Immanuel Kant: differenze tra le versioni
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Considerato uno dei filosofi più importanti del pensiero occidentale, fu il più significativo esponente dell'[[Illuminismo tedesco]], anticipatore degli elementi basilari della [[idealismo|filosofia idealistica]] e di gran parte di quella successiva. Kant concepì la propria filosofia come una rivoluzione filosofica (o "[[rivoluzione copernicana]]"), volta a superare il [[dogmatismo]] [[metafisica|metafisico]], che per Kant caratterizzava il pensiero precedente, e ad assumere i caratteri di una ricerca [[criticismo|critica]] sulle condizioni del [[conoscenza|conoscere]].
Benché molti elementi propri dell'[[idealismo trascendentale]] kantiano siano stati nel tempo oggetto di notevoli critiche, soprattutto di natura [[logica]] ([[Franz Brentano|Brentano]], [[George Boole|Boole]], [[Gottlob Frege|Frege]], [[Bertrand Russell|Russell]], [[Ludwig Wittgenstein|Wittgenstein]], [[Saul Kripke|Kripke]])<ref>{{Cita libro|nome=William|cognome=Kneale|nome2=William Calvert|cognome2=Kneale|nome3=Martha|cognome3=Kneale|titolo=The Development of Logic|url=https://books.google.it/books/about/The_Development_of_Logic.html?id=FtXAwgy1w9cC&redir_esc=y|accesso=8 novembre 2019
This does not, at first, preclude one’s holding at least to the Kantian problematic, as, e.g., Cassirer has done. I am even of the opinion that this standpoint can be rigorously refuted by no development of natural science. For one will always be able to say that critical philosophers have until now erred in the establishment of the a priori elements, and one will always be able to establish a system of a priori elements that does not contradict a given physical system. Let me briefly indicate why I do not find this standpoint natural. A physical theory consists of the parts (elements) A, B, C, D, that together constitute a logical whole which correctly connects the pertinent experiments (sense experiences). Then it tends to be the case that the aggregate of fewer than all four elements, e.g., A, B, D, without C, no longer says anything about these experiences, and just as well A, B, C without D. One is then free to regard the aggregate of three of these elements, e.g., A, B, C as a priori, and only D as empirically conditioned. But what remains unsatisfactory in this is always the arbitrariness in the choice of those elements that one designates as a priori, entirely apart from the fact that the theory could one day be replaced by another that replaces certain of these elements (or all four) by others. (Einstein 1924, 1688–1689)}}</ref>, Kant rimane un pensatore fondamentale per la comprensione della [[filosofia moderna]], di cui è considerato dai critici una delle figure fondanti; è stato altresì evidenziato l'importante rapporto tra la filosofia kantiana e il [[Romanticismo]]<ref>Questo rapporto tra la filosofia kantiana, in particolare quella esposta nella ''[[Critica del giudizio]]'', e il Romanticismo è stato invece contestato da K. R. Popper, che nel saggio ''Alla ricerca di un mondo migliore'' (A. Armando editore, Roma, 2002, p. 145.), vede in Kant un modello di razionalismo.</ref>.
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=== Le fonti: l'epistolario e i primi biografi ===
{{citazione|Kant non ha altra biografia che la storia del proprio filosofare.|[[Otfried Höffe]]<ref>{{cita|Höffe|p. 8}}.</ref>}}
La maggior parte della sua biografia è conosciuta grazie a un [[epistolario]], ovvero un resoconto asciutto dei rapporti con gli studenti, i colleghi, gli amici e i parenti, ricco di interessanti dettagli sui rapporti intercorsi con alcune importanti personalità del secolo e sulle prime reazioni ottenute dal pensiero kantiano<ref name="hoffe10">{{cita|Höffe|p. 10}}.</ref>. Importanti sono anche le prime biografie a lui dedicate, quali quelle di [[Ludwig Ernst Borowski]]<ref>{{
=== Le origini e l'infanzia ===
Kant nacque nel 1724 nella periferia di [[Königsberg]], allora capitale della [[Prussia Orientale]] e oggi, con il nome di [[Kaliningrad]], capoluogo dell'omonima [[Oblast di Kaliningrad|Oblast]], exclave [[Russia|russa]] tra [[Polonia]] e [[Lituania]]. Era quarto di nove figli<ref name="hoffe11" />, dei quali solo cinque raggiunsero l'età adulta.<ref>"Of the five siblings born after Kant, only three (two sisters and one brother) survived early childhood. In other words, four of the nine children born in the Kant household died at an early age." Manfred Kuehn, ''Kant a Biography'', Cambridge, Cambridge University Press, 2001, p. 28.</ref>
Nello stesso anno in cui nacque Kant, la città venne unificata a partire dai conglomerati di Altstadt, Löbenicht e Kneiphof. A Königsberg si affacciavano numerosi commercianti inglesi, che scambiavano articoli russi (cereali e bestiame) con vino e spezie.
