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Il '''crimine''' (dal [[lingua latina|latino]] ''crimen'', 'decisione giudiziaria', poi 'accusa' e, infine, 'reato'; derivato dal verbo ''cernĕre'', 'distinguere, decidere'), nel [[diritto penale]] di vari ordinamenti di [[civil law]], è un [[reato]] appartenente alla categoria di maggiore gravità, tra le due o tre nelle quali si dividono i reati.
 
Il soggetto che pone in essere tali attività viene detto '''criminale''' o '''malvivente'''.
'''Crime,''' nel sociale e legale, è l'insieme di fatti o ipotesi (cause, le conseguenze e gli obiettivi) che fanno parte di un caso in cui sono stati commessi atti punibili ai sensi del diritto penale, e la cui applicazione dipende l'agente di una frase o misura di sicurezza criminale. Di solito comprende una violazione di una regola reato penale o di un atto contro la legge e, in particolare danno morale o materiale alla gente. Un crimine può essere illegale (a causa di lesioni) o giuridica (atto compiuto come necessaria conseguenza di un illecito commesso da terzi).
Un crimine è noto dal primo atto riprovevole, ma il primo atto è raramente noto un crimine illegale, perché quando succede già in fase avanzata. Ovvero, la trasgressione prima nota appare di solito quando i precedenti atti illegali e violenti non sono stati risolti in tempo, per colpa dell'autore o la mancanza di giustizia in caso di dittatura nascosta sotto la maschera della fede pubblica.
'''Crimine illegale e punibile,''' la violazione di qualsiasi regola di diritto amministrativo, fiscale o penale da parte di agenti statali, o la pratica di ogni accusa e notoriamente dannosi per sé o nei confronti di terzi, previsto dal diritto penale, e poiché praticato dai sensi di colpa (il male). Senso di colpa Discovery è ancora necessario per determinare se è stato commesso con l'intento (intenzione o la finalità, in pratica, a beneficio dell'atto) o colpa (negligenza). Se c'è errore, fraintendimento sulle circostanze di fatto o lo stato di necessità di legittima difesa, quindi l'agente non è colpevole e condannato, anche se non vi è compensazione.
'''Crimine llegale,''' reato punibile con la legge e non tutti gli atti commessi per errore sulle circostanze di fatto, o per legittima difesa, o altrimenti determinato dal comportamento illecito o criminale degli altri (per atti od omissioni), e quello che è successo prima o prima .
<ref>[http://pt.scribd.com/doc/51664315/O-Diagrama-do-Conhecimento-inclui-a-Piramide-Forense O Diagrama do Conhecimento, da Partição Económica e da História]</ref>
<ref>[http://pt.scribd.com/doc/98081841/A-Revolucao-das-Letras-Definicoes-certas-de-Direito A Revolução das Letras]</ref>
 
== Storia ==
Il diritto romano originario non conosceva la distinzione tra reato e [[illecito civile]]: solo nel periodo repubblicano, infatti, la figura del ''[[delitto#Delitto civile|delictum]]'', l'illecito civile, si differenziò dal ''crimen'' (al plurale ''crimina''), il reato. Inizialmente la competenza ad accertare e punire i ''crimina'' spettava al popolo riunito nei [[comizi centuriati]], in seguito fu attribuita a speciali [[giuria|giurie]], le ''[[Quaestio perpetua de repetundis|quaestiones perpetuae]]'' che, in epoca imperiale, furono via via soppiantate dalla ''[[cognitio extra ordinem]]''. I ''crimina'' potevano essere puniti con la morte, l'''interdictio aqua et igni'' (che comportava l'allontanamento perpetuo dal territorio romano), i [[lavoro forzato|lavori forzati]] (''[[damnatio ad metalla]]'' e ''damnatio in opus publicum''), la [[confisca (diritto penale)|confisca]] totale o parziale del [[patrimonio]] (''publicatio bonorum'') oppure, nei casi meno gravi, con una [[pena pecuniaria]].
 
La classificazione tripartita dei reati in ''crimini'', ''delitti'' e ''contravvenzioni'' risale alle codificazioni [[Napoleone|napoleoniche]] e, più precisamente, al ''Code d'instruction criminelle'' del [[1808]] e al ''Code penal'' del [[1810]]; è stata poi adottata da molti altri ordinamenti di civil law, tra i quali quello italiano con il codice penale del [[1865]].
In vari ordinamenti di [[civil law]] il '''crimine''' (dal [[lingua latina|latino]] ''crimen'', 'decisione giudiziaria', poi 'accusa' e, infine, 'reato'; derivato dal verbo ''cernĕre'', 'distinguere, decidere') è il [[reato]] appartenente alla categoria di maggiore gravità, tra le due o tre nelle quali si dividono i reati. In certi ordinamenti (ad esempio, in [[Germania]]) i crimini si contrappongono ai [[delitto|delitti]], in altri (ad esempio, in [[Francia]], [[Svizzera]] e [[Belgio]]) a delitti e [[contravvenzione|contravvenzioni]], mentre in altri ancora (ad esempio, in [[Italia]] e [[Spagna]]) non c'è questa categoria e i reati più gravi rientrano tra i delitti, contrapposti alle contravvenzioni (''faltas'' in [[lingua spagnola|spagnolo]]). Negli ordinamenti di [[common law]] il ''crime'' è, invece, un qualsiasi reato, così come lo era il ''crimen'' nel [[diritto romano]] e lo è il ''crime'' nell'ordinamento [[Portogallo|portoghese]] e in quello [[Brasile|brasiliano]].
 
