Petre Roman: differenze tra le versioni
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|primoministro2 = [[Mugur Isărescu]]
|predecessore2 = [[Andrei Pleșu]]
|successore2 = [[Mircea Geoană]]
|carica3 = [[Presidenti del Senato (Romania)|Presidente del Senato della Romania]]
|mandatoinizio3 = 27 novembre [[1996]]
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|mandatofine4 = 12 dicembre [[2004]]
|legislatura4 = [[Legislatura 1996-2000 della Romania|III]], [[Legislatura 2000-2004 della Romania|IV]]
|gruppo parlamentare4 = [[Partito Democratico (Romania)|PD]]
|circoscrizione4 = [[Bucarest]]
|sito4 = https://www.senat.ro/FisaSenator.aspx?ParlamentarID=eaec7ff9-992f-4185-8f53-0780df6ce048
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|mandatofine9 = 28 maggio [[1993]]
|predecessore9 = [[Ion Iliescu]]
|successore9 =
|partito = [[Partito Comunista
|titolo di studio = Laurea in [[Ingegneria]]
|alma mater = [[Università Politecnica di Bucarest]]
|professione = Ingegnere e Docente Universitario
{{Bio
|Nome = Petre
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|GiornoMeseNascita = 22 luglio
|AnnoNascita = 1946
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
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}}
[[Primo ministro della Romania]] dal 26 dicembre [[1989]] al 26 settembre [[1991]], fu una delle principali figure del periodo di transizione del paese alla democrazia. Guidò il primo governo
Presidente del [[Fronte di Salvezza Nazionale (Romania)|Fronte di Salvezza Nazionale]] (1990-1993) e poi del [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]] (1993-2001), fu due volte senatore e tre volte deputato.
Il 13 giugno [[2017]] fu rinviato a giudizio per crimini contro l'umanità insieme a [[Ion Iliescu]] e altri importanti leader politici dei primi anni
== Formazione e carriera professionale ==
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Nell'aprile 2000 ottenne il titolo di dottore ''[[Laurea honoris causa|honoris causa]]'' dall'[[Università Tecnica della Moldavia]]<ref name="pr2010" />.
Fu membro dell'Associazione internazionale di ricerche idrauliche (IAHR)<ref name="pr2010" />, del Club di Madrid<ref name="clubmadrid">{{cita web|url=http://www.clubmadrid.org/cmadrid/index.php?id=169|titolo=Scheda del Club di Madrid|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071013214555/http://www.clubmadrid.org/cmadrid/index.php?id=169|dataarchivio=13 ottobre 2007}}</ref> e dal 2004 del collegio nazionale dell'[[Istituto della rivoluzione romena del dicembre 1989]] (IRRD)<ref name="irrd">{{cita web|url=http://irrd.ro/institut/colegiul/|titolo=INSTITUTUL REVOLUTIEI ROMANE DIN DECEMBRIE 1989 - COLEGIUL NATIONAL|lingua=ro|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314151650/http://irrd.ro/institut/colegiul/}}</ref>. Nel
Nel 2000 fondò l'Istituto romeno per gli studi democratici, attivo nella formazione di personale specializzato in programmi europei<ref>{{cita web|lingua=ro|accesso=23 novembre 2020|data=2 agosto 2011|editore=Evenimentul zilei|autore=Horia Tabacu|titolo=Petre Roman: „Nu e imposibil ca Băsescu să mă reactiveze”|url=https://evz.ro/exclusiv-evz-petre-roman-despre-zoia-ceausescu-ion-iliescu-adrian-nastase-si-traian-bas-94018-1.html}}</ref>.
