Claude Debussy: differenze tra le versioni
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|Attività2 = pianista
|Nazionalità = francese
|Immagine =
|Didascalia = Claude Debussy nel 1908
}}
È considerato
Nella sua musica confluirono le tematiche della scuola francese da [[Charles Gounod|Gounod]] a [[Gabriel Fauré|Fauré]], la ricerca pianistica di [[Fryderyk Chopin|Chopin]], la scoperta di inconsuete armonie orientali e, inizialmente, le innovazioni verso una nuova armonia di [[Richard Wagner|Wagner]]. Figura a sé stante rispetto ai suoi colleghi musicisti, con cui non sempre ebbe relazioni facili, si trovò più a suo agio con poeti e pittori.<ref name="Walsh">{{cita libro | nome=Stephen |cognome=Walsh| titolo=Debussy. A Painter in Sound | anno= | editore= | città=Londra 2018 Faber & Faber, (trad. italiana di Marco Bertoli, Claude Debussy, Il pittore dei suoni, EDT, Torino, 2019)| }}</ref> Nei salotti letterari si avvicinò a quel clima estremamente raffinato nato dalle poesie di [[Charles Baudelaire]] e poi di [[Paul Verlaine|Verlaine]] e [[Stéphane Mallarmé|Mallarmé]]. La sua sensibilità era capace di cogliere quelle sfumature e quei riflessi impalpabili che all'epoca lo portarono ad essere accostato alla pittura impressionista, tantoché Debussy viene tuttora visto, da buona parte della storiografia musicale, fra cui [[Massimo Mila]],<ref name=Mila>{{cita libro | nome=Massimo | cognome=Mila | titolo=Breve storia della musica | anno=1963 | editore=Einaudi | città=Torino | p=358 }}</ref> come uno dei principali esponenti dell'[[impressionismo musicale]];<ref> Il termine rimase legato alla musica di Debussy dal 1887 in seguito alla critica negativa di "vago impressionismo" dato alla sua composizione ''[[Printemps (Debussy)|Printemps]]'' da parte dell'[[Académie de France à Rome|Accademia di Francia]]</ref> lo stesso compositore negò tali influenze nella sua musica, nonché l'appartenenza a tale movimento artistico.<ref>Daniel T. Politoske, Martin Werner: ''Music, Fourth Edition'', p. 419; Prentice Hall. ISBN 0-13-607616-5.</ref> Più significative furono invece le influenze simboliste, legate alle sue
Il cammino per trovare un suo linguaggio autentico fu lungo e laborioso. Dopo aver composto brani significativi come il ''[[Prélude à l'après-midi d'un faune]]'' e la ''[[Suite bergamasque]]'', raggiunse il suo primo vero successo a quarant'anni con l'opera ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]''. Con ''[[La Mer]]'' elaborò un vero rinnovamento dello stile sinfonico; egli però predilesse sempre il pianoforte per le sue composizioni lasciando opere come ''[[Images (Debussy)|Images]]'', ''[[Children's Corner]]'' e i 24 ''[[Préludes (Debussy)|Préludes]]''.
Nella sua opera si trovano costantemente aspetti per lui irrinunciabili: la bellezza, un'espressione fondata su un grande equilibrio ed esattezza, e una costruzione compositiva solida, elementi che si ritroveranno nella futura musica del [[XX secolo|
== Biografia ==
[[File:Maison natale de Debussy.jpg|alt=Casa natale di Claude Debussy a Saint-Germain-en-Laye|miniatura|Casa natale di Claude Debussy a [[Saint-Germain-en-Laye]] (38, rue au Pain).]]
