Governatore di Milano: differenze tra le versioni
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{{Organo governativo
|nome = Governatore di Milano
|stemma = Flag of
|immagine = 20110725_Castello_Sforzesco_Milan_5557.jpg
|didascalia = [[Castello Sforzesco]], sede del governatore
|stato = [[File:Flag of the Duchy of Milan.
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|riforme = [[1545]]<br/>[[1581]]
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|nominante = [[Supremo Consiglio d'Italia]] (dal 1526 al 1706)<br/> [[Imperatore d'Austria]] (dal 1726 al 1800)
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|durata =
|sede = [[Milano]]
}}[[File:Location of the Duchy of Milan-it.svg|thumb|[[
== L'uso del termine di "vicario" come governatore ==
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|align=right|13 novembre 1535 ||align=right|15 settembre 1536 ||[[Antonio de Leyva]], principe di Ascoli ||Prese possesso di Milano il 27 novembre 1535<ref name="Arese1970">{{cita pubblicazione|autore=Franco Arese Lucini|titolo=Le supreme cariche del Ducato di Milano|rivista=Archivio storico lombardo|anno=1970|pp=59-156}}</ref>, morto in carica nel 1536 durante la [[Guerra d'Italia del 1536-1538|guerra in Provenza]]. Il corpo fu trasportato a Milano e sepolto nella [[Basilica di San Dionigi]]. ||rowspan=5|[[Carlo V d'Asburgo]]
|-
|align=right|9 ottobre 1536 ||align=right|28 gennaio 1538 ||Cardinale [[Marino Ascanio Caracciolo]] ||Fu prima [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]], poi Governatore per gli affari politici ed economici, morto in carica; le funzioni militari erano di competenza del [[Alfonso d'Avalos d'Aquino|marchese Del Vasto]] con titolo di ''Capitano Generale in Italia''.<ref
|-
|align=right| febbraio 1538 ||align=right|31 marzo 1546 ||[[Alfonso d'Avalos d'Aquino]], marchese del Vasto ||Governatore militare, ebbe anche responsabilità degli affari politici ed economici. Sotto il suo governo si pubblicarono le Nuove Costituzioni e fu riorganizzata l'attività dei tribunali. Morì a Vigevano alla fine di marzo del 1546.
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=== Carica ===
Nel [[1554]], [[Carlo V]] lasciava il Ducato di Milano a [[Filippo II di Spagna]] (avendolo già investito segretamente nel [[1540]]). Durante il [[Lombardia spagnola|periodo spagnolo]] il Governatore era nominato dal [[Consiglio di Stato]], presieduto dal [[Sovrani di Spagna|Re]], su proposta del [[Supremo Consiglio d'Italia]], per tre anni, anche se mancavano norme formali al riguardo. Doveva appartenere alla [[nobiltà]], quasi sempre quella spagnola, ma anche quella lombarda - di solito purché la sua stirpe avesse origini spagnole. All'assunzione dell'ufficio riceveva il giuramento della città di Milano, dei [[Decurione|decurioni]] e dei principali feudatari del Ducato. Percepiva una retribuzione di 24.000 ducati annui e, come il [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]], gli spettava il trattamento di ''[[Don (trattamento)|Don]] e [[Eccellenza (trattamento)|Sua Eccellenza]].''<ref name=":7" />▼
==== Nomina ====
▲Nel [[1554]], [[Carlo V]] lasciava il Ducato di Milano a [[Filippo II di Spagna]] (avendolo già investito segretamente nel [[1540]]). Durante il [[Lombardia spagnola|periodo spagnolo]] il Governatore era nominato dal [[Consiglio di Stato]], presieduto dal [[Sovrani di Spagna|Re]], su proposta del [[Supremo Consiglio d'Italia]], per tre anni, anche se mancavano norme formali al riguardo. Doveva appartenere alla [[nobiltà]], quasi sempre quella spagnola, ma anche quella lombarda - di solito purché la sua stirpe avesse origini spagnole. All'assunzione dell'ufficio riceveva il giuramento della città di Milano, dei [[Decurione|decurioni]] e dei principali feudatari del Ducato.<ref
==== Poteri ====