== Carriera politica ==
[[File:Revolutia Bucuresti 1989 019.JPG|miniatura|Petre Roman nel corso di un comizio nei giorni della [[
[[File:CFSN Revolution Roumaine.jpg|miniatura|Petre Roman (a destra) con i leader del Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale [[Ion Iliescu]] (centro) e [[Dumitru Mazilu]] (sinistra) il 23 dicembre 1989, il giorno dopo la nascita dell'istituzione.|sinistra]]
=== Rivoluzione del 1989 ===
Membro del Partito Comunista
Pur carente di esperienza specifica, il 26 dicembre 1989 fu nominato da Iliescu per il ruolo di primo ministro del governo provvisorio, incarico concepito come prevalentemente amministrativo, mentre le strategie politiche rivenivano al CFSN<ref name="bucur,24">{{cita|Bucur|p. 24}}.</ref><ref name="abraham,159">{{cita|Abraham|pp. 159-161}}.</ref>. Il [[governo Roman I]] fu costituito essenzialmente da tecnocrati e figure che avevano avuto un ruolo politico attivo nei quadri del regime. L'obiettivo principale del nuovo gabinetto era quello di gestire l'amministrazione del paese fino a nuove elezioni.<ref name="abraham,159" /><ref name="govroman2">{{cita web|url=https://adevarul.ro/news/eveniment/video-guvern-post-decembrist-74-2-erau-nomenclaturisti-1_50ac9af07c42d5a66386b2c4/index.html|titolo=Primul guvern post-decembrist: 74, 2% erau nomenclaturişti|editore=Adevărul|data=25 dicembre 2009|lingua=ro|accesso=31 ottobre 2020}}</ref>
=== Primo ministro ===
{{vedi anche|Governo Roman I|Governo Roman II}}
I primi mesi del 1990, tuttavia, furono caratterizzati da dure proteste antigovernative organizzate dalle forze di opposizione, che contestavano la decisione del CFSN di trasformarsi in un [[partito politico]], il [[Fronte di Salvezza Nazionale (Romania)|Fronte di Salvezza Nazionale]] (FSN). Alle ''[[Mineriada|mineriade]]'' dei mesi di gennaio e febbraio, in aprile seguì una più intensa manifestazione, la ''[[golaniada]]'', conclusasi in modo tragico in giugno, con l'azione di migliaia di minatori chiamati ad intervenire al fianco delle forze dell'ordine contro i protestatari, in quella che passò alla storia come [[mineriada del giugno 1990]]. A tal proposito Roman dichiarò che aveva ordinato l'intervento della polizia quale legittima operazione volta a salvaguardare l'ordine pubblico, ma non giustificava le brutalità commesse dai minatori.<ref name="roman94" />
Alle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1990|elezioni parlamentari del maggio 1990]] il FSN ottenne una vittoria schiacciante, che permise la riconferma di Roman a primo ministro. Sebbene eletto anche come deputato, il 31 luglio rinunciò all'incarico parlamentare.<ref name="cdep1990">{{cita web|titolo=Petre ROMAN - Sinteza activitatii parlamentare în legislatura 1990-1992|editore=Camera dei deputati della Romania|lingua=ro|accesso=27 agosto 2016|url=http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=311&leg=1990&cam=2&idl=1}}</ref>
A differenza del precedente, i membri del [[governo Roman II]] erano personalità che, pur con un passato nel PCR, non avevano avuto ruoli di primo piano nel regime<ref name="roman94" /><ref name="abraham,159" />. Ion Iliescu vinse le [[Elezioni presidenziali in Romania del 1990|elezioni per la presidenza della repubblica]]. Poiché il quadro normativo impediva al capo di stato di rivestire ulteriori incarichi politici, il 26 luglio Petre Roman assunse formalmente la guida del FSN<ref name="bucur,43">{{cita|Bucur|p. 43}}.</ref>. Nel corso della seconda conferenza nazionale del FSN tenutasi tra il 16 e il 17 marzo 1991, venne adottato il programma politico del partito «Un futuro per la Romania» («''Un viitor pentru România''»), basato su una mozione proposta da Roman, che venne contestualmente riconfermato presidente del partito<ref name="agp3">{{Cita news|lingua=ro|autore=Ionela Gavril|url=https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2015/10/17/documentar-congresele-psd-1990-2015--11-02-16|titolo=Congresele PSD (1990-2015)|editore=Agerpres|data=17 ottobre 2015|accesso=22 agosto 2017|dataarchivio=21 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180721132653/https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2015/10/17/documentar-congresele-psd-1990-2015--11-02-16|urlmorto=sì}}</ref>.
