Veronica serpyllifolia: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
|nome=Veronica a foglie di serpillo
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|FIL?=si
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=[[Asteridi]]
|clade7=[[Euasteridi]]
|clade8=[[Euasteridi I]]
|ordineFIL=[[Lamiales]]
|famigliaFIL=[[Plantaginaceae]]
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}}
La '''veronica a foglie di serpillo''' (nome scientifico '''''Veronica serpyllifolia''''' <small>[[Linneo|L.]], [[1753]]</small>) è una pianta [[
==Etimologia==
Il nome generico (''Veronica'') deriva dal personaggio biblico [[Santa Veronica]], la donna che ha dato a [[Gesù]] un panno per asciugare il suo volto mentre è sulla via del [[Calvario]]. Alcune macchie e segni sui petali della corolla di questo fiore sembrano assomigliare a quelli del sacro fazzoletto di Veronica. Per questo nome di pianta sono indicate altre etimologie come l'arabo ''"viru-niku"'', o altre derivate dal latino come "vera-icona" (immagine vera).<ref>{{cita|David Gledhill 2008|pag. 400
Il [[nome scientifico]] della specie è stato definito da [[Linneo]] ([[1707]] – [[1778]]), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione ''"[[Species Plantarum]]"'' - Edition 1: 12.<ref>{{cita web|url=https://www.biodiversitylibrary.org/page/358033#page/24/mode/1up|titolo=BHL - Biodiversity Heritage Library|accesso=24 novembre 2018}}</ref> del [[1753]].<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=812009-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=24 novembre 2018}}</ref>
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[[File:Veronica serpyllifolia W.jpg|upright=0.7|thumb|I fiori]]
[[File:Veronica - Racemi dell'infiorescenza.png|upright=2|sinistra|thumb|Racemi dell'infiorescenza: A) racemi terminali separati dalle foglie; B) racemi terminali non separati dalle foglie; C) racemi laterali]]
L'altezza di questa pianta varia tra 5 e 30
===Radici===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono fascicolate da [[Rizoma|rizomi]] lunghi e sottili.
===Fusto===
La parte aerea del [[Fusto (botanica)|fusto]] è cespitosa, strisciante e poi eretta nella ramificazione (parte fiorifera). La superficie è brevemente [[Glossario botanico#P|pubescente]] (per peli pluricellulari anche ghiandolari) o [[Glossario botanico#G|glabra]]. I fusti fioriferi si formano da getti striscianti e sottili, a consistenza [[erba]]cea, colorati di verde-chiaro.
===Foglie===
Le [[Foglia|foglie]] lungo il [[Glossario botanico#C|caule]] sono disposte in modo opposto, sono sub[[Sessilità|sessili]] o brevemente [[Picciolo|picciolate]] ed hanno delle forme da [[Glossario botanico#O|oblunghe]] (ovato-oblunghe) a subrotonde. I bordi sono [[Glossario botanico#C|crenato]]-seghettati o più o meno interi. La superficie, subglabra, è percorsa da 3 - 5 venature. Dimensione delle foglie: larghezza 5
===Infiorescenza===
Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] sono dei [[Racemo (botanica)|racemi]] (sia terminali che ascellari) con 7 - 40 fiori. I racemi sono chiaramente separati dalla parte fogliare (tipo A - vedi figura). Nell'infiorescenza sono presenti delle [[Brattea|brattee]] disposte in modo alterno (alla cui ascella generalmente si trova un fiore). I racemi sono provvisti di poche o molte ghiandole (peli multicellulari), o ne sono privi. I [[Peduncolo (botanica)|peduncoli]] dei fiori sono lunghi quanto le brattee (più o meno). Lunghezza dei peduncoli: 2
===Fiore===
I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] e tetraciclici (composti da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[calice (botanica)|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]), pentameri ([[calice (botanica)|calice]] e [[corolla]] divisi in cinque parti). Larghezza della corolla: 5
* Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente [[formula fiorale]]:
::: X o * '''K''' (4-5), ['''C''' (4) o (2+3), '''A''' 2+2 o 2], '''G''' (2), capsula.<ref name=BotSis/>
* Calice: il [[Calice (botanica)|calice]] campanulato, [[Glossario botanico#G|gamosepalo]] e più o meno [[Glossario botanico#A|attinomorfo]], è diviso in 4 profonde [[Glossario botanico#L|lacinie]] da ellittiche a ovali (il [[sepalo]] posteriore - il quinto - è mancante), con apice acuto.