Il Governatore aveva attribuzioni tipiche di un [[Capo di Stato]], anche se dipendente dal Re di Spagna. Presiedeva il ''Consiglio generale dei 60 decurioni'' (il più prestigioso organo dell'amministrazione cittadina milanese). Aveva il potere d'ordinanza (ossia [[normazione|normativo]]), poteva concedere la [[Grazia (diritto)|grazia plenaria]] ai condannati e nominare assemblee o [[Commissione|commissioni]] di senatori, vicari e decurioni.<ref name=":5" /> Aveva inoltre il compito di nominare molte delle più alte cariche dello stato, inclusi i ministri, i vicari, i magistrati e gli [[Ambasciatore|ambasciatori]] (nominava direttamente le figure annuali e biennali, mentre proponeva una rosa di nomi al [[Supremo Consiglio d'Italia]] per quelle di durata superiore o vitalizia).<ref name=":3" /> Per bilanciare gli ampi poteri del Governatore, fu istituita la figura del [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]]: vertice del [[potere esecutivo]], doveva inoltre ratificare leggi, editti e provvedimenti del [[Organi della pubblica amministrazione di Milano in età spagnola|Consiglio segreto]], del Senato e del Governatore, avendo [[potere di veto]] incontrastato su entrambi. Neppure le decisioni del Governatore avevano valore legale o potevano entrare in atto senza l’[[imprimatur]] del Cancelliere, che non poteva essere oltrepassato.<ref name="
Alle sue dipendenze era posto un vasto apparato consultivo, diretto dal Gran Cancelliere, denominato ''Cancelleria segreta;'' era inoltre affiancato da un [[organo collegiale]] consultivo ed esecutivo, il ''Consiglio segreto'', i cui membri erano di norma interamente nominati dal Governatore e che svolgeva mansioni nel potere legislativo, esecutivo e talora anche giudiziario. Il Governatore poteva nominare - o rimuovere - sia il Vice Cancelliere, capo della Cancelleria segreta, sia il Segretario generale del Consiglio segreto, ma doveva prima avvisare il Re in persona, inoltre era necessaria la ratifica del Senato tramite [[maggioranza assoluta]].<ref name="
==== Limitazioni ====
Il Governatore era la massima autorità (quantomeno civile) nel ducato, e pertanto poteva esercitare il proprio potere ([[imperium]]) impartendo ordini inappellabili alla maggior parte delle altre cariche o istituzioni, purché fossero rispettate le leggi vigenti del ducato e del Re. Tuttavia, alcune figure non erano subordinate alla sua autorità o potevano perfino limitarla:
* Il [[Sigillo (oggetto)|sigillo]] e l’[[imprimatur]] del Gran Cancelliere erano sempre necessari perché qualunque provvedimento del Governatore avesse valore o fosse attuato, e non era possibile oltrepassare questo vincolo. Il Cancelliere non era tenuto a giustificare l’eventuale esercizio del proprio [[potere di veto]]. Inoltre, egli poteva agire in modo del tutto indipendente dal Governatore, cui non era subordinato.<ref name=":8">{{Cita libro|nome=Pietro|cognome=Verri|titolo=Storia di Milano|url=https://books.google.it/books/about/Storia_di_Milano.html?id=iYgxwAEACAAJ&redir_esc=y|accesso=
* I senatori e il Presidente del Senato non erano soggetti all’autorità governatoriale. Inoltre, qualora il Governatore violasse le leggi del ducato o commettesse [[abuso di potere]], il Senato poteva porre il veto o bloccare i suoi provvedimenti, o addirittura sospenderlo temporaneamente, cedendo il suo incarico al Gran Cancelliere.<ref name=":
* Il Gran Cancelliere Vicario e il Segretario generale del Consiglio segreto, benché la loro nomina fosse proposta dal Governatore, non erano direttamente subordinati alla sua autorità. Il Segretario generale doveva inoltre ratificare (insieme al Gran Cancelliere) gli atti del Consiglio.<ref name=":
La dipendenza del Castellano dal Governatore fu invece soggetta a rilevanti variazioni nel corso del tempo.<ref name=":2" />
==== Vacanza ====