Il nuovo esecutivo entrato in carica il 28 giugno 1990 prometteva di far uscire la Romania dall'isolamento internazionale con l'avvicinamento alle potenze occidentali e realizzare la transizione ad un'economia di tipo capitalista. Nel complesso le manovre del governo portarono alla creazione delle istituzioni di base dell'economia di mercato (sistema bancario, privatizzazioni, investimenti stranieri)<ref name="abraham,159" />. Roman si presentò più volte in parlamento proclamando la necessità di realizzare ampie riforme di liberalizzazione, anche se ciò portò a contrasti con le frange più conservatrici del FSN e con lo stesso presidente Iliescu<ref name="abraham,159" /><ref name="razboi">{{Cita news|lingua=ro|autore=Lavinia Betea|url=https://jurnalul.ro/razboi-intre-senat-si-guvern-barladeanu-versus-petre-roman-567684.html|titolo=Război între Senat şi Guvern: Bârlădeanu versus Petre Roman|editore=Jurnalul Naţional|data=9 febbraio 2011|accesso=27 agosto 2016}}</ref><ref name="gallagher,98">{{cita|Gallagher|pp. 98-99}}.</ref><ref name="stoica,19912">{{cita|Stoica|pp. 41-49}}.</ref>.
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Indebolito dagli addii, alle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1992|elezioni parlamentari del 1992]] il FSN ottenne il 10% e andò all'opposizione di un governo sostenuto dal FDSN con a capo [[Nicolae Văcăroiu]]. Roman ottenne un seggio alla camera dei deputati e fu presidente della commissione difesa per l'intera legislatura fino al 1996<ref name="cdep1992">{{cita web|titolo=Petre ROMAN - Sinteza activitatii parlamentare în legislatura 1992-1996|editore=Camera dei deputati della Romania|lingua=ro|accesso=27 agosto 2016|url=http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=275&leg=1992&cam=2&idl=1}}</ref>. Dal 1993 al 1996 fu anche relatore speciale dell'[[Assemblea parlamentare della NATO]]<ref name="stoica307" />.
Nel corso della [[convenzione nazionale]] straordinaria del 28-29 maggio 1993 fu decretato il cambio del nome in [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]] (PD), mentre Roman ne fu riconfermato presidente anche in occasione del congresso del 24-25 ottobre 1994<ref name="stoica,259" /><ref name="blog">{{Cita web|url=https://filosofiepolitica.wordpress.com/elemente-de-doctrina/partidul-democrat-liberal/|titolo=Partidul Democrat-Liberal|autore=|data=|lingua=ro|accesso=22 agosto 2017}}</ref>. In qualità di leader del PD nel 1996 riuscì ad ottenerne l'ammissione all'[[Internazionale Socialista|Internazionale socialista]] con lo status di membro osservatore e favorì l'avvicinamento agli altri partiti d'opposizione, che unirono le proprie forze in occasione delle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1996|elezioni parlamentari]] e [[Elezioni presidenziali in Romania del 1996|presidenziali]] del 1996.
Concorrendo per il ruolo di capo di Stato, al primo turno del 3 novembre 1996 Roman ottenne il 20%, insufficiente a conseguire l'accesso al ballottaggio. Grazie ad un accordo siglato il 7 novembre con la [[Convenzione Democratica Romena]] (CDR), però, Roman garantì il sostegno del PD al candidato presidenziale del centro-destra [[Emil Constantinescu]] che al secondo turno concorreva contro Iliescu, riuscendo a mettere le basi per la nascita di una coalizione di governo tra le due parti<ref name="gand">{{cita web|url=http://vreaupresedinte.gandul.info/1996|titolo=Istoric campanii - 1996|editore=Gândul|lingua=ro|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190816103913/http://vreaupresedinte.gandul.info/1996|urlmorto=sì|anno=2014}}</ref><ref name="hatto">{{cita pubblicazione|autore=Odette Tomescu Hatto|anno=2004|titolo=PARTITI, ELEZIONI E MOBILITAZIONE POLITICA NELLA ROMANIA POST-COMUNISTA (1989-2000)|url=http://www.regione.toscana.it/documents/10180/452241/partiti%20elezioni%20-%20Q50/9bd72f76-8f3b-4cd5-9931-5deeb1fc3154}}</ref>.
