Enrico Canfari: differenze tra le versioni

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{{Sportivo
| Nome = Enrico Canfari
| NomeCompleto = Enrico Francesco Pio Canfari
| Immagine = Canfari Enrico.JPG
| Didascalia = Enrico Canfari nel 1915, poco prima di arruolarsi per la [[prima guerra mondiale]].
| Sesso = M
| CodiceNazione = {{ITA 1861-1946}}
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| Aggiornato =
}}
{{Citazione|L'anima juventina è un complesso modo di sentire, un impasto di sentimenti, di educazione, di ''[[Bohème (movimento artistico)|bohémien]]'', di allegria e di affetto, di fede alla nostra volontà di esistere e continuamente migliorare.|Enrico Canfari<ref>Frammento del documento autografo di Enrico Canfari (incontrato nel [[1914]] nella [[Torino|Città di Torino]]), pubblicato dalla rivista istituzionale della società torinese ''[[Hurrà Juventus]]'' il 26 dicembre [[1915]].</ref>}}
{{Bio
|Nome = Enrico Francesco Pio
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Genova
|GiornoMeseNascita = 16 aprilegiugno
|AnnoNascita = 1877
|NoteNascita = <ref>16{{cita giugnoweb|https://www.aiatorino.it/aiatorino/about/la-nostra-storia/|Chi 1877era secondoEnrico Magliarossonera.itCanfari?}}</ref>
|LuogoMorte = Monte San Michele
|GiornoMeseMorte = 22 ottobre
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|Attività2 = dirigente sportivo
|Attività3 = arbitro di calcio
|AttivitàAltre = e [[militare]]
|Nazionalità = italiano
}}
Insieme al fratello [[Eugenio Canfari|Eugenio]] fu tra i [[Storia della Juventus Football Club#Le origini|fondatori]] e maggiori artefici dei primi tre lustri d'attività dello [[Juventus Football Club|Sport-Club Juventus]], società calcistica che diverrà la più titolata d'[[Italia]] nonché una delle più vittoriose al mondo;<ref name=UEFA>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=77633.html|titolo=Old Lady sits pretty|pubblicazione=Union des Associations Européennes de Football|giorno=26|mese=6|anno=2003|accesso=11 agosto 2009}}</ref><ref name=FIFA>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.fifa.com/worldfootball/clubfootball/news/newsid=107733.html#juventus+building+bridges+serie+b|titolo=Juventus building bridges in Serie B|pubblicazione=Fédération Internationale de Football Association|giorno=20|mese=11|anno=2006|accesso=26 settembre 2008|dataarchivio=23 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150223013708/http://www.fifa.com/worldfootball/clubfootball/news/newsid=107733.html#juventus+building+bridges+serie+b|urlmorto=sì}}</ref> la cui [[memoria]], pubblicata inizialmente in diversi articoli della rivista ''[[Hurrà Juventus]]'' e ulteriormente [[Compilazione|compilate]] in un libro postumo,<ref name=Canfari>{{Cita|Canfari}}</ref> è ritenuta storiograficamente il principale documento che attesta il periodo pioneristico della società bianconera.
 
Insieme al fratello [[Eugenio Canfari|Eugenio]] fu tra i [[Storia della Juventus Football Club#Le origini|fondatori]] e maggiori arteficiprotagonisti deidel primiprimo trequindicennio lustridi d'attività dello [[Juventus Football Club|Sport-Club Juventus]], società calcistica che diverrà la più titolata d'[[Italia]] nonché una delle più vittoriose al mondo;<ref name=UEFA>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=77633.html|titolo=Old Lady sits pretty|pubblicazione=Union des Associations Européennes de Football|giorno=26|mese=6|anno=2003|accesso=11 agosto 2009}}</ref><ref name=FIFA>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.fifa.com/worldfootball/clubfootball/news/newsid=107733.html#juventus+building+bridges+serie+b|titolo=Juventus building bridges in Serie B|pubblicazione=Fédération Internationale de Football Association|giorno=20|mese=11|anno=2006|accesso=26 settembre 2008|dataarchivio=23 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150223013708/http://www.fifa.com/worldfootball/clubfootball/news/newsid=107733.html#juventus+building+bridges+serie+b|urlmorto=sì}}</ref> la cuile [[memoriaMemorie (genere letterario)|memorie]] di Canfari, pubblicatapubblicate inizialmente in diversi articoli dellasulla rivista ''[[Hurrà Juventus]]'' e ulteriormentepoi [[Compilazione|compilate]]raccolte in un [[Opera postuma|libro postumo]],<ref name=Canfari>{{Cita|Canfari}}.</ref> èsono ritenutaritenute storiograficamente illa principale documento[[Fonte che(storiografia)|fonte attestastoriografica]] ilsul periodo pioneristico della società bianconera.
Da calciatore militò nella {{Calcio Juventus|N}} (1900-1903) e nel {{Calcio Milan|N}} (1903-1904), essendo finalista del [[Campionato Italiano di Football 1903|campionato]] nel 1903 con la prima citata e ottenendo con quest'ultima squadra un [[Torneo FGNI]] nell'anno succssivo. Dopo aver concluso la carriera agonistica svolse l'attività arbitrale prima come guardalinee e poi come ''referee'', diventando nel 1915 presidente dell'[[Associazione Italiana Arbitri]].<ref name=FIGC1>{{Cita|FIGC - Comunicato stampa 2015|p. 7}}</ref>
 
