Guerra di San Saba: differenze tra le versioni

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== Il {{conflitto ==
{{Torna a|Guerre Veneziano-Genovesi}}{{Infobox conflitto
|Tipo = Guerra
|Nome del conflitto = Guerra di San Saba
|Parte_di = delle [[Guerreguerre Venezianoveneziano-Genovesigenovesi]]
|Immagine = Mar Saba (Photo by Jean & Nathalie, 2011).jpg
|Didascalia = Il Monastero di Mar Saba, in [[Palestina]]
|Data = [[1255]] - [[1270]]
|Luogo = [[San Giovanni d'Acri]], [[Mediterraneo]]
|Casus = Possesso del monastero di San Saba a [[San Giovanni d'Acri]]
|Mutamenti_territoriali =
|Esito = Esito inconcludente, gli schieramenti ne escono entrambi sfiniti.
|Esito = Vittoria veneziana
|Schieramento1 = '''1255-60''':<br/>{{REP-VEN}}<br/>{{simbolo|Flag of the Republic of Pisa.svg}} [[Repubblica di Pisa]]
<hr/>'''1261-65''':<br/>{{tutto attaccato|{{REP-VEN}}}}<br/><br/>
<hr/>'''1266-70''':<br/>{{REP-VEN}}
|Schieramento2 = '''1255-60''':<br/>{{tutto attaccato|{{simbolo|Flag of Genoa.svg}} [[Repubblica di Genova]]}}<br/><br/>
<hr/>'''1261-65''':<br/>{{simbolo|Flag of Genoa.svg}} [[Repubblica di Genova]]<br/>{{simbolo|Byzantine imperial flag, 14th century.svg}} [[Impero bizantino]]
<hr/>'''1266-70''':<br/>{{simbolo|Flag of Genoa.svg}} [[Repubblica di Genova]]
|Comandante1 =
|Comandante2 =
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}}
 
La '''guerra di San Saba''' fu combattuta tra il [[1255]] e il [[1270]], fuall'interno unodel scontropiù armatoampio [[guerre veneziano-genovesi|conflitto veneziano-genovese]] tra la [[Repubblica di Venezia]] e la [[Repubblica di Genova]], per il controllo del commercio orientale,. esplosoIl per''[[casus belli]]'' fu il possesso del monastero di [[Monastero Mar Saba|San Saba]], nella città di [[San Giovanni d'Acri|Acri]]. Tra il [[1260]] e il [[1265]] il conflitto si estese all'[[Impero di Nicea]] e quindi al ricostituito [[Impero Bizantinobizantino]], e terminò con la vittoria veneziana.
[[File:Accoharbour.jpg|thumb|upright=1.4|Veduta odierna del [[porto]] di [[Acri (Israele)|Acri]]]]
[[File:Raids mongoli in Siria e Palestina-1260.it.svg|thumb|upright=1.4|Mappa degli [[Stati Crociati]] all'epoca delle incursioni dei [[Mongoli]], pochi anni prima della guerra di San Saba.]]
[[File:Byzantium1230.png|thumb|upright=1.4|L'[[Impero Latino]], nel [[1230]].]]
[[File:Byzantium1270.jpg|thumb|upright=1.4|L'[[Impero Bizantino]] nel [[1270]].]]
La '''guerra di San Saba''' combattuta tra il [[1255]] e il [[1270]] fu uno scontro armato tra la [[Repubblica di Venezia]] e la [[Repubblica di Genova]], per il controllo del commercio orientale, esploso per il possesso del monastero di [[San Saba]], nella città di [[San Giovanni d'Acri|Acri]]. Tra il [[1260]] e il [[1265]] il conflitto si estese all'[[Impero di Nicea]] e quindi al ricostituito [[Impero Bizantino]].
 
== Preludio ==
[[File:Byzantium1230.png|thumb|upright=1.4|L'[[Impero Latinolatino]], nel [[1230]].]]
 
Dopo che con la [[Quarta Crociatacrociata]] e la [[Assedio di Costantinopoli (1204)|conquista di Costantinopoli]] del [[1204]] Venezia si era resa padrona del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo orientale]], creando quella vasta e capillare rete di possedimenti coloniali che andavano sotto il nome di [[Stato da Mar]], il controllo della Serenissima sulle rotte commerciali levantine si era reso pressante, soffocando il commercio delle altre [[Repubbliche Marinare]]. Questo aveva favorito il crescere dei contrasti con Genova, rimasta esclusa dalle spartizioni territoriali in seno al nuovo [[Impero Latinolatino]].
 
