Humulus lupulus: differenze tra le versioni

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== Fitochimica ==
Nei coni di luppolo sono state finora identificate più di 1&nbsp;000 sostanze chimiche, che possono essere raggruppate in componenti dell'[[olio essenziale]], acidi amari e [[flavonoide|flavonoidi]] prenilati. Sono presenti anche [[glicosidi]] [[flavonoli]]ci ([[astragalina]], [[kempferolokaempferolo]], [[quercetina]], [[quercitrina]], [[rutina]]) e quantità apprezzabili di [[tannino|tannini]] (2-4%).<ref>[http://www.natural1.it/schede-piante/item/970-humulus-lupulus-l Schede Tecniche - ''Humulus lupulus L.''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131226013356/http://www.natural1.it/schede-piante/item/970-humulus-lupulus-l |data=26 dicembre 2013 }} Rivista scientifica Natural1, anno 6, num 58, dicembre 2006, pag. 26-35</ref>
 
== Usi ==
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* influenzare, a seconda degli stili in maniera minore o maggiore, il gusto e l'aroma.
 
Nel mondo brassicolo il luppolo viene solitamente distinto in due macrocategorie, luppoli amaricanti e luppoli aromatici, con alcune varietà commercializzate con il doppio scopo. I luppoli amaricanti sono solitamente aggiunti al mosto all'inizio della fase di bollitura, mentre quelli aromatici (gusto e aroma) vengono aggiunti negli ultimi 30 minuti di bollitura, con ulteriori diversità produttive per eventuali aggiunte in fase di Whirlpool o Dry-Hopping. L'intensità della luppolatura in una birra è specifica per lo stile ma anche riflesso della personalità del birraio, motivo per cui non esistono regole precise per le aggiunte di luppolo nella birra in termini di quantità, tempi o fasi.

Nel caso del luppolo amaricante, la gittata di luppolo avviene a inizio bollitura per consentire agli [[α-acidi]] di isomerizzare in iso-alphaacidi solubili in acqua conferendo la reale parte amaricante al prodotto. L'unitaunità di misura del potenziale amaricante del luppolo è definito dall'IBU (International Bitterness Unit). Gli oli essenziali sono invece responsabili del profilo aromatico, con caratteristiche che spaziano dal citrico al resinoso, dal fruttato al floreale, dal terroso all'erboso. Gli oli essenziali principali sono l{{'}}''humulene'', dall'aroma balsamico e legnoso; il ''carophyllene'', dall'aroma di pepe nero; il ''myrcene'', dall'aroma di geranio; e il ''farnesene'', dall'aroma di gardenia. Le ricerche attuali hanno identificato circa 300 oli diversi che contribuiscono al profilo aromatico della birra, alcuni di questi oli forniscono aromi piacevoli all'uomo come i già citati caratteri floreali, fruttati e speziati, ma altri impartiscono invece aromi più sgradevoli come l'aroma di formaggio, di rancido o di grasso.
 
===Cesteria===
La parte del fusto di questa pianta risulta pieghevole e fibrosa quando matura: per questo motivo essa è utile per la produzione di corde e legamenti rustici.<ref>{{cita libro|autore=Comune di Udine|titolo=Museo Friulano delle arti tradizioni popolari, Materiali di una ricerca per la mostra Intrecciatura tradizionale friulana (Chiesa di S. Francesco, Udine, gennaio-febbraio 1986)|città=Udine|editore=stampa Arti grafiche friulane|anno=1986|cid=Comune di Udine|p=13}}</ref>
 
=== Cucina ===
[[File:Humulus lupulus shoots1.jpg|thumb|Mazzetto di cime di luppolo selvatico]]
In cucina gli apici della pianta di luppolo (in [[Lingua piemontese|piemontese]] "''luvertin''", in [[Lingua lombarda|lombardo]] "''luertis''", in [[Lingua veneta|veneto]] "''bruscandoli''" o "''briscandoli''", in [[lingua friulana|friulano]] "''urticiòns''", in [[dialetto folignate]] "''luperi''", in [[dialetto versiliese]] "''noppolo''"), della lunghezza di circa 20&nbsp;cm, vengono raccolti in primavera (marzo-maggio) e utilizzati come il più noto [[Asparagus officinalis|asparago]] e, per questo, sonoa comunementevolte, chiamatialcuni li chiamano volgarmente e molto impropriamente, "''asparagi selvatici''".<ref>{{cita web|1=https://www.alimentipedia.it/aspargina.html|2=Aspargina}}</ref><ref>{{cita web|1=http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php?option=com_k2&view=item&id=5652:a-proposito-di-asparagi&Itemid=230|2=Chiamiamoli asparagi!}}</ref>
 
