Marcione: differenze tra le versioni
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|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[160]] circa
|Epoca = 100
|Attività = vescovo
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}}
I suoi insegnamenti antigiudaici furono rilevanti nel cristianesimo del [[II secolo]], continuando poi ad essere influenti nei secoli successivi, e furono percepiti come una notevole minaccia dai [[Padri della Chiesa]], in particolare dalla [[Chiesa cattolica|Chiesa di Roma]], che poi emerse vittoriosa dalla lotta contro le altre correnti dei primi secoli
Marcione, spesso incluso tra gli ispiratori di correnti [[gnosticismo|gnostiche]], accolse in buona parte la dottrina di [[Paolo di Tarso]], nella sua concezione soteriologica circa la salvezza, come non ottenibile attraverso le "opere della [[Legge]]", ma la portò alle estreme conseguenze. Secondo Marcione esistevano due divinità: il Dio degli Ebrei, iroso e vendicativo, autore della Legge e dell'[[Antico Testamento]], e il Dio Padre di [[Gesù]] [[Cristo]], Dio di amore e di consolazione, che aveva mandato il proprio figlio per salvare gli uomini; solo il secondo era il vero dio da adorare e che portava la salvezza. Cristo rivelò il vero Dio e fu crocifisso dai seguaci del dio dell'Antico Testamento.
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Quali che fossero i motivi, ad un certo punto della sua vita, raccolse delle lettere di raccomandazione dai suoi concittadini e si mise in viaggio per l'[[Asia Minore]], dove fece opera di [[evangelizzazione]]. In questo periodo fu collegabile ad un certo [[Cerdone]] (latino: ''Cerdo''), ma le fonti non sono concordi se questi fosse un maestro o un discepolo di Marcione.<ref>[[Ireneo di Lione]] afferma che Marcione diffuse le teorie di Cerdone, [[Tertulliano]] riporta l'opinione che fu Cerdone a dare forma alla teologia di Marcione (Tyson, p. 26).</ref>
Marcione si recò poi a [[Roma]], dove si trovava una delle maggiori comunità cristiane; fece una notevole donazione alla Chiesa romana (200.000 sesterzi, pari a metà del reddito necessario per entrare a far parte dell'[[ordine equestre]]) e fu un membro rispettato della comunità romana per diversi anni.<ref name="tertullianopraeser30">Tertulliano, ''De Praeser.'', XXX.</ref> {{cn|Secondo alcune fonti, inizialmente seguì le idee proto-ortodosse, poi presentò alla comunità la sua idea, che incontrò una pessima accoglienza, che il vangelo cristiano fosse qualcosa di totalmente nuovo rispetto alla Bibbia ebraica, e Marcione fu costretto ad abbandonare la Chiesa di Roma}}.
=== Interpretazioni della vita di Marcione ===
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# [[Ireneo di Lione]] (circa 176) anch'egli contemporaneo di Marcione volle scrivere un lavoro particolare per confutare Marcione, ma non terminò mai l'opera (Haer., I, 27, 4; III, 12 13); in ogni caso, nella sua opera ''Contro tutte le eresie'', da qualche informazione sulle tesi di Marcione e riporta la frase di [[Policarpo]]: ''io ti conosco primogenito del diavolo''.
# Rodone (180-192) scrisse un trattato contro Marcione. L'opera è perduta, ma esistono riferimenti di Eusebio di Cesarea.
# [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano]], la fonte principale delle nostre informazioni, scrisse l[[Contro Marcione|'''Adversus Marcionem'']], in cinque libri, tra il 205 e il 212, e si riferisce a Marcione in molti dei suoi lavori: ''[[Le prescrizioni contro gli eretici|De praescriptiones haereticorum]]'', ''[[La carne di Cristo|De Carne Christi]]'', ''[[La resurrezione dei morti o della carne|De resurrectione mortuorum o carnis]]'', e ''De Anima''. Il suo lavoro ''Adversus [[Apelle (gnostico)|Apelle]]'' è andato perduto.
# Pseudo Tertulliano (probabilmente [[Commodiano]]), scrisse un lungo poema in esametri contro Marcione.
# Pseudo Tertulliano (probabilmente [[Vittorino Afro]]) scrisse un ''Ad Justinum Manichaeu, Contra Duo Principia Manichaeorum'' (circa 240).
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* M.J. Lagrange ''Saint Paul ou Marcion'' Revue Biblique 41 (1940) pp. 5–30
* J. Knox, ''Marcion and the New Testament: An Essay on the Early History of the Canon'', Chicago 1942
* {{cita libro|nome=E.C.|cognome= Blackmann|titolo=Marcion and his Influence|anno=2004|url=https://archive.org/details/marcionhisinflue0000blac_b3g8|città=Londra|lingua=en|data= 1948|ISBN=978-1592447312}}
* H. Langerbeck, ''Zur Auseinandersetzung von Theologie und Gemeindeglauben in der r?mischen Gemeinde in den Jahren 135-165'', in Id.,'' Aufsätze zur Gnosis'', Goettingen 1967, pp. 167–179
* Ugo Bianchi, ''Marcion: Théologien biblique ou docteur gnostique?'', Vigiliae Christianae, 21 (1970) pp. 41–49
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