* Corolla: la [[corolla]] è [[Glossario botanico#G|gamopetala]] e debolmente [[Glossario botanico#Z|zigomorfa]] con forme tubolari (il tubo è corto) e terminante in quattro larghi lobi con forme da orbicolari a oblunghe (il lobo superiore è leggermente più grande - due lobi fusi insieme, quello inferiore è più stretto); i lobi sono disposti in modo [[Glossario botanico#P|patente]]. La corolla è [[Glossario botanico#R|resupinata]]; i lobi sono appena [[Glossario botanico#E|embricati]]. La corolla è colorata di biancastro, celeste o blu-violaceo.
* Androceo: gli [[Stame|stami]] sono due lunghi (gli altri tre sono abortiti) e sono più corti del tubo corollino. I [[Glossario botanico#F|filamenti]] sono [[Glossario botanico#A|adnati]] alla corolla. Le [[Antera|antere]] hanno due [[Teca (botanica)|teche]] più o meno separate, uguali con forme arrotondate.
* Gineceo: il [[gineceo]] è bi[[Glossario botanico#C|carpellare]] ([[Glossario botanico#S|sincarpico]] - formato dall'unione di due carpelli [[Glossario botanico#C|connati]]). L'[[Ovario (botanica)|ovario]] (biloculare) è [[Ovario (botanica)#Classificazione del tipo di ovario in base alla sua posizione sul ricettacolo|supero]] con forme ovoidi e compresso lateralmente. Gli [[Ovulo (botanica)|ovuli]] per [[Glossario botanico#L|loculo]] sono da numerosi a pochi (1 - 2 per loculo), hanno un solo [[Glossario botanico#T|tegumento]] e sono [[Glossario botanico#T|tenuinucellati]] (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).<ref>{{cita|Musmarra 1996}}.</ref> Lo [[Stilo (botanica)|stilo]] filiforme con stigma [[Glossario botanico#C|capitato]] e ottuso è lungo come l'insenatura della corolla. Il disco [[Nettare (botanica)|nettarifero]] è presente nella parte inferiore della corolla (sotto l'ovario). Lo stilo è lungo circa 2 - 3,5
▲* Gineceo: il [[gineceo]] è bi[[Glossario botanico#C|carpellare]] ([[Glossario botanico#S|sincarpico]] - formato dall'unione di due carpelli [[Glossario botanico#C|connati]]). L'[[Ovario (botanica)|ovario]] (biloculare) è [[Ovario (botanica)#Classificazione del tipo di ovario in base alla sua posizione sul ricettacolo|supero]] con forme ovoidi e compresso lateralmente. Gli [[Ovulo (botanica)|ovuli]] per [[Glossario botanico#L|loculo]] sono da numerosi a pochi (1 - 2 per loculo), hanno un solo [[Glossario botanico#T|tegumento]] e sono [[Glossario botanico#T|tenuinucellati]] (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).<ref>{{cita|Musmarra 1996}}</ref> Lo [[Stilo (botanica)|stilo]] filiforme con stigma [[Glossario botanico#C|capitato]] e ottuso è lungo come l'insenatura della corolla. Il disco [[Nettare (botanica)|nettarifero]] è presente nella parte inferiore della corolla (sotto l'ovario). Lo stilo è lungo circa 2 - 3,5 mm e sporge dall'insenatura.
===Frutti===
Il [[frutto]] è del tipo a [[
==Riproduzione==
* Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
* Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo [[Formicidae|formiche]] (disseminazione
==Tassonomia==
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===Filogenesi===
La specie ''V. serpyllifolia'' appartiene alla sezione ''Veronicastrum'' <small>Koch</small> caratterizzata da piante perenni con [[Racemo (botanica)|racemi]] terminali.<ref name=Pignatti/>
Studi più recenti hanno descritto la ''V. serpyllifolia'' all'interno del subgenere ''Beccabunga'' <small>(Hill) Dumort.</small> comprendente i gruppi di ''V. beccabunga'', ''V. sepyllifolia'' e quelli annuali di ''V. acinifolia''.<ref name=Albach>{{cita|Albach et al. 2004-2|pag. 276}}.</ref>
Inoltre la specie di questa voce fa parte del '''Gruppo di V. serpyllifolia''' insieme alla specie ''[[Veronica repens]]'' <small>Clarion ex DC.</small> (distribuita nel [[Mediterraneo]] occidentale). Le due specie si distinguono soprattutto per l'infiorescenza: ''V. serpyllifolia'' ha 7 - 40 fiori con corolle larghe 5
===Sottospecie===
Per questa specie sono riconosciute valide le seguenti [[sottospecie]]:<ref name=TPL/><ref name=EUROMED>{{cita web|url=http://ww2.bgbm.org/EuroPlusMed/PTaxonDetail.asp?NameCache=Veronica%20serpyllifolia&PTRefFk=7200000|titolo=EURO MED - PlantBase|accesso=
====Sottospecie ''serpyllifolia''====
[[
* Nome: ''Veronica sepyllifolia'' subsp. ''serpyllifolia''.