La [[Repubblica di Venezia]] aveva assunto una posizione egemonica del [[Mar Egeo]], escludendo i mercanti genovesi dal passaggio nello [[Stretto dei Dardanelli]], che vedevano persi una serie di privilegi commerciali ottenuti in un cinquantennio di faticose conquiste diplomatiche.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Musarra|titolo=Il Grifo e il Leone: Genova e Venezia in lotta per il Mediteranneo}}</ref>
Genova possedeva tuttavia alcune colonie commerciali, in particolare nelle città della [[Siria|costa siriana]] e della [[Palestina]], dove, a seguito del sostegno fornito nel corso delle [[Crociate]] agli Stati d<nowiki>'</nowiki>''[[Outremer]]'' aveva ricevuto numerosi quartieri nelle città costiere.
 
Inizialmente, la Repubblica di Genova rispose a ciò in modo passivo, finanziando la [[Guerra di corsa]] contro il naviglio latino/veneziano. Il pirata genovese Dondedeo Bos attaccò una nave veneziana, portando in patria nientemeno che un pezzo della [[Vera Croce]]. Sempre nel 1204, una squadra genovese di 6 o 7 galee sorprese una nave veneziana presso [[Modone]], carica di doni dell'[[Imperatore latino]] al Papa [[Innocenzo III]].<ref>{{Cita libro|autore=Ogerio Pane|titolo=Annales}}</ref>
Le due repubbliche possedevano entrambe due ampi quartieri a [[San Giovanni d'Acri]], capitale del [[Regno di Gerusalemme]]. Qui nel [[1255]] erano sorti dei contrasti tra Veneziani e Genovesi per il possesso del Monastero di San Saba, conteso da entrambe le parti.<br />
Il [[Console (storia medievale)|console]] genovese [[Simone Vento]] esibiva al [[Patriarca latino di Gerusalemme|Patriarca]] una lettera del [[Priore]] degli [[Ospitalieri]] che riconosceva alla ''[[Genova|Superba]]'' il possesso della [[chiesa (architettura)|chiesa]] e del [[monastero]], ma il [[balivo|bailo]] veneziano [[Marco Giustinian]] era rientrato ad Acri recando una missiva dello stesso [[papa|pontefice]] [[papa Alessandro IV|Alessandro IV]], nella quale si riconoscevano i diritti veneziani.<br />
Lo scoppio di risse in città tra le due fazioni e l'arrivo di una nave genovese che i Veneziani sostennero essere frutto di un atto di [[pirateria]] fecero infine infiammare la situazione già di per sé esplosiva.
 
Genova possedeva tuttavia alcune colonie commerciali, in particolare nelle città della [[Siria|costa siriana]] e della [[Palestina]], dove, a seguito del sostegno fornito nel corso delle [[Crociate]] agli Stati d<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Outremer]]'' aveva ricevuto numerosi quartieri nelle città costiere.
== Il conflitto ==
===La guerra nel Levante===
{{Vedi anche|Battaglia di Acri|Battaglia di Saseno}}I Genovesi attaccarono le navi veneziane presenti in [[porto]], rivolgendosi poi contro lo stesso quartiere veneto, dove compirono [[strage|stragi]] e infine appiccarono le fiamme.
 
Le due repubbliche possedevano entrambe due ampi quartieri a [[San Giovanni d'Acri]], capitale del [[Regno di Gerusalemme]]. Qui nel [[1255]] erano sorti dei contrasti tra Veneziani e Genovesi per il possesso del Monastero di San Saba, conteso da entrambe le parti.<br />
Venezia, informata dell'accaduto, pretese riparazione da Genova, ma, non ricevendo soddisfazione, strinse alleanza con [[Repubblica di Pisa|Pisa]] e [[Marsiglia]] e le città della [[Provenza]], affidando a [[Lorenzo Tiepolo (doge)|Lorenzo Tiepolo]] il comando di una flotta per portare la guerra nei mari del Levante. I Genovesi dal canto loro ottennero il sostegno del [[Re di Gerusalemme]], dal [[Elenco dei monarchi del regno armeno di Cilicia|Re d'Armenia]] [[Aitone I d'Armenia|Aitone]] e del [[Tiro (città)|Signore di Tiro]] [[Filippo di Montfort]].
Il [[Console (storia medievale)|console]] genovese [[Simone Vento]] esibiva al [[Patriarca latino di Gerusalemme|Patriarca]] una lettera del [[Priore]] degli [[Ospitalieri]] che riconosceva alla ''[[Genova|Superba]]'' il possesso della [[chiesa (architettura)|chiesa]] e del [[monastero]], ma il [[balivo|bailo]] veneziano [[Marco Giustinian]] era rientrato ad Acri recando una missiva dello stesso [[papa|pontefice]]di [[papa Alessandro IV|Alessandro IV]], nella quale si riconoscevano i diritti veneziani.<br />Lo scoppio di risse in città tra le due fazioni e l'arrivo di una nave genovese che i Veneziani sostennero essere frutto di un atto di [[pirateria]] fecero infine infiammare la situazione già di per sé esplosiva.
 
