Lamiales: differenze tra le versioni

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{{revisione angiosperme}}
{{Tassobox
|nome= Lamiales
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|ordine='''Lamiales'''<br><small>[[Edward Bromhead|Bromhead]], [[1838]]</small>
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
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}}
 
Le '''Lamiales''' <small>[[Edward Bromhead|Bromhead]], [[1838]]</small> sono un [[ordine (tassonomia)|ordine]] di piante [[spermatofite]] [[dicotiledoni]] appartenenti alla divisione botanica delle [[Angiosperme]].<ref name=APG>{{cita web|url=http://www.mobot.org/MOBOT/research/APweb/|titolo=Angiosperm Phylogeny Website|accesso=18 luglio 2018}}</ref>
 
==Etimologia==
Il nome dell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] deriva dal suo "[[Genere (tassonomia)|genere]] [[Serie tipo|tipo]]" ''[[Lamium]]'' ([[Tribù (tassonomia)|tribù]] [[Lamieae]], [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Lamiaceae]]). Uno dei primi studiosi dell'antichità ad usare questo nome è stato [[Gaio Plinio Secondo]] ([[Como]], 23 – [[Stabiae|Stabia]], dopo l'8 settembre 79), scrittore e naturalista latino, il quale ci indica anche una possibile [[etimologia]]: questo termine discenderebbe da un vocabolo [[Lingua greca antica|greco]] ''”laimos”laimos'' il cui significato è “fauci – gola”. Ma potrebbe discendere anche da altre parole [[Lingua greca antica|greche]]: ''”lamos”lamos'' (= larga cavità), oppure dal nome di una regina [[Libia|libica]] ''”Làmia”''. In quest'ultimo caso il collegamento esiste in quanto le mamme greche, per far star buoni i loro bambini, descrivevano questa regina come un mostro capace di ingoiarli (come del resto fa il fiore di queste piante quando un [[Bombus|bombo]] entra nel tubo [[corolla|corollino]] in cerca del nettare)<ref name=Motta>{{cita|Motta 1960|Volvol. 2 - pagp. 617}}.</ref>.
 
