Diritto all'acqua: differenze tra le versioni

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Gli Stati nazionali dovrebbero dare priorità all'uso personale e domestico dell'acqua al di sopra di ogni altro uso e dovrebbero fare i passi necessari per assicurare che questo quantità sufficiente di acqua sia di buona qualità, accessibile economicamente a tutti e che ciascuno la possa raccogliere ad una distanza ragionevole dalla propria casa.<ref>Ufficio dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, settembre 2007, su [http://www.righttowater.org.uk/code/HumanRights.asp The Right to Water] in inglese.</ref>}}
 
La risoluzione [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] del 28 luglio [[2010]] dichiara per la prima volta nella storia il diritto all'acqua "un diritto umano universale e fondamentale".<ref>[https://archive.is/20121123220031/www.un.org/News/Press/docs/2010/ga10967.doc.htm Risoluzione GA/10967].</ref>
 
La risoluzione sottolinea ripetutamente che l'acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, più degli altri diritti umani, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, è fondamentale per tutti gli altri diritti umani.<ref>''Safe and cleaning drinlking water and sanitation is a human right essential to the full enjoyment of life and of all other human rights''.</ref>
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A causa della crescita delle attività umane dovuta ad un modello di sviluppo non sostenibile, la disponibilità di acqua potabile per persona sta diminuendo. All'inizio del terzo millennio si calcolava che oltre un miliardo di persone non avesse accesso all'acqua potabile<ref>Campagna del millennio [http://millenniumcampaign.it/ob7.pdf Obiettivo di sviluppo del millennio 7] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060629132200/http://www.millenniumcampaign.it/ob7.pdf |data=29 giugno 2006 }} {{Pdf}}.</ref> e che il 40% della popolazione mondiale non potesse permettersi il lusso dell'acqua dolce per una minima igiene. <br /> La conseguenza è che oltre 2 milioni e duecentomila persone, in maggioranza bambini, sono morte nel [[2000]] per malattie legate alla scarsità di acqua pulita. Nel [[2004]] l'organizzazione umanitaria britannica "[[WaterAid]]" calcolò la morte di un bambino ogni 15 secondi per via di malattie facilmente prevenibili, contratte a causa della scarsità di acqua pulita. Nel 2006 si sono calcolate trentamila persone morte ogni giorno nel mondo per cause riconducibili alla mancanza d'acqua pulita.<ref>[http://www.iisd.ca/Water-l/Water-L_News_3.txt WATER-L NEWS n.3] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071219225523/http://www.iisd.ca/Water-l/Water-L_News_3.txt |data=19 dicembre 2007 }} pubblicato dall'IISD (Istituto internazionale per lo sviluppo sostenibile), marzo 2003, in inglese. <br /> [http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=951 "Diregiovani", 21 marzo 2007] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070831035442/http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=951 |data=31 agosto 2007 }} in italiano.</ref>
 
Inoltre il [http://www.unesco.org/water/wwap/wwdr1/table_contents/index.shtml ''World Water Development Report''] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] nel [[2003]] indica chiaramente che nei prossimi vent'anni la quantità d'acqua disponibile per ogni persona diminuirà del 30%. Per questo l'acqua è una risorsa strategica per molti Paesi.
 
[[Ismail Serageldin]], vicepresidente della Banca mondiale, nel 1995 affermò: “Se le guerre del Ventesimo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del Ventunesimo avranno come oggetto del contendere l'acqua”.<ref>Vandana Shiva ''Le guerre dell'acqua'', Milano, Feltrinelli, 2003.</ref>
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== La rivendicazione del diritto all'acqua ==
[[File:Mwamongu water source.jpg|thumb|Approvvigionamento dell'acqua in un villaggio della Tanzania]]
La gestione pubblica del servizio idrico ha spesso incontrato difficoltà pratiche per una cronica tendenza a non fare necessari investimenti e a non eseguire le necessarie manutenzioni (ad esempio la ricerca delle perdite degli acquedotti e la loro riparazione); molti paesi hanno quindi affidato la gestione del servizio a grandi società private (come le francesi Vivendi Environment, Suez Lyonnaise des Eaux e Saur o la tedesca Rwe/Thames water).
 
Il finanziamento degli investimenti decisi contrattualmente fra governo e gestore è ottenuto in genere tramite considerevoli aumenti delle tariffe di vendita dell'acqua, che gli utenti hanno ritenuto sproporzionati e insostenibili, determinando una forte conflittualità fra la società civile e le compagnie private e spesso una vera e propria rivolta contro la privatizzazione delle risorse idriche e per rivendicare il diritto all'acqua come uno dei fondamentali [[diritti umani]].
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* [[Gabriele Carapezza Figlia]], "Premesse ricostruttive del concetto di beni comuni nella civilistica italiana degli anni Settanta", Rassegna di diritto civile, 2011, 4
* [[Alberto Maria Gambino]], ''Beni extra mercato'', Giuffrè, Milano, 2004
* [[Laboratorio per la polis]] (a cura di), [http://www.laboratorioperlapolis.it/diritto_umano_allacqua%0D%0A%28da.htm Il diritto umano all'acqua] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060515050222/http://www.laboratorioperlapolis.it/diritto_umano_allacqua%0D%0A%28da.htm |date=15 maggio 2006 }}, 2004
* Riccardo Petrella, ''Il Manifesto dell'Acqua'', Egalibri, 2001.