In caso di assenza o impedimento del Governatore, le sue funzioni erano svolte in un primo tempo dal Castellano o dal Presidente del [[Senato di Milano|Senato]] (carica che, agli albori del ducato, era presumibilmente unita a quella di Governatore);<ref name=":2">{{Cita libro|titolo=Indro Montanelli: Storia d’Italia}}</ref> a partire dal [[XVII secolo]], quest’onere passò invece al Gran Cancelliere. Qualora la vacanza del Governatore fosse prolungata, per esempio a causa di una guerra o di un insediamento particolarmente lungo, il Cancelliere poteva assumere il ruolo di Governatore ''ad interim'' o di [[Reggenza|Reggente]] (ruolo che in alcuni casi poteva essere confermato), oppure governare il ducato come Presidente della Giunta Interina.<ref name="
==== Trattamento ====
Come il [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]], il Governatore percepiva una retribuzione di 24.000 ducati annui e riceveva il trattamento di ''[[Don (trattamento)|Don]] e [[Eccellenza (trattamento)|Sua Eccellenza]] (S.E.)''. Le ordinanze e gli editti emessi da Cancelliere e Governatore erano caratterizzati dal formalismo ''Ex Ordine Suæ Excellentiæ'' (raramente abbreviato in ''E.O.S.E.'').<ref name=":4" /><ref name=":8" />
=== Lista dei Governatori nel periodo spagnolo ===
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| align="right" |18 gennaio 1564 || align="right" |21 agosto 1571 ||[[Gabriel de la Cueva]], duca di Albuquerque ||Morto in carica
|-
| align="right" |8 settembre 1571 || align="right" |dicembre 1571 ||[[Alvaro de Sande]], signore di
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| align="right" |8 dicembre 1571 || align="right" |aprile 1573 ||[[Luis de Zúñiga y Requesens]], cavaliere di Santiago ||
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| align="right" |aprile 1573 || align="right" |novembre 1573 ||[[
Già [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]], Cancelliere Vicario, [[Granada|Cancelliere di Granada]], membro del
|-
| align="right" |novembre 1573 || align="right" |20 aprile 1580 ||[[Antonio de Guzmán]], marchese di Ayamonte ||Morto in carica
|-
| align="right" |aprile 1580 || align="right" |10 luglio 1580 ||[[
Già [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]], Cancelliere Vicario, [[Granada|Cancelliere di Granada]] e membro del [[Consiglio di Stato| Consiglio di Stato e Castiglia]]<ref name="Arese1970" /><ref>{{Cita libro|nome=Ortiz de Zúñiga,|cognome=Diego.|titolo=Anales eclesiásticos y seculares de la muy noble y muy leal ciudad de Sevilla, metrópoli de la Andalucia|url=http://worldcat.org/oclc/315317560|accesso=
|-
| align="right" |10 luglio 1580 || align="right" |1581 ||[[Sancho de Guevara y Padilla]], castellano di Milano ||''Ad interim''
|-
| align="right" |27 marzo 1581 || align="right" |1581 ||[[Alonso Pérez de Guzmán y Sotomayor
|-
| align="right" |15 ottobre 1581 || align="right" |maggio 1592 ||[[Carlo d'Aragona Tagliavia]], principe di Castelvetrano ||
|-
| align="right" |10 maggio 1592 || align="right" |gennaio 1600 ||[[Juan Fernández de Velasco]], duca di Frias e connestabile di Castiglia ||Primo mandato
|-
| align="right" |gennaio 1600 || align="right" |aprile 1600 ||[[Diego Salazar (giurista)|Diego Salazar]], conte di Romanengo || ''Ad interim'' (primo mandato)
Già [[Supremo Consiglio d'Italia|Reggente]] e poi [[Supremo Consiglio d'Italia|Presidente del Supremo Consiglio d’Italia]], [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]] e Cancelliere Vicario<ref name="books.google.it">{{Cita libro|nome=Giovanni Pietro de' CRESCENZI|cognome=ROMANI|titolo=Anfiteatro romano ... Parte prima|url=https://books.google.it/books/about/Anfiteatro_romano_Parte_prima.html?id=ne4ThOzhxSwC&redir_esc=y|accesso=2 aprile 2022
|-
| align="right" |20 aprile 1600 || align="right" |22 luglio 1610 ||[[Pedro Enríquez de Acevedo]], conte di Fuentes ||Morto in carica
|-
| align="right" |22 luglio 1610 || align="right" |2 ottobre 1610 ||[[Diego Salazar (giurista)|Diego Salazar]], conte di Romanengo ||''
Lasciò in largo anticipo l’incarico per essere nominato [[Consiglio di stato|Reggente del Consiglio di Stato e Castiglia]]. Già [[Supremo Consiglio d'Italia|Reggente]] e poi [[Supremo Consiglio d'Italia|Presidente del Supremo Consiglio d’Italia]], nonché [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]] e Cancelliere Vicario
|-