Il [[nome scientifico]] dell'ordine è stato definito dal matematico e fisico [[Edward Bromhead]] (26 Marchmarzo 1789 – 14 Marchmarzo 1855) nella pubblicazione ''"Magazine of Natural History. London, ser. 2, 2: 210."'' del 1838.<ref>{{cita web|url=http://www.plantsystematics.org/reveal/pbio/fam/allspgfileL.html|titolo=Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium|accesso=18 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130827073759/http://www.plantsystematics.org/reveal/pbio/fam/allspgfileL.html|dataarchivio=27 agosto 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
==Descrizione==
=== Portamento ===
[[File:IMG_3112-Zahona.jpg|upright=0.7|thumb|Il portamento<br>''[[Phyllarthron madagascariensis]]''<br>(Bignoniaceae)]]
*[[File:IMG_3112-Zahona.jpg|upright=0.7|thumb|Il portamento<br/>''[[Phyllarthron madagascariensis]]''<br/>(Bignoniaceae)]]Il portamento delle [[specie]] di questo [[Ordine (tassonomia)|ordine]] è vario: [[erba]]ceo annuale o perenne, [[Arbusto|arbustivo]] o [[Albero|arboreo]] (oltre 20 metri di altezza). Altri tipi di portamento sono: sempreverde, lianoso, [[Glossario botanico#D|decombente]] con radici [[tubero]]se oppure [[Suffruticosa|suffruticoso]]. Occasionalmente si possono avere anche portamenti acquatici o subemergenti. In alcuni generi sono presenti piante con forme biologiche perenni tipo [[Sistema Raunkiær#Geofite|geofite parassite]] (G par), ossia piante provviste di gemme sotterranee e radici provviste di organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante. In altri generi sono presenti delle piante prive di [[clorofilla]] per cui nel secco si colorano di bruno (contengono cioè un composto chimico chiamato "orobanchina"). Le piante di questo gruppo sono sia semiparassite (emiparassite) che [[Parassitismo|parassite]] complete (oloparassite), vivono cioè in funzione di un altro organismo; alcune specie possono vivere anche autonomamente. Nella parte finale delle radici sono provviste di [[Austorio|austori]] succhianti che parassitano l'apparato radicale delle piante ospiti. Il [[Fusto (botanica)|fusto]] delle piante di questo ordine spesso ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di [[collenchima]] posti nei quattro vertici. L'indumento è formato da peli semplici, ma anche ramificati, dendritici o stellati. Inoltre nelle varie parti vegetative sono presenti dei [[glicosidi]] [[Fenolo|fenolici]] spesso in composti [[iridoidi]], [[alcaloidi]] e [[Diterpeni|diterpenoidi]] oppure [[oligosaccaridi]] come "stachiosio". Sono presenti ghiandole contenenti [[Olio essenziale|oli eterei]] che emanano caratteristici aromi e profumi.<ref name=Motta/><ref name=BotSis>{{cita|Judd|pagp. 504}}.</ref><ref name=Stras>{{cita|Strasburger|pagp. 850}}.</ref><ref name=Kadereit>{{cita|Kadereit 2004}}.</ref><ref name=Pignatti>{{cita|Pignatti 1982|Volvol. 2}}.</ref>
[[File:Olea dioica 06.JPG|upright=0.7|thumb|Le foglie<br>''[[Olea dioica]]''<br>(Oleaceae)]]
=== Foglie ===
[[File:Digitalis parviflora Orchi 04.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza<br>''[[Digitalis parviflora]]''<br>(Plantaginaceae)]]
[[File:JusticiaOlea aurea2dioica 06.jpgJPG|upright=0.7|thumb|ILe fiorifoglie<br/>''[[JusticiaOlea aureadioica]]''<br/>(AcanthaceaeOleaceae)]]
* Le [[foglie]] lungo il fusto sono disposte in modo opposto, qualche volta si presentano alterne o spiralate. In alcune specie la disposizione è verticillata a 2 a 2 o quaternate o in densi verticilli fino a 7 foglie. La lamina può essere sia [[Sessilità|sessile]] che [[Picciolo|picciolata]] o anche [[Glossario botanico#A|amplessicaule]]. La forma delle foglie è varia: da [[Glossario botanico#L|lanceolata]] a ovata con bordi interi o variamente lobati, dentati, [[Glossario botanico#C|crenati]] o ondulati. Sono presenti anche foglie di tipo [[Glossario botanico#P|pennato]]. Le foglie basali, se presenti, spesso formano delle [[Glossario botanico#R|rosette basali]]. Le [[foglie]] in alcuni generi (famiglia [[Orobanchaceae]]) sono scarse e ridotte a delle squame [[Sessilità|sessili]] o [[Glossario botanico#A|amplessicauli]]; in altre (famiglia [[Acanthaceae]]) sulla superficie presentano dei [[Glossario botanico#C|cistoliti]]. In alcune specie l'habitus delle foglie è [[Glossario botanico#A|anisofillo]] in altre la superficie è ricoperta da ghiandole saline sub[[Sessilità|sessili]] che secernono una soluzione ipersalina che secca rapidamente formando cristalli di sale. La venatura in genere è [[Glossario botanico#P|pennata]]. Sono presenti inoltre foglie appariscenti (colorate con vari disegni).
* Il portamento delle [[specie]] di questo [[Ordine (tassonomia)|ordine]] è vario: [[erba]]ceo annuale o perenne, [[Arbusto|arbustivo]] o [[Albero|arboreo]] (oltre 20 metri di altezza). Altri tipi di portamento sono: sempreverde, lianoso, [[Glossario botanico#D|decombente]] con radici [[tubero]]se oppure [[Suffruticosa|suffruticoso]]. Occasionalmente si possono avere anche portamenti acquatici o subemergenti. In alcuni generi sono presenti piante con forme biologiche perenni tipo [[Sistema Raunkiær#Geofite|geofite parassite]] (G par), ossia piante provviste di gemme sotterranee e radici provviste di organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante. In altri generi sono presenti delle piante prive di [[clorofilla]] per cui nel secco si colorano di bruno (contengono cioè un composto chimico chiamato "orobanchina"). Le piante di questo gruppo sono sia semiparassite (emiparassite) che [[Parassitismo|parassite]] complete (oloparassite), vivono cioè in funzione di un altro organismo; alcune specie possono vivere anche autonomamente. Nella parte finale delle radici sono provviste di [[Austorio|austori]] succhianti che parassitano l'apparato radicale delle piante ospiti. Il [[fusto]] delle piante di questo ordine spesso ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di [[collenchima]] posti nei quattro vertici. L'indumento è formato da peli semplici, ma anche ramificati, dendritici o stellati. Inoltre nelle varie parti vegetative sono presenti dei [[glicosidi]] [[Fenolo|fenolici]] spesso in composti [[iridoidi]], [[alcaloidi]] e [[Diterpeni|diterpenoidi]] oppure [[oligosaccaridi]] come "stachiosio". Sono presenti ghiandole contenenti [[Olio essenziale|oli eterei]] che emanano caratteristici aromi e profumi.<ref name=Motta/><ref name=BotSis>{{cita|Judd|pag. 504}}.</ref><ref name=Stras>{{cita|Strasburger|pag. 850}}.</ref><ref name=Kadereit>{{cita|Kadereit 2004}}.</ref><ref name=Pignatti>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 2}}.</ref>
=== Infiorescenze ===
* Le [[foglie]] lungo il fusto sono disposte in modo opposto, qualche volta si presentano alterne o spiralate. In alcune specie la disposizione è verticillata a 2 a 2 o quaternate o in densi verticilli fino a 7 foglie. La lamina può essere sia [[Sessilità|sessile]] che [[Picciolo|picciolata]] o anche [[Glossario botanico#A|amplessicaule]]. La forma delle foglie è varia: da [[Glossario botanico#L|lanceolata]] a ovata con bordi interi o variamente lobati, dentati, [[Glossario botanico#C|crenati]] o ondulati. Sono presenti anche foglie di tipo [[Glossario botanico#P|pennato]]. Le foglie basali, se presenti, spesso formano delle [[Glossario botanico#R|rosette basali]]. Le [[foglie]] in alcuni generi (famiglia [[Orobanchaceae]]) sono scarse e ridotte a delle squame [[Sessilità|sessili]] o [[Glossario botanico#A|amplessicauli]]; in altre (famiglia [[Acanthaceae]]) sulla superficie presentano dei [[Glossario botanico#C|cistoliti]]. In alcune specie l'habitus delle foglie è [[Glossario botanico#A|anisofillo]] in altre la superficie è ricoperta da ghiandole saline sub[[Sessilità|sessili]] che secernono una soluzione ipersalina che secca rapidamente formando cristalli di sale. La venatura in genere è [[Glossario botanico#P|pennata]]. Sono presenti inoltre foglie appariscenti (colorate con vari disegni).
[[File:Digitalis parviflora Orchi 04.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza<br/>''[[Digitalis parviflora]]''<br/>(Plantaginaceae)]]
* Le [[infiorescenze]] sono sia cimose ([[Infiorescenze|definite]]) che [[Glossario botanico#R|racemose]] ([[Infiorescenze|indefinite]]). In alcune famiglie ([[Lamiaceae]]) sono formate da [[Glossario botanico#V|verticilli]] ascellari sovrapposti; ogni [[Glossario botanico#V|verticillo]] è composto da più fiori (da 2 a 20) disposti circolarmente poggianti su due grandi [[Brattea|brattee]] fogliose (o semplicemente delle foglie) lievemente staccate dall'[[infiorescenza]] vera e propria. In altre specie le infiorescenze sono delle [[spighe]] cilindriche, tetrangolari o scapiformi, spesso con [[Brattea|brattee]] ascellanti grandi e colorate, [[Glossario botanico#E|embricate]] e [[Glossario botanico#A|accrescenti]], con forme ovate a più punte. Sono presenti anche fiori solitari sia terminali, ascellari che di tipo "cauliflori". Possono essere presenti anche [[Glossario botanico#B|bratteole]] (a volte due) che sottendono il [[Calice (botanica)|calice]].
* I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli ([[Calice (botanica)|calice]] – [[corolla]] - [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e più o meno pentameri (i verticilli del [[Glossario botanico#P|perianzio]] hanno 5 elementi ognuno, ma a volte anche 4).
=== Fiori ===
[[File:IMG_3112-ZahonaJusticia aurea2.jpg|upright=0.7|thumb|IlI portamentofiori<br/>''[[PhyllarthronJusticia madagascariensisaurea]]''<br/>(BignoniaceaeAcanthaceae)]]
* I [[Fiore|fiori]] sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli ([[Calice (botanica)|calice]] – [[corolla]] - [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e più o meno pentameri (i verticilli del [[Glossario botanico#P|perianzio]] hanno 5 elementi ognuno, ma a volte anche 4).
 