Kant riteneva che il nonno paterno fosse un immigrato [[Scozia|scozzese]], supposizione che non è possibile confermare: il bisnonno Richard era natio della [[Curlandia]], anche se due delle sue figlie erano effettivamente sposate con scozzesi.<ref name="hoffe11" /> Il padre di Immanuel, Johann Georg Kant (1682-1746), era un [[sellaio]] originario di [[Klaipėda|Memel]], al tempo la città prussiana più settentrionale (oggi Klaipėda, in [[Lituania]]); la madre, Anna Regina Reuter (1697-1737), proveniente da una famiglia originaria di [[Norimberga]] e [[Tubinga]], era una seguace del [[pietismo]]. Kant condivise dunque con molti illuministi tedeschi origini povere.<ref name="hoffe11" />
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Al Collegio, indicato dalla gente di Königsberg come un "rifugio di Pietisti", aveva larghissimo spazio un rigoroso [[catechismo]]: Kant vi studiò molto il [[Lingua latina|latino]], l'[[Lingua ebraica|ebraico]] (dall'[[Antico Testamento]]), poco il [[lingua greca antica|greco antico]] (limitato al [[Bibbia|Nuovo Testamento]]) e quasi per nulla le materie scientifiche.<ref>Notizie riferite dal decano della facoltà di Filosofia S. G. Wald in un breve racconto sugli insegnanti di Kant e sulle sue esperienze scolastiche in un discorso commemorativo pronunciato il 23 aprile 1804 in R. Reicke, ''Kantiana'', Königsberg, 1860, p. 56.</ref><ref name="hoffe12">{{cita|Höffe|p. 12}}.</ref> Kant ricorderà il ''Fridericianum'' come una "schiavitù giovanile", e anche avanti negli anni vi penserà con "paura e angoscia"<ref name="hoffe12" />.
In particolare per l’educazione religiosa, ricevuta nel Collegium così come per quella impartitagli nell’ambito familiare, Kant, ormai in tarda età, così commentava:
{{
Il 23 dicembre 1737 muore la madre: Kant è tredicenne. Il 24 settembre 1740, Kant, secondo miglior allievo della classe, si immatricolò all'[[Università di Königsberg]], la cosiddetta Albertina, per intraprendere studi [[filosofia|filosofici]], di [[teologia]], di [[letteratura latina]] e di [[matematica]], completati nel semestre estivo 1746, dove fu allievo di [[Martin Knutzen]] (1713-1751),<ref>Benno Erdmann, ''Martin Knutzen und seine Zeit. Ein Beitrag'', Leipzip, 1876; Manfred Kuehn, "Knutzen, Martin (1713–51)", in Heiner F. Klemme, Manfred Kuehn (eds.), ''The Dictionary of Eighteenth-Century German Philosophers'', Londra, Continuum, 2010.</ref> docente di logica e metafisica. L'interesse per [[Isaac Newton|Newton]], scomparso nel 1727, ma anche per le scienze in generale, si manifestò proprio in questo periodo, probabilmente anche grazie al maestro Knutzen.<ref>Manfred Kuehn nel saggio "Kant's Teachers in the Exact Sciences", in Eric Watkins (ed.), ''Kant and the Sciences'', New York, Oxford University Press, 2001, pp. 11-30, ha sostenuto, in contrasto con Erdmann, che l'attitudine di Kant verso Knutzen fu critica fin dalla pubblicazione dei ''Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive'' (1747).</ref>
Kant ebbe contatti con studenti, colleghi, amici e commensali -tutti di sesso maschile, essendo le donne all'epoca escluse dall'università<ref>{{cita web|url=https://www.italiaoggi.it/news/filosofi-tedeschi-al-setaccio-2577612|titolo=Filosofi tedeschi al setaccio|autore=Roberto Giardina}}</ref>- che frequentavano la [[loggia massonica]] locale la quale aveva un orientamento non kantiano.<ref>{{cita web|url=https://library.oapen.org/bitstream/id/9c2c6b4d-7481-4e73-b443-bf29054680c2/497779.pdf|titolo=Die Freimaurer im Alten Preußen 1738–1806|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201119104900/https://library.oapen.org/bitstream/id/9c2c6b4d-7481-4e73-b443-bf29054680c2/497779.pdf