== Conflitto ==
Nel [[1256]], dunque, le navi veneziane piombarono su Acri, forzarono il porto, spezzandone la catena che ne proteggeva l'accesso, e distruggendo tutte le navi genovesi presenti, in breve seguite dal quartiere genovese, che fu preda del fuoco. Cadde infine anche il [[castello]], detto del ''Mongioia''. I Genovesi chiesero ed ottennero una tregua di due mesi.
===La guerraGuerra nel Levante===
{{Vedi anche|Battaglia di Acri|Battaglia di Saseno}}
 
[[File:Accoharbour.jpg|thumb|upright=1.4|Veduta odierna del [[porto]] di [[Acri (Israele)|Acri]]]]
 
[[File:0 Venise, piliers dits de Saint-Jean d'Acre.JPG|miniatura|Pilastri portati a Venezia nella [[basilica di San Marco]] dalla chiesa di San Saba in seguito alla battaglia di Acri]]
 
{{Vedi anche|Battaglia di Acri|Battaglia di Saseno}}I Genovesi attaccarono le navi veneziane presenti in [[porto]], rivolgendosi poi contro lo stesso quartiere veneto, dove compirono [[strage|stragi]] e infine appiccarono le fiamme.
 
Venezia, informata dell'accaduto, pretese riparazione da Genova, ma, non ricevendo soddisfazione, strinse alleanza con [[Repubblica di Pisa|Pisa]] e [[Marsiglia]] e le città della [[Provenza]], affidando a [[Lorenzo Tiepolo (doge)|Lorenzo Tiepolo]] il comando di una flotta per portare la guerra nei mari del Levante. I Genovesi dal canto loro ottennero il sostegno del [[Re di Gerusalemme]], dal [[Elenco dei monarchi del regno armeno di Cilicia|Re d'Armenia]] [[Aitone I d'Armenia|Aitone]] e del [[Tiro (città antica)|Signore di Tiro]] [[Filippo di Montfort]].
 
Nel [[1256]], dunque, le navi veneziane piombarono su Acri, forzarono il porto, spezzandone la catena che ne proteggeva l'accesso, e distruggendo tutte le navi genovesi presenti, in breve seguite dal quartiere genovese, che fu preda del fuoco. Cadde infine anche il [[castello]], detto del ''Mongioia''. I Genovesi chiesero ed ottennero una tregua di due mesi.
 
Ne approfittarono i Genovesi per far giungere dieci [[galea sottile|galee]] da [[Cipro]], al comando di [[Pasquale Malono]] e altre dalle altre colonie, mentre allo stesso modo i Veneziani facevano arrivare nuove forze da [[Candia]]. Nello scontro che ne seguì i Genovesi persero quattro navi, tra cui la stessa ammiraglia, mentre un'altra flotta veneta prendeva [[Mesembria]] e attaccava tutte le navi genovesi lungo la rotta per Costantinopoli.
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Nel [[1257]] Genova fu scossa dalle lotte interne che portarono al potere [[Guglielmo Boccanegra]], il quale, nuovo [[Capitano del Popolo]], provvide ad inviare immediatamente una nuova flotta in Oriente, nominando ammiraglio [[Rosso dalla Turca]]. Venezia rispose inviando ad Acri venti galee al comando di [[Paolo Falier]] e dieci con [[Andrea Zeno]], per unirsi alla flotta del Tiepolo.
 
La nuova battaglia si ebbe il 24 giugno [[1258]], nelle acque di Acri: venticinque galee genovesi vennero catturate, i magazzini e il quartiere genovese nuovamente saccheggiati e distrutti.<br />
Sotto gli auspici di Alessandro IV si giunse infine alla tregua: i Genovesi accettarono di abbattere le fortificazioni del proprio quartiere in Acri e di rinunciare ai privilegi che avevano in quella città, ma quando il Patriarca di Gerusalemme pretese da Veneziani e Pisani la restituzione delle fortezze che essi possedevano in Acri, la guerra si riaccese.
 
