Z4Vf9IQsyJ&sig=VI6Xfe_lIOtbPmTfBcnVoaaeLqU&hl=it&sa=X&ei=Hya1UY-LHKr54AON14DABQ&ved=0CE4Q6AEwBA#v=onepage&q=obras%20literarias%20de%20jacinto%20collahuazo&f=false|anno=2007|città=Quito}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.diccionariobiograficoecuador.com/tomos/tomo8/c5.htm|titolo=Jacinto Collahuazo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130714124402/http://www.diccionariobiograficoecuador.com/tomos/tomo8/c5.htm }}</ref>.
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=== Musica ===
La musica ecuadoriana ha una lunga storia. Il ''Pasillo'' è un genere di [[musica latina]] indigena considerata musica nazionale in tutto il paese. Ci sono diversi tipi di musica tradizionale in Ecuador, come l{{'}}''albazo'', il ''pasacalle'', la ''tonada'', la ''capishca'', la ''bomba'' (suonata particolarmente tra gli afro-ecuadoriani di Esmeraldas), e altri. La ''tecnocumbia'' e la ''rockola'' sono invece esempio di generi musicali con influenza straniera. Una delle forme più tradizionali di danze ecuadoriane è il ''sanjuanito'', originario del Nord dell'Ecuador ([[Cantone di Otavalo|Otavalo]]) e ballata nelle feste indigene<ref>{{cita web|url=http://radiohcjb.org/musica-del-ecuador.html|titolo=Conozca el Ecuador y su música|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130518231332/http://www.radiohcjb.org/musica-del-ecuador.html
Una delle più note cantanti ecuadoriane del XX secolo fu sicuramente [[Carlota Jaramillo]] (1904-1987), soprannominata spesso nel suo paese ''Regina della canzone nazionale'' o la ''regina del [[pasillo]]''. E ancora, tra gli altri, spicca la figura di [[Julio Jaramillo]]<ref>http://www.mondolatino.it/svago/artisti/juliojaramillo.php</ref>.
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== Sport ==
[[File:Jefferson-Perez.jpg|
[[File:Andrés Gómez Santos - Internazionali d'Italia 1982.jpg|
=== Calcio ===
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=== Gastronomia ===
{{vedi anche|Cucina ecuadoriana}}
[[File:Fanesca.jpg|
Nonostante non sia un paese vasto, la cucina ecuadoriana è piuttosto varia per via dei diversi climi del paese (costa, sierra, oriente e isole). Il pesce è consumato maggiormente nella costa, [[Istiophoridae|Picudo]], Dorado, [[Trota]], Corvina sono tra i più diffusi. I piatti più tipici e conosciuti di pesce sono: il [[ceviche]], la zuppa di mare, l'encocado (stufato di pesce con cocco), l'encebollado, i bollos, lo stufato di pesce con arachidi. Il [[Musa acuminata|platano]] è quasi onnipresente nei piatti "costegni", il "platano verde" viene consumato fritto, bollito o alla griglia, così come il "maduro", più dolce e di color giallo simile alla [[banano|banana]], quest'ultima consumata cruda come frutta. Il verde è spesso mescolato con pesce o carne in alcune ricette tipiche<ref name=ecuatorianosenelmundo>{{cita web|url=https://ecuatorianosenelmundo.wordpress.com/ecuador-y-su-historia/gastronomia/189-2/|titolo=Comida típica ecuatoriana|editore=ecuatorianosenelmundo.wordpress.com|accesso=24 dicembre 2013}}</ref>.
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* {{cita libro|autore=AA.VV. |titolo=Ecuador - All'ombra dei vulcani |anno=1981|editore=Erizzo|isbn=88-7077-000-1}}
* {{cita libro|autore=Alberto Acosta|titolo=Breve historia económica del Ecuador|editore=Corporacion Editora Nacional|anno=1995|isbn=9978-84-210-1}}
* {{cita libro|autore=Regis St. Louis|titolo=Ecuador e Galápagos|url=http://books.google.it/books?id=zB_AcgAMmoEC&printsec=frontcover&dq=ecuador&hl=it&sa=X&ei=XvG3UZSiA43e8AS-w4CwCA&ved=0CEgQ6AEwAw|anno=2010|editore=[[EDT (editore)|EDT]]|
* {{cita libro|autore=[[Ugo Stornaiolo]]|titolo=Ecuador: anatomía de un país en transición|url=http://books.google.it/books?id=H3fD6-zpYX4C&dq=ecuador&hl=it&source=gbs_navlinks_s|anno=1999|ed=2|città=Quito|editore=Docutech|isbn=9978-04-554-6|cid=Stornaiolo}}
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