:* [[Formula fiorale]] generale valida per la maggior parte delle famiglie dell'ordine:
:::X, '''K''' (3/4/5), ['''C''' (4/5 o 2+3), '''A''' (2+2 o 2 o 2+2+1)] '''G''' (2), (supero/infero), drupa, capsula/bacca<ref name=BotSis/>
 
:* Calice: il [[Glossario botanico#C|calice]], [[Glossario botanico#G|gamosepalo]] e più o meno [[Glossario botanico#A|attinomorfo]] (a volte debolmente [[Glossario botanico#Z|zigomorfo]]), è normalmente formato da 3, 4 o 5 lobi (fino a 8 lobi in ''[[Nyctanthes]]'' - famiglia [[Oleaceae]]) o denti uguali o subuguali, diritti o [[Glossario botanico#P|patenti]], con forme [[Glossario botanico#L|lanceolate]], triangolari o [[Glossario botanico#S|subulate]]; a volte sono spinescenti. Se il calice si presenta debolmente bilabiato i lobi possono essere raggruppati variamente: 2/3, oppure 3/2 oppure 3/2 oppure 1/4 (in quest'ultimo caso il lobo posteriore è quello più corto). In alcune specie alcuni (o uno solo) lobi sono più grandi o più piccoli degli altri. Il tubo del calice, con forma da tubolari a campanulate, ha da 5 a 10 e più venature superficiali. In alcune specie il calice è sotteso da 1 o 2 bratteole che diventano carnose con la maturità.
 
:* Corolla: la [[Fiore delle angiosperme|corolla]], [[Glossario botanico#G|gamopetala]] e normalmente [[Glossario botanico#Z|zigomorfa]], ha la forma di un tubo (a volte dilatato nella parte [[Glossario botanico#D|distale]]) terminante con due più o meno evidenti labbra con 5 lobi. In genere la struttura della corolla è 2/3; ma sono possibili anche altre distribuzioni dei lobi. In [[Jasmineae]] (famiglia [[Oleaceae]]) i lobi sono 4, 5, 6 fino a 12. In alcune specie il labbro posteriore (in realtà quello superiore) è corto o moderatamente allungato con bordo intero o smarginato (a volte è anche [[Glossario botanico#M|mucronato]]). Il labello (il labbro inferiore) è piatto ed ha un portamento [[Glossario botanico#P|patente]] e in generale è formato da tre lobi con quello centrale più grande; altre volte i tre lobi sono uguali. In altre specie il labbro superiore, ascendente, è più o meno incappucciato (normalmente più piccolo di quello inferiore) con margini interi o appena [[Glossario botanico#C|crenati]]; il labbro inferiore ha la forma di una scarpa o di una sacca più o meno gonfia oppure può essere simile ad una sacca aperta obliquamente e arrotondata al basso. L'indumento della corolla a volte può presentarsi densamente [[Glossario botanico#P|pubescente]], altre volte è [[Glossario botanico#G|glabro]]. Le fauci internamente sono circondate (oppure no) da un anello di peli (caratteristica comune a molte "labiate" che ha lo scopo di impedire l'accesso ad insetti più piccoli e non adatti all'[[impollinazione]]).<ref>{{cita| name=Motta 1960|Vol. 2 pag. 617}}.</ref> In alcune specie si ha una particolare disposizione dei petali, definita "quinconciale"<ref name=MUS/>, due esterni, due interni e un quinto con un lato coperto dai due esterni e il lato opposto sovrapposto ai due interni. In altre specie la corolla è [[Glossario botanico#R|resupinata]] di 180° per torsione del tubo. Durante la gemmazione i lobi possono essere contorti generalmente a sinistra (lobi [[Glossario botanico#E|embricati]]). Spesso la corolla è stretta alla base, oppure è gibbosa nella parte [[Glossario botanico#A|adassiale]]; inoltre può essere speronata. I colori della corolla sono moltissimi.
 
:* Androceo: l'[[androceo]] è composto da 2 - 4 - 5 [[stami]] (raramente 3 o 6 - fino a 8 nella famiglia [[Plantaginaceae]]), uno (o due o tre) dei quali è per lo più sterile e ridotto ad uno [[Glossario botanico#S|staminoide]] poco visibile; se sono quattro (caso più corrente) sono [[Glossario botanico#D|didinami]]. I [[Glossario botanico#F|filamenti]] sono [[Glossario botanico#A|adnati]] alla corolla, liberi nella parte alta e [[Glossario botanico#P|pubescenti]] o [[Glossario botanico#G|glabri]]. Le [[antere]] possono essere ravvicinate a coppie e sono sia [[Glossario botanico#G|glabre]] che [[Glossario botanico#P|pubescenti]]. Le [[Glossario botanico#T|teche]] sono 2 (biloculari) e poco o ben distinte (raramente possono essere uniloculari); sono inoltre parallele o divergenti; le forme sono oblungo-[[Glossario botanico#S|sagittate]] oppure ovate (o oblunghe); la [[Deiscenza (botanica)|deiscenza]] è longitudinale (raramente è a valve). I granuli [[Polline|pollinici]] sono del tipo da [[Polline#Morfologia|tricolpato]] a esacolpato. Il [[Nettario (botanica)|nettario]] a forma di disco o con lobi è ben sviluppato e abbondante.
 
:* Gineceo: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#S|supero]] (infero o semiinfero nelle [[Gesneriaceae]]) formato da due (o raramente tre) [[Carpello (botanica)|carpelli]] saldati (normalmente ovario bicarpellare) ed è 2-3-4-[[Glossario botanico#L|loculare]] per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei carpelli. La [[placentazione]] è [[Placentazione#Tipi di placentazione|assile]]. Gli [[Ovulo (botanica)|ovuli]] sono da 2 a 10 (fino a 100 in alcune specie), hanno un [[tegumento]] e sono [[Glossario botanico#T|tenuinucellati]] (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).<ref name=MUS>{{cita|Musmarra 1996}}.</ref> Lo [[Glossario botanico#S|stilo]] inserito alla base dell'ovario (stilo [[Glossario botanico#G|ginobasico]]) è del tipo filiforme. Lo [[Glossario botanico#S|stigma]] è bifido con lobi uguali o leggermente ineguali.
 
