GNU General Public License: differenze tra le versioni

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{{Licenza software
| nome = GNU General Public License
| immagine = GPLv3 Logo.svg
| didascalia = logo dell'ultima versione, la GNU GPLv3
| autore = [[Richard Stallman]]
| publisher = [[Free Software Foundation]]
| versione = 3
| copyright = Free Software Foundation, Inc.
| data = 1989
| copyleft = sì
| linking = No (ad eccezione del collegamento GNU AGPLv3 con GNU GPLv3)
|software libero =
|approvata OSI = sì
}}
La '''GNU General Public License''' (comunemente indicata con l'[[acronimo]] '''GNU GPL''' o semplicemente '''GPL''') è una [[Licenza (informatica)|licenza]] fortemente [[copyleft]] per [[software libero]], originariamente stesa nel [[1989]] da [[Richard Stallman]] per patrocinare i [[Programma (informatica)|programmi]] creati per il [[sistema operativo]] [[GNU]]. Infatti, a differenza di altre [[Licenza libera|licenze libere]] non-copyleft, un'opera protetta da GNU GPL deve rimanere libera, ovvero col susseguirsi delle modifiche deve continuare a garantire ai suoi utenti le cosiddette [[Software libero#Le "quattro libertà"|quattro libertà]].<ref name="gnu-gplv3">{{Cita web|https://www.gnu.org/licenses/gpl-3.0.html|9 giugno 2016|lingua=en}}</ref>
 
La [[Free Software Foundation]] può pubblicare nuove revisioni o versioni, l'ultima delle quali fu pubblicata il 29 giugno del [[2007]] sotto il nome di GNU GPL v3.<ref name="gnu-gplv3" /> Il nome della licenza (''General Public'') è dovuto al fatto che l'autore di un qualsiasi software può applicare la licenza così com'è.<ref>{{Cita web | 1 = http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html | 2 = Traduzione non ufficiale della GNU GPLv3 | 3 = 9 giugno 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160528185849/http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html | dataarchivio = 28 maggio 2016 | urlmorto = sì }}</ref> L'[[editor di testo]] [[Emacs]] e il [[Linux (kernel)|kernel Linux]] sono esempi di software molto diffusi che per primi adottarono tale licenza.
 
== Storia ==
[[File:Richard Stallman speaking at Wikimania 2005-08-07.jpg|miniatura|destra|Stallman durante il suo intervento a [https://wikimania2005.wikimedia.org/wiki/Main_Page Wikimania 2005] ([[Francoforte sul Meno]])]]
 
=== La questione GNU Emacs ===
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Alla fine del 2005, la [[Free Software Foundation]] (FSF) annuncia di essere al lavoro sulla versione 3 della GPL (GPLv3). Il 16 gennaio 2006 viene pubblicata la prima "bozza di discussione" della GPLv3, a cui seguì poi la consultazione pubblica che inizialmente era prevista per nove o quindici mesi, ma che poi si estese a diciotto mesi con quattro progetti in corso di pubblicazione.
 
Il processo di consultazione pubblica è stato coordinato dalla [[Free Software Foundation]] con l'assistenza del Software Freedom Law Center, del [[Free Software Foundation Europe]], e di altri gruppi di software libero. I commenti sono stati raccolti dal pubblico tramite il portale web gplv3.fsf.org. Tale portale eseguiva software appositamente scritto chiamato stet.
 
Durante il processo di consultazione pubblica, 962 osservazioni sono state presentate per la prima bozza. Alla fine, erano stati presentati un totale di 2636 commenti.
 
Il terzo progetto è stato pubblicato il 28 marzo 2007. Questo progetto limita le clausole anti-[[tivoization]] ad una definizione giuridica di "utente" o "prodotto di consumo ". Ha inoltre esplicitamente rimosso la sezione "Limiti geografici", la cui rimozione probabile era statostata annunciata in occasione dell'inizio della consultazione pubblica.
 
La quarta e ultima bozza di discussione, è stata pubblicata il 31 maggio 2007. Ha introdotto la compatibilità [[Apache License]], chiarito il ruolo di appaltatori esterni, e fatto un'eccezione per evitare i problemi percepiti in un accordo come quello [[Microsoft Corporation|Microsoft]] - Novell, affermando infatti nella sezione 11, paragrafo 6, che non è possibile distribuire un programma coperto se si è parte di un accordo con una terza parte che è nel business della distribuzione del software […]. Questo mirava a rendere in futuro tali offerte inefficaci.
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Essa garantisce agli utenti finali come organizzazioni, imprese o semplici individui, di utilizzare, condividere e persino modificare il software (quest'ultima operazione non era invece garantita dalle licenze per [[software proprietario]]).
 