| align="right" |2 ottobre 1610 || align="right" |28 dicembre 1610 ||[[Diego Carrillo de Mendoza y Pimentel|Diego Portugal y Pimentel]], marchese di Gelves ||''Pro tempore'' come ''Capitano Generale, Governatore e [[Castellano (titolo)|Castellano]]'', in seguito alle dimissioni di Don [[Diego Salazar]]. Già Presidente del Consiglio di Guerra<ref name=":7" /><ref>{{Cita libro|nome=Diego|cognome=Pimentel|titolo=Don Diego de Portugal, Conte de Ielues del Consiglio Supremo di guerra, & secreto di Sua Maestà, suo Gouernatore, & Castellano di Milano, & Capitano generale in Italia, &c: Perche siamo stati informati, che doppo la mostra pigliata il mese d'Agosto proßimo passato della Infanteria Italiana delli quattro Terzi d'essa alloggiati in questo Stato, ... : [Dat. in Milano adi 2. di Decembre 1610]|url=https://books.google.it/books?id=711FAAAAcAAJ&hl=it|accesso=4 aprile 2022|data=1610|lingua=it}}</ref>
| align="right" |2 ottobre 1610 || align="right" |4 maggio 1612 ||[[Juan Fernández de Velasco]], duca di Frias e connestabile di Castiglia ||Terzo mandato▼
|-▼
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| align="right" |4 maggio 1612 || align="right" |settembre 1615 ||[[Juan de Mendoza y Velasco]], marchese di la Hinojosa ||
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| align="right" |14 ottobre 1627 || align="right" |marzo 1628 ||[[Fernando Enriquez d'Afán de Ribera y Enríquez|Ferdinando Afán de Ribera y Enríquez]], duca d'Alcalà ||Non occupò la carica
|-
| align="right" |17 marzo 1628 || align="right" |luglio 1629 ||[[Gonzalo Fernández de Córdoba (1585-1635)|Gonzalo Fernández de Córdoba]], principe di Maratea ||Mai insediato a causa della [[guerra di successione di Mantova e del Monferrato]]. Cedette incarico e pieni poteri a [[Antonio Ferrer|Don Antonio Ferrer]]. Rimosso per insuccesso militare<ref name=":
|-
| align="right" |2 marzo 1628 || align="right" |settembre 1629 ||[[Antonio Ferrer]], conte di Sant Feliu||''Ad interim'' (primo mandato)
L’incarico e i pieni poteri gli furono concessi per tutta la durata della [[guerra di successione di Mantova e del Monferrato]]. Già [[Supremo Consiglio d'Italia|Reggente del Supremo Consiglio d’Italia]], [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]] e [[Regno di Aragona|Cancelliere di Aragona]]
|-
| align="right" |16 luglio 1629 || align="right" |25 settembre 1630 ||[[Ambrogio Spinola]], marchese di Los Balbases ||Non esercitò a causa della [[guerra di successione di Mantova e del Monferrato]] e della [[Peste del 1630|Peste di Milano]], quindi
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| align="right" |febbraio 1630 || align="right" |novembre 1631 ||[[Antonio Ferrer]], conte di Sant Feliu||''De facto'' e ''pro tempore'' come [[Reggenza|Reggente Governatore]] fino a settembre 1630, quindi ''ad interim'' (secondo mandato)
L’incarico e i pieni poteri gli furono concessi per tutta la durata della [[Peste di Milano]] e a causa del protrarsi della [[guerra di successione di Mantova e del Monferrato]]. Restituì le mansioni a crisi finita. Già [[Supremo Consiglio d'Italia|Reggente del Supremo Consiglio d’Italia]], [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]] e [[Regno di Aragona|Cancelliere di Aragona]]<ref name=":1">{{Cita libro|titolo=Storia di Milano: continuata fino al MDCCXCII da P. Custodi, Volume 2}}</ref><ref name=":6">{{Cita libro|nome=Giuseppe|cognome=Ripamonti|titolo=La peste di Milano del 1630: Libri cinque cavati dagli annali della città e scritti per ordine dei LX decurioni dal canonico della Scala Giuseppe Ripamonti ...|url= https://books.google.it/books/about/La_peste_di_Milano_del_1630.html?id=l6whAQAAMAAJ&redir_esc=y|accesso=
|-
| align="right" |20 settembre 1630 || align="right" |aprile 1631 ||[[Álvaro de Bazán (1571-1646)|Alvaro de Bazán]], marchese di Santa Cruz ||Mai insediato a causa della [[guerra di successione di Mantova e del Monferrato]] e della [[Peste del 1630|Peste di Milano]]. L’incarico rimase a [[Antonio Ferrer|Don Antonio Ferrer]]<ref name=":
