Obsolescenza programmata: differenze tra le versioni
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[[File:Ipod photo.jpg|thumb|[[iPod]] della [[Apple]]. L'azienda statunitense è stata accusata nel 2003 di vendere iPod con una batteria progettata per durare pochi mesi. Il processo è terminato con un accordo tra le parti.]]
L''''obsolescenza programmata''' o '''pianificata''' in [[economia industriale]] è una strategia volta a definire il ciclo vitale di un [[Prodotto (economia)|prodotto]] in modo da limitarne la durata a un periodo prefissato
== Storia ==▼
▲L''''obsolescenza programmata''' o '''pianificata''' in [[economia industriale]] è una strategia volta a definire il ciclo vitale di un [[Prodotto (economia)|prodotto]] in modo da limitarne la durata a un periodo prefissato. Il prodotto diventa così inservibile dopo un certo tempo, oppure diventa semplicemente [[obsoleto]] agli occhi del consumatore in confronto a nuovi modelli che appaiono più moderni, sebbene siano poco o per nulla migliori dal punto di vista funzionale. Quando l'unico accorgimento adottato per rendere obsoleto un prodotto prima del tempo è la [[pubblicità]] si può parlare di ''obsolescenza percepita''<ref>{{YouTube |autore=[[Annie Leonard]] |id=fZdGPRThjrA |titolo=La storia delle cose |produttore=Free Range Studios |minuto=12 |secondo=41 |data= |accesso=2 maggio 2013}}</ref> o ''simbolica''<ref>{{cita|Latouche|[http://books.google.it/books?id=8yvwGf-KKoMC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=snippet&q=%22obsolescenza%20simbolica%22&f=false prefazione]|2}}.</ref>.
▲==Storia==
[[File:London (1932) Ending the depression through planned obsolescence.pdf|miniatura|''Ending the depression through planned obsolescence'' di Bernard London, 1932]]
▲Secondo alcuni osservatori, già nel 1924 il [[Cartello Phoebus]], lobby dei principali produttori occidentali di [[lampadina|lampadine]], portò una standardizzazione nella produzione delle lampadine ad incandescenza in commercio, al fine di limitarne la vita a circa 1.000 ore di esercizio (in compenso, una durata di 1000 ore offre un'efficienza nettamente superiore rispetto alle lampadine con durata superiore [http://lamptech.co.uk/Documents/IN%20Voltage.htm])<ref name=moving>vedi pag. 238-239 di [http://books.google.com/books?id=JXI8dQQFwG0C&pg=PA239&dq=Phoebus+cartel+obsolescence&hl=en&sa=X&ei=dKSMUeDWDsSWO9v4gJgK&ved=0CCwQ6AEwAA#v=onepage&q=Phoebus%20cartel%20obsolescence&f=false Calabrò, D'Amico, Lanfranchi, Moschella, Pulejo, Salomone, ''Moving from the Crisis to Sustainability. Emerging Issues in the International Context'', FrancoAngeli, 2012]</ref><ref name=RAI/>.
Il termine «obsolescenza pianificata» è comparso per la prima volta in letteratura nel [[1932]], anno in cui il [[mediatore immobiliare]] [[Bernard London]] propose che fosse imposta alle imprese per legge, così da poter risollevare i consumi negli [[Stati Uniti]] durante la [[grande depressione]]<ref name=moving/>.
