Eccidio della famiglia Arduino: differenze tra le versioni
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== I fatti ==
La sera del 12 marzo [[1945]] elementi delle [[Brigate Nere]], spacciandosi per [[partigiani]]<ref>[http://intranet.istoreto.it/lapidi/cheilsilenziononsiasilenzio.pdf ISTITUTO PIEMONTESE PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA “Giorgio Agosti” - CHE IL SILENZIO NON SIA SILENZIO - memoria civica dei caduti della resistenza a Torino di Nicola Adduci, Luciano Boccalatte, Giuliana Minute]</ref> prelevarono dalla loro abitazione, in via Moncrivello 1, in [[Barriera di Milano]] a [[Torino]]: Gaspare Arduino, le sue due figlie, Libera e Vera Arduino (di
== Biografie ==
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* R. Luraghi, ''Il movimento operaio torinese durante la resistenza'', cit., p. 270
* [[Bianca Guidetti Serra]], ''Compagne. Testimonianze di partecipazione politica''. Torino, Einaudi, 1977, vol. I, pp. 4–6
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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