Il GPL è una licenza [[copyleft]], il che significa che le opere derivate possono essere distribuite solo sotto gli stessi termini di licenza. GPL è stata la prima licenza copyleft per uso generale. Per rendere un programma libero, GPL invita i programmatori a dichiararlo di dominio pubblico, quindi privo di copyright.
 
La GNU GPL è progettata per essere applicata facilmente ai programmi se si è titolari dei relativi diritti. Per far questo, non bisogna modificarla ma solamente aggiungere nel programma una nota che vi faccia riferimento.
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== Contenuto ==
Come ogni licenza software, la GPL è un documento legale associato al programma pubblicato sotto tale licenza. Come ogni [[licenza di software libero]], essa concede ai licenziatari il permesso di modificare il programma, di copiarlo e di ridistribuirlo con o senza modifiche, gratuitamente o a pagamento. Quest'ultimo punto distingue il GPL dalle licenze di software che vietano la distribuzione commerciale. La FSF sostiene che il software libero non deve porre restrizioni sull'uso commerciale, mentre la GPL afferma esplicitamente che le opere GPL possono essere vendute a qualsiasi prezzo.
 
Chi distribuisce è tenuto a rendere disponibile il codice sorgente del software alle persone che ne hanno ricevuto una copia o, in alternativa, accompagnare il software con una offerta scritta di rendere disponibile il sorgente su richiesta a prezzo nominale.
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[[File:Copyleft.svg|upright=0.5|thumb|La ''c'' rovesciata dentro un cerchio è il simbolo del [[copyleft]].]]
 
*"persistente" perché impone un vincolo alla redistribuzione: se l'utente distribuisce copie del software, deve farlo secondo i termini della GPL stessa. In pratica, deve distribuire il testo della GPL assieme al software e corredarlo del [[codice sorgente]] o di istruzioni per poterlo ottenere ad un costo nominale. Questa è la caratteristica principe della GPL, il concetto ideato da Richard Stallman e da lui battezzato ''[[copyleft]]''. L'effetto che realizza è mantenere libero un programma una volta che esso è stato posto sotto GPL, anche se viene migliorato correggendolo e ampliandolo. Si noti che, escludendo la possibilità che l'output sia un lavoro derivato del programma, il [[copyleft]] si applica solo al software e non alla sua uscita, a meno che questa a sua volta contenga codice distribuito sotto GPL.<ref>[[GNU Bison]] è un esempio di programma la cui uscita contiene software GPL. Per togliere la copertura GPL all'uscita di Bison, la sua licenza comprende un'apposita liberatoria.</ref>
*"propagativa" perché definisce nel testo una particolare interpretazione di "codice derivato", tale che in generale l'unione di un programma coperto da GPL con un altro programma coperto da altra licenza può essere distribuita sotto GPL, o in alternativa non essere distribuita affatto. Nel primo caso si dice che l'altra licenza è "compatibile con la GPL"; nel secondo caso che non lo è. Questa caratteristica è indicata come ''[[Copyleft#Copyleft forte, debole e debolecloud|copyleft forte]]'' nella terminologia della FSF. Il suo scopo è evitare che la persistenza venga via via indebolita apportando modifiche coperte da un'altra licenza meno libera, inficiando così lo scopo di mantenere libero il software coperto dalla GPL.
 
Come per le altre licenze libere normalmente in uso, le versioni modificate di un programma sotto GNU GPL sono soggette al vincolo di copyleft solo in caso di ''distribuzione'', cioè quando il software viene ceduto da un'entità giuridica ad un'altra. In nessun caso esiste alcun obbligo di distribuzione.
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== Termini e condizioni ==
=== Modalità di utilizzo ===
Software sotto la GPL può essere eseguito per tutti gli scopi, inclusi scopi commerciali e persino come strumento per la creazione di software proprietario, per esempio quando si utilizzano i compilatori con licenza GPL. Gli utenti o le aziende che distribuiscono opere con licenza GPL (per esempio software), potrebbero percepire una commissione per le copie o distribuirle gratuitamente. Questo distingue la GPL dalle licenze software [[shareware]] che consentono la copia per uso personale, ma vietano la distribuzione commerciale. Il GPL dichiara esplicitamente che le opere GPL possono essere vendute a qualsiasi prezzo.
 
Nell'utilizzo puramente privato (o interno), senza che sia venduto o distribuito, il codice del software può essere modificato e riutilizzato senza richiedere il codice sorgente per essere pubblicato. Per la vendita o la distribuzione è necessario l'intero codice sorgente affinché il software venga messo a disposizione degli utenti, comprese eventuali modifiche del codice e integrazioni.
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Copyleft quindi utilizza copyright per realizzare l'opposto del suo solito scopo: invece di imporre restrizioni, concede i diritti di altre persone, in modo tale da garantire che tali diritti non possano essere successivamente annullati.
 