Quando, negli [[anni 1930|anni trenta]], i ricercatori dell'azienda [[chimica]] [[DuPont]] riuscirono a creare il [[nylon]], una nuova [[Tecnofibre|fibra sintetica]] molto resistente, questa fu utilizzata per creare [[calze]] da donna che si smagliavano molto più difficilmente di quelle esistenti. Poiché la [[durabilità]] delle calze era eccessiva e dannosa per gli affari, la DuPont incaricò i propri tecnici di indebolire la fibra stessa che avevano creato<ref name=RAI/><ref name=panorama>{{cita news |
Più tardi il [[designer]] [[statunitense]] [[Brooks Stevens]] reinterpretò il concetto di obsolescenza pianificata dandogli una nuova definizione: «l'instillare nell'acquirente il desiderio di comprare qualcosa di appena un po' più nuovo e un po' prima di quanto sia necessario»<ref>{{cita web|lingua=en |http://www.mam.org/collection/archives/brooks/bio.php |Brooks Stevens Biography |editore=Milwaukee Art Museum |23 aprile 2013}}</ref>. Piuttosto che creare manufatti poveri che sarebbero stati sostituiti in breve tempo, l'idea di Stevens era di progettare prodotti sempre nuovi che utilizzassero le moderne tecnologie e generassero nuovi gusti e presunte necessità. Stevens ha, poi, sempre dichiarato di non considerare l'obsolescenza programmata come una sistematica produzione di rifiuti: egli supponeva, invece, che i prodotti sarebbero finiti nel mercato di [[seconda mano]], dove sarebbero potuti essere acquistati da persone con un [[potere di acquisto]] inferiore<ref name=lesson4>{{cita web|lingua=en |http://www.mam.org/collection/archives/brooks/lessons/lesson4.php |Lesson 4 |editore=Milwaukee Art Museum |23 aprile 2013}}</ref>.
== Modalità e scopi ==
I metodi più conosciuti con cui viene attivato il processo sono l'utilizzo di materiali di qualità inferiore o componenti facilmente deteriorabili o, talvolta, l'utilizzo di sistemi elettronici creati
L'obsolescenza pianificata ha dei benefici esclusivamente per il produttore perché, per ottenere un uso continuativo del prodotto, il consumatore è obbligato ad acquistarne uno nuovo e a [[rifiuto|gettare via]] quello ormai antiquato, o guasto, non convenientemente riparabile<ref>{{Cita web |
== Critiche ==
Il fenomeno è stato spesso oggetto di critiche, anche se in toni variabili.
{{Citazione|Tutti i nostri prodotti sono adulterati per facilitarne il logoramento e abbreviarne l’esistenza. La nostra epoca sarà chiamata l’''età della falsificazione'', proprio come le prime epoche dell’umanità sono state chiamate ''età della pietra, età del bronzo'', dal carattere della loro produzione. C’è chi accusa di frode i nostri pii industriali, quando in realtà l’intento che li anima è di dare lavoro agli operai, che non sanno rassegnarsi a vivere con le braccia incrociate. Queste falsificazioni, che hanno come unico movente un sentimento umanitario ma procurano superbi profitti agli imprenditori che le praticano, se sono disastrose per la qualità delle merci, se sono una fonte inesauribile di spreco del lavoro umano, testimoniano la filantropica ingegnosità dei borghesi e l’orribile perversione degli operai che, per appagare il loro vizio del lavoro, obbligano gli industriali a soffocare le proteste della loro coscienza e perfino a violare le leggi dell’onestà commerciale. |[[Paul Lafargue]], ''[[Il diritto alla pigrizia]]'', III. Che cosa segue alla sovrapproduzione}}▼
Nel [[cinema]] degli [[anni 1950|anni cinquanta]] compaiono delle critiche all'obsolescenza pianificata. Nella [[Film commedia|commedia]] ''[[Lo scandalo del vestito bianco]]'', il protagonista è uno scienziato che crea uno straordinario tessuto, indistruttibile e impossibile da sporcare, però gli industriali per cui lavora gli si oppongono e cercano di costringerlo a distruggere la fibra, perché i vestiti impossibili da sciupare avrebbero verosimilmente determinato il crollo dell'industria tessile<ref>{{cita libro |Matteo |Merzagora |Scienza da vedere |2006 |Alpha Test|url=http://books.google.it/books?id=3DtnrDHILEQC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false |accesso=23 aprile 2013 |pp=264, 265 }}</ref>. Nello stesso anno esce nelle sale il film ''[[Morte di un commesso viaggiatore (film 1951)|Morte di un commesso viaggiatore]]'', tratto dall'[[Morte di un commesso viaggiatore|omonima opera teatrale]] di [[Arthur Miller]]. Nel film [[Fredric March]], nel ruolo del protagonista, ha occasione di affermare furioso<ref name=RAI/>:
{{citazione|Per una volta vorrei possedere qualcosa interamente prima che si rompa. Faccio sempre a gara con lo sfasciacarrozze, finisco di pagare l'auto ed è già agli ultimi colpi! Il frigorifero consuma le cinghie come un dannato maniaco! Queste cose le programmano: quando hai finito di pagarle sono già consumate!}}
[[File:Electronic waste at Agbogbloshie, Ghana.jpg|miniatura|L'obsolescenza programmata genera enormi quantità di rifiuti spesso non gestiti, con gravi danni ambientali.]]