Sotto gli auspici di [[Papa Alessandro IV|Alessandro IV]] si giunse infine alla tregua: i Genovesi accettarono di abbattere le fortificazioni del proprio quartiere in Acri e di rinunciare ai privilegi che avevano in quella città, ma quando il Patriarca di Gerusalemme pretese da Veneziani e Pisani la restituzione delle fortezze che essi possedevano in Acri, la guerra si riaccese.
=== La caduta dell'[[Impero latino]] e la rinascita dell'[[Impero bizantino]] ===
 
=== La caduta dell'[[Impero latino]] e la rinascita dell'[[Impero bizantino]] ===
{{Vedi anche|Riconquista di Costantinopoli (1261)}}
Nel [[1259]], poi, Venezia e Genova videro la loro attenzione attirata dal nuovo [[reggenza|reggente]] dell'[[Impero di Nicea]] [[Michele VIII Paleologo|Michele Paleologo]], intenzionato a riconquistare Costantinopoli e a porre fine all'Impero Latinolatino, retto dal debole [[Baldovino II di Costantinopoli|Baldovino II]].<br />
 
Venezia si sobbarcò quasi da sola la difesa del traballante impero, ma il 13 marzo [[1261]] Genova stipulò con Nicea il fruttuoso [[trattato di Ninfeo (1261)|trattato di Ninfeo]], che consentì da una parte ai Bizantini di riconquistare con un colpo di mano il 25 luglio Costantinopoli, ponendo fine all'Impero Latino, con la protezione della flotta genovese, e dall'altra permise a Genova di trovarsi in una posizione di forza nei territori del Paleologo, acclamato nuovo ''[[basileus]]'' al suo ingresso nella [[capitale (città)|capitale]] il 26 luglio. I Genovesi ottennero nella città un intero quartiere, al di là del [[Corno d'Oro]], detto [[Galata (Istanbul)|Galata]].
 
===La guerra tra Veneziani, Genovesi e Bizantini===
{{Vedi anche|Battaglia di Trapani (1266)|Battaglia di Settepozzi}}
Venezia inviò una potente flotta a difendere i propri possedimenti nell'[[mar Egeo|Egeo]] e trenta galee nel [[Mar Nero]], al comando di [[Giacomo Dolfin]]. Una volta riunitesi le due flotte, l'armata veneziana si presentò a [[Salonicco]], dove si trovava la flotta congiunta liguro-bizantina, ma questa non rispose alla provocazione. I liguri si ritirarono poi a svernare a Genova.<br />Venezia ne approfittò per istigare i [[Ducato dell'Arcipelago|Duchi dell'Arcipelago]] ad inviare navi per razziare la costa fino a Costantinopoli, ma la squadra navale venne intercettata sulla via del ritorno dalla flotta greca: fu una strage.
Venezia ne approfittò per istigare i [[Ducato dell'Arcipelago|Duchi dell'Arcipelago]] ad inviare navi per razziare la costa fino a Costantinopoli, ma la squadra navale venne intercettata sulla via del ritorno dalla flotta greca: fu una strage.
 
L'anno successivo, [[1262]], la flotta veneziana, al comando di [[Giacomo Dondulo]], si scontrò coi Genovesi al largo della [[Morea]] ottenendone una vittoria in cui perse la vita l'ammiraglio [[Pietro Grimaldi]].
 
Nel [[1263]] Venezia schierò cinquantaquattro galee agli ordini di [[Andrea Barozzi]], il quale, dopo aver dato inutilmente la caccia alle forze genovesi, attaccò [[Tiro (città antica)|Tiro]]. La flotta genovese di Simone [[Grillo (famiglia)|Grillo]], invece, assalì una [[Muda (flotta mercantile)|muda]] veneziana di undici navi, ma le merci più preziose furono portate al sicuro a [[Ragusa]], impedendo il saccheggio ai Genovesi.<br />Successivamente la flotta Veneziana in inferiorità numerica sconfisse la flotta genovese-bizantina nella [[Battagliabattaglia di Settepozzi]] nelle acque del Peloponneso (Morea). L'ammiraglio genovese Pietro Avvocato perse la vita.
 
La sconfitta genovese mise l'Imperatore Bizantino nella difficile condizione di dover affrontare da solo la flotta veneziana, così il ''basileus'' si risolse alla pace. Il 18 giugno [[1265]] gli [[ambasciatore|ambasciatori]] di Venezia siglarono un [[trattato internazionale|trattato]] di pace perpetua, ma l'accordo non trovò l'approvazione ducale, venendo dunque ridotto ad una semplice tregua quinquennale.
 