===I primi anni: nascita, formazione ed esordi===
Nato in una famiglia di modeste condizioni di commercianti di porcellane,<ref name=Charton>{{cita libro | nome=Ariane | cognome=Charton | titolo=Claude Debussy | anno= | editore= | città=Parigi 2012 Édition Gallimard, (trad. italiana di Gianluca Faragalli, Hans e Alice Zevi, 2016)| }}</ref> Debussy ebbe le prime nozioni di musica da Antoinette Mauté de Fleurville, suocera del poeta [[Paul Verlaine]], discreta pianista, che gli diede gratuitamente lezioni; anche se il padre avrebbe voluto che il suo primogenito si arruolasse in [[Marina militare|Marina]], M.me de Fleurville riuscì a convincerlo a farlo studiare musica e si adoperò per farlo entrare al [[Conservatoire national supérieur de musique et de danse de Paris]] (1872-1884).<ref name=Lesure>{{cita libro | nome=François | cognome=Lesure | titolo=''Debussy avant Pelléas ou les Années symbolistes'' | anno= | editore= | città=Parigi 1992 Édition Klincksieck (trad. italiana di Carlo Gazzelli, ''Debussy. Gli anni del simbolismo'', EDT, Torino, 1994)| }}</ref> Qui il giovane Debussy, superato l'esame di ammissione il 22 ottobre 1872, studiò pianoforte con [[Antoine François Marmontel|Antoine Marmontel]], composizione con [[Ernest Guiraud]] e solfeggio con [[Albert Lavignac]].<ref name=Lesure/>
Marmontel capì subito le possibilità artistiche del giovane Debussy, anche se non apprezzava le sue eccentricità pianistiche.<ref name=Lesure/> Nel 1877 Achille-Claude entrò a far parte della classe di armonia di [[Émile Durand]], insegnante molto rigoroso che si scontrò più volte con l'allievo per l'originalità delle sue idee. Nel 1880, grazie al Conservatorio, ottenne l'incarico di pianista accompagnatore presso la baronessa russa [[Nadežda Filaretovna von Meck|Nadežda von Meck]], ricca mecenate e buona musicista dilettante, seguendola nei suoi viaggi in Italia. In questo periodo scrisse il suo [[Trio per pianoforte e archi (Debussy)|Trio per pianoforte e archi]].
In questo stesso periodo conobbe Henri A. Vasnier, architetto, funzionario statale e appassionato d'arte,<ref name=Lesure/> che lo prese in simpatia e che gli consigliò di partecipare al [[Prix de Rome]]
=== Villa Medici ===
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Il musicista partì per l'Italia e soggiornò a [[Roma]], a [[Villa Medici]], dove studiò, grazie alla [[borsa di studio]], tra il 1885 e il 1887; qui ebbe modo di conoscere [[Franz Liszt]]<ref name="Charton"/> ed entrò in contatto con la musica di [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]] e di [[Orlando di Lasso]], della quale rimase subito entusiasta.<ref name="Walsh"/> Il musicista visse a [[Villa Medici]] dal 28 gennaio 1885 al 2 marzo 1887, studiando e componendo presso l'[[Académie de France à Rome|Accademia di Francia]].<ref>Citato in: I bemolle sono blu - infanzia, Studi musicali. Prix de Rome</ref> Sempre a corto di denaro, Debussy non si faceva scrupolo di chiedere aiuti ad amici e conoscenti, anche al conte [[Giuseppe Primoli]] che aveva conosciuto in un salotto solo da pochi giorni a cui fece una richiesta di cinquecento franchi per pagare la cena dopo la vittoria al Prix de Rome.<ref>"Caro amico... I miei genitori non sono ricchi e non posso pagare la cena per festeggiare il mio premio. Ho cercato invano di vendere la mia musica. Ma tutto mi è stato sfavorevole, ho contratto vari debiti che dovrò regolare prima di partire, per cui non posso neppure offrirle dei fiori, ''che lei ama tanto''. Vi chiedo quindi di prestarmi cinquecento franchi..." Dalla lettera di Claude Debussy al Conte Primoli del 1884, in ''Correspondance de Claude Debussy (1872-1918)'', Paris, Gallimard, 2005</ref> Debussy, durante la sua permanenza nella città, visitò molti luoghi attorno alla capitale; diverse volte si recò a Fiumicino e fu ospite nella villa del conte Primoli, di cui era diventato amico, anche durante l'assenza del proprietario.<ref>"Sono stato a Fiumicino, Primoli essendo a Parigi, mi ha offerto la sua villa che è deliziosamente sistemata. Fiumicino è un luogo affascinante dove i romani vengono a farsi i bagni a mare, dove ho già avuto un piacevolissimo soggiorno. Lì ho goduto di una completa solitudine, è ciò che chiedo per adesso" in una lettera di Debussy a Henri Vasnier dell'agosto 1885 in ''Correspondance de Claude Debussy (1872-1918)'', Paris, Gallimard, 2005</ref>
La permanenza romana fu comunque un periodo difficile per Debussy, il quale faticò molto a portare a termine gli incarichi compositivi dati dal Conservatorio; la mancanza di ispirazione era da lui attribuita al contesto poco favorevole e deprimente in cui si trovava. Rientrò finalmente a [[Parigi]] nel marzo 1887.