L'obsolescenza pianificata è stata criticata sia per l'incentivazione di un surplus di rifiuti, che per l'enorme e non sostenibile spreco delle risorse derivante dalla diffusa applicazione di queste politiche e per il fatto di creare artificialmente dei bisogni da parte del consumatore. [[Serge Latouche]], il noto [[economista]] e [[filosofo]] [[francia|francese]], ha definito l'obsolescenza pianificata uno dei tre «pilastri che sostengono la società dei consumi» insieme a [[pubblicità]] e [[credito]]<ref>{{cita web |
Soprattutto nel caso di prodotti elettronici, l'eccesso di rifiuti causato dall'obsolescenza pianificata, particolarmente difficili da [[Gestione dei rifiuti|smaltire]], si risolve con l'esportazione di grandi quantità di [[rifiuti tossici]] dai paesi sviluppati in [[Africa]], mascherati come prodotti di seconda mano<ref name=RAI>{{Cita TV |autore=Cosima Dannoritzer |trasmissione=[[La Storia siamo noi]] |titolo=L'obsolescenza programmata |canale=[[RAI 3]] |url=http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5b88ac4a-db87-4d55-aa19-a16ce4930509.html |accesso=19 aprile 2013 |data=18 giugno 2012 |dataarchivio=29 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029190655/http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5b88ac4a-db87-4d55-aa19-a16ce4930509.html |urlmorto=sì }}</ref><ref name=sole>{{cita news|autore=Fabrizio Buratto |url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2013-04-10/latouche-contro-getta-truffa-193018.shtml?uuid{{=}}AbaHQ4lH |titolo=Latouche contro "l'usa e getta": una truffa per i consumatori |data=11 aprile 2013 |pubblicazione=[[Il sole 24 ore]] |accesso=25 aprile 2013}}</ref>. Molti movimenti [[ecologia|ecologisti]] internazionali avversano l'obsolescenza pianificata in particolare per il problema che comporta per la [[sostenibilità]] dell'economia. Nel marzo 2013 un gruppo di senatori ecologisti francesi ha, infatti, proposto di vietarla per legge<ref>{{cita news|autore=Aldo Ferretti |url=http://www.greenreport.it/_new/index.php?page{{=}}default&id{{=}}21105 |titolo=Vietare per legge l'obsolescenza programmata? In Francia ci stanno provando |editore=greenreport.it |data=25 marzo 2013 |accesso=25 marzo 2013}}</ref><ref>{{Cita web||url=http://www.legifrance.gouv.fr/affichCodeArticle.do?cidTexte=LEGITEXT000006069565&idArticle=LEGIARTI000006292226|Article L213-1|22 ottobre 2014|editore=Parlamento Francese}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Pino Bruno |url=http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/09/30/news/obsolescenza_programmata_punita_con_la_reclusione_-97005202/ |titolo=Obsolescenza programmata punita con la reclusione? |
▲L'obsolescenza pianificata è stata criticata sia per l'incentivazione di un surplus di rifiuti, che per l'enorme e non sostenibile spreco delle risorse derivante dalla diffusa applicazione di queste politiche e per il fatto di creare artificialmente dei bisogni da parte del consumatore. [[Serge Latouche]], il noto [[economista]] e [[filosofo]] [[francia|francese]], ha definito l'obsolescenza pianificata uno dei tre «pilastri che sostengono la società dei consumi» insieme a [[pubblicità]] e [[credito]]<ref>{{cita web |1=http://magazine.liquida.it/2011/01/03/lobsolescenza-programmata-i-beni-di-consumo-sono-progettati-per-scadere-in-fretta/ |autore=Elisa Russo |3=Obsolescenza programmata, beni progettati per “scadere” |data=3 gennaio 2011 |editore=Liquida Magazine |6=24 aprile 2013 |titolo=Copia archiviata |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130710162252/http://magazine.liquida.it/2011/01/03/lobsolescenza-programmata-i-beni-di-consumo-sono-progettati-per-scadere-in-fretta/ |dataarchivio=10 luglio 2013 |urlmorto=sì }}</ref>. Latouche, sostenitore della ''[[decrescita]] felice'', afferma quindi che l'obsolescenza programmata sia un espediente deplorabile per aumentare infinitamente i consumi e, con essi, la crescita fine a sé stessa, nociva sia per l'[[uomo]] sia per la [[Terra]]<ref name=panorama/>.