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| align="right" |18 aprile 1631 || align="right" |gennaio 1633 ||[[Gómez Suárez de Figueroa y Córdoba]], duca di Feria ||Secondo mandato
Inizialmente cedette incarico e pieni poteri a [[Don Antonio Ferrer]] a causa della [[Peste di Milano]] e del protrarsi della [[guerra di successione di Mantova e del Monferrato]]. Fu insediato ed esercitò a partire da novembre 1631<ref name=":
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| align="right" |22 gennaio 1633 || align="right" |23 settembre 1633 ||[[Ferdinando d'Asburgo (1609-1641)|Cardinale-Infante Ferdinando d'Asburgo]] ||
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| align="right" |18 settembre 1645 || align="right" |settembre 1647 ||[[Bernardino Fernández de Velasco]] y Tovar, duca di Frias e connestabile di Castiglia ||
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| align="right" |30 settembre 1647 || align="right" |giugno 1648 ||[[
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| align="right" |25 giugno 1648 || align="right" |dicembre 1655 ||[[Luis de Benavides Carrillo|Luis de Benavides Carrillo y Toledo]], marchese di Caracena ||
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| align="right" |2 dicembre 1655 || align="right" |
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| align="right" |15 dicembre 1657 || align="right" |21 febbraio 1658 ||[[Iñigo Vélez de Guevara|Inigo Velez de Guevara y Tassis]], conte di Oñate ||Morì prima di assumere la carica; rimase governatore il conte di Fuensaldaña
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| align="right" |1 febbraio 1669 || align="right" |marzo 1669 ||[[Paolo Spinola]], marchese di Los Balbases ||Secondo mandato
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| align="right" |6 marzo 1669 || align="right" |
▲|-
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| align="right" |
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| align="right" |17 ottobre 1678 || align="right" |gennaio 1686 ||[[Juan Tomás Enríquez de Cabrera]], conte di Melgar ||Prima ''ad interim'' e poi effettivo dal 26 agosto 1680
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| align="right" |22 gennaio 1686 || align="right" |aprile 1691 ||[[Antonio
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| align="right" |1 aprile 1691 || align="right" |gennaio 1698 ||[[Diego Dávila Mesía y Guzmán]], marchese di Leganés ||In origine era stato nominato Don [[Diego Íñiguez de Abarca|Diego Iñiguez de Abarca]] marchese di [[Sangüesa]], già [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]], ma questi rinunciò al posto per essere nominato [[Supremo Consiglio d'Italia|Reggente del Supremo Consiglio d’Italia]]<ref>{{Cita libro|nome=Giuseppe|cognome=Benaglio|titolo=Relazione istorica del magistrato delle Ducali Entrate straordinarie nello stato di Milano|url=https://books.google.it/books/about/Relazione_istorica_del_magistrato_delle.html?id=99BOAAAAcAAJ&redir_esc=y|accesso=1º aprile 2022
|-
| align="right" |gennaio 1698 || align="right" |aprile 1698 ||[[Vicente Pérez de Araciel y Rada]], arcivescovo di Saragozza ||
Già [[Supremo Consiglio d'Italia|Reggente del Supremo Consiglio d’Italia]] e [[Gran Cancelliere del ducato di Milano|Gran Cancelliere]]<ref>{{Cita libro|nome=Fr Thomas|cognome=MADALENA|titolo=Tierna y piadosa memoria en las Exequias del Illmo. Sr. D.Manuel Pérez de Araciel y Rada,Arzobispo de Zaragoza|url=https://books.google.it/books/about/Tierna_y_piadosa_memoria_en_las_Exequias.html?id=4xlUysokutYC&redir_esc=y|accesso=
|-
| align="right" |22 aprile 1698 || align="right" |19 settembre 1706 ||[[Carlo Enrico di Lorena]], principe di Vaudemont ||
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== Il Governatore durante il periodo austriaco ==
Durante il periodo della dominazione austriaca, che coprì sostanzialmente tutto il [[XVIII secolo]], il governatorato di [[Milano]] rappresentava uno dei punti cardine dell'amministrazione austriaca.