Kant si confrontò fin da subito con la [[fisica]] di Newton e con le obiezioni mosse da Leibniz nei riguardi dell'impianto newtoniano<ref name="hoffe12" />. Infatti, ancor più che dall'illuminismo wolffiano, Kant si sentì attratto dalla fisica newtoniana. Già nel 1747 egli pubblicò uno scritto sul problema allora assai dibattuto delle forze vive, tentando la conciliazione fra il punto di vista cartesiano e quello leibniziano. Nel 1755 pubblicò ''[[Storia universale della natura e teoria del cielo]]'' (''Allgemeine Naturgeschichte und Theorie des Himmels''); nonostante tale titolo, Kant si distacca da Newton su un punto fondamentale, in quanto sostiene che l'universo è spiegabile con il semplice ricorso alle leggi della natura, senza fare appello al divino architetto, come fa appunto Newton.<ref>
Nel 1746 morì il padre; Kant lasciò l'Albertina molto probabilmente all'inizio dell'estate del 1748, procurandosi da vivere come precettore presso la casa del pastore protestante Daniel Andresch, nella cittadina di Judtschen (odierna [[Veselovka]]<ref>
È del 1746, pubblicato però solo nel 1749, il primo scritto sulle forze vive, dal titolo ''Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive e critica delle dimostrazioni delle quali il Signor Leibniz e altri studiosi di Meccanica si sono avvalsi in questa controversia, insieme ad alcune considerazioni preliminari riguardanti la forza dei corpi in generale''<ref>I. Kant, ''Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive'', a cura di Stefano Veneroni, Milano-Udine, Mimesis, 2019, 1.567 pp., 4 voll.</ref>. In esso è affrontata la celebre ''querelle'' delle [[Teorema dell'energia cinetica|forze vive]],<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Stefano Veneroni|titolo=La questione delle forze vive e la Meccanica di Aristotele nel primo scritto di Kant|rivista=La Cultura|volume=LVIII|anno=2020|numero=2-3|pp=279-299}}{{Cita pubblicazione|autore=Stefano Veneroni|titolo=Osservazioni fisico-teoriche attorno al primo scritto di Kant sulle forze vive del 1746 (1749)|rivista=PHYSIS|volume=LIII|anno=2018|pp=143-173}}</ref> occasionata a sua volta da [[Gottfried Wilhelm von Leibniz|Leibniz]] nel 1686 sul tema cartesiano della conservazione della [[quantità di moto]] (''rhopé'', ''momentum''), tema, questo, di chiara matrice aristotelica (vedi le ''[[Aristotele|Meccaniche]]'') e ripreso da [[Galileo Galilei]] nelle sue ''Mecaniche'' (1593 ca.), tradotte a loro volta in francese da [[Marin Mersenne]] nel 1634 e analizzate quindi da [[Cartesio|Descartes]] – su invito dello stesso Mersenne e di Constatin Huygens – nel 1637 e nel 1638.
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È questo il primo momento sintetico della speculazione kantiana, in cui è affrontato il duplice tema della natura e della misura della forza, e della sua [[Energia|conservazione]] nelle variazioni fisiche dell'Universo. La riflessione ivi condotta analizza quelle tematiche esposte in numerosi scritti successivi di natura scientifica, quali per esempio la natura dello spazio e del tempo; il rapporto tra forza, sostanza e la conseguente costituzione dello spazio; la costituzione della materia; il rapporto [[foronomia|foronomico]]<ref>"Principi Metafisici della Foronomia" in I.Kant, ''Principi metafisici della scienza della natura'' (1786), traduzione italiana con testo tedesco a fronte di Paolo Pecere, Milano, Bompiani, 2003, pp. 127-171.</ref> e dinamico tra spazio, tempo, materia, velocità e forza; la [[Bernard le Bovier de Fontenelle|possibilità dell'esistenza simultanea di più mondi]] e la [[Teoria di Kant-Laplace|natura dell'Universo]]; l'introduzione del concetto di quantità negative in Fisica; e questioni di natura epistemologica, come il problema della fondazione della [[Meccanica classica|Meccanica]] e il suo rapporto con la [[Dinamica (fisica)|Dinamica]], o ancora la questione epistemologica "classica" circa il rapporto tra osservazione empirica [[Empirismo|discreta]] e deduzione della legge nel ''[[Spaziotempo|continuum]]''.