=== Frutti ===
* Il frutto è una [[Capsula (botanica)|capsula]] secca o carnose; sono presenti anche [[drupe]] o [[Schizocarpo|schizocarpi]]. Le forme sono arrotondate, bilobe oppure da oblunghe a ellissoidi. La superficie può essere [[Glossario botanico#T|tomentosa]], liscia, [[Glossario botanico#G|glabra]] o semplicemente [[Glossario botanico#P|pubescente]]. Sul frutto sono presenti delle valve (da 2 a 5) che si aprono elasticamente ([[Deiscenza (botanica)|deiscenza]] [[Glossario botanico#L|loculicida]] a esplosione<ref>{{cita|Judd et al 2007|pagp. 489}}.</ref>). Sono presenti anche altri tipi di [[Deiscenza (botanica)|deiscenza]]: [[Glossario botanico#S|setticida]] (parallelamente al setto); altre volte può essere anche circumscissile (lungo una circonferenza) oppure attraverso una deiscenza più o meno irregolare. Nelle [[Pedaliaceae]] i frutti sono legnosi o coriacei e indeiscenti. I frutti della famiglia [[Martyniaceae]] sono caratteristici per la presenza di alcuni rostri uncinati (o corni apicali) a volte anche molto lunghi (oltre {{M|10&nbsp;|u=cm}}). I frutti rilasciano i semi (generalmente sprovvisti di [[endosperma]]) con facilità (sono fragili). I semi sono molti (fino a 2.000{{formatnum:2000}} nelle [[Paulowniaceae]]) colorati da marrone a giallo con forme ellissoidi e testa liscia. In Tetrachondraceae l'[[endosperma]] è abbondante e l'[[embrione]] è diritto. I [[Cotiledone|cotiledoni]] possono essere profondamente bilobati.
 
== Riproduzione ==
* Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]) tipo [[ditteri]] e [[imenotteri]], ossia api, vespe, farfalle, falene, mosche, coleotteri e anche uccelli.<ref name="Pignatti"/> In alcune specie l'articolazione dei lobi della [[corolla]] consente un movimento rotatorio che porta gli [[stami]] a contatto con i visitatori floreali ([[insetti pronubi]]).<ref>{{cita web|url=http://tolweb.org/Brillantaisia/65588|titolo=Tree of Life|pagina= Brillantaisia|accesso=11 aprile 2018}}</ref> Esistono anche specie con fiori di tipo [[Glossario botanico#C|cleistogamico]], ossia rimangono sempre chiusi e quindi si autoimpollinano. Nelle [[Bignoniaceae]] i fiori grandi sono impollinati anche da grandi animali (oltre che da insetti) e la grande diversità morfologica dei suoi fiori può essere associata alla diversità di comportamento e tipo di visitatore.<ref name=APG/> Spesso i colori brillanti della [[corolla]] ma anche le [[Brattea|brattee]] colorate collaborano al richiamo degli impollinatori.<ref name=BotSis/><ref>{{cita|Kadereit 2004|pagp. 81}}.</ref>
* Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]).<ref>{{cita|Kadereit 2004|pagp. 181}}.</ref> In generale i semi hanno una appendice oleosa (elaisomi, sostanze ricche di grassi, proteine e zuccheri) che attrae le formiche durante i loro spostamenti alla ricerca di cibo.<ref>{{cita|Strasburger|pagp. 776}}.</ref> I semi delle specie con frutto tipo [[drupa]] sono dispersi da uccelli e mammiferi.<ref name=BotSis/> In altre specie la dispersione è nell'acqua ([[disseminazione]] idrocora). I [[propagulo|propaguli]] delle specie del genere ''[[Avicennia]]'' (famiglia [[Acanthaceae]]) possono vivere un anno in acqua salata senza radicare.<ref name=EB>{{cita web|url=https://www.britannica.com/plant/Avicennia|titolo=Encyclopedia Britannica|accesso=19 giugno 2018}}</ref> In genere le modalità di dispersione sono molto diverse e spesso non sono correlate a quelle d'impollinazione: ad esempio la ''[[Kigelia]]'' (famiglia [[Bignoniaceae]]) africana è impollinata da pipistrelli, ma il frutto, che ha la forma e dimensione di una salsiccia, è mangiato dalle scimmie e dagli elefanti. Anche ''[[Oroxylon]]'' (famiglia [[Bignoniaceae]]) è impollinato dai pipistrelli, ma i semi, contenuti in capsule, sono dispersi dal vento. Altre dispersioni sono possibili come ad esempio i semi pelosi del genere ''[[Aeschynanthus]]'' (famiglia [[Gesneriaceae]]) hanno contribuito alla dispersione attraverso il [[Pacifico]] meridionale; un altro gruppo di generi hanno dei frutti a forma di spirale contorta e liberano i semi gradualmente nel tempo facilitando così la loro dispersione.<ref>{{cita web|url=http://www.burwur.net/sinns/3subs.htm|titolo=Subfamilies of the Gesneriaceae|accesso=26 settembre 2015}}</ref> I frutti carnosi vengono di solito dispersi dagli uccelli.<ref name=BotSis/> Alcuni frutti sono dispersi dagli animali più grandi in quanto sono provvisti di uncini per aderire ai loro piedi ([[disseminazione]] zoocora).<ref name=Kadereit/>
 