QuattroDa annicalciatore più tardi partecipòmilitò nella [[primaJuventus, guerracon mondiale]]cui ottenendofu ilfinalista grado dinel [[CapitanoCampionato (gradoItaliano militare)di Football 1903|capitanocampionato italiano]] di(1903), fanteriae delnel [[Regio{{Calcio Esercito]]Milan|N}},<ref name=FIGC1/>con morendocui nellavince un [[TerzaTorneo battaglia dell'IsonzoFGNI]] nell'ottobre 1915(1904). PerDopo iaver suoiconcluso servizila incarriera difesaagonistica dellasi patriadedicò fuall'attività insignitoarbitrale, postumamentedapprima income quellaguardalinee datae conpoi lacome [[Medaglia d'argento'referee'', ricoprendo inoltre fino al valore1915 la presidenza dell'[[Associazione Italiana militareArbitri]].<ref name=FIGC2FIGC1>{{Cita|FIGC - Comunicato stampa 2015|ppp. 7; 11}}.</ref>
 
Quattro anni più tardi partecipò nella [[prima guerra mondiale]], raggiungendo il grado di [[capitano]] di fanteria del [[Regio Esercito]];<ref name=FIGC1/> morì nella [[Terza battaglia dell'Isonzo]] contro l'[[Imperiale e regio esercito|esercito austro-ungarico]] nell'ottobre 1915. Nello stesso anno, per i suoi servigi a difesa della patria fu insignito postumamente con la [[Medaglia d'argento al valore militare]].<ref name=FIGC2>{{Cita|FIGC – Comunicato stampa 2015|pp. 7; 11}}.</ref>
 
== Biografia ==
[[File:Enrico Canfari.png|thumb|upright|left|Enrico Canfari con la maglia della Juventus]]
 
Canfari aveva studiato presso l'Istituto Tecnico Industriale "Germano Sommelier" di Torino. Licenziato nel 1895, due anni dopo ha ottenuto presso il Regio Museo Industriale Italiano, il certificato di licenza del corso di industrie chimiche, nonché il diploma di abilitazione all'insegnamento nelle scuole di arti e mestieri, per la chimica e per la fisica applicata. Grazie a ciò, ha insegnato chimica alle Scuole Serali "Cavour".<ref>{{cita web|autore=Principio Paolino|url=https://www.juworld.net/articolo.asp?id=26202|titolo=Enrico Canfari, gli studi del papà della Juventus|data=16 luglio 2023|accesso=24 aprile 2025}}</ref>
Canfari era il proprietario, insieme al fratello [[Eugenio Canfari|Eugenio]], di un'officina meccanica a Torino, in [[Corso Re Umberto|Corso Re Umberto 42]], e frequentava nel tempo libero un gruppo di studenti del vicino [[Liceo Classico Massimo D'Azeglio]] quando, nel 1897, insieme al fratello e a quel gruppo di studenti fondò la {{Calcio Juventus|N}}.<ref name="ricerca2012">{{cita news|url=http://www.demos.it/2012/pdf/2397capsoc35_tifocalcio.pdf|titolo=XXXV Osservatorio sul Capitale Sociale degli italiani – Il tifo calcistico in Italia|pubblicazione=Demos & Pi|pp=4, 7|data=18 settembre 2012|accesso=18 settembre 2012}}</ref> Era soprannominato ''Papaloto'' dai soci perché, essendo il più anziano del gruppo, veniva visto da tutti come un fratello maggiore.<ref>{{cita|Nardi, Ricci}}.</ref>
 
