Duello: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica 122016244, se ci tieni tanto a passare in talk sarò felice di risponderti di 151.34.201.202 (discussione) Etichette: Annulla Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
Sito Etichette: Nowiki inseriti da dispositivo mobile Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
| (30 versioni intermedie di 19 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
{{f|
[[File:Louvre-peinture-francaise-paire-de-chevaliers-romantiques-p1020301.jpg|miniatura|''Combattimento di cavalieri nella campagna'', di [[Eugène Delacroix]]]]
Un '''duello''' è un [[combattimento]] formalizzato tra due persone. Nelle modalità in cui è stato praticato dal [[XV secolo]] in poi nelle [[Società occidentale|società occidentali]], un duello ricade sotto una precisa definizione: combattimento consensuale e prestabilito che scaturisce per la difesa dell'[[onore]], della [[giustizia]] e della rispettabilità, e che si svolge secondo regole accettate in modo esplicito o implicito tra uomini di medesimo [[ceto sociale]] e armati nel medesimo modo.
== Finalità ==
L'obiettivo primario del duello {{senza fonte|non è mai l'estinzione fisica dell'avversario}} quanto ottenere ''soddisfazione'', ovvero ristabilire l'[[onore]] e la rispettabilità dimostrando la ferma volontà di mettere in gioco la propria incolumità per esse.
I duelli così delineati si distinguono
Il duello sopra descritto è generalmente tipico delle classi elevate, poiché per classi più popolaresche esiste il ''duello rusticano'', solitamente svolto con pugnali e con regole meno rigorose.
[[File:Francisco de Goya y Lucientes - Duelo a garrotazos.jpg|miniatura|Duello rusticano, [[Francisco de Goya]]]]
Il duello è infatti per definizione svolto tra persone dello stesso ceto sociale (non economico). Non ha infatti senso che persone di ceto sociale diverso, e dunque dalla sensibilità profondamente diversa, si scontrino per motivazioni di onorabilità che sono inevitabilmente differenti tra i due.
Riga 19 ⟶ 21:
=== In Occidente ===
==== Il duello nell'''Iliade'' ====
{{vedi anche|
L'''[[Iliade]]'' contiene numerosi duelli, fra i quali, ad esempio, lo scontro fra [[Paride]] e [[Menelao]] e quello fra [[Ettore]] e [[Achille]].
Riga 37 ⟶ 39:
==== I Comuni e lo sviluppo del duello per ''soddisfazione'' ====
[[File:I tre libri di Messer Giovan Battista Susio, della ingiustitia del duello, et di coloro, che lo permettono. Con la tavola delle cose piu notabili.jpg|thumb|''I tre libri di Messer [[Giovanni Battista Susio|Giovan Battista Susio]], della ingiustitia del duello, et di coloro, che lo permettono. Con la tavola delle cose piu notabili'' (Venezia, 1555), fu uno dei testi usati nel Concilio di Trento a sostegno degli oppositori a tale pratica cavalleresca: le tesi di Susio si opponevano a quelle di [[Girolamo Muzio]], [[Sebastiano Fausto]] da Longiano e Giovanni Battista Possevino.]]
La fioritura dei [[Comune medievale|Comuni]] nell'[[XI secolo|XI]] e nel [[XII secolo]] nel nord Italia portarono la situazione economica a essere meglio gestita attraverso le vie giudiziarie ordinarie, grazie alla ramificata amministrazione che veniva fatta dai podestà e dai sindaci.
Riga 65 ⟶ 69:
Nel [[1832]], il matematico [[Évariste Galois]], [[ragazzo prodigio]], fu ucciso in un duello.
L'ultimo duello noto si è svolto il 22 aprile [[1967]] a [[Neuilly-sur-Seine]] tra i deputati René Ribière
==== L'Inghilterra: il caso Thornton ====
Riga 76 ⟶ 80:
Comunque ancora negli anni venti-trenta del XIX secolo il duello era molto diffuso, tanto che l'irlandese primo ministro Duca di Wellington, eroe nazionale, mentre era in carica si sentì obbligato ad un duello con un membro dell'opposizione che lo aveva insultato. Va anche aggiunto che nel XIX secolo i duelli britannici non erano quasi mai all'ultimo sangue, anche se generalmente combattuti con le pistole, armi che, a differenza delle spade, non permettevano di dosare la violenza.