==Portamento, habitat e distribuzione delle famiglie==
Line 116 ⟶ 119:
||[[Byblidaceae]]||Erbaceo a ciclo biologico annuale o perenne arbustivo sempreverde.||Aree con abbondanti piogge come le savane aperte o le brughiere.||[[Australia]] e [[Nuova Guinea]].
|-
||[[Calceolariaceae]]||[[Arbusto|Arbustivo]] (cespugli di piccole dimensioni) o [[erba]]ceo.||Zone tropicali montane fino a 2400 {{M|2400|ul=m s.l.m.slm}} di altitudine.||Centro e Sud [[America]].
|-
||[[Carlemanniaceae]]||[[Erba]]ceo perenne o [[Arbusto|arbustivo]]. A volte la consistenza di queste piante può essere carnosa.||Soprattutto foreste montagnose e torrenti delle zone collinari sempreverdi.||Parte tropicale del sud est asiatico (da [[Assam]] a [[Sumatra]]).
Line 136 ⟶ 139:
||[[Orobanchaceae]]||[[Erba|Erbe]] o [[Arbusto|arbusti]] alti al massimo 1 m. Quasi tutte le specie sono parassite sulle radici di altre piante - oloparassiti o emiparassiti (completamente o parzialmente parassiti).||Temperati e subtropicali (ma anche tropicali). Alcune specie sono presenti nell'area mediterranea.||Cosmopolita.
|-
||[[Paulowniaceae]]||[[Albero|Arboreo]] o [[Liana|lianoso]] ed [[Piante epifite|emiepifitico]].||Clima da temperato a temperato-caldo.||La maggior parte delle specie di questa famiglia si trovano in [[Asia]].
|-
||[[Pedaliaceae]]||Vario: da [[erba]]ceoerbaceo perenne o annuale o [[Arbusto|arbustivo]] fino a piccoli [[Albero|alberi]] (alti al massimo 8 metri). L'indumento è formato da peli mucillaginosi. I frutti hanno ganci e uncini.||Climi più o meno [[Clima subtropicale|sub-tropicali]] e [[zona torrida|tropicali]].||[[Africa]].
|-
||[[Peltantheraceae]]||[[Albero|Arboreo]] con altezze variabili da 5 a 22 metri.||Foreste pluviali a quote medie: {{M|650 |- 1.300 {{|1300|u=m s.l.m.slm}}.||[[Endemismo]] dell'[[America Centralecentrale]] e del [[America del Sud|Sud]] (parte settentrionale-occidentale).
|-
||[[Phrymaceae]]||[[Erba]]ceo perenne anche [[Suffruticosa|suffrutescente]] o [[Arbusto|arbustivo]] con fusti eretti ascendenti, striscianti o prostrati; in alcuni casi è [[erba]]ceo annuale acquatico o semi-acquatico.||Climi tropicali o sub-tropicali.||[[America]] e in parte resto del mondo compresi i deserti, le rive dei fiumi e le montagne.
Line 146 ⟶ 149:
||[[Plantaginaceae]]||[[Erba]]ceo (annuale, bienne o perenne) che [[Arbusto|arbustivo]]; sono presenti anche piccoli [[Arboreo|alberi]]. Occasionalmente può essere anche acquatico o subemergente.||Vari (subtropicali, temperati, alpini e altro).||Cosmopolita.
|-
||[[Plocospermataceae]]||[[Arbusto|Arbusti]] [[Glossario botanico#D|dioici]] o piccoli [[Albero|alberi]], molto ramosi e dalla superficie [[Glossario botanico#P|pubescente]].||Foreste non troppo umide.||[[America Centralecentrale|Centro-Americana]] ([[Costa Rica]], [[Guatemala]] e [[Messico]]).
|-
||[[Schlegeliaceae]]||[[Albero|Arboreo]] o [[Arbusto|arbustivo]] da terrestre a [[Piante epifite|epifita]]; sono presenti anche [[Liana|liane]].||Ambienta da tropicali a subtropicali.||[[Centro America]] e [[Sud America]].
Line 154 ⟶ 157:
||[[Stilbaceae]]||Da piccoli [[Arbusto|arbusti]] a [[Albero|alberi]], ma è anche formato da [[Erba|erbe]] perenni con portamento [[Glossario botanico#R|rosulato]].||Da tropicali a subtropicali. Diverse specie vegetano a quote montane.||Soprattutto sudafricana.
|-
||[[Tetrachondraceae]]||Piccole [[Erba|erbe]] perenni.||Sia aree secche che acquatiche.||Dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] all'[[America del Sud]] e alla [[Nuova Zelanda]].
|-
||[[Thomandersiaceae]]||[[Arbusto|Arbustivo]] e [[Albero|arboreo]]. Di solito sono piante legnose.||Tropicale.||[[Africa]] centrale e occidentale.
Line 162 ⟶ 165:
 
==Tassonomia==
L'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] della Lamiales comprende 25 [[Famiglia (tassonomia)|famiglie]], 18 [[sottofamiglie]], 92 [[Tribù (tassonomia)|tribù]], 32 [[sottotribù]], 1.064{{formatnum:1064}} [[Genere (tassonomia)|generi]] e circa 23.160{{formatnum:23160}} [[specie]].<ref name=APG/><ref name=Kadereit/><ref name=OLM>{{cita|Olmstead 2012}}.</ref>
 
===Panorama storico===
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* [[Carlemanniaceae]]: le specie di questa [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] inizialmente sono state posizionate nella famiglia delle [[Rubiaceae]] (Bentham, 1853). Alla fine dell'altro secolo (1998) i primi studi di tipo [[Filogenesi|filogenetico]] hanno portato ad includere le Carlemanniaceae nel [[clade]] [[Euasteridi II]]; ma successivi e più approfonditi studi hanno definitivamente posizionato la famiglia nell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] Lamiales ([[Euasteridi I]]). In questo ordine la famiglia occupa una posizione abbastanza "basale" e risulta "[[Cladistica|gruppo fratello]]" della famiglia [[Oleaceae]].<ref name= Kadereit/>
: Età: le [[Carlemanniaceae]] (insieme alle [[Oleaceae]]) potrebbero essersi separate dal resto dell'ordine attorno iai 69 milioni di anni fa.<ref name=APG/>
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File:Silvianthus_bracteatus_2.jpg|''[[Silvianthus bracteatus]]''
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* [[Carlemanniaceae]]: le specie di questa [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] inizialmente sono state posizionate nella famiglia delle [[Rubiaceae]] (Bentham, 1853). Alla fine dell'altro secolo (1998) i primi studi di tipo [[Filogenesi|filogenetico]] hanno portato ad includere le Carlemanniaceae nel [[clade]] [[Euasteridi II]]; ma successi e più approfonditi studi hanno definitivamente posizionato la famiglia nell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] Lamiales ([[Euasteridi I]]). In questo ordine la famiglia occupa una posizione abbastanza "basale" e risulta "[[Cladistica|gruppo fratello]]" della famiglia [[Oleaceae]].<ref name= Kadereit/>
: Età: le [[Carlemanniaceae]] (insieme alle [[Oleaceae]]) potrebbero essersi separate dal resto dell'ordine attorno iai 69 milioni di anni fa.<ref name=APG/>
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File:Silvianthus_bracteatus_2.jpg|''[[Silvianthus bracteatus]]''
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* [[Stilbaceae]]: questa famiglia pur essendo stata definita quasi 200 anni fa, solo in tempi recenti con i nuovi sistemi di [[Angiosperm Phylogeny Group|classificazione filogenetica]] ([[classificazione APG]]) ha avuto l'attuale circoscrizione nella quale sono confluiti diversi generi da altre famiglie come le [[Scrophulariaceae]]. L'attuale struttura della famiglia può non essere definitiva; mancano ancora degli studi approfonditi su alcune sue parti.<ref name=APG/><ref name=Kadereit/> Nell'ambito dell'ordine Lamiales la famiglia, da un punto di vista evolutivo, occupa una posizione intermedia, dopo la famiglia delle [[Scrophulariaceae]] e prima del gruppo [[Byblidaceae]]/[[Linderniaceae]].<ref>{{cita|Rodriguez et al. 2014|pagp. 294}}.</ref>
: Età: questa famiglia potrebbe essersi separata dal resto dell'ordine circa 37 milioni di anni fa.<ref name=APG/>
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* [[Byblidaceae]]: tradizionalmente le specie di questa famiglia sono associate alla famiglia [[Droseraceae]] ([[Sistema Cronquist]]) e più in generale all'ordine [[Cornales]] e altre [[Rosidae]] (sottoclasse Rosidae). Ma recenti studi di tipo [[Filogenesi|filogenetico]] sulle sequenze molecolari del gene del [[cloroplasto]] e dei [[ribosomi]] hanno dimostrato delle affinità con le famiglie delle [[Asteridae]] e in particolare con la famiglia [[Linderniaceae]] dell'ordine Lamiales di cui è "[[Cladistica|gruppo fratello]]".<ref name=APG/>
: Età: nel Sud [[Australia]] è stato trovato un singolo seme, probabilmente assegnato a questa famiglia, datato al Medio [[Eocene]] (circa 40 milioni di anni fa).<ref name=APG/><ref>{{cita|Conran et Christophel 2004}}.</ref>
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* [[Schlegeliaceae]]: la posizione [[Filogenesi|filogenetica]] della famiglia all'interno dell'ordine delle Lamiales è abbastanza centrale e vicina a famiglie più numerose come le [[Bignoniaceae]] e le [[Verbenaceae]]. Inoltre è "[[Cladistica|gruppo fratello]]" delle [[Lentibulariaceae]]. Alcuni caratteri l'avvicinano alla famiglia [[Thomandersiaceae]] mentre non ci sono evidenti differenze nell'anatomia del legno tra Schlegeliaceae e Bignoniaceae.<ref name=APG/> Altre somiglianze di caratteri con le Bignoniaceae (alberi legnoscenti, foglie opposte, simmetria fiorale bilaterale, [[androceo]] comprendente uno [[Glossario botanico#S|staminoide]]) sono però contraddette dalle analisi del [[DNA]] che le separano nettamente da quest'ultime.<ref>{{cita|Olmstead et al. 2009|pagp. 1735}}.</ref>
: Età: un'età di possibile separazione per questo gruppo dal resto delle Lamiales potrebbe essere di poco superiore ai 40 - 30 milioni di anni fa.<ref name=APG/>
 