Oltre ad anticipare numerosi temi che saranno affrontati analiticamente in opere successive, tale opera dimostra già inequivocabilmente l'indirizzo programmatico della ricerca scientifica di Kant, volta, fin dal suo primo scritto, al perseguimento di una descrizione 'sistematica' dell'Universo, ''antecedentemente'' determinata (''a priori''), secondo l'indirizzo programmatico della Scienza 'classica', vale a dire in assoluta conformità rispetto alla legge di [[Causalità (filosofia)|causalità]] (nel ''[[Continuum dello spazio-tempo|continuum]]'') e al [[principio di ragion sufficiente]], secondo cui: ''posita ratione ponitur rationatum''.<ref>I. Kant,
=== La maturità ===
[[File:Kant nel 1755.jpg|thumb|upright|Ritratto di Kant eseguito da Charlotte Amalia Keyserling nel 1755]]
Nel 1755 con la tesi di laurea ''Principiorum Primorum cognitionis metaphysicae nova delucidatio'' ottenne la licenza di ''magister'', mansione che esercitò per quindici anni. Non aveva però ancora uno stipendio fisso, in quanto pagato direttamente dagli studenti, e ciò lo obbligava a lavorare molto; preparava meticolosamente le lezioni, dimostrandosi un buon insegnante, piacevole da ascoltare.<ref>All'attività di Kant come insegnante è dedicato il sito di Steve Naragon,
L'ipotesi [[cosmogonia|cosmogonica]] della [[nebulosa solare]] primitiva, esposta nel 1755 nella ''Storia universale della natura e teoria del cielo'' (che egli desunse da [[Georges-Louis Leclerc de Buffon|Buffon]] e da altre fonti, in particolare dal materialismo antico di Democrito, Epicuro e Leucippo), ebbe molta fortuna e gli diede fama anche nel campo dell'[[astronomia]]. Essa fu enunciata proprio da [[Pierre Simon Laplace|Laplace]] che la rielaborò e la rilanciò nel 1796 nella ''Exposition du système du monde'' (''Esposizione del sistema del mondo'').
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{{citazione|Due cose riempiono la mente con sempre nuova e crescente ammirazione e rispetto, tanto più spesso e con costanza la riflessione si sofferma su di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.|Epitaffio sulla tomba di Immanuel Kant dalla ''[[Critica della ragion pratica]]''<ref>A chiarimento così scrive l'autore nell'opera citata:<br />
«Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente, fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo, a una grandezza interminabile con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io indivisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera in finitezza, ma che solo l’intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connessione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevoli di mondi annulla affatto la mia importanza di creatura animale che deve restituire nuovamente al pianeta (un semplice punto nell’universo) la materia del quale si formò, dopo essere stata provvista per qualche tempo ( e non si sa come ) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile, almeno per quanto si può riferire dalla determinazione conforme ai fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all’infinito.» Kant, ''Critica della ragion pratica'', Roma-Bari, Laterza, 1982, pp. 197-198 (
== Il pensiero ==
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=== Le scienze empiriche ===
Va inoltre notato che, sebbene Kant abbia riconosciuto il valore delle scienze empiriche (egli ammette una fisica empirica accanto alla fisica pura e una psicologia empirica per esempio), ovvero fondate sull'induzione, queste non possono a suo avviso pretendere di essere considerate alla pari delle scienze pure. Questo lo porta a escludere addirittura (nei ''Princìpi metafisici della scienza della natura''),<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Martin|cognome=Carrier|data=1990|titolo=Kants Theorie der Materie und ihre Wirkung auf die zeitgenössische Chemie|rivista=Kant-Studien|volume=81|numero=2|accesso=11 novembre 2019
