Re dei ratti: differenze tra le versioni

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Il '''re dei ratti''' (''Rattenkönig'' in [[Lingua tedesca|tedesco]], ''roi de rats'' in [[Lingua francese|francese]] e ''king of rats'' in [[lingua inglese|inglese]]) è un termine [[Folclore|folkloristico]] per riferirsi a un insieme di [[Rodentia|roditori]] (generalmente [[Rattus|ratti]], ma più raramente può capitare anche fra i [[Mus musculus|topi]] {{cn|o tra gli [[Scoiattolo|scoiattoli]])}} legati insieme dalla [[Coda (anatomia)|coda]] e ritrovati in questa posizione una volta deceduti o più raramente mentre ancora in vita.
 
Questo fenomeno è molto raro e si verifica quando le code vengono unite da materiale appiccicoso, come [[gomma]] o [[colla]], oppure attraverso [[capelli]], [[Pelo|peli]] o altro materiale come [[feci]], [[sangue]] o sporcizia. Il numero di animali che compone un re dei ratti può anche arrivare a 30 esemplari (il record è di 32 ratti, esemplare conservato al Museum Mauritanum di [[Altenburg]], [[Turingia]]<ref name="mauritianum">{{cita web|url=http://www.mauritianum.de/web/ausstellung/dauerausstellung/|titolo=Dauerausstellung - Der Altenburger Rattenkönig|accesso=26 febbraio 2022|lingua=de|dataarchivio=25 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201125202608/http://www.mauritianum.de/web/ausstellung/dauerausstellung/|urlmorto=sì}}</ref>). Storicamente, il ritrovamento di un re dei ratti si associa a eventi negativi, come la diffusione della [[peste]] (probabilmente dall'osservazione che l'aumento del numero dei ratti si associava a una presenza maggiore della patologia).
 