* Descrizione: (vedi il paragrafo "Descrizione").
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* Distribuzione: in [[Italia]] è una specie comune nelle [[Alpi]] (altrimenti è rara). Nel resto delle Alpi è ovunque presente. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nel [[Massiccio del Giura]], [[Massiccio Centrale]], [[Pirenei]] e [[Carpazi]].<ref name=FA/>
* Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa pianta sono i luoghi subumidi come i prati, i pascoli, i bordi delle vie, strade forestali e i consorzi di erbe alte. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o ma anche [[silice]]o con [[pH]] neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.<ref name=FA/>
* Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 2.500 {{m s.l.m.}} (fino a 4.700 {{m s.l.m.}} in [[Cina]]<ref name=eFloras/>); frequentano quindi il piano vegetazionale [[Flora alpina|collinare]], [[Flora alpina|montano]],
* Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] alpino la sottospecie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=FA/>
:: Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
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::::: Alleanza: ''Cynosurion cristati'' <small>Tuxen, 1947</small>
:: Descrizione. L'alleanza ''Cynosurion cristati'' è relativa alle praterie perenni, [[Glossario botanico#M|mesofile]] (falciate almeno una volta l’anno), che si sviluppano in aree collinari e montane con [[Glossario botanico#T|termotipo]] mediamente temperato e mediterraneo. I substrati sui quali si sviluppa questa alleanza, principalmente derivanti da rocce calcaree, marnose o arenacee, devono essere abbastanza profondi e devono avere una buona disponibilità idrica ed essere ricchi in nutrienti. La morfologia del terreno in genere è pianeggiante o debolmente pendente. La distribuzione dell'alleanza è relativa a tutta l’Europa temperata ed aree limitrofe. In Italia è più diffusa nel settore peninsulare (limite meridionale della [[Glossario botanico#C|cenosi]]).<ref>{{cita web|url=http://www.prodromo-vegetazione-italia.org/scheda/cynosurion-cristati/605|titolo=Prodromo della vegetazione italiana|pagina=56.3.1 ALL. CYNOSURION CRISTATI TÜXEN 1947|accesso=27 novembre 2018}}</ref
::Specie presenti nell'associazione: ''[[Cynosurus cristatus]]'', ''[[Lolium perenne]]'', ''[[Phleum pratense]]'', ''[[Phleum bertolonii]]'', ''[[Anthoxanthum odoratum]]'', ''[[Poa pratensis]]'', ''[[Poa trivialis]]'', ''[[Festuca pratensis]]'', ''[[Festuca arundinacea]]'', ''[[Trifolium repens]]'', ''[[Trifolium pratense]]'', ''[[Bellis perennis]]'', ''[[Taraxacum gr. officinale]]'' e ''[[Leontodon autumnalis]]''.
Line 139 ⟶ 140:
====Sottospecie ''humifusa''====
[[
* Nome: ''Veronica sepyllifolia'' subsp. ''humifusa'' <small>(Dicks.) Syme, 1866</small>.
* Descrizione: rispetto al tipo più comune questa sottospecie è variabile nell'altezza (5
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|Artico - Alpino]].
* Distribuzione: nelle [[Alpi]] ha una distribuzione discontinua (soprattutto a basse quote). Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nella [[Foresta Nera]], [[Vosgi]], [[Massiccio del Giura]], [[Massiccio Centrale]], [[Pirenei]] e [[Carpazi]].<ref name=FA/> Nel resto dell'[[Europa]] è distribuita dal [[Portogallo]] alla [[Russia]] e dall'[[Islanda]] alla [[Grecia]].<ref
* Habitat: l'[[habitat]] tipico per questa pianta sono i riposi del bestiame, sorgenti e cadute d'acqua, prati e pascoli mesofili. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o ma anche [[silice]]o con [[pH]] neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.<ref name=FA/>
* Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 2.500 {{m s.l.m.}} (ma non a basse quote); frequentano quindi il piano vegetazionale [[Flora alpina|subalpino]] e in parte quello [[Flora alpina|alpino]] e quello [[Flora alpina|montano]].
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::: Classe: ''Molinio-Arrhenatheretea''
:::: Ordine: ''Arrhenatheretalia elatioris''
::::: Alleanza: ''Poion
* Per l'areale completo italiano la sottospecie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=Prodromo1/>
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::::: Alleanza: ''Poion supinae'' <small>Rivas-Martinez & Gehu, 1978</small>
::Descrizione. L'alleanza ''Poion supinae'' è relativa alle comunità orofite sia temperate che mediterranee con terreni pascolati e continuamente calpestati. In particolare i pascoli sono caratterizzati dalla presenza di specie perenni (''[[Poa supina]]''), o associati a un fitto tappeto di alchemille. Sono presenti stazioni lungamente innevate e fresche anche d'estate. Queste cenosi si sviluppano anche nelle vicinanze degli abbeveratoi e delle recinzioni del bestiame. La distribuzione di questa alleanza è relativa alle alte montagne europee: [[Pirenei]], [[Alpi]] e montagne balcaniche. Sulle Alpi italiane si rinvengono in modo discontinuo su tutto il territorio.<ref>{{cita web|url=http://www.prodromo-vegetazione-italia.org/scheda/poion-supinae/615|titolo=Prodromo della vegetazione italiana|pagina=56.5.3 ALL. POION SUPINAE RIVAS-MARTÍNEZ & GÉHU 1978|accesso=27 novembre 2018}}</ref
::Specie presenti nell'associazione: ''[[Poa supina]]'', ''[[Alchemilla]]'', ''[[Spergularia capillacea]]'', ''[[Taraxacum dissectum]]'', ''[[Trifolium badium]]'', ''[[Capsella bursa-pastoris]]'', ''[[Trifolium repens]]''.
Line 169 ⟶ 170:
[[Sandro Pignatti|Pignatti]] nella ''"Flora d'Italia"'' segnala la sottospecie ''nummularioides'' <small>(Lecoq & Lamotte) Dostál</small> che in altre checklist<ref name=TPL/> è considerata un sinonimo della specie principale e la specie ''Veronica tenella'' <small>All.</small> accettata da alcune checklist<ref>{{cita web|url=http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/tro-29204403|sito=The Plant List |accesso=24 novembre 2018}}</ref> ma non da altre.
Altre ricerche individuano una varietà (''Veronica sepyllifolia'' var. ''serpyllifolia'') con molti fiori piccoli in genere bianchi e distribuzioni a basse altitudini.<ref name=Scalone>{{cita|Scalone 2011|pag 28}}.</ref>
===Sinonimi===
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{{div col|cols=2}}
* {{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica |anno=1996 | editore=Edagricole |città=Bologna|cid=Musmarra 1996 }}
* {{cita pubblicazione|url=
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume secondo |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |isbn=88-506-2449-2 }}
* {{cita libro|autore=AA.VV. |titolo=Flora Alpina. Volume secondo |anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna }}
Line 209 ⟶ 210:
* {{cita libro|autore=F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |id=ISBN 88-7621-458-5 |cid=Conti et al. 2005}}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.researchgate.net/publication/225707208_Veronica_Parallel_morphological_evolution_and_phylogeography_in_the_Mediterranean|autore=D. C. Albach, M. M. Marti´nez-Ortega and M. W. Chase |titolo=Veronica: Parallel morphological evolution and phylogeography in the Mediterranean |rivista=Plant Systematics and Evolution |data=2004 |volume=246 |pp=177-194 |cid= Albach et al. 2004}}
* {{cita pubblicazione|url=https://publications.ub.uni-mainz.de/theses/volltexte/2012/3034/pdf/3034.pdf|autore=Romain Scalone
* {{cita pubblicazione|url=https://www.researchgate.net/profile/Dirk_Albach/publication/279888395_Evolution_of_Veroniceae_A_phylogenetic_perspective|autore=D. C. Albach, M. M. Martinez-Ortega, Manfred A. Fischer and M. W. Chase |titolo=Evolution of Veroniceae: A phylogenetic perspective |rivista=Annals of the Missouri Botanical Garden |data=2004 |volume=91 |pp=275-302 |cid= Albach et al. 2004-2}}
{{div col end}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
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{{portale|biologia|botanica}}
[[Categoria:Plantaginaceae]]
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