Quinto Publilio Filone: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Sabinettus (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(4 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 18:
| data di morte =
| luogo di morte =
|pretura = 337 a.C.
| consolato = [[339 a.C.]], [[327 a.C.]], [[320 a.C.]], [[315 a.C.]]
| tribunato consolare =
Riga 48 ⟶ 49:
Nominato [[dittatore romano|dittatore]] dal collega console<ref name="ReferenceA"/>, si adoperò in funzione anti-senatoriale, promulgando tre leggi, tra le quali la Lex Publilia, per la quale i [[plebiscito|plebisciti]] avevano valore anche per i [[patrizio (storia romana)|patrizi]].
 
Due anni più tardi, nel [[337 a.C.]], durante il consolato di [[Gaio Sulpicio Longo]] e di [[Publio Elio Peto (console 337 a.C.)|Publio Elio Peto]], fu il primo plebeo ad ottenere la carica di [[Pretore (storia romana)|pretore]], nonostante l'opposizione del [[Senato romano|Senato]]<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', VIII, 1615</ref>.
 
Nel [[335 a.C.]] fu scelto come [[magister equitum]] dal [[dittatore romano|dittatore]] [[Lucio Emilio Mamercino Privernate]], eletti per l'elezione dei consoli per l'anno successivo<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', VIII, 16.</ref>.
Riga 55 ⟶ 56:
 
Fu eletto console nel [[327 a.C.]] con [[Lucio Cornelio Lentulo (console 327 a.C.)|Lucio Cornelio Lentulo]]<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', VIII, 22.</ref>.
Gli fu affidato il comando dell'esercito nell'assedio della città di NeapolisPalaeopolis, mentre il Lucio Cornelio entrava nel territorio dei [[Sanniti]], alleati ai greci di Neapolis<ref name="ReferenceB">[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', VIII, 23.</ref>. In seguito all'elezione dei nuovi consoli, a Publilio fu accordato il potere proconsolare, per continuare la campagna militare contro PalopolisNeapolis<ref name="ReferenceB"/>. La città si arrese l'anno successivo, anche grazie ad uno stratagemma con il quale i Greci allontanarono i Sanniti dalla città, e a Quinto Publilio fu decretato il trionfo<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', VIII, 25-26.</ref>.
 
Fu eletto [[console (storia romana)|console]] nel [[320 a.C.]], con il collega [[Lucio Papirio Cursore (console 326 a.C.)|Lucio Papirio Cursore]]<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', IX, 7.</ref>, l'anno successivo all'ignominiosa disfatta delle [[Battaglia delle Forche Caudine|Forche Caudine]]. I due consoli, con l'esercito, tornarono alle Forche Caudine, per rigettare la condizioni di pace imposte a Roma, consegnando ai Sanniti anche i due consoli che le avevano accettate<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', IX, 8-11.</ref>; di fatto si trattò della ripresa delle ostilità<ref name="ReferenceC">[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', IX, 12.</ref>.
Riga 91 ⟶ 92:
|periodo4=[[315 a.C.]] <br> con [[Lucio Papirio Cursore (console 326 a.C.)|Lucio Papirio Cursore]] IV
|successivo4= [[Marco Petelio Libone]] <br /> [[Gaio Sulpicio Longo]] III}}
 
{{Portale|Antica Roma|biografie}}