== Etimologia ==
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== Storia ==
[[File:Der rattenkonig.jpg|thumb|Re dei ratti rappresentati in un'antica illustrazione del 16º secolo]]
Il più antico ritrovamento di un re dei ratti è del 1564<ref name=":0">{{cita|Hart 1982|p. 66}}.</ref> e sin da allora il numero dei casi segnalati è stato molto basso (circa 50 casi al 2005, l'ultimo avvenuto in una [[fattoria]] [[Estonia|estone]], nella regione di [[Võrumaa]]<ref name="Miljutin">{{cita pubblicazione|autore=Andrei Miljutin|url=http://www.kirj.ee/public/Ecology/2007/issue_1/bio-2007-1-7.pdf|pubblicazione=Proceedings of the Estonian Academy of Sciences: Biology and Ecology|anno=2007|volume=56|numero=1|pp=77-81|titolo=Rat kings in Estonia|lingua=en}}</ref>). Il fenomeno potrebbe essere diminuito a causa della progressiva scomparsa del [[Rattus rattus|ratto comune]] (o ratto nero, ''Rattus rattus'') in favore del più invasivo [[Rattus norvegicus|ratto grigio]] (o ratto marrone, ''R. norvegicus''), avvenuta a partire dal XVIII secolo,<ref>{{Cita web|url=http://www.ratbehavior.org/history.htm|titolo=History of the Norway Rat (''Rattus norvegicus'')|lingua=en|sito=ratbehavior.org|accesso=2018-01-19}}</ref> il quale ha la coda più corta e quindi meno propensa a intrecciarsi. Questa osservazione deriva dal fatto che la maggior parte degli esemplari esistenti è costituita da ratti neri (il ratto nero<ref>{{cita web|url=https://ibleadis.it/servizi/derattizzazione/roditori-piu-39-diffusi/ratto-dei-tetti-rattus-rattus/7,1405230,400166|titolo=Ratto dei tetti (Rattus rattus)|sito=Iblea Disinfestazione|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180225205530/https://ibleadis.it/servizi/derattizzazione/roditori-piu-39-diffusi/ratto-dei-tetti-rattus-rattus/7,1405230,400166|dataarchivio=25 febbraio 2018}}</ref> presenta un corpo più piccolo e una coda più lunga del ratto grigio<ref>{{cita web|url=https://ibleadis.it/servizi/derattizzazione/roditori-piu-39-diffusi/ratto-grigio-delle-fogne-rattus-norvegicus/7,1405230,400219|titolo=Ratto grigio o delle fogne (Rattus norvegicus)|sito=Iblea Disinfestazione|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180225205623/https://ibleadis.it/servizi/derattizzazione/roditori-piu-39-diffusi/ratto-grigio-delle-fogne-rattus-norvegicus/7,1405230,400219 |dataarchivio=25 febbraio 2018}}</ref>). Esemplari di re dei ratti sono ancora conservati in alcuni musei. Oltre al già citato esemplare di 32 ratti conservato al Museum Mauritanum, esistono esemplari conservati in alcool ancora in mostra ai musei di [[Amburgo]],<ref name="mauritianum"/> [[Gottinga]],<ref>{{cita web|url=https://www.holidaycheck.de/pm/bilder-videos-zoologisches-museum-goettingen/12c14b38-ccfa-376b-a7ba-4d399f80d9aa/-/m/picture/mediaId/913a13c8-81ba-3f49-afd1-6f0ce501d128|titolo=Der "Rattenkönig" in Formalin - Zoologisches Museum Göttingen|accesso=25 febbraio 2018|lingua=de}}</ref> [[Hameln]]<ref>{{cita web|url=http://www.museum-hameln.de/museum/aktuell-1.php|titolo=Ratten!|sito=Museum Hameln [Museo dei ratti di Hameln]|lingua=de|accesso=25 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180225210316/http://www.museum-hameln.de/museum/aktuell-1.php|dataarchivio=25 febbraio 2018|urlmorto=sì}}</ref> e [[Stoccarda]]<ref name="mauritianum"/> (si parla della presenza di una "preparazione alcolica" dei re dei ratti nel museo di storia naturale di Stoccarda), a [[Tartu]] in Estonia e all'Otago Museum a [[Dunedin]], [[Nuova Zelanda]]. Quest'ultimo esemplare è formato da ratti neri rimasti legati da crine di cavallo<ref>{{Cita web|url=http://otagomuseum.nz/collections/search-the-collection/VT2314|titolo=Ship rat, Rattus rattus, VT2314|sito=Otago Museum|lingua=en|accesso=2018-01-19}}</ref>.
 
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Esistono anche re dei ratti formati da altre specie animali. Nell'aprile del 1929, un gruppo di [[Apodemus sylvaticus|topolini selvatici]] (''Apodemus sylvaticus'') è stato riportato a [[Holstein]], Germania. Nel giugno 2013, un "re degli scoiattoli" formato da sei scoiattoli vivi incollati da resina di pino è stato trovato a [[Regina (Canada)|Regina]], in [[Saskatchewan]], dove è stato poi separato dai veterinari.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Alyssa McDonald|url=http://metronews.ca/news/regina/702478/photos-regina-squirrels-stuck-in-a-sticky-situation/|titolo=Photos: Regina squirrels tangled by sticky situation {{!}} Metro Regina|pubblicazione=Metro|data=2013-06-11|accesso=2018-01-19|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620155905/http://metronews.ca/news/regina/702478/photos-regina-squirrels-stuck-in-a-sticky-situation/|dataarchivio=20 giugno 2015|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Re dei ratti. Museo dell'Impossibile, Villa Webb, Bagni di Lucca.jpg|alt=Re dei ratti conservato al Museo dell'Impossibile, Villa Webb,Bagni di Lucca.|bordo|miniatura|219x219px|Re dei ratti conservato al Museo dell'Impossibile, Villa Webb, [[Bagni di Lucca]].]]
Il fenomeno, a causa della sua bizzarria e rarità, ha portato alcuni a creare il mito di un animale [[criptide]], ma non vi sono prove scientifiche a sufficienza per confermarne la pur rara occorrenza.