=== Il ruolo del giudizio ===
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Kant ha contestato tali dimostrazioni, pur non prendendo in considerazione direttamente le cinque "vie" di San Tommaso, ma le prove dell'esistenza di Dio nella formulazione leibniziano-wollfiana. La critica kantiana si rivolge infatti: 1) alla prova ontologica; 2) alla prova cosmologica e 3) alla prova fisico-teologica. Se nelle conclusioni sia S. Tommaso, sia Kant sono concordi nel rifiutare la prova ontologica, per quanto riguarda la prova cosmologica e quella fisico-teologica, Kant critica queste due prove (a cui si riducono le "cinque vie" tomistiche), in quanto sarebbero legate a un'estensione indebita dell'uso della ragione (nel suo uso teoretico-speculativo), i cui concetti razionali, cioè le idee, sono vuote. (in Immanuel Kant, ''Critica della ragion pura'', Parte seconda. Dialettica trascendentale, Capitolo Terzoː L'ideale della ragion pura)</ref> Tuttavia Kant muove le proprie argomentazioni in modo contrario all'avviso dell'intera tradizione tomistica: egli infatti sembra considerare la prova cosmologica e teologica come argomenti che si ridurrebbero alla prova ontologica, che è una prova "a priori"; quindi dimostra che esse non possono guidare a una conoscenza razionale di Dio.
In realtà le dimostrazioni tomistiche dell'esistenza di Dio non sono riducibili a nessuna prova ''a priori'', ma sono prove ''a posteriori'' che possono mostrare l'esigenza di un principio assoluto, date alcune pre-condizioni nel contingente.<ref>{{Cita web|nome=Ralph|cognome=McInerny|nome2=John|cognome2=O'Callaghan|titolo=Saint Thomas Aquinas|sito=The Stanford Encyclopedia of Philosophy|url=https://plato.stanford.edu/archives/sum2018/entries/aquinas/|accesso=
=== Interessi filosofici ===
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== Opere ==
L'edizione di riferimento degli scritti di Kant comunemente utilizzata nelle citazioni, è quella a cura dell'Accademia di Berlino, conosciuta come “Akademie-Ausgabe” (= AA): ''Kant's Gesammelte Schriften, von der Königlich-Preußische Akademie der Wissenschaften zu Berlin'', Berlino 1902 ss.; i testi dei primi 23 volumi sono consultabili sul sito:
Il progetto di un'edizione critica degli scritti kantiani era stato avanzato nel 1894-95 da Wilhelm Dilthey,<ref>Cfr. Frithjof Rodi: ‘'Dilthey und die Kant-Ausgabe der Preußischen Akademie der Wissenschaften. Einige editions- und lebens-geschichtliche Aspekte'’. In: Dilthey-Jahrbuch 10,1996, pp. 108-126.</ref> che aveva proposto di suddividere gli scritti in quattro sezioni:
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* Quarta: Vorlesungen [Lezioni 1770-1796] (Volumi XXIV–XXIX), (non ancora completata: manca la seconda parte del volume 26 ''Physische Geographie'').
Per una descrizione del contenuto dei volumi consultare
L'edizione comprende anche i
Tra i manoscritti pubblicati in questi volumi, il ‘'Duisburger Nachlass'’ (''Reflexionen'' 4674–84, vol. 17, pp. 643–673)<ref>Traduzione italiana: ‘'Il Fondo Duisburg'’, Pisa - Roma, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2000</ref> è di particolare interesse.
Si tratta di un manoscritto databile al 1775, il cui nome non deriva dalla città di Duisburg, ma dall'essere appartenuto alla famiglia della nobildonna Luise von Duisburg (1811-1862);<ref>‘'Il Fondo Duisburg'’, cit. Prefazione, p. 10.</ref> pubblicato per la prima volta nel 1889 è un contributo importante per lo studio della genesi della ''Critica della ragion pura'', durante il ‘decennio silenzioso’ (1771-1780).