Lo stesso imperatore, infatti, si fregiava dell'antico titolo di [[Sovrani di Milano|Duca di Milano]] e godeva dei benefici di nominare un proprio rappresentante nei domini che egli possedeva nell'Italia settentrionale.
La maggior parte dei governatori di questo periodo furono in prevalenza aristocratici di origine austriaca e comunque nessuno fu un lombardo d'origine, fatto rilevante questo per definire la cura degli affari di stato da parte della corte imperiale.
=== Governatori del periodo austriaco ===
* Principe [[Eugenio di Savoia]] 1706-1716
** Marchese [[Pirro Visconti, I marchese di Borgoratto|Pirro Visconti]] 1710-1716 (''de facto'')
* Principe [[Maximilian Karl zu Löwenstein-Wertheim-Rochefort]] 1717-1718, morto in carica
* Conte [[Girolamo Colloredo-Waldsee]] 1719-1725
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** Arciduca [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Pietro Leopoldo d'Austria]] 1754-1765 (titolare)
*** Conte [[Beltramo Cristiani]] 1754-1758 ([[Reggente]]; ''de facto'' per il Duca di Modena e Reggio)
*** Conte
*** Conte [[Karl Joseph von Firmian]] 1759-1771 (''de facto'' per il Duca di Modena e Reggio)
** Arciduca [[Ferdinando d'Asburgo-Este]] 1765-1771, (titolare)
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** Conte [[Karl Joseph von Firmian]] 1771-1782 (''de facto'' per Ferdinando d'Asburgo-Este)
** [[Johann Joseph Wilczek]] 1782-1796 (''de facto'' per Ferdinando d'Asburgo-Este)
:
* Conte [[Luigi Cocastelli]] 1799-1800 (''Commissario imperiale'')▼
▲* Conte [[Luigi Cocastelli]] 1799-1800
== Note ==
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==Bibliografia==
* {{Cita libro|titolo = Serie de' Governatori di Milano dall'anno 1535 al 1776|autore = Francesco Bellati|wkautore = Francesco Bellati|curatore = |traduttore = |illustratore = |altri = |url = https://archive.org/details/bub_gb_75aio4AqBk4C/page/n5|via = |editore = Giuseppe Richino Malatesta|città = Milano|anno = 1776|lingua = |annooriginale = |volume = |opera = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |posizione = |ISBN = |LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid = Bellati, 1776|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo = Governatori, luogotenenti e capitani generali dello Stato di Milano|autore = Damiano Muoni|wkautore = Damiano Muoni|curatore = |traduttore = |illustratore = |altri = |url = https://archive.org/details/collezionedautog00muon/page/n89?q=%22governatori+di+milano%22|via = |editore = Francesco Colombo|città = Milano|anno = 1858|lingua = |annooriginale = |volume = |opera = Collezione d'autografi di famiglie sovrane, celebrità politiche, militari, ecclesiastiche, scientifiche, letterarie ed artistiche|edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |posizione = |ISBN = |LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid = Muoni|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo = Il governatore dello Estado di Milano (1535-1706)|autore = Lycia Papini|wkautore = |curatore = |traduttore = |illustratore = |altri = |url = |via = |editore = Stab. tip. A. Pesce|città = Genova|anno = 1957|lingua = |annooriginale = |volume = |opera = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |posizione = |ISBN = |LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid = |citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
== Voci correlate ==
* [[Organi della pubblica amministrazione di Milano in età spagnola
* * [[Presidenti della Lombardia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
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{{Storia di Milano}}
{{Portale|diritto|Milano|Lombardia|storia}}
[[Categoria:
[[Categoria:Governatori
[[Categoria:Istituzioni storiche milanesi]]
|