Le regole del duello irlandese si diffusero notevolmente sia in Inghilterra che nelle colonie inglesi, dove il duello "passò di moda" verso la metà del XIX secolo, in maniera analoga a quanto avvenuto nella metropoli.
[[File:Duello Ungaretti Bontempelli 2.jpg|sinistra|miniatura|Il celebre duello all'arma bianca tra [[Giuseppe Ungaretti]] e [[Massimo Bontempelli]] nel 1926 a Roma. All'epoca il duello era ancora sostanzialmente tollerato purché svolto lontano da occhi indiscreti.]]
==== Italia ====
Riga 89 ⟶ 94:
Nella [[Repubblica di Venezia]] era previsto un bando per sette o dieci anni, il [[confino]] in un'isola della [[Dalmazia]], o, a partire dal [[1732]], la privazione della nobiltà patrizia, la confisca di ogni bene o il bando perpetuo. Per coloro che, colpiti da quest'ultima pena, avessero fatto ritorno sul territorio della Repubblica, era prevista la [[decapitazione]] sulla pubblica piazza.
Compiuta l'[[unità d'Italia]], nel 1875 venne approvata una legge contro il duello
I regolamenti dell'esercito italiano di quegli anni erano molto ambigui riguardo all'accettazione delle disposizioni governative contro il duello. Si sosteneva infatti che chiunque fosse coinvolto in un duello andasse espulso dall'esercito perché contravveniva a una legge dello stato e al regolamento militare; però chi, sfidato a duello, si fosse rifiutato di parteciparvi o avesse dimostrato fellonia, andava comunque espulso dall'esercito per villania e vigliaccheria. In maniera meno esplicita anche la marina prevedeva il medesimo trattamento.▼
▲
Peraltro, nell'esercito italiano, sul modello di quello napoleonico, non era ammissibile un duello tra ufficiali di grado differente, ed era considerato disonorevole abbandonare il proprio reparto per partecipare a un duello in un'altra guarnigione: questi due aspetti contribuivano a rarefare le occasioni di duello, il cui svolgimento ricadeva per lo più sotto la rigorosa codificazione di [[Jacopo Gelli]]. In quel periodo Andrea D’Amico Franz, cultore di discipline cavalleresche, allo scopo di unificare varie leggi e trattati cavallereschi spesso in aperta contraddizione tra loro, si occupò specificatamente del duello e diede alle stampe prima il ''Nuovo codice sul duello'' (Catania 1893) coi tipi di C. Galàtola e poi, con l’editore Niccolò Giannotta, il ''Nuovo codice sul duello e procedura cavalleresca'' (Catania 1894)<ref>Diedero l’adesione al codice cinquantacinque firmatari, tra cui si distinguevano importanti politici, maestri di scherma (spiccava il nome di [[Agesilao Greco]]), militari, nobili e avvocati.</ref>.
Il [[Codice penale italiano|Codice Penale]] del Regno d'Italia, promulgato con [[Regio decreto legge]] n. 1398 del 19 ottobre [[1930]], puniva i ''duellanti'' e i ''portatori di sfida''<ref>artt. 394 e segg. [[codice penale italiano|C.P.]], abrogati in virtù dell'articolo 18 c.1 della legge n. 205 del 25 giugno 1999: ''Delega al Governo per la [[depenalizzazione]] dei reati minori e modifiche al sistema penale e tributario''.</ref> con la reclusione fino a sei mesi e una contravvenzione, se non cagiona danni o lesioni all'avversario.▼
▲Nell'Italia di fine secolo XIX fece molto scalpore la morte, a 56 anni, del deputato dell'estrema sinistra [[Felice Cavallotti]] dopo essere stato [[Felice Cavallotti#Il duello fatale|ferito gravemente in duello]] dal giornalista conservatore [[Ferruccio Macola]]. Il [[Codice penale italiano|Codice Penale]] del Regno d'Italia, promulgato con [[Regio decreto legge]] n. 1398 del 19 ottobre [[1930]], puniva i ''duellanti'' e i ''portatori di sfida''<ref>artt. 394 e segg. [[codice penale italiano|C.P.]], abrogati in virtù dell'articolo 18 c.1 della legge n. 205 del 25 giugno 1999: ''Delega al Governo per la [[depenalizzazione]] dei reati minori e modifiche al sistema penale e tributario''.</ref> con la reclusione fino a sei mesi e una contravvenzione, se non cagiona danni o lesioni all'avversario.