La guerra con Genova continuò a trascinarsi fino a sfociare nella vittoria veneziana della [[Battaglia di Trapani (1266)|Battagliabattaglia di Trapani]] nel 1266. Venezia, nel frattempo provvide a stabilizzare il proprio controllo del [[mare Adriatico]] creando una squadra navale permanente con il preciso compito di vigilare su tutte le navi in transito, riscuotere i dazi, impedire l'ingresso non autorizzato a navi armate e contrastare il contrabbando, sotto il comando del cosiddetto "Capitano del Golfo".
 
Infine, nel [[1270]], allo scadere del quinquennio di tregua con Bisanzio, venne firmato il [[Pace di Cremona (1270)|trattato di Cremona]] per siglare la pace tra Venezia, Genova e Costantinopoli.
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Nonostante le vittorie sul mare, e la possibilità di ricostruire le proprie colonie a [[Tessalonica]] e Costantinopoli ([[1277]]) Venezia non riuscì a scardinare il potere genovese in Oriente, che presto sarebbe stato ancor più rinforzato dal sempre più saldo legame tra Genova e Bisanzio, lasciando in sostanza inalterate le cause di fondo dello scontro, fino al riesplodere del conflitto nella [[guerra tra Genova, Bisanzio e Venezia|guerra del 1293-1299]].
 
==== Conseguenze della guerra di San Saba= ===
La sconfitta dei Genovesi durante la guerra di San Saba ebbe ripercussioni negative sull'[[economia]] della [[città]]. Il [[commercio]] di Genova in [[Medio Oriente]] fu drasticamente ridimensionato ma aumentò i suoi scambi commerciali nei territori bizantini<ref>{{Cita | Del Punta | p. 18}}.</ref>. I rapporti tra [[bizantiniGenova]] e [[Grecia]] ebbero alcune temporanee problematicità perché l'imperatore greco [[Michele Paleologo]] aveva perso la fiducia nei suoi alleati, anche a causa dei loro insuccessi militari<ref>{{Cita | Del Punta | p. 1822}}.</ref>. La validità di questa alleanza si riconsolidò quando a [[Genova]] furono eletti due [[Capitani del Popolo]] [[ghibellini]]: [[Oberto D'Oria]] e [[Oberto Spinola]]<brref>{{Cita | Del Punta | p. 23}}.</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/oberto-doria_(Dizionario-Biografico)/. DORIA, Oberto in "Dizionario Biografico"]</ref>.
I rapporti tra [[Genova]] e [[Grecia]] ebbero alcune temporanee problematicità perché l'[[imperatore]] greco [[Michele Paleologo]] aveva perso la fiducia nei suoi alleati, anche a causa dei loro insuccessi [[militari]]<ref>{{Cita | Del Punta | p. 22}}.</ref>. La validità di questa [[alleanza]] si riconsolidò quando a [[Genova]] furono eletti due [[Capitani del Popolo]] [[ghibellini]]: [[Oberto D'Oria]] e [[Oberto Spinola]]<ref>{{Cita | Del Punta | p. 23}}.</ref><ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/oberto-doria_(Dizionario-Biografico)/.</ref>.<br />
 
==Note==
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anno=2015 | editore=Arkadia | città=Cagliari | ISBN=9788868510664 | cid = Del Punta}}
 
== Collegamenti esterni ==
* ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/oberto-doria_(Dizionario-Biografico)/ Oberto d'Oria]''
 
{{Marina veneziana}}
{{Portale|Bisanzio|Genova|guerra|Venezia}}
 
[[Categoria:Guerre che coinvolgono lal'Impero Repubblicabizantino|San di GenovaSaba]]
==Collegamenti esterni==
[[Categoria:BattaglieGuerre che coinvolgono la Repubblica di VeneziaGenova|San Saba]]
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/oberto-doria_(Dizionario-Biografico)/ Oberto d'Oria]
[[Categoria:Guerre che coinvolgono la Repubblica di Venezia|San Saba]]
[[Categoria:Guerre bizantine|San Saba]]
[[Categoria:Guerre che coinvolgono la Repubblica di Genova]]
[[Categoria:Guerre di Venezia|San Saba]]
[[Categoria:Battaglie navali che coinvolgono la Repubblica di Venezia]]
[[Categoria:Battaglie che coinvolgono la Repubblica di Venezia]]