▲Soprattutto nel caso di prodotti elettronici, l'eccesso di rifiuti causato dall'obsolescenza pianificata, particolarmente difficili da [[Gestione dei rifiuti|smaltire]], si risolve con l'esportazione di grandi quantità di [[rifiuti tossici]] dai paesi sviluppati in [[Africa]], mascherati come prodotti di seconda mano<ref name=RAI>{{Cita TV |autore=Cosima Dannoritzer |trasmissione=[[La Storia siamo noi]] |titolo=L'obsolescenza programmata |canale=[[RAI 3]] |url=http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5b88ac4a-db87-4d55-aa19-a16ce4930509.html |accesso=19 aprile 2013 |data=18 giugno 2012}}</ref><ref name=sole>{{cita news|Fabrizio Buratto |http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2013-04-10/latouche-contro-getta-truffa-193018.shtml?uuid{{=}}AbaHQ4lH |Latouche contro "l'usa e getta": una truffa per i consumatori |data=11 aprile 2013 |pubblicazione=[[Il sole 24 ore]] |accesso=25 aprile 2013}}</ref>. Molti movimenti [[ecologia|ecologisti]] internazionali avversano l'obsolescenza pianificata in particolare per il problema che comporta per la [[sostenibilità]] dell'economia. Nel marzo 2013 un gruppo di senatori ecologisti francesi ha, infatti, proposto di vietarla per legge<ref>{{cita news|Aldo Ferretti |http://www.greenreport.it/_new/index.php?page{{=}}default&id{{=}}21105 |Vietare per legge l'obsolescenza programmata? In Francia ci stanno provando |editore=greenreport.it |data=25 marzo 2013 |accesso=25 marzo 2013}}</ref><ref>{{Cita web||url=http://www.legifrance.gouv.fr/affichCodeArticle.do?cidTexte=LEGITEXT000006069565&idArticle=LEGIARTI000006292226|Article L213-1|22 ottobre 2014|editore=Parlamento Francese}}</ref><ref>{{Cita news|Pino Bruno |http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/09/30/news/obsolescenza_programmata_punita_con_la_reclusione_-97005202/ |Obsolescenza programmata punita con la reclusione? |la Repubblica.it |30 settembre 2014 |22 ottobre 2014}}</ref>. Una soluzione è stata cercata anche nei cosiddetti [[repair café]], locali dove si può cercare aiuto per la riparazione artigianale di oggetti di consumo guasti<ref>{{cita news | 1 = Pino Bruno | 2 = http://www.tomshw.it/cont/news/l-obsolescenza-programmata-si-batte-con-i-repair-cafe/47360/1.html | 3 = L'obsolescenza programmata si batte con i Repair Café | 4 = | 5 = 4 luglio 2013 | 6 = 19 luglio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130707091540/http://www.tomshw.it/cont/news/l-obsolescenza-programmata-si-batte-con-i-repair-cafe/47360/1.html | dataarchivio = 7 luglio 2013 | urlmorto = sì }}</ref>.