L'ultimo duello che si svolse in Italia fu tra due filomonarchici per ragioni politiche, il 22 marzo 1955 quando Fiorentino Gaetano ed Attilio Romano si sfidarono alla [[Solfatara di Pozzuoli|solfatara di Napoli]].<ref>{{Cita web|url=https://www.instagram.com/primarepubblica/p/Cx7qS0htwjk/|titolo=[Prima della Repubblica]|autore=primarepubblica|sito=Instagram|data=15 settembre 2023|accesso=2024-01-22}}</ref>
In dottrina è stato sostenuto, in proposito, che "nella società di oggi la gran parte delle persone è ben lieta che sia stato bandito"<ref>Romano Mario, ''Danno a sé stessi, paternalismo legale e limiti del diritto penale'', Rivista italiana di diritto e procedura penale 2008, p. 984, fasc. 3, 1 settembre 2008, secondo cui "l'analisi non deve appuntarsi su una minoranza in via di estinzione che, ancora propensa a difendere in questo modo il proprio onore, viene dalla legge privata del diritto di battersi, ma guardare invece alla quasi totalità di persone che desiderano essere protette da una potenziale molestia di quel tipo".</ref>. In realtà, pene così poco severe erano un forte indicatore dello scarso allarme sociale che suscita il duello ai giorni nostri.<ref>Anita Frugiuele, ''Reati d'altri tempi: il duello, fascinosa riparazione dell'onore,'' in Notiziario del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Cosenza, n. 2, dicembre 2007, pp. 11-12.</ref> Solo una sentenza della Corte Suprema si è occupata del duello, pubblicando che
{{citazione|Non può essere equiparato a un duello una colluttazione senza armi, svincolata da qualsiasi regola, condotta senza esclusione di colpi e in modo selvaggio e bestiale. Infatti, i reati cosiddetti di duello presuppongono l'osservanza delle consuetudini cavalleresche e, pertanto, perché uno scontro tra due persone possa considerarsi duello, deve svolgersi a condizioni prestabilite, secondo le regole cavalleresche, mediante l'uso di armi determinate (spada, sciabola o pistola), alla presenza di più persone (padrini o secondi), per una riparazione d'onore.|[[Corte di
I reati "cavallereschi" (duello, sfida a duello, ecc.) sono stati depenalizzati nel 1999<ref>Vincenzo Pezzella, ''Nota a Cassazione penale , 11 febbraio 2003, n.12698, sez. V'', in Dir. e giust., fasc.17, 2003, pag. 41, risale "ad un precedente ormai depenalizzato che sa di tempi passati, della sfida a duello (art. 394 Cp) che rimaneva assorbita dall’uso di armi in duello (art. 396 Cp)".</ref>
==== Paesi americani ====
Le classi alte dei paesi Sudamericani hanno sempre seguito le medesime regole cavalleresche europee circa il duello, con la differenza che le legislazioni locali sono sempre state più permissiviste in materia, in particolare in [[Perù]] e [[Paraguay]], ma anche in [[Messico]] e [[Brasile]]. Infatti in base ai Codici di questi Paesi il duello costituisce raramente reato di per sé, tanto che vi sono casi d'attualità che riguardano duelli perfino tra esponenti politici: il più eclatante avvenne nel [[2002]] allorché il parlamentare peruviano [[Eittel Ramos]] sfidò pubblicamente a duello il
In [[Nord America]] il duello era molto diffuso alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]] (anche tra gli uomini politici) fino all'epoca della guerra di secessione. Il duello era, comunque, più diffuso e rimase in auge più a lungo negli stati schiavisti del sud. In genere si seguivano le regole "irlandesi" e "inglesi" del duello con la pistola, molto meno diffuso quello con la sciabola. Peculiarità degli USA, nati come repubblica e divenuti rapidamente democratici, era la possibilità di sfidare a duello persone di ogni ceto o classe sociale, in assenza di un'aristocrazia; il duello però rimase prerogativa, per lo più, dei grandi latifondisti meridionali e si diffuse anche in ambiti legati alle professioni liberali (sempre con una prevalenza per gli stati meridionali e quelli centrali). <br>
Riga 124 ⟶ 131:
== Le regole del duello ==
{{Organizzare|Sezione a cui è
Solitamente il duello è estraneo alla legge ufficiale, che lo vieta o al più lo tollera, ed è visto dai contendenti come un'azione sostitutiva della stessa legge, assente o ritenuta insoddisfacente ai fini della giustizia.