[[File:Debussy 1885.jpg|thumb|Debussy a [[Villa Medici]] a [[Roma]], nel 1885 (al centro, con la giacca bianca).|334x334px]]
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la conoscenza dell'arte orientale; rimase colpito dal ''teatro annamita'' che utilizzava strumenti inconsueti, ma soprattutto lo affascinarono le musiche orientali, in particolare il [[Gamelan]] giavanese che influenzerà in modo significativo la sua opera;<ref name=Charton/> Debussy rimase fortemente impressionato da questa nuova musica, dalla sua polifonia e dagli inusuali arabeschi, tutti aspetti che si rifletteranno già nella sua ''[[Fantaisie]]'' composta proprio in quel periodo.<ref name=Lesure/>
L'influenza di [[Richard Wagner|Wagner]], e soprattutto del ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'', è evidente nel poema lirico ''La Damoiselle élue'', scritto fra il 1887 e il 1888,<ref name=Walsh/> e nei ''Cinq poèmes de Baudelaire'', terminati nel 1889, mentre altri suoi brani dello stesso periodo, in particolar modo l'impostazione delle arie scritte sul testo di poesie dell'amico [[Paul Verlaine|Verlaine]] (''[[Ariettes oubliées]], Trois mélodies, Fêtes galantes''), sono in uno stile più volubile, come sarà poi nel ''[[Quartetto per archi (Debussy)|Quartetto per archi]]'' in Sol minore del 1893, influenzato dalla musica di [[César Franck|Franck]]; in tale opera non solo è presente l'utilizzo del [[Modo (musica)|modo frigio]], ma anche quello di altri modi meno consueti, in particolare il modo
Ai primi di agosto del 1889 si recò nuovamente a Bayreuth per assistere al ''[[Tristano e Isotta (opera)|Tristano e Isotta]]'', opera che conosceva bene sulla carta, ma che non aveva ancora ascoltato in teatro; questo incontro con il ''Tristano'' segnò la fine del periodo wagneriano di Debussy.<ref name=Lesure/>
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[[File:Claude Debussy 1909.jpeg|thumb|Debussy nel 1909]]
===
Debussy ebbe una vita molto movimentata, soprattutto sentimentalmente.
Debussy aveva intanto impostato la stesura di un'opera lirica, ''Pelléas et Mélisande'', dopo aver assistito a teatro al dramma omonimo di [[Maurice Maeterlinck]]; lavorava anche al suo ''Prélude à l'après-midi d'un faune'' che fu eseguito in prima assoluta a dicembre 1894 alla presenza di Mallarmé che si dimostrò entusiata della musica.<ref name=Charton/> Nell'inverno terminò anche i primi tre brani delle ''[[Images (Debussy)|Images]]'' per pianoforte e continuò ancora a scrivere e limare il suo ''Pelléas'', chiuso in una stanza da cui usciva di rado. L'opera fu terminata nel 1895, ma Debussy continuò a modificarla e a rifinirla; egli cercò di farla rappresentare alla fine dell'anno, ma per disaccordi con Maeterlinck non se ne fece nulla.
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Debussy dovette subire la riprovazione della società civile dell'epoca e molti suoi amici si allontanarono.<ref name=Walsh/> Lo scandalo provocato da tale azione costrinse Debussy e la Bardac (già incinta di lui) a recarsi segretamente in [[Inghilterra]] nell'aprile del 1905. La coppia si sistemò nel Grand Hotel di [[Eastbourne]], dove Debussy completò la suite sinfonica ''[[La Mer]]'' e divorziò da Lily il 2 agosto.<ref>[http://www.litart.co.uk Diane Enget Moore, ''Debussy in Jersey. The centenary, 1904-2004'']</ref> A giugno venne finalmente pubblicata la ''Suite bergamasque'' con il celebre ''Claire de lune''. Debussy ed Emma tornarono a Parigi a fine settembre, giusto in tempo per la nascita della loro bambina Claude-Emma (l'unica figlia avuta dal compositore) il 30 ottobre. Chiamata affettuosamente ''Chou-chou'', Claude-Emma era la dedicataria del famoso ''[[Children's Corner]]'', una raccolta di sei pezzi per pianoforte composta nel 1908, anno in cui i suoi genitori finalmente si sposarono.