La compagnia statunitense [[Apple]] venne per esempio citata in giudizio nel 2003 con una [[class action]], a causa della durata delle batterie dell'[[iPod]], che secondo l'accusa erano volutamente programmate con una breve vita così da costringere il consumatore a comprare un nuovo modello di iPod dopo un limitato periodo di uso, stimato intorno ai 18 mesi. Inoltre l'Azienda in origine non offriva sul mercato le batterie di ricambio<ref>{{cita web|http://punto-informatico.it/427407/PI/News/piccolo-segreto-dell-ipod.aspx |Il piccolo segreto dell'iPod |data=12 febbraio 2004 |editore=[[Punto Informatico]] |28 aprile 2013}}</ref><ref>[https://www.golem.de/0402/29695.html golem]</ref><ref>[http://www.diedenker.org/inhalte/viewtopic.php?t=1358 diedenker]</ref>. La Apple ha accettato di offrire rimborsi ai clienti che riscontravano batterie difettose e anche di pagare le spese legali dei denunciatari, senza tuttavia ammettere responsabilità di reato<ref>{{cita news|A.A.V.V. |http://appleinsider.com/articles/05/08/26/judge_approves_settlement_in_ipod_class_action_suit |Judge approves settlement in iPod class action suit |Apple Insider |26 agosto 2005 |23 luglio 2013 |en}}</ref>.
Secondo [[Paul Lafargue]],
▲{{Citazione|
D'altro canto, [[Werner Scholz]], direttore dell'associazione tedesca dei costruttori di elettrodomestici, ha espresso dubbi sulla lungimiranza dell'obsolescenza pianificata come politica aziendale, dato che, dopo aver comprato un prodotto scadente, il cliente probabilmente acquisterà da un altro produttore<ref>{{cita news|Ilaria Orrù |http://gadget.wired.it/news/elettrodomestici/2013/03/21/elettrodomestici-obsolescenza-programmata-672658.html |Elettrodomestici, se riparare costa più che cambiare |data=21 marzo 2013 |pubblicazione=[[Wired]] |accesso=26 aprile 2013}}</ref>. Di qui la necessità, per il produttore, di raggiungere accordi segreti con altre aziende come nel caso del [[cartello Phoebus]].
==
{{S sezione}}
Il 10 luglio 2024 è stata pubblicata sulla [[Gazzetta ufficiale dell'Unione europea|Gazzetta Ufficiale dell’UE]] la Direttiva ''(UE) 2024/1799''<ref>{{Cita pubblicazione|data=2024-06-13|titolo=Direttiva (UE) 2024/1799 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2024, recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni e che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e le direttive (UE) 2019/771 e (UE) 2020/1828 (Testo rilevante ai fini del SEE)|lingua=it|accesso=2024-09-24|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32024L1799}}</ref>, nota al pubblico come "direttiva sul diritto alla riparazione". Il varo è stato preceduto dall’approvazione definitiva da parte del [[Parlamento europeo]] ad aprile 2024 e dal via libera finale da parte del [[Consiglio dell'Unione europea|Consiglio dell’Unione Europea]] il 30 maggio successivo.
Nell'ottica di ridurre gli sprechi ed i rifiuti mediante l'allungamento la vita utile dei prodotti, tale [[Direttiva dell'Unione europea|Direttiva]] mira a rendere più praticabile e conveniente per i cittadini europei optare per la riparazione anziché la sostituzione dei prodotti guasti o difettosi, con ovvie ricadute positive per l’ambiente e per le tasche degli acquirenti.
