Eugenio Filograna: differenze tra le versioni

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===Attività imprenditoriale===
Imprenditore attivo in diversi settori, come proprietario del gruppo industriale GDA (Grande Distribuzione Avanzata), ha rilevato nel 1999 il gruppo milanese di vendita per corrispondenza Postalmarket dalla multinazionale tedesca [[Otto Versand]], la quale, dopo un primo tentativo di salvataggio iniziato nel 1995 con la messa in mobilità di circa 350 dipendenti, ha venduto a Filograna e Ameco (controllata al 100% da Filograna).<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=|url=https://www.assolombardaservizi.it/convenzioni/ameco/|titolo=AMECO|sito=Assolombarda Servizi|citazione=Il Centro Studi Ameco è uno dei più grandi studi professionali di Milano con fatturato totale €808.516.143|accesso=2025-04-30}}</ref>
 
Nello stesso periodo è stato amministratore di ''Gonfalone Immobiliare'' e presidente del consiglio di amministrazione di ''Centro Studi Ameco,'' di ''Fratelli Togno,'' nonché di altre numerose società italiane e straniere. Tramite il Centro Studi Ameco ha raccordato un sistema di cooperative riconducibile a Forza Italia. Nel 1996 ha fondato il Loos (Libero Organismo per l'Occupazione e lo Sviluppo), aderente alla Lega dei Diritti dell'Uomo, organo di vigilanza dell'ONU.
 
Nel 1997, ha costituito la Consulta del lavoro, in seguito Patronato di FI. Nel 2001 ha fatto indirizzare nel Salento il concorso Postalmarket "Protagonisti di un sogno": cinque treni appositamente predisposti portarono in provincia di Lecce 5.000 concorrenti che aspiravano a 250 posti da fotomodelli Postalmarket. A causa di molti ritardi dei treni e disguidi Filograna fu al centro di polemiche<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/29/noi-aspiranti-belli-postalmarket.html|titolo=noi aspiranti belli postalmarket - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=2001-04-29|accesso=2024-12-12}}</ref>. Nel 1999 ha iniziato la preparazione del gruppo GDA (Grande Distribuzione Avanzata - Postalmarket) alla quotazione in borsa prevista nel luglio 2000 e rinviata successivamente per le difficoltà della Global Coordinator- Banca Leonardo.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.fanpage.it/economia/torna-postalmarket-il-mitico-catalogo-rinasce-e-punta-a-diventare-lamazon-italiano/|titolo=Torna Postalmarket, il mitico catalogo rinasce e punta a diventare l’Amazon italiano|sito=Fanpage|data=2020-06-13|accesso=2024-12-12}}</ref>
 
Nell'ottobre 2001, dopo il crollo della Borsa e a seguito degli scandali di Banca Leonardo, unico sponsor e Global Coordinator di Postalmarket, Filograna fu costretto a rimandare ulteriormente la quotazione in Borsa di Milano, nonostante l'approvazione dalla Consob del prospetto informativo nel luglio del 2000, a un valore di 3.600 miliardi di lire, e avviare la procedura di mobilità per 420 dipendenti non adatti a internet, in cambio di nuovi assunti più giovani già conoscitori del web. La cosa fu contrastata dai sindacati, nonostante l'accordo scritto 2 anni prima in sede ministeriale tra Filograna e la Triade Sindacale, e quindi si arrivò prima al commissariamento ministeriale, poi alla vendita della società al gruppo Bernardi che, dopo varie traversie, ha cessato l'attività licenziando tutti i dipendenti.
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Nel dicembre del 2002 Filograna, nel corso delle indagini preliminari della Procura di Milano, fu arrestato, in quanto ritenuto amministratore di fatto della cooperativa di lavoro CSML<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/11/22/manette-filograna-da-postalmarket-al-crack.html|titolo=Manette a Filograna Da Postalmarket al crack - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=2002-11-22|accesso=2024-12-12}}</ref>, nata nel 1994 e dalla quale si sospettava che avesse sottratto circa 5 miliardi di lire in 4 anni. Il procedimento giudiziario fu però chiuso anticipatamente senza rinvio a giudizio, con la caduta di tutte le accuse, la revoca dell'arresto, l'acquisto di Filograna delle società indagate sotto forma di piano di risanamento e sviluppo a un prezzo di 24 miliardi di lire, il patteggiamento breve, essendo stato Pres. del collegio Sindacale della fallita, due anni prima del procedimento e il conseguente rilascio di certificati penali puliti.
 
Filograna attualmente è a capo di un gruppo di aziende, anche negli USA, Filograna investment co.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://it.wikipedia.org/wiki/File:Targhetta_Filograna_Investments_USA.jpg|titolo=File:Targhetta Filograna Investments USA.jpg - Wikipedia|sito=commons.wikimedia.org|data=2024-12-12|accesso=2024-12-12}}</ref> e in Gran Bretagna Ameco Capital Market, che conta oltre 2.000 dipendenti annui e più di 33.000 negli ultimi 14 anni, come indicato nel libro matricola, certificato dalle società di revisione BDO.<ref>fino a giugno 2008 n. 112 ha eliminato l'obbligo di tenuta del libro matricola. Da allora si fa riferimento al libro unico del lavoro</ref>
 
A settembre 2013 Eugenio Filograna ha ricevuto il premio Barocco per i suoi meriti imprenditoriali e per aver salvato nel 2012 lo sport calcio della sua città natale, Casarano, grazie alla costituzione della Casarano Calcio.