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** 1756: I, 465-472 - ''Fortgesetzte Betrachtung der seit einiger Zeit wahrgenommenen Erderschütterungen'' (''[[Scritti sui terremoti|Ulteriori considerazioni sui terremoti avvertiti da qualche tempo]]'')<ref name="Elisa Tetamo 2004" />
** 1756: I, 475-487 - ''Metaphysicae cum geometria iunctae usus in philosophia naturali, cuius specimen I. continet monadologiam physicam'' (''[[Monadologia physica]]'')<ref name="precritici" /><ref name="ref_A">Trad. con testo latino a fronte in Igor Agostini (a cura di), ''Immanuel Kant. Dissertazioni latine", Milano, Bompiani, 2014</ref>
** 1756: I, 491-503 - ''Neue Anmerkungen zur Erläuterung der Theorie der Winde'' (''Nuove annotazioni per la spiegazione della teoria dei venti'')<ref name="De Bianchi 2016" /><ref>
* '''AA II: Vorkritische Schriften II''' (1905, seconda ed. 1912)
** 1757: II, 3-12 - ''Entwurf und Ankündigung eines Collegii der physischen Geographie nebst dem Anhange einer kurzen Betrachtung über die Frage: Ob die Westwinde in unsern Gegenden darum feucht seien, weil sie über ein großes Meer streichen'' (''Progetto di un Collegio di geografia fisica'')
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** 1764: II, 259-271 - ''Versuch über die Krankheiten des Kopfes'' (''Saggio sulle malattie della mente'')<ref>trad. Alfredo Marini, Como, Ibis, 1992</ref>
** 1764: II, 275-301 - ''Untersuchung über die Deutlichkeit der Grundsätze der natürlichen Theologie und der Moral'' (''Indagine sulla distinzione dei principi della teologia naturale e della morale'') <small>risposta al quesito della Reale Accademia di Scienze di Berlino per l'anno 1763</small><ref name="precritici" />
** 1765: II, 305-313 - ''Nachricht von der Einrichtung seiner Vorlesungen in dem Winterhalbenjahre von 1765-1766'' (''Annuncio di Immanuel Kant sul programma delle sue lezioni del semestre invernale 1765-66'')<ref>
** 1766: II, 317-373 - ''Träume eines Geistersehers, erläutert durch Träume der Metaphysik'' (''[[I sogni di un visionario spiegati coi sogni della metafisica]]'')<ref name="precritici" />
*** trad. Maria Venturini, Introduzione di Guido Morpurgo-Tagliabue, Collana BUR, Milano, Rizzoli, 1982 [col titolo ''Sogni di un visionario chiariti con sogni della metafisica'', ISIS, 1920; Collezione ISIS, Milano, Libreria Editrice Lombarda, 1929].
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** 1782: VIII, 6-8 - ''Nachricht an Ärzte'' (''Messaggio ai medici sull'epidemia di primavera del 1782'')
** 1783: VIII, 10-14 - ''Recension von Schulz's Versuch einer Anleitung zur Sittenlehre für alle Menschen, ohne Unterschied der Religion, nebst einem Anhange von den Todesstrafen'' (''Recensione del "Saggio di una guida etica per tutti gli uomini, senza distinzione di religione" di Johann Heinrich Schulz, con un'appendice sulla pena di morte'')<ref name="gon95" />
** 1784: VIII, 17-31 - ''Idee zu einer allgemeinen Geschichte in weltbürgerlicher Absicht'' (''Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico'')<ref name="gon95" /><ref>
** 1784: VIII, 35-42 - ''Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung?'' (''[[Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?]]'')<ref name="criticismo">in ''Scritti sul criticismo'', a cura di Giuseppe De Flaviis, Roma-Bari, Laterza, 1991.</ref>
** 1785: VIII, 45-66 - ''Recensionen von J.G.Herders Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit.Theil 1. 2'' (''Recensione delle "Idee per la filosofia della storia dell'umanità" di Johann Gottfried Herder)<ref name="gon95" />
** 1785: VIII, 69-76 - ''Über die Vulkane im Monde'' (''Sui vulcani della luna'')<ref name="De Bianchi 2016" />
** 1785: VIII, 79-87 - ''Von der Unrechtmäßigkeit des Büchernachdrucks'' (''L'illegittimità della ristampa dei libri'')<ref>
** 1785: VIII, 91-106 - ''Bestimmung des Begriffs einer Menschenrace'' (''Determinazione del concetto di razza umana'')<ref name="gon95" />
** 1786: VIII, 127-130 - ''Recension von Gottlieb Huseland's Versuch über den Grundsatz des Naturrechts'' (''Recensione del "Saggio sul fondamento del diritto naturale" di Gottlieb Huseland'')<ref name="gon95" />
Riga 266:
** 1790: VIII, 187-251 - ''Über eine Entdeckung, nach der alle neue Kritik der reinen Vernunft durch eine ältere entbehrlich gemacht werden soll'' (''Su una scoperta secondo la quale ogni nuova critica della ragion pura sarebbe resa superflua da una più antica'') <small>contro [[Johann Augustus Eberhard]]</small><ref name="criticismo" />
** 1791: VIII, 255-271 - ''Über das Mißlingen aller philosophischen Versuche in der Theodicee'' (''Sul fallimento di tutti i tentativi filosofici in teodicea'')<ref name="criticismo" />
** 1793: VIII, 275-313 - ''Über den Gemeinspruch: Das mag in der Theorie richtig sein, taugt aber nicht für die Praxis'' (''[[Sul detto comune: "Questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica"]]'')<ref name="gon95" /><ref>
** 1794: VIII, 317-324 - ''Etwas über den Einfluß des Mondes auf die Witterung'' (''A proposito dell'influenza della luna sul clima'')<ref name="De Bianchi 2016" />
** 1794: VIII, 327-329 - ''Das Ende aller Dinge'' (''[[La fine di tutte le cose]]'')<ref name="criticismo" /><ref>trad. Elisa Tetamo, a cura di [[Andrea Tagliapietra]], Torino, Bollati Boringhieri, 2006.</ref>
Riga 287:
* '''AA X: Briefwechsel Band I. 1747-1788''' (1900, seconda ed. 1922)
* '''AA XI: Briefwechsel Band II. 1789-1894''' (1900, seconda ed. 1922)
* '''AA XII: Briefwechsel Band III.
** 1793: XII, 31-35: ''Zu Sommering, uber das Organ der Seele'' (''A proposito dell'opera di Sommering sull'organo dell'anima'')<ref>Appendice all'opera di Samuel Thomas von Soemmerring, ''Über das Organ der Seele'', Königsberg 1796 (trad. it., I. Kant, ''Sull'organo dell'anima''. Testo, lettere, manoscritti, a cura di Oscar Meo, Unicopli, Milano 2021)</ref>
** 1799: XII, 370-371: ''Erklärung in Beziehung auf Fichtes Wissenschaftslehre'' (Dichiarazione riguardo alla 'Dottrina della scienza' di Fichte)<ref>trad. it. in Claudio Cesa, ''Le origini dell'idealismo tra Kant e Hegel'', Torino, Loescher, 1981.</ref>
Riga 495:
* Andrea Gentile, ''Ai confini della ragione. La nozione di "limite" nella filosofia trascendentale di Kant'', Roma, Edizioni Studium, 2003. ISBN 88-382-3929-0
* Piero Giordanetti, ''Rivoluzione copernicano-newtoniana e sentimento in Kant'', Berna (CH), Peter Lang, 2012.
* Piero Giordanetti,
* Augusto Guerra, ''Introduzione a Kant'', Roma-Bari, Laterza, 2010.
* {{cita libro|autore=[[Otfried Höffe]]|titolo=Immanuel Kant|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=2002|annooriginale=1986|ISBN =88-15-08863-6|cid=Höffe}}
Riga 501:
* Manfred Kuhen, ''Kant. Una biografia'', Bologna, Il Mulino, 2011. ISBN 978-88-15-14931-2
* Paolo Manganaro, ''L'antropologia di Kant'', Napoli, Guida Editore, 1982 (sull'antropologia e sulle ''Vorlesungen'').
* Giuliano Marini,
* Herbert J. Paton, ''Kant's Metaphysic of Experience: A Commentary on the First Half of the Kritik der reinen Vernunft'', London, Macmillan, 1936. {{NoISBN}}
* Renato Pettoello, ''Leggere Kant'', Brescia, La Scuola, 2014.
* Maria Chiara Pievatolo (a cura di), ''Immanuel Kant. "Sette scritti politici liberi"'', Firenze, Firenze University Press, 2011. ISBN 978-88-6453-298-1;
* Giovanni B. Sala, "La Cristologia nella ''Religione nei limiti della semplice ragione'' di Kant", in ''Rivista di Filosofia Neo-Scolastica'', 96 (2-3) (2004) pp. 235–305.