Ci sono diversi livelli di copyleft che hanno effetti diversi: strong, weak e network copyleft. Quando si parla della licenza GPL si parla di uno strong copyleft che implica che per tutte le opere derivate e le librerie collegate dinamicamente ad esse ereditano anch'esse la licenza copyleft (come ad esempio per un Dynamic Linking). Questa differenza tra livelli di copyleft può portare ad una incompatibilità tra clausole e licenze che quindi impediscono la distribuzione di programmi che possano lavorare insieme.
 
Molti distributori di programmi GPL raggruppano il codice sorgente con gli eseguibili. Un metodo alternativo di soddisfare il copyleft è di fornire un'offerta scritta per fornire il codice sorgente su un supporto fisico (ad esempio un CD) su richiesta. In pratica, molti programmi GPL sono distribuiti su Internet, e il codice sorgente è reso disponibile tramite [[File Transfer Protocol|FTP]] o [[Hypertext Transfer Protocol|HTTP]], il che è conforme con la licenza.
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Matthew Aslett, un analista, ha sostenuto (in base alle statistiche di Black Duck Software) che le licenze "copyleft" sono andate in declino mentre le licenze permissive in aumento. Tuttavia, uno studio successivo ha mostrato che il software sotto licenza GPL è aumentato, e anche i dati della Black Duck Software hanno mostrato un incremento complessivo di progetti software sotto licenza GPL. Daniel German, professore presso il Dipartimento di Computer Science presso l'Università di Victoria in Canada, durante un intervento nel 2013 ha presentato le sfide metodologiche per determinare quali sono i titoli FOSS più diffusi, e ha mostrato come non riusciva a replicare il risultato da Black Duck Software<ref>{{en}}{{cita web|url=https://lwn.net/Articles/547400/|titolo=Surveying open source licenses [LWN.net]|accesso=9 maggio 2020}}</ref>.
 
A partire dall'agosto 2007, il GPL ha rappresentato quasi il 65% dei 43.442 progetti di software libero quotati in FreeCode, e nel gennaio 2006 circa il 68% dei progetti elencati su [[SourceForge]].net. Allo stesso modo, nel 2001 un'analisi di [[Red Hat Linux]] 7.1 ha trovato che il 50% del [[codice sorgente]] è stato pubblicato sotto GPL<ref>{{cita libro | autore=Richard Fox | | editore=CRC Press | anno=2013 | titolo=Information Technology: An Introduction for Today’s Digital World | p=226 | lingalingua=en | url=https://books.google.nl/books?id=Y4bNBQAAQBAJ&pg=PA226&lpg=PA226&dq=Red+Hat+Linux+7.1+50%25+GPL&source=bl&ots=v4mHtmo1ar&sig=ACfU3U1WdkUww1juk4fyXJCDTKZtbTOYYg&hl=nl&sa=X&ved=2ahUKEwiS_tPhu6bpAhVMDuwKHXgJAd0Q6AEwAnoECAoQAQ | accesso=9 maggio2020maggio 2020 }}</ref>. Nel 2011, quattro anni dopo la pubblicazione della GPLv3, secondo i dati Black Duck Software il 6,5% di tutti i progetti di licenza open-source usava GPLv3 mentre il 42,5 % usava GPLv2. Il direttore dell'ufficio “programmi open-source” di Google, Chris DiBona, ha riferito che il numero di progetti open-source software su licenza che si erano trasferiti a GPLv3 da GPLv2 nel 2009 è stata del 50%.<ref>{{senzaen}}{{cita fonteweb|url=https://www.cnet.com/news/gplv3-hits-50-percent-adoption/|titolo=GPLv3 hits 50 percent adoption - CNET|accesso=9 maggio 2020}}</ref>.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{FOLDOC|General Public License|General Public License}}
* {{cita web|https://www.gnu.org/licenses/gpl.html|Testo originale dell'ultima versione della licenza|lingua=en}}
* {{cita web|https://www.gnu.org/licenses/old-licenses/old-licenses.html|Testi originali delle licenze GNU precedenti|lingua=en}}
* {{Cita web|https://www.gnu.org/licenses/translations.html|Traduzioni non ufficiali delle licenze GNU|lingua=en}}
** {{Cita web | 1 = http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html | 2 = Traduzione non ufficiale della GNU GPLv3 | 3 = 9 giugno 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160528185849/http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html | dataarchivio = 28 maggio 2016 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.html|FAQ sulla GNU GPL}}
* {{cita web|https://www.gnu.org/licenses/gpl-violation.html|Violazioni delle licenze GNU}}