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https://www.dirittodelrisparmio.it/2024/07/31/lunione-europea-lancia-il-diritto-alla-riparazione-una-rivoluzione-per-consumatori-e-imprese/
https://www.agendadigitale.eu/smart-city/riparare-non-sostituire-la-ue-avanti-tutta-contro-lobsolescenza-programmata/
https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/e3932343-3c82-4a5f-8a1a-e22eafd050a6
https://www.lanuovaecologia.it/nuova-direttiva-ue-contro-greenwashing/
https://www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/vivere-sostenibile/news/ue-contro-obsolescenza-precoce
https://fr.wikipedia.org/wiki/Obsolescence_programm%C3%A9e#L%C3%A9gislation
https://archive.wikiwix.com/cache/index2.php?url=https%3A%2F%2Fwww.lemonde.fr%2Fentreprises%2Farticle%2F2018%2F10%2F24%2Fapple-et-samsung-sanctionnees-en-italie-pour-obsolescence-programmee_5373931_1656994.html
-->
== Esempi ==
2003 Apple: iPod di seconda generazione con batterie fatte per durare pochi mesi.<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=SuTcavAzopg|titolo=iPod's Dirty Secret}}</ref>
2003 Epson: cartucce mezze piene date per vuote, l'utente era obbligato a comprare cartucce nuove originali.<ref>{{Cita web|url=https://topclassactions.com/lawsuit-settlements/consumer-products/electronics/epson-class-action-alleges-printer-ink-defect/|titolo=A class action lawsuit has been filed against Epson America Inc.}}</ref>
2018 HP: tramite un aggiornamento firmware, tutti i computer aventi una batteria con efficienza scesa sotto il 50% visualizzano una fastidiosa schermata nera a ogni riavvio. L'unico modo che ha l'utente per non essere più infastidito è quello di sostituire, rigorosamente a proprie spese e spesso con l'obbligo di metter mano sulla scheda madre, la batteria con una originale nuova (spesso fuori produzione), spingendo quindi il proprietario a smaltire il vecchio computer ancora funzionante per ricomprarne uno allo stesso prezzo e con prestazioni simili (vedasi [[legge di Moore]]). I più recenti computer della serie Pavilion, non avendo una batteria a bottone dedicata al CMOS, non possono funzionare senza batteria al litio.<ref>{{Cita web|url=http://chng.it/c5vbYZL947|titolo=Petition against 60x HP BIOS boot error}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://support.hp.com/it-it/document/c06102990|titolo=Error 605}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro |autore=[[Vance Packard]] |url=http://books.google.it/books?id=515eAAAAIAAJ&hl=it |editore=D. McKay Co. |lingua=en |titolo=The waste makers |anno=1960 |accesso=27 aprile 2013}}
* {{cita libro |Giles |Slade |Made to Break|editore=[[Harvard University Press]] |lingua=en |url=http://books.google.it/books?id=YMoxdac6J-cC&dq=made+to+break&hl=it&source=gbs_navlinks_s |data=30 giugno 2009 |accesso=24 aprile 2013 |ISBN=0-674-04375-8 |cid=1}}
* {{cita libro |autore=[[Serge Latouche]]
* {{Cita pubblicazione|data=2024-06-13|titolo=Direttiva (UE) 2024/1799 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2024, recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni e che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e le direttive (UE) 2019/771 e (UE) 2020/1828 (Testo rilevante ai fini del SEE)|lingua=it|accesso=2024-09-24|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32024L1799}}
== Voci correlate ==
{{Div col}}
* [[Brooks Stevens]]
* [[Cartello Phoebus]]
* [[Consumismo]]
* [[Data di scadenza]]
* [[La storia delle cose]]
* [[Obsolescenza]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|q_preposizione=riguardanti l'|etichetta=Obsolescenza programmata}}
== Collegamenti esterni ==
* [https://www.youtube.com/watch?v=60YN8honuDs "Planned Obsolescence, Documentary"] • ''Youtube'', Carla Casado and Eva Vidal, 24 January, 2013
* {{cita news|autore=Francesco Bevilacqua |url=http://www.ilcambiamento.it/riuso_riciclo/difendersi_obsolescenza_programmata_consumismo.html |titolo=Consumi. Come difendersi dall'obsolescenza programmata |data=29 dicembre 2012 |pubblicazione=il Cambiamento |accesso=14 ottobre 2013}}
* [http://chng.it/c5vbYZL947 HP boot notice (BIOS error 601, 602 and 605)]
* {{cita news|
* {{cita news|
{{Controllo di autorità}}
{{portale|economia|scienza e tecnica
[[Categoria:Consumismo]]
[[Categoria:Economia della produzione]]
[[Categoria:Rifiuti]]
[[Categoria:Inquinamento]]
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