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La stabilità di governo fu presto compromessa da debilitanti lotte interne alla coalizione. Le differenze e le ideologie di partito emersero con violenza già tra l'estate e l'autunno del 1997, quando Petre Roman invocò una revisione del radicale processo di riforma promosso dalla CDR, criticando l'incoerenza delle politiche finanziarie, sull'istruzione e sulla sanità dell'esecutivo, dando il via ad un duro ostruzionismo nei confronti del premier [[Victor Ciorbea]]<ref name="pr2010" /><ref name="roper,87" />. Su veto del PD, che nel febbraio 1998 aveva ritirato tutti i propri ministri, alla fine, nel marzo 1998 questi fu costretto a rassegnare le proprie dimissioni<ref name="stoica,259" />.
Il PD sostenne anche il successivo [[governo Vasile]], che rimase in carica fino al dicembre 1999. Alla nascita del [[governo Isărescu]], Petre Roman rinunciò al ruolo di capo del senato e assunse l'incarico di ministro degli esteri, funzione particolarmente importante e politicamente visibile per via dei negoziati in atto per l'ingresso della Romania nella [[
Da ministro mostrò la sua preoccupazione per la riduzione del numero di paesi in cui per l'accesso i cittadini romeni avevano bisogno di un visto, specialmente nell'Unione europea. A tal proposito promosse la costituzione in seno al suo dicastero di un Dipartimento per gli affari europei. Nell'ottobre 2000 il comitato per la giustizia e gli affari interni della [[Commissione europea]]
Roman si espresse per il rafforzamento dei rapporti con la [[Moldavia|Repubblica di Moldavia]], con cui nel 2000 fu firmato un trattato di partnership privilegiata, e fu il primo ministro degli esteri di uno dei paesi della penisola balcanica ad effettuare una visita ufficiale nella [[Jugoslavia]] del neoeletto presidente [[Vojislav Koštunica]], in modo da ricucire le relazioni deteriorate dopo che nel 1999 la Romania aveva concesso alla NATO il proprio spazio aereo per le [[Guerra del Kosovo|operazioni in Kosovo]]<ref name="pr2010" /><ref name="cnn">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=en|editore=CNN|data=10 ottobre 2000|titolo=Yugoslavia looks to end isolation|url=https://edition.cnn.com/2000/WORLD/europe/10/10/yugoslavia.diplomacy.02/}}</ref>.
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Tale risultato mise in discussione la sua leadership. La convenzione nazionale del 18-19 maggio 2001, infatti, decretò il passaggio del teste a [[Traian Băsescu]], eletto nuovo presidente del partito con 653 voti contro i 304 di Petre Roman<ref name="stoica,259" />.
Da senatore nel corso della [[Legislatura 2000-2004 della Romania|legislatura 2000-2004]] fu membro della commissione per la politica estera e della commissione giuridica (da settembre 2001). Partecipò, inoltre,alle delegazioni del parlamento rumeno presso l'[[assemblea parlamentare della NATO]] e l'assemblea dell'[[Unione europea occidentale]]<ref name="cdep2000">{{cita web|titolo=Petre ROMAN - Sinteza activitatii parlamentare în legislatura 2000-2004|editore=Camera dei deputati della Romania|lingua=ro|accesso=27 agosto 2016|url=http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=26&leg=2000&cam=1&idl=1|dataarchivio=31 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180131201348/http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=26&leg=2000&cam=1&idl=1|urlmorto=sì}}</ref>.
=== Forza Democratica di Romania ===
Escluso dai vertici del gruppo, Roman accusò ripetutamente la nuova dirigenza di aver stravolto l'identità del partito da lui fondato, a causa del passaggio da una dottrina socialdemocratica a una populista conservatrice, fino a quando prese la decisione di abbandonare il PD e creare una nuova formazione politica<ref name="ziarebio" /><ref name="zffd">{{cita news|lingua=ro|autore=Mirