Inca: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{F|antropologia|arg2=storia|novembre 2024|in questa voce si fa un uso pressoché nullo delle note. La bibliografia è probabilmente un invito alla lettura di testi di varia natura sulla civiltà inca piuttosto che l'elenco dei testi che sono stati utilizzati per redigere questa voce}}
{{nota disambigua}}[[File:80 - Machu Picchu - Juin 2009 - edit.2.jpg|thumb|upright=1.5|[[Machu Picchu]]]]
[[File:MapaPerú.Benard.JPG|thumb|upright=1.5|Mappa del [[Perù]] del XVIII secolo.]]
 
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=== Esami morfologici ===
[[File:MAPA GOHRING.jpg|miniatura|407x407px|Mappa di Gohring 1873 che mostra l'altopiano di Pantiacolla.]]
Già [[William H. Prescott]], nella sua monumentale ''Conquista del Perù'', aveva fatto riferimento a delle differenze riscontrate tra i cranii di Inca e quelli di peruviani comuni. La sua osservazione derivava dalla lettura di “''Crania americana''”, un'opera del suo compatriota Samuel George Morton, uscita in [[Filadelfia]] nel [[1839]]. Morton aveva effettuato delle accurate misurazioni dei crani delle mummie peruviane con tutt'altro scopo. Era un convinto assertore della teoria della [[poligenesi]] e tendeva a dimostrare che le etnie umane non derivavano dal medesimo ceppo, inoltre riteneva che la misura del cervello determinasse il livello d'intelligenza. Tuttavia dai suoi studi emergeva che i crani di Inca differivano da quelli dei loro sudditi comuni per un angolo facciale molto più sviluppato.
 
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[[File:Inca manco capac.jpg|thumb|upright=1.4|left|Manco Capac (Guaman Poma de Ayala).]]
 
Anche in questo caso [[Manco Cápac|Manco]] nasce in Pacaritambo, da una caverna situata nella collina di Tambutoco, ma assieme a lui sorgono altri tre fratelli e quattro sorelle, tutti usciti dalla finestra centrale, mentre da due aperture laterali prendono vita altre persone destinate a costituire il popolo Inca. Il mito prosegue narrando le vicissitudini di queste genti che si spostano per la contrada cercando delle terre fertili. Durante la loro marcia tre dei fratelli abbandonano la compagnia, uno, di nome Ayar Cache, eliminato per la sua ferocia; un altro, Ayar Ucho, trasformato in pietra a scopi magico-religiosi e il quarto, [[Ayar Auca]], autoimmolatosi nella conquista della sede del futuro regno, che avrebbe avuto nome [[Cuzco]]. Rimasto solo Manco, ormai chiamato [[Manco Cápac]], il possente signore incontrastato, accasatosi con una delle sorelle, Mama Ocllo, avrebbe dato origine alla dinastia Inca.
 
[[Garcilaso Inca de la Vega]] presenta una variante di questo mito assai apprezzata per la forma poetica con cui è stata immortalata nei suoi "''Commentarios reales''". La coppia primordiale è qui unica, costituita da Manco Capac e da [[Mama Ocllo]] e sarebbe nata dalla mitica finestra sulla collina di Tambutoco, generata da Inti, il Sole con il compito di cercare il sito più adatto per fondarvi la futura stirpe degli Inca. A questo scopo avrebbe avuto in dono una verga d'oro con cui saggiare il terreno per provarne la fertilità. Dopo vari tentativi e lunghe peregrinazioni i due sposi, fratello-sorella, sarebbero giunti nella zona del Cuzco dove la verga, appena appoggiata a terra sarebbe sprofondata senza sforzo. Rese grazie al divino genitore, Manco Capac e Mama Ocllo, avrebbero costruito un tempio in suo onore e successivamente attorno a questo sacro edificio avrebbero fondato la futura capitale dello stato inca.
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Salvo i casi di resistenze particolarmente accanite, i vinti erano trattati con moderazione. I capi ribelli erano eliminati e sostituiti con soggetti più duttili, ma la popolazione veniva risparmiata ed accolta nell'impero in cui finiva per integrarsi. Se poi la resistenza fosse continuata, gli Inca intervenivano con la tecnica delle "''Mitimae''", ossia trasferendo in sito delle popolazioni di provata fedeltà e deportando, in alcuni casi, quelle ostili in altre parti del loro vasto Stato.
 
== Cultura ==
=== Le strade ===
{{vedi anche|Sistema stradale inca}}
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{{vedi anche|Chaski}}
La imponente rete stradale che collegava, tra loro, le varie regioni dell'impero inca, aveva reso possibile la creazione di un sistema di comunicazioni particolarmente efficace.
[[File:Chasqui3Chaski.JPGjpg|thumb|Un ''Chaski'', messaggero inca (Felipe Guamán Poma de Ayala, 1616).]]
 
Si trattava di una sorta di corrieri scelti tra i giovani più veloci delle varie contrade. Lungo le strade andine sorgevano delle particolari costruzioni per ospitarli, svolgendo la funzione di vere stazioni di posta. Erano situate ad intervalli appositamente studiati per dividere lo spazio in uguali misure temporali e, così, in presenza di salite o di altre asperità erano più vicine l'una all'altra di quelle poste in pianura. Le staffette umane, dette ''[[Chaski]]'' (o ''chasqui''), percorrevano la frazione di strada loro attribuita alla massima velocità possibile per portare dei messaggi o dei piccoli oggetti. Quando era vicino alla stazione successiva il ''chaski'' avvisava della sua presenza con il suono di una particolare conchiglia e, a questo richiamo, un altro giovane gli si portava incontro. I due corrieri percorrevano insieme un tratto di cammino per permettere al portatore dei messaggi di passare le consegne, quindi la corsa continuava fino al nuovo cambio e così ininterrottamente fino a destinazione.