* [[Lentibulariaceae]]: la famiglia è [[Monofilia|monofiletica]] sia da analisi [[Morfologia (biologia)|morfologiche]] che da alcune sequenze del [[DNA]], tuttavia l'esatta collocazione del gruppo nell'ordine Lamiales è ancora problematica.<ref name=Job>{{cita|Jobson 2003}}.</ref> Alcune ricerche posizionano questa famiglia in un gruppo non meglio definito contenente le famiglie [[Calceolariaceae]], [[Gesneriaceae]], [[Plantaginaceae]] "[[Cladistica|gruppo fratello]]" del "core" dell'ordine.<ref name=BotSis/> Altre ricerche<ref name=APG/> posizionano la famiglia più vicino alle [[Lamiaceae]] insieme alle [[Schlegeliaceae]] (con le quali formano un "[[Cladistica|gruppo fratello]]") insieme ad un altro "[[Cladistica|gruppo fratello]]" ([[Verbenaceae]] + [[Tetrachondraceae]]). Altre ancora<ref name=Fleisch>{{cita|Fleischmann 2011}}.</ref> in un gruppo formato dalle famiglie [[Verbenaceae]], [[Acanthaceae]], [[Bignoniaceae]], [[Martyniaceae]], [[Pedaliaceae]] e altre famiglie minori. In realtà la forma del fiore delle Lentibulariaceae è molto simile a quella delle [[Scrophulariaceae]], ma è una somiglianza superficiale in quanto le prime si distinguono per il numero degli [[stami]] (due), per la [[placentazione]] (libero-centrale), ma soprattutto per la presenza di specifici meccanismi di cattura per i piccoli insetti.
: Sinapomorfie: le erbe insettivore, acquatiche o di ambienti umidi; le foglie provviste di trappole con peli secernenti [[Mucillagine|mucillagini]] ed altri [[enzimi]] digestivi; le infiorescenze [[Infiorescenza|indefinite]] con fiori laterali; il numero di [[stami]] 2; lo [[Stigma (botanica)|stigma]] asimmetricamente bilobato; il disco [[Nettario (botanica)|nettarifero]] assente; l'[[embrione]] più o meno indifferenziato.<ref name=BotSis/>
: Età: un'età di possibile separazione per questo gruppo dal resto delle Lamiales è di circa 40 - 30 milioni di anni fa.<ref name=APG/>
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* [[Thomandersiaceae]]: la posizione di questo genere nell'ambito dell'ordine Lamiales non è ancora stabilita definitivamente. In passato è stato descritto all'interno delle famiglie [[Pedaliaceae]] e ultimamente [[Acanthaceae]], sulla base di valutazioni intuitive di un numero limitato di caratteri morfologici.<ref name=APG/> Solamente in questi ultimi anni diverse indagini sulle sue specie suggeriscono che ''[[Thomandersia]]'' è sufficientemente distinto in termini morfologici e molecolari per meritare lo stato di famiglia come Thomandersiaceae. Questa famiglia, da un punto di vista filogenetico è vicina alla famiglia Verbenaceae.<ref name=WORT469>{{cita|WORTLEY 2004|pagp. 469}}.</ref><ref>{{cita|Rodriguez et al. 2014|pagp. 293}}.</ref> Rodriguez et al. 2014
: Età: l'età del "nodo" [Thomandersiaceae + Verbenaceae] è circa 39 milioni di anni.<ref name=APG/>
 