[[File:Debussy's house, Sq. de l'av. Foch.jpg|thumb|L'ultima abitazione di Debussy a Parigi, oggi in [[Avenue Foch]]]]
===La malattia e gli ultimi anni===
Nel febbraio 1909 il musicista avvertì i primi sintomi
Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], dietro pressione della moglie che temeva l'avanzata dei tedeschi, Debussy lasciò Parigi e si trasferì con la famiglia a [[Angers]] nella [[paesi della Loira|regione della Loira]]. Nel marzo 1915 il compositore perse la madre, e poco dopo la suocera. Si trasferì poi a [[Dieppe]] in Normandia e quindi a Pourville, in una villa messa a disposizione da amici, trascorrendo qui l'ultimo periodo sereno.<ref name=Charton/> Al rientro a Parigi la malattia, che si era aggravata, gli provocò molte sofferenze e nel mese di dicembre 1915 il compositore subì un intervento che servì solo a ritardare gli effetti del cancro; venne sottoposto a radioterapia e trattato con morfina per il dolore. Come se non bastassero i problemi di salute, nel corso del 1916 il musicista venne condannato a pagare la somma di trentamila franchi
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[[File:Tombe de Claude Debussy.JPG|thumb|Tomba di Claude Debussy al cimitero di Passy|288x288px]]
Claude Debussy morì a [[Parigi]] il 25 marzo del
Nel disperato clima bellico che si respirava al tempo in Francia, la sua processione funebre si tenne in maniera veloce e sobria per le vie deserte della città, fino al [[cimitero di Père-Lachaise]]: vi parteciparono non più di venti persone, tra cui [[Paul Dukas]] e l'editore Durand. Solo dopo la fine della guerra, otto mesi dopo, fu possibile celebrarne degnamente la morte e poco dopo il suo corpo venne traslato nel [[cimitero di Passy]], dietro il [[Trocadéro]], dove attualmente riposa tumulato insieme con la moglie Emma, morta nel 1934, e con la figlia Chou-chou,<ref>{{cita web|url=https://www.findagrave.com/memorial/9680661/claude_emma-debussy|sito=Find a Grave|titolo=Claude-Emma "Chouchou" Debussy|accesso=10 febbraio 2020}}</ref> la quale invece sopravvisse al padre per nemmeno un anno, perendo a soli tredici anni (1919) durante un'epidemia di [[difterite]].
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== Lo stile ==
[[File:Satie & Debussy Paris 1910-s.jpg|thumb|Erik Satie
{{citazione|L'estetica di Debussy si riallaccia, in molti suoi lavori, al simbolismo; ma vista nel suo insieme, è impressionista. Vogliate perdonarmi: non ne sono un po' io la causa? Così almeno si dice. |[[Erik Satie]]<ref>citato in: Flavio Testi, ''La Parigi musicale del primo Novecento: cronache e documenti'' Torino, EDT, 2003, pag.258</ref>}}
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== Composizioni ==
{{vedi anche|Composizioni di Claude Debussy|Composizioni di Claude Debussy per numero di catalogo}}
=== Composizioni per orchestra ===▼
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* ''[[Printemps (Debussy)|Printemps]]'' (1887)▼
* ''[[Prélude à l'après-midi d'un faune]]'' (1894)▼
* ''[[Nocturnes (Debussy)|Nocturnes]] (Nuages, Fêtes, Sirenes)'' (1899)▼
* ''[[La mer]]'' (1905)▼
* ''[[Images (Debussy)|Images: Gigues, Ibéria, Rondes de printemps]]'' (1913)▼
* ''Marche écossaise sur un thème populaire''▼
* ''[[Fantaisie]]'' per pianoforte e orchestra (1889-1890)▼
* ''[[Danses pour harpe chromatique et orchestre d'instruments à cordes]]'' (1904)▼
* ''[[Première rhapsodie]]'' per clarinetto e orchestra (1909-1910)▼
* svariate trascrizioni di brani propri o altrui.▼
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=== Composizioni per pianoforte ===
[[File:Debussy 1893.jpg|thumb|Debussy al
Debussy scrisse molta musica per [[pianoforte]] e s’impegnò a sfruttare tutte le potenzialità timbriche ed espressive di tale strumento che prediligeva più di ogni altro. I brani più importanti
Debussy cominciò ad associare la sua musica con impressioni visuali dell'Oriente, [[Spagna]], paesaggi, e altro, in una sequenza di messe in scena di brevi composizioni. Ciò può essere ascoltato nel volume di brani conosciuto come ''[[Estampes (Debussy)|Estampes]]'', composto nel 1903 e che raggruppa brani opportunamente intitolati, ad esempio ''Pagodes'' che evoca una sensazione d'Oriente e di magnifiche pagode con le loro solenni torrette. Il secondo brano in ''Estampes'' dal titolo ''La soirée dans Grenade'' rammenta vividamente un'atmosfera spagnola.