* [[Luigi Scaravelli]], ''Scritti kantiani'', Firenze, La Nuova Italia, 1968. {{NoISBN}}
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://plato.stanford.edu/entries/kant/|titolo=Immanuel Kant|autore=Michael Rolf|sito=Stanford Encyclopedia of Philosophy|lingua=en}} (La Stanford Encyclopedia of Philosophy contiene diversi articoli su Kant)
* {{cita web|url=https://www.iep.utm.edu/kantview/|titolo=Immanuel Kant|autore=Tim Jankowiak|sito=Internet Encyclopedia of Philosophy|lingua=en}} (L'Internet Encyclopedia of Philosophy contiene diversi articoli su Kant)
* {{cita web|url=http://www.studikant.it/|titolo=Società Italiana di Studi Kantiani}}
* {{cita web |
* {{cita web|url=http://www.
* {{cita web|url=http://www.kantiana.it|titolo=Kantiana. Testi - Ricerche - Materiali sull'irradiazione di Kant (traduzioni, lessici d'epoca, commentari)}}▼
* {{cita web |
▲* {{cita web|http://www.kantiana.it|Kantiana. Testi - Ricerche - Materiali sull'irradiazione di Kant (traduzioni, lessici d'epoca, commentari)}}
* {{cita web|url=http://www.progettofahrenheit.it/doc/mazzanti/RIVISTE%201/giordanet.pdf|titolo= Piero Giordanetti, ''Kant e la musica'', Milano 2001}}▼
▲* {{cita web | 1 = http://www.kant2010.org/index.php/kantkongress/kant2010 | 2 = Sito dell'XI Congresso Kantiano Internazionale | accesso = 12 novembre 2017 | dataarchivio = 12 novembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171112185757/http://www.kant2010.org/index.php/kantkongress/kant2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | url = http://www.ariannascuola.eu/ilfilodiarianna/it/filosofia/filosofia-illuminista/kant/237-introduzione-a-kant-schema.html | titolo = Uno schema di introduzione a Kant | accesso = 10 ottobre 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140402160559/http://www.ariannascuola.eu/ilfilodiarianna/it/filosofia/filosofia-illuminista/kant/237-introduzione-a-kant-schema.html | urlmorto = sì }}
▲* {{cita web|http://www.progettofahrenheit.it/doc/mazzanti/RIVISTE%201/giordanet.pdf| Piero Giordanetti, ''Kant e la musica'', Milano 2001}}
* {{cita web |
* {{cita web|url=http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7|titolo=I. Kant, ''Sette scritti politici liberi'': traduzione commentata dei principali scritti politici di Kant, sotto licenze Creative Commons}}▼
* {{cita web|url=http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=89|titolo=Immanuel Kant - dal sito Rai Educational|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161226055716/http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=89
▲* {{cita web|http://bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7|I. Kant, ''Sette scritti politici liberi'': traduzione commentata dei principali scritti politici di Kant, sotto licenze Creative Commons}}
▲* {{cita web|url=http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=89|titolo=Immanuel Kant - dal sito Rai Educational|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161226055716/http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=89|dataarchivio=26 dicembre 2016}}
* {{cita web|url = https://publish.uwo.ca/~cdyck5/UWOKRG/kantsbooks.html|titolo = Kant's Booksː l’elenco dei testi della biblioteca personale di Kant}}
; Riviste dedicate a Kant e al kantismo
* {{cita web|url=http://www.kant.uni-mainz.de/e_studies.html|titolo=Kant-Studien|sito=[[Kant-Studien]]}}
* {{cita web|url=http://www.libraweb.net/riviste.php?chiave=29&h=432&w=300|titolo=Rivista Studi kantiani}}
* {{cita web|url=https://periodicos.pucminas.br/SapereAude/index|titolo=Sapere aude|lingua=pt|ISSN= 2176-2708|editore=Dipartimento di Filosofia della Pontificia Università Cattolica di Minias de Gerais (PUC Minas), Brasile}} (rivista semestrale di filosofia ad [[Open Access|accesso aperto]] di classe A2 secondo CAPES-Brasil; archivio ''nline'' {{cita testo|url=https://ezb.ur.de/ezeit/detail.phtml?bibid=UNIWH&colors=7&lang=en&jour_id=151437|titolo=dal 2010|postscript=nessuno}})
{{Immanuel Kant}}
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