Da notare come, a differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i getti di luppolo selvatico siano più gustosi quanto più sono grossi. Una volta lessati per 5-10 minuti, con poca acqua o al vapore, si possono consumare direttamente con classico condimento "all'agro", oppure saltare qualche minuto in padella per servirli con riso o utilizzare per risotti, [[frittata di luppolo selvatico|frittate]] e minestre.
[[File:Humulus lupulus 2.jpg|thumb|Getto apicale di luppolo selvatico]]
Non vanno confusi con i rami fioriferi di altre piante solo a prima vista simili, quali l{{'}}''[[Ornithogalum]]'' (Latte di gallina), un genere che conta molte specie alquanto [[veleno|tossiche]] (''[[Ornithogalum pyrenaicum]]'' è però commestibile)<ref>Sulla velenosità in genere di ''Ornithogalum'' e sul rischio di intossicazione si può consultare p.es. {{cita web|url=http://www.floriana.ws/FACILE/SENTIERO_VERDE/FA/T_Ornithogalum.htm|titolo=Il sentiero verde dei bulbi - Ornithogalum|accesso=19 aprile 2015}}. Sulla commestibilità della sola specie ''Ornithogalum pyrenaicum'' citiamo {{cita web|url=http://www.parcodolomitifriulane.it/erbe-in-cucina/|sito=Parco Naturale Dolomiti Friulane|titolo=Erbe in cucina|accesso=19 aprile 2015}} e {{cita web|url=http://magazine.paginemediche.it/it/366/dossier/nutrizione-e-scienze-dellalimentazione/detail_175051_asparagi-il-sapore-della-primavera.aspx?c1=25|sito=Pagine Mediche.it - Magazine|titolo=Asparagi: il sapore della primavera|data=19 aprile 2012|accesso=19 aprile 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150419214924/http://magazine.paginemediche.it/it/366/dossier/nutrizione-e-scienze-dellalimentazione/detail_175051_asparagi-il-sapore-della-primavera.aspx?c1=25|dataarchivio=19 aprile 2015}}</ref>.
 
== Medicina ==
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===Il fitoestrogeno del luppolo===
Il luppolo contiene [[8-prenilnaringenina]], il [[fitoestrogeno]] più potente conosciuto,<ref name="Tironzelli">{{Cita web|url=http://amsdottorato.cib.unibo.it/566/1/Tesi_Michela_Tironzelli.pdf |autore=Tironzelli|titolo=Gli antiossidanti nelle materie prime dell'industria birraria. Il caso del Luppolo.|pagine=33-36}}</ref> la cui concentrazione in humulus lupulus è così scarsa da non poter avere effetti biologici indagabili con le attuali tecniche di laboratorio.<ref name="planta">{{Cita pubblicazione | url=https://www.thieme-connect.com/ejournals/html/10.1055/s-0032-1328330 | titolo=Hop Extracts and Hop Substances in Treatment of Menopausal Complaints | autore=Keiler; Zierau; Kretzschmar | rivista=Planta Med 2013; 79(07): 576-579 | anno=2013 | volume=79 | numero=07 | pp=576-567 | doi=10.1055/s-0032-1328330 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131202222443/https://www.thieme-connect.com/ejournals/html/10.1055/s-0032-1328330 | dataarchivio=2 dicembre 2013 }}</ref> Tuttavia tale composto si forma anche in seguito alla conversione [[in situ]] e [[in vitro]] dello ''isoxantoumulone'', di cui il luppolo è molto più ricco.<ref> Ming-liang Fu, Wei Wang, Feng Chen, Ya-chen Dong, Xiao-jie Liu, Hui Ni and Qi-he Chen, ''Production of 8-Prenylnaringenin from Isoxanthohumol through Biotransformation by Fungi Cells'', J. Agric. Food Chem., 2011, volume 59, issue 13, pages 7419–7426, {{doi|10.1021/jf2011722}}</ref><ref name="ix8pren">{{Cita pubblicazione|titolo=The Prenylflavonoid Isoxanthohumol from Hops (Humulus lupulus L.) is Activated into the Potent Phytoestrogen 8-Prenylnaringenin In Vitro and in the Human Intestine|url=http://jn.nutrition.org/content/136/7/1862.long |rivista=Journal of Nutrition|autore=Possemiers et al|anno=2006|mese=luglio|volume=136| numero= 7|pp=1862–18671862-1867|editore=American Society for Nutrition }}</ref> Gli effetti farmacologici di tali composti potrebbero essere di tipo estrogeno-simile.<ref name="Tironzelli"/><ref name="endocrine 8pren">{{Cita pubblicazione | url=http://jcem.endojournals.org/content/85/12/4912.full.pdf+html | titolo=The Endocrine Activities of 8-Prenylnaringenin and Related Hop (Humulus lupulus L.) Flavonoids | autore=S. R. Milligan, J. C. Kalita, V. Pocock, V. Van De Kauter, J. F. Stevens, M. L. Deinzer, H. Rong and D. De Keukeleire | rivista=Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism | anno=2000 | mese=dicembre | volume=85 | numero=12 | pp=4912–49154912-4915 | doi=10.1210/jc.85.12.4912 | urlmorto=sì }}</ref>
 
== Note ==
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*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|1=https://luppoloitaliano.blogspot.com/2013/09/blog-post.html|2=Manuale di coltivazione del Luppolo in PDF}}
*{{cita web|1=https://www.birramia.it/blog/categoria/luppolo.html|2=Luppolo|accesso=16 marzo 2023|dataarchivio=31 marzo 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230331095550/https://www.birramia.it/blog/categoria/luppolo.html|urlmorto=sì}}
 
{{Ingredienti della birra}}
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[[Categoria:Cannabaceae]]
[[Categoria:Piante medicinali e officinali]]
[[Categoria:PianteVarietà aromatichedi luppolo]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]