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Pure nella sua famosa ''[[Children's Corner]]'' per pianoforte, che scrisse per la sua amata figlia che chiamava ''Chou-chou'', si suggeriscono suggestioni dall'Oriente e si nota anche una nuova ondata di influenza [[jazz]] nel suo pezzo ''Golliwogg's Cake-walk''; al tempo stesso Debussy si diverte alle spalle di [[Richard Wagner]] con una citazione di un tema dal ''[[Tristano e Isotta (opera)|Tristano e Isotta]]''.<ref name=Walsh/>
L'ultimo volume degli ''Études'' (1915) similmente interpreta varietà di stili e trame, meramente come esercizi pianistici, e comprende brani che sviluppano all'estremo forme irregolari come anche altri influenzati dai lavori del giovane [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] (presenza anche nella suite ''En blanc et noir'' per due pianoforti, 1915).
Il progettato gruppo di sei sonate per pianoforte fu bruscamente interrotto dalla morte del compositore.
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** ''[[Préludes (Debussy)|Préludes]]'' I e II
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** ''Lindaraja''
** ''[[En blanc et noir]]''
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▲=== Composizioni per orchestra ===
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▲* ''[[Printemps (Debussy)|Printemps]]'' (1887)
▲* ''[[Prélude à l'après-midi d'un faune]]'' (1894)
▲* ''[[Nocturnes (Debussy)|Nocturnes]] (Nuages, Fêtes, Sirenes)'' (1899)
▲* ''[[La mer]]'' (1905)
▲* ''[[Images (Debussy)|Images: Gigues, Ibéria, Rondes de printemps]]'' (1913)
▲* ''Marche écossaise sur un thème populaire''
▲* ''[[Fantaisie]]'' per pianoforte e orchestra (1889-1890)
▲* ''[[Danses pour harpe chromatique et orchestre d'instruments à cordes]]'' (1904)
▲* ''[[Première rhapsodie]]'' per clarinetto e orchestra (1909-1910)
▲* svariate trascrizioni di brani propri o altrui.
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* ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]''
* ''[[Le diable dans le beffroi]]'' (incompiuta)
* ''[[Le martyre de Saint Sébastien]]''▼
* ''[[La chute de la maison Usher]]'' (incompiuta)
=== Balletti e musiche di scena ===
Il [[balletto]] ''[[Jeux]]'' (1912-1913) contiene alcune delle più notevoli innovazioni nell'armonia che va al di là di ogni modulazione tradizionale; la musica è fluttuante e apparentemente priva di legami in una forma che si muove liberamente al di sopra del suo proprio spazio<ref name=Gemmo>{{cita libro | nome=Francesca | cognome=Gemmo | titolo=Jeux Poema danzato | anno= | editore= | città=Trento 2011 Tangram Edizioni Scientifiche | }}</ref>. Debussy non amò molto il soggetto di [[Vaclav Nižinskij]], il balletto ebbe per di più uno scarso successo, cancellato subito dallo scandalo suscitato pochi giorni dopo da ''[[La sagra della primavera]]'' di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij| Stravinskij]].
Altri successivi lavori teatrali, come i balletti ''[[Khamma]]'' (1911-1912) e ''[[La boîte à joujoux]]'' (1913), non furono totalmente orchestrati da Debussy. ''[[Le martyre de Saint Sébastien]]'' (1911), musiche di scena su testo di [[Gabriele D'Annunzio]], è da ricordare per il sostegno a un'antica atmosfera modale che era altrimenti sfiorata solo in brevi pezzi per piano (ad esempio ''La cathédrale engloutie''). ''Le palais du silence ou No-Ja-Li'' (1913-1914) è un balletto incompiuto di cui restano solo poche pagine.