Canfari era anche il proprietario, insieme al fratello [[Eugenio Canfari|Eugenio]], di un'officina meccanica a Torino, in [[Corso Re Umberto|Corso Re Umberto 42]], e frequentava nel tempo libero un gruppo di studenti del vicino [[Liceo Classicoclassico Massimo Dd'Azeglio]] quando, nel 1897, insieme al fratello e a quel gruppo di studenti fondò la {{Calcio Juventus|N}}.<ref name="ricerca2012">{{cita news|url=http://www.demos.it/2012/pdf/2397capsoc35_tifocalcio.pdf|titolo=XXXV Osservatorio sul Capitale Sociale degli italiani – Il tifo calcistico in Italia|pubblicazione=Demos & Pi|pp=4, 7|data=18 settembre 2012|accesso=18 settembre 2012}}</ref> Era soprannominato ''Papaloto'' dai soci perché, essendo il più anziano del gruppo, veniva visto da tutti come un fratello maggiore.<ref>{{cita|Nardi, Ricci}}.</ref>
Si cimentò anche come giocatore, sempre nella squadra torinese, nei campionati del [[Campionato Italiano di Football 1900|1900]] e del [[Campionato Italiano di Football 1901|1901]], prima di divenire a tutti gli effetti il secondo [[Presidenti della Juventus Football Club|presidente]] del club, succedendo al fratello Eugenio il quale aveva occupato il ruolo a partire dalla fondazione della ''Vecchia Signora''.
 
Tra il 1898 e il 1899 fu a tutti gli effetti il secondo [[Presidenti della Juventus Football Club|presidente]] del club, succedendo al fratello Eugenio il quale aveva occupato il ruolo a partire dalla fondazione della ''Vecchia Signora''. Si cimentò anche come giocatore, sempre nella squadra torinese, nei campionati del [[Campionato Italiano di Football 1900|1900]] e del [[Campionato Italiano di Football 1901|1901]].
Nonostante i suoi trascorsi bianconeri, nel 1903 si trasferì in [[Lombardia]] dove fu tesserato dal {{Calcio Milan|N}}, squadra con la quale fu eliminato nella semifinale del campionato del [[Prima Categoria 1904|1904]] proprio dalla Juventus.
 
Nonostante i suoi trascorsi bianconeri, nel 1903 si trasferì in [[Lombardia]] dove fu tesserato dal {{Calcio Milan|N}}, squadra con la quale fu eliminato nella semifinale del campionato del [[Prima Categoria 1904|1904]] proprio dalla Juventus.
In seguito fu arbitro, guardalinee e, fino al 1915, presidente dell'[[Associazione Italiana Arbitri]],<ref>{{cita news|autore=|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=9177&p=1&c=1#page/8/mode/2up|titolo=Il "linesman" con l'ombrello|pubblicazione=Lo Sport Illustrato|data=28 febbraio 1915|accesso=3 ottobre 2014}}</ref> essendo ritenuto dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] «un esempio costante e un modo di vivere nel rispetto dei valori più significativi».<ref name=Canfari1/>
 
In seguito fudivenne arbitro,prima guardalinee, e, finopoi al''referee''; 1915,assunse inoltre la presidentepresidenza dell'[[Associazione Italiana Arbitri]], incarico retto fino al 1915.<ref>{{cita news|autore=|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=9177&p=1&c=1#page/8/mode/2up|titolo=Il "linesman" con l'ombrello|pubblicazione=Lo Sport Illustrato|data=28 febbraio 1915|accesso=3 ottobre 2014}}</ref> essendoViene ritenutoricordato dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] come «un esempio costante e un modo di vivere nel rispetto dei valori più significativi».<ref name=Canfari1FIGC1/>
[[Capitano (grado militare)|Capitano]] del 112º Reggimento fanteria "Piacenza", morì nel 1915 durante la [[terza battaglia dell'Isonzo]], presso [[Monte San Michele]], nel corso della [[prima guerra mondiale]]. Dopo la morte, a lui e alle sue testimonianze, pubblicate inizialmente nel [[Hurrà Juventus|periodico istituzionale bianconero]] e poi raccolte in un libro postumo,<ref name=Canfari/> si attingerà in gran parte per la ricostruzione del primo quindicennio di vita istituzionale del club torinese, divennendo ''a posteriori'' il principale documento a livello storiografico sull'[[Storia della Juventus Football Club|evoluzione juventina]] riguardante il periodo pioneristico del [[Calcio in Italia|calcio italiano]].
 