Nell'ordinamento italiano, poiché la categoria non è stata ripresa né dal [[Codice Zanardelli]] del [[1889]] né dal [[codice penale italiano|codice penale vigente]], il termine "crimine" non ha più un significato giuridico, ma è rimasto nel linguaggio corrente per indicare genericamente un grave reato.
==Diritto romano==
Il diritto romano originario non conosceva la distinzione tra reato e [[illecito civile]]: solo nel periodo repubblicano, infatti, la figura del ''[[delitto#Delitto civile|delictum]]'', l'illecito civile, si differenziò dal ''crimen'' (al plurale ''crimina''), il reato. Inizialmente la competenza ad accertare e punire i ''crimina'' spettava al popolo riunito nei [[comizi centuriati]], in seguito fu attribuita a speciali [[giuria|giurie]], le ''[[quaestiones perpetuae]]'' che, in epoca imperiale, furono via via soppiantate dalla ''[[cognitio extra ordinem]]''.
 
== Classificazione ==
I ''crimina'' potevano essere puniti con la morte, l'''interdictio aqua et igni'' (che comportava l’allontanamento perpetuo dal territorio romano), i [[lavoro forzato|lavori forzati]] (''[[damnatio ad metalla]]'' e ''damnatio in opus publicum''), la [[confisca]] totale o parziale del [[patrimonio]] (''publicatio bonorum'') oppure, nei casi meno gravi, con una [[pena pecuniaria]].
La classificazione tripartita dei reati in ''crimini'', ''delitti'' e ''contravvenzioni'' risale alle codificazioni [[Napoleone|napoleoniche]] e, più precisamente, al ''Code d’instruction criminelle'' del [[1808]] ed al ''Code penal'' del [[1810]]; è stata poi adottata da molti altri ordinamenti di civil law, tra i quali quello italiano con il codice penale del [[1865]]. Il criterio di classificazione è basato sulla [[pena]]: le pene vengono distinte in ''criminali'', ''correzionali'' e ''di polizia'' ede i reati puniti con le medesime vengono classificati rispettivamente come crimini, delitti e contravvenzioni. In seguito, però, taluni ordinamenti hanno eliminato la categoria dei crimini, facendola confluire in quella dei delitti (così nei codici penali vigenti di [[Italia]], [[Spagna]] e [[Paesi Bassi]]). In [[Francia]] e altri ordinamenti che hanno mantenuto la categoria (come il [[Belgio]]) la competenza a giudicare i crimini spetta alla [[corte d'assise]].
 
== Nel mondo ==
==Ordinamenti contemporanei==
In vari ordinamenti di [[civil law]] il '''crimine''' (dal [[lingua latina|latino]] ''crimen'', 'decisione giudiziaria', poi 'accusa' e, infine, 'reato'; derivato dal verbo ''cernĕre'', 'distinguere, decidere') è il [[reato]] appartenente alla categoria di maggiore gravità, tra le due o tre nelle quali si dividono i reati. In certi ordinamenti (ad esempio, in [[Germania]]) i crimini si contrappongono ai [[delitto|delitti]], in altri (ad esempio, in [[Francia]], [[Svizzera]] e [[Belgio]]) a delitti e [[contravvenzione|contravvenzioni]], mentre in altri ancora (ad esempio, in [[Italia]] e [[Spagna]]) non c'è questa categoria e i reati più gravi rientrano tra i delitti, contrapposti alle contravvenzioni (''faltas'' in [[lingua spagnola|spagnolo]]). Negli ordinamenti di [[common law]] il ''crime'' è, invece, un qualsiasi reato, così come lo era il ''crimen'' nel [[diritto romano]] e lo è il ''crime'' nell'ordinamento [[Portogallo|portoghese]] e in quello [[Brasile|brasiliano]].
La classificazione tripartita dei reati in ''crimini'', ''delitti'' e ''contravvenzioni'' risale alle codificazioni [[Napoleone|napoleoniche]] e, più precisamente, al ''Code d’instruction criminelle'' del [[1808]] ed al ''Code penal'' del [[1810]]; è stata poi adottata da molti altri ordinamenti di civil law, tra i quali quello italiano con il codice penale del [[1865]]. Il criterio di classificazione è basato sulla [[pena]]: le pene vengono distinte in ''criminali'', ''correzionali'' e ''di polizia'' ed i reati puniti con le medesime vengono classificati rispettivamente come crimini, delitti e contravvenzioni. In seguito, però, taluni ordinamenti hanno eliminato la categoria dei crimini, facendola confluire in quella dei delitti (così nei codici penali vigenti di [[Italia]], [[Spagna]] e [[Paesi Bassi]]). In [[Francia]] e altri ordinamenti che hanno mantenuto la categoria (come il [[Belgio]]) la competenza a giudicare i crimini spetta alla [[corte d'assise]].
 
Negli ordinamenti di [[common law]] il ''crime'' è, invece, un qualsiasi reato, così come lo era il ''crimen'' nel [[diritto romano]] e lo è il ''crime'' nell'ordinamento [[Portogallo|portoghese]] e in quello [[Brasile|brasiliano]].
Nell'ordinamento italiano, poiché la categoria non è stata ripresa né dal [[Codice Zanardelli]] del [[1889]] né dal [[codice penale italiano|codice penale vigente]], il termine "crimine" non ha più un significato giuridico, ma è rimasto nel linguaggio corrente per indicare genericamente un grave reato.
 
==Voci correlate==
*[[ReatoCriminalità]]
*[[Criminalità economica]]
*[[Delitto]]
*[[it:Crimine di guerra]]
*[[Crimine contro l'umanità]]
*[[Contravvenzione]]
*[[Delitto]]
*[[Ergastolo]]
*[[Pena]]
*[[Reato]]
*[[Trasgressione]]
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Criminologia}}
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