*''Khamma''
*''Jeux''
*''La boîte à joujoux''
*''Le palais du silence ou No-Ja-Li''
=== Musica da camera ===
Tra le composizioni dedicate alla musica cameristica è da ricordare ''[[Syrinx]]'' (1913) per flauto solo, uno dei brani più noti dedicati a questo strumento. La rarefazione degli ultimi lavori per pianoforte è presente anche nella ''[[Sonata per flauto, viola e arpa]]'' (1915), nonostante la sonata e i pezzi ad essa simili ricatturino anche il classicismo inquisitivo ispirato dalle poesie di Verlaine.
* [[Trio per pianoforte e archi (Debussy)|Trio per pianoforte e archi]] in Sol magg.
* [[Quartetto per archi (Debussy)|Quartetto per archi]] in Sol min. op. 10
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* ''[[Première rhapsodie]]'' per clarinetto e pianoforte in Si bemolle magg.
* ''Petite pièce pour clarinette et piano''
* ''
* [[Sonata per violoncello e pianoforte (Debussy)|Sonata per violoncello e pianoforte]]
* [[Sonata per flauto, viola e arpa]]
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* ''Invocation''
* ''L'enfant prodigue'' (''Il figliuol prodigo''), scena lirica in 3 parti per soprano, tenore, baritono, coro ad libitum e orchestra
* ''[[La Damoiselle élue]]'', per voci femminili, coro e orchestra
* ''[[Trois chansons de Charles d'Orléans]]'', per coro di voci miste a cappella
* ''[[Noël des enfants qui n'ont plus de maison]]''
* ''Ode à la France''
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=== Scritti ===
* ''Monsieur Croche et autres écrits'', a cura di F. Lesure, Parigi, Gallimard, 1987. (Traduz. parz. in ''Il signor Croche antidilettante'', ed. Studio Tesi, Roma, 1986)
* ''Correspondance 1872-1918'', edizione a cura di François Lesure e Denis Herlin, Parigi, Gallimard, 2005
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Ariane Charton|titolo= Claude Debussy, Éditions Gallimard, 2012, Parigi|traduttore=Gianluca Faragalli, Claude Debussy. La vita e la musica|editore=Hans e Alice Zevi|anno=2016|città=Milano|ISBN=978-88-98-5992-26}}
* Claude Debussy, ''I bemolli sono blu. Lettere 1884-1918. A cura di
* {{cita libro|autore=Claude Debussy|titolo=Il signor Croche antidilettante|città=Milano|editore=Adelphi|data=2003|ISBN=978-88-459-1801-8}}
* {{Cita libro|autore=François Lesure|titolo=''Debussy avant Pelléas ou les Années symbolistes'', Paris, Klincksieck, 1992|traduttore=Carlo Gazzelli, Debussy. Gli anni del simbolismo|editore=EDT |anno=1994|città=Torino|ISBN= 978-88-7063-166-1}}
* {{Cita libro|cognome= Lesure|nome= François|titolo= Claude Debussy: Biographie critique |editore=Klincksieck|città= Parigi|anno=1994|ISBN=2252029811| }}
* Hendrik Lücke, ''Mallarmé - Debussy. Eine vergleichende Studie zur Kunstanschauung am Beispiel von „L'Après-midi d'un Faune“.'' (= Studien zur Musikwissenschaft, Bd. 4). Dr. Kovac, Hamburg 2005, ISBN 3-8300-1685-9.
* {{Cita libro|autore=[[Massimo Mila]]|titolo=Breve storia della musica|editore=Einaudi|anno=1963|città=Torino|cid=Mila}}
* {{en}}[[Rudolph Réti]], ''Tonality, Atonality, Pantonality: A study of some trends in twentieth century music'', [[Westport (Connecticut)|Westport]], [[Connecticut]], Greenwood Press - ISBN 0-313-20478-0.
* Giovanbattista Tusa, ''Quasi Niente: il tempo cosmico di Claude Debussy'', Palermo, il Palindromo, 2024, ISBN 979-12-81391-12-3
* {{Cita libro|autore= Stephen Walsh|titolo= Claude Debussy. A Painter in Sound, Londra, 2018, Faber & Faber|traduttore=Marco Bertoli, Claude Debussy, Il pittore dei suoni|editore= EDT|anno=2019|città= Torino|ISBN= 978-88-5925-664-9}}
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