Riga 161 ⟶ 168:
Le distanze sono spesso segnalate dai secondi mediante bastoni o spade conficcati verticalmente nel terreno. Al segnale convenuto, la voce o un oggetto (ad esempio il fazzoletto) lasciato cadere, i contendenti possono avvicinarsi al segno sul terreno e fare fuoco a volontà: era un sistema che riduceva le possibilità di inganno, permettendo ai contendenti di non doversi fidare del fatto che l'avversario si girasse in anticipo. Meno noto al grande pubblico, anche se presente in famosi film come [[Barry Lyndon]] o in serie televisive come [[Hornblower (miniserie televisiva)|Hornblower]], è il duello "all'inglese", dove i contendenti si fronteggiano direttamente a dieci passi di distanza, mirando l'uno all'altro e sparando al segnale. Un altro sistema prevede spari alternati, ma è sempre stato raramente accettato poiché lo sfidato, che di regola è il primo a sparare, ottiene un considerevole vantaggio.
Molti duelli furono evitati per le difficoltà di convenire le condizioni
== Note ==
Riga 168 ⟶ 175:
== Bibliografia ==
* [[Jacopo Gelli]]: ''Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana'', Firenze, Loescher & Seeber, 1886
*
*
* Andrea D’Amico Franz, A., ''Nuovo codice sul duello'', Catania, 1893.
* [[Jacopo Gelli]]: ''Manuale del duellante'', Milano, Fratelli Dumolard, 1894▼
* [https://www.academia.edu/98953348/Andrea_D_Amico_Franz_commediografo_e_politico_nella_Catania_di_fine_Ottocento_in_Agor%C3%A0_n_76_aprile_giugno_2021_pp_100_102 Andrea D’Amico Franz, A., ''Nuovo codice sul duello e procedura cavalleresca'', Catania, 1894].
* {{Cita libro
|titolo = [[s:I duelli mortali del secolo XIX|I duelli mortali del secolo XIX]]
|autore = Jacopo Gelli
|wkautore = Jacopo Gelli
|editore = Casa Editrice Libraria L. Battistelli
|città = Milano
|anno = 1899
}}
* {{Cita libro
|titolo = [[s:Codice cavalleresco italiano|Codice cavalleresco italiano]]
|autore = Jacopo Gelli
|editore = Ulrico Hoepli
|città = Milano
|anno = 1923
|edizione = 14
}}
* Giancarlo Angelozzi, ''Reputazione e vendetta. Il duello in Italia nella prima età moderna'', Cheiron : materiali e strumenti di aggiornamento storiografico. A.16, 1999 (Brescia : [poi] Roma : Centro di Ricerca F. Odorici ; Bulzoni, 1999).
* Marco Cavina, ''Il sangue dell'onore. Storia del duello'', Laterza, 2005
* S. C. Hughes, ''Politics of the Sword: Dueling, Honor, and Masculinity in Modern Italy'', Columbus, Ohio State University Press, 2007.
== Voci correlate ==
* [[Combattimento]]
* [[Touché]]▼
* [[Mensur]]
* [[Stallo alla messicana]]
▲* [[Touché]]
== Altri progetti ==
Riga 183 ⟶ 210:
== Collegamenti esterni ==
* https://www.focus.it/cultura/storia/in-guardia-la-storia-millenaria-del-duello<nowiki/>{{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
| |||