* [[Verbenaceae]]: all'interno dell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] delle Lamiales la famiglia Verbenaceae occupa una posizione vicina al "core" dell'ordine, ossia, da un punto di vista filogenetico la famiglia si è evoluta più recentemente rispetto ad altre famiglie. Forma un "[[Cladistica|gruppo fratello]]" con le famiglie [[Thomandersiaceae]], [[Lentibulariaceae]] e [[Schlegeliaceae]]. A loro volta queste famiglie sono "[[Cladistica|gruppo fratello]]" con il"core" vero e proprio delle Lamiales formato dalle famiglie Lamiaceae, [[Orobanchaceae]] e altre famiglie minori.<ref name=REFULIO>{{cita|Refulio 2014|pagp. 290}}.</ref>
: Sinapomorfie. Famiglia: le [[infiorescenze]] indefinite (racemose); [[polline]] con [[Glossario botanico#E|esina]] ispessita in prossimità delle aperture; lo [[Stigma (botanica)|stigma]] cospicuo e con il tessuto ricettivo ben sviluppato. Tribù [[Casselieae]]: l'assenza dello [[Glossario botanico#S|staminoide]] [[Glossario botanico#A|adassiale]]; l'[[infiorescenze]] composte con molte fioriture solamente ascellari ("pleiobotrya omotetica"). Tribù [[Neospartoneae]]: i fiori [[Sessilità|sessili]]; le ovaie uni[[Glossario botanico#C|carpellate]]. Tribù [[Priveae]]: l'abitudine [[Suffruticosa|suffrutescente]]. Tribù [[Verbeneae]]: l'abitudine [[Suffruticosa|suffrutescente]]; i fiori [[Sessilità|sessili]]; i frutti a 4 [[Glossario botanico#M|mericarpi]].<ref name=BotSis/>
: Età: per questa famiglia è stata calcolata come età di formazione attorno a circa 42 milioni di anni fa (55 - 23 milioni di anni fa).<ref name=APG/>.
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* [[Mazaceae]]: nell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] delle Lamiales la famiglia Mazaceae occupa da un punto di vista [[Filogenesi|filogenetico]] una posizione recente: è "[[Cladistica|gruppo fratello]]" dell'insieme di famiglie [[Phrymaceae]], [[Paulowniaceae]] e [[Orobanchaceae]], subito dopo la famiglia [[Lamiaceae]]. All'interno della famiglia il [[Monotipo (tassonomia)|monotipo]] ''[[Dodartia]]'' è "[[Cladistica|gruppo fratello]]" del genere ''[[Mazus]]''.<ref name=APG/>
: Età: per il "nodo" <nowiki>[Mazaceae [Phrymaceae [Paulowniaceae + Orobanchaceae]]]</nowiki> si stima una età di separazione attorno ai 50 milioni di anni.<ref name=APG/>
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* [[Paulowniaceae]]: le analisi basate sulle sequenze nucleotidiche del [[DNA]] indicano che il genere ''Paulownia'' è più strettamente correlato alle [[Orobanchaceae]] e [[Lamiaceae]] che alle [[Scrophulariaceae]].<ref name=BotSis/> In particolare la famiglia Paulowniaceae è "[[Cladistica|gruppo fratello]]" della famiglia [[Orobanchaceae]] e insieme rappresentano il "core" dell'ordine Lamiales.<ref name=APG/>
: Età: le Orobanchaceae insieme alle Paulowniaceae sono state le ultime famiglie dell'ordine ad evolversi. La loro età è stimata tra i 64 e 38 milioni di anni.<ref name=APG/> Documentazioni fossili forniscono prove che alberi di ''Paulownia'' erano presenti in [[Europa]] e nel [[Nord America]] durante il [[Cenozoico]].<ref name=Freeman>{{cita|Freeman et al 2010}}.</ref>
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|1=[[Calceolariaceae]]
|2=[[Gesneriaceae]]
}}
}}
|2={{Clade
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|1={{Clade
|1=[[Pedaliaceae]]
|2={{Clade
|1=[[Martyniaceae]]
|2=[[Acanthaceae]]
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|1=[[Schlegeliaceae]]
|2=[[Lentibulariaceae]]
}}
|2={{Clade
|1=[[Thomandersiaceae]]
|2=[[Verbenaceae]]
}}
}}
|2={{Clade
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|1=[[Paulowniaceae]]
|2=[[Orobanchaceae]]
}}
}}
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! Famiglia||Sottofamiglie||Tribù||Sottotribù||Generi||Specie
|-
||[[Acanthaceae]]<br/><small>[[Antoine-Laurent de Jussieu|Juss.]], [[1789]]</small>||4||5||13||183||Circa 3.850{{formatnum:3850}}
|-
||[[Bignoniaceae]]<br/><small>[[Antoine-Laurent de Jussieu|Jussieu]], [[1789]]</small>|| ||8|| ||82||Circa 830
|-
||[[Byblidaceae]]<br/><small>[[Karel Domin|Domin]], [[1922]]</small>|| || || ||1||6
|-
||[[Calceolariaceae]]<br/><small>[[Constantine Samuel Rafinesque|Raf.]] ex [[Richard Glenn Olmstead|Olmstead]], [[2001]]</small>|| || || ||2||240 - 270
|-
||[[Carlemanniaceae]]<br/><small>[[Herbert Kenneth Airy Shaw|Airy Shaw]], [[1965]]</small>|| || || ||2||5
|-
||[[Gesneriaceae]]<br/><small>[[Louis Claude Marie Richard|Rich.]] & [[Antoine Laurent de Jussieu|Juss.]] ex [[Augustin Pyramos de Candolle|DC.]], [[1816]]</small>||3||10|| ||154||3.280{{formatnum:3280}}
|-
||[[Lamiaceae]]<br/><small>[[Ivan Ivanovič Martinov|Martinov]], [[1820]]</small>||7||16||9||235||Circa 6.840 {{formatnum:6840}}
|-
||[[Lentibulariaceae]]<br/><small>[[Louis-Claude Marie Richard|Rich.]], [[1808]]</small>|| || || ||3||180 - 300
|-
||[[Linderniaceae]]<br/><small>[[Thomas Borsch|Borsch]], [[Kai Müller|Kai Müll.]] & [[Eberhard Fischer|Eb.Fisch.]], [[2005]]</small>|| || || ||14||Circa 200
|-
||[[Martyniaceae]]<br/><small>[[Paul Fedorowitsch Horaninow|Horam.]], [[1847]]</small>|| || || ||5||Circa 16
|-
||[[Mazaceae]]<br/><small>[[James Lauritz Reveal|Reveal]], [[2011]]</small>|| || || ||3||33
|-
||[[Oleaceae]]<br/><small>[[Johann Centurius Hoffmannsegg|Hoffmanns.]] & [[Johann Heinrich Friedrich Link|Link]], [[1809]]</small>|| ||5||4||25||Circa 620
|-
||[[Orobanchaceae]]<br/><small>[[Étienne Pierre Ventenat|Vent.]], [[1799]]</small>|| ||9||2||96||Circa 2.000{{formatnum:2000}}
|-
||[[Paulowniaceae]]<br/><small>Nakai, 1949</small>|| || || ||3||8
|-
||[[Pedaliaceae]]<br/><small>[[Robert Brown (botanico 1773)|R.Br.]], [[1810]]</small>|| ||3|| ||13||73
|-
||[[Peltantheraceae]]<br/><small>[[Eduardo Antonio Molinari-Novoa|Molinari]], [[2016]]</small>|| || || ||1||1