[[Capitano (grado militare)|Capitano]] del 112º [[Reggimenti di fanteria dell'Esercito Italiano|Reggimento fanteria]] "Piacenza", morì nel 1915 durante la [[terza battaglia dell'Isonzo]] combattuta contro l'[[Imperiale e regio esercito|esercito austro-ungarico]], presso [[Monte San Michele]], nel corso della [[prima guerra mondiale]]. Dopo la morte, a lui e alle sue [[Memorie (genere letterario)|testimonianze]], pubblicate inizialmente nel [[Hurrà Juventus|periodicogiornale istituzionaleaziendale bianconerojuventino]] e poi raccolte in un libro [[Opera postuma|postumo]],<ref name=Canfari/> si attingerà in gran parte per la ricostruzione del primo quindicennio di vita istituzionaleattività del club torinese, divennendodivenendo ''a posteriori'' il principale [[Fonte (storiografia)|documento astoriografico]] livellosulla storiografico sull'[[Storia della Juventus Football Club|evoluzionegenesi juventinabianconera]] riguardantenonché ilsul periodo pioneristico del [[Calcio in Italia|calcio italiano]].
Stessa sorte sarebbe toccata a un altro dei fondatori del club torinese, [[Luigi Forlano]], [[capitano]] del [[battaglione|XLVII battaglione]] [[bersaglieri]], vincitore del [[Prima Categoria 1905|campionato 1905]], che nel corso di un'azione all'attacco delle posizioni nemiche fra [[Nova Vas nad Dragonjo|Nova Vas]] e [[Grotta dell'Artiglieria#Storia|quota 208 sud]] risultò tra i dispersi il 14 settembre 1916.<ref>{{cita web|url=http://www.frontedelpiave.info/public/modules/Fronte_del_Piave_article/Fronte_del_Piave_view_article.php?id_a=558&app_l2=527&app_l3=558&sito=Fronte-del-Piave&titolo=XLVII-Batt.-Aut.|titolo=XLVII battaglione|data=6 luglio 2020}}</ref>
 
== Statistiche ==
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== Palmarès ==
=== Altre competizioni ===
* {{Calciopalm|Torneo FGNI|1}}
:Milan: 1904
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== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
=== '''Libri ==='''
* {{cita libro|autore=Enrico Canfari|titolo=Storia del Foot-Ball Club Juventus di Torino|editore=Tipografia Artale|città=Torino|anno=1915|cid=Canfari}}
* {{cita libro|autore=Daniele Nardi|autore2=Dario Ricci|titolo=La migliore gioventù. Vita, trincee e morte degli sportivi italiani nella Grande Guerra|città=Formigine|editore=Infinito|anno=2015|isbn=978-88-6861-062-3|cid=Nardi, Ricci}}
* {{cita libro|autore=Renato Tavella|titolo=Il romanzo della grande Juventus|città=Roma|editore=Newton & Compton|anno=2014|isbn=978-88-541-6598-4}}
 
=== '''Pubblicazioni varie ==='''
* {{Cita testo|autore=Federazione Italiana Giuoco Calcio|titolo=Allo Stadio Olimpico di Roma una stele per celebrare i calciatori caduti durante lanella {{sic|Prima Guerra Mondiale}}|capitolo=Enrico Canfari: un presidente della Juventus e dell'{{sic|A.I.A.}} caduto in battaglia|tipo=Comunicato stampa|data=30 gennaio 2015|cid=FIGC – Comunicato stampa 2015}}
 
== Voci correlate ==
* [[PresidentiStoria della Juventus Football Club]]
 
== Altri progetti ==
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{{Juventus F.C. presidenti}}
{{Portale|biografie|calcio|guerra}}
 
[[Categoria:Dirigenti dell'A.C. Milan]]