|-
||[[Phrymaceae]]<br/><small>[[Johannes Conrad Schauer|Schauer]], [[1847]]</small>|| ||4|| ||10||173
|-
||[[Plantaginaceae]]<br/><small>[[Antoine-Laurent de Jussieu|Juss.]], [[1789]]</small>||4||13||4||108||Circa 1.900{{formatnum:1900}}
|-
||[[Plocospermataceae]]<br/><small>[[John Hutchinson (botanico)|Hutc.]], [[1973]]</small>|| || || ||1||1
|-
||[[Schlegeliaceae]]<br/><small>([[Alwyn Howard Gentry|A.H.Gentry]]) [[James Lauritz Reveal|Reveal]], 1996</small>|| || || ||4||36
|-
||[[Scrophulariaceae]]<br/><small>[[Antoine-Laurent de Jussieu|Juss.]], [[1789]]</small>|| ||8|| ||66||Circa 1.756{{formatnum:1756}}
|-
||[[Stilbaceae]]<br/><small>[[Carl Sigismund Kunth|Kunth]], [[1831]]</small>|| ||3|| ||15||46
|-
||[[Tetrachondraceae]]<br/><small>[[Carl Johan Fredrik Skottsberg|Skottsb.]] ex [[Roger William Sanders|R.W.Sanders]] & [[Philip Douglas Cantino|P.D.Cantino]], [[1984]]</small>|| || || ||2||3
|-
||[[Thomandersiaceae]]<br/><small>[[Henri Ernest Baillon|Baill.]], [[1891]]</small>|| || || ||1||6
|-
||[[Verbenaceae]]<br/><small>[[Jean Henri Jaume Saint-Hilaire|J.St.-Hil.]], [[1805]]</small>|| ||8|| ||35||{{M|900|- 1.000|1000}}
|-
|}
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== Bibliografia ==
{{div col|cols=2strette}}
* {{cita libro|autore=F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |ISBN=88-7621-458-5|cid=Conti et al. 2005}}
* {{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta. Volume secondo | 1960| Federico Motta Editore | Milano}}
Line 650 ⟶ 653:
* {{cita pubblicazione|url=http://www.bioone.org/doi/pdf/10.3372/wi.43.43201 |autore=Eberhard Fischer, Bastian Schäferhoff e Kai F Müller|titolo=The phylogeny of Linderniaceae – The new genus Linderniella, and new combinations within Bonnaya, Craterostigma, Lindernia, Micranthemum, Torenia and Vandellia |rivista=Willdenowia |data= 2013|volume=43 |pp=209-238 |cid=Fischer et al. 2013}}
* {{cita pubblicazione|url=http://www.bioone.org/doi/abs/10.1600/036364415X686558?journalCode=sbot |autore=Ingeborg C. Gormley, Dorothea Bedigian, and Richard G. Olmstead |titolo=Phylogeny of Pedaliaceae and Martyniaceae and the Placement of Trapella in Plantaginaceae s. l. |rivista=Systematic Botany |data=2015 |volume=40 |numero=1 |pp=259-268 |cid=Gormley et al. 2015 }}
* {{cita pubblicazione |url=https://repository.asu.edu/attachments/93313/content//tmp/package-eue6Eu/Gutierrez_asu_0010E_11292.pdf |autore=Raul Gutierrez |titolo=A Phylogenetic Study of the Plant Family Martyniaceae (Order Lamiales) |rivista=Arizona Atate University |data=2011 |cid=Gutierrez 2011 |accesso=23 luglio 2018 |dataarchivio=9 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150209115403/http://repository.asu.edu/attachments/93313/content//tmp/package-eue6Eu/Gutierrez_asu_0010E_11292.pdf |urlmorto=sì }}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11118421 |autore=Eva Wallander & Victor A. Albert|titolo= Phylogeny and classification of Oleaceae based on RPS16 and TRNL-F sequence data|rivista=American Journal of Botany |data=2001 |volume=87 |numero=12 |pp=1827-1841 |cid=Wallander et al. 2001 }}
* {{cita pubblicazione|url=http://2013.botanyconference.org/engine/search/index.php?func=detail&aid=509 |autore= Chunghee Lee, Jae Min Chung, Seon-Hee Kim & Seung-Chul Kim |titolo=Phylogeny and biogeography of genus Forsythia (Forsythieae; Oleaceae). |rivista=Botany |data=2013 |cid=Chunghee et al, 2013 }}
* {{cita pubblicazione|url=http://www2.huh.harvard.edu/research/mathews-lab/LabWebsite/pdfs/2006ajb.pdf|autore=Jonathan R. Bennett|autore2=Sarah Mathews|titolo=Phylogeny of the parasitic plant family Orobanchaceae inferred from phytochrome A|rivista=American Journal of Botany|volume=93|numero=7|pp=1039-1051|anno=2006|cid=Bennet, Mathews|accesso=23 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304223940/http://www2.huh.harvard.edu/research/mathews-lab/LabWebsite/pdfs/2006ajb.pdf|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}
* {{cita pubblicazione|url=http://www.amjbot.org/content/100/5/971.full|autore=Joel R. McNeal|autore2=Jonathan R. Bennett|autore3=Andrea D. Wolfe|autore4=Sarah Mathews|titolo=Phylogeny and origins of holoparasitism in Orobanchaceae|rivista=American Journal of Botany|data=maggio 2013|volume=100|numero=5|pp=971-983|cid=McNeal, Bennet, Wolfe, Mathews|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150703173308/http://www.amjbot.org/content/100/5/971.full|dataarchivio=3 luglio 2015}}
* {{cita pubblicazione |url=http://floranorthamerica.org/files/Paulowniaceae04SI.CH%20for%20Web.pdf |autore=Craig C. Freeman, Richard K. Rabeler e Wayne J. Elisens |titolo=PAULOWNIACEAE |rivista=Taxon |data=11 ottobre 2010 |volume=17 |cid=Freeman et al 2010 |accesso=23 luglio 2018 |dataarchivio=24 novembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161124222028/http://floranorthamerica.org/files/Paulowniaceae04SI.CH%20for%20Web.pdf |urlmorto=sì }}
* {{cita web|autore=Watson, L.|coautori=Dallwitz, M.J.|titolo=Pedaliaceae R. Br.|data=1º giugno 2007|opera=The families of flowering plants: descriptions, illustrations, identification, and information retrieval|url=http://delta-intkey.com/angio/www/pedaliac.htm|accesso=12 dicembre 2007|lingua=en|dataarchivio=15 ottobre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071015190225/http://delta-intkey.com/angio/www/pedaliac.htm|urlmorto=sì}}
* {{cita pubblicazione|url=http://www.phytoneuron.net/PhytoN-Phrymaceae.pdf |autore= Barker, W.R., Nesom, G.L., Beardsley, P.M. & Fraga, N.S. |titolo= A taxonomic conspectus of Phrymaceae: A narrowed circumscriptions for Mimulus , new and resurrected genera, and new names and combinations |rivista=Phytoneuron |data=16 maggio 2012 |volume=39 |pp=1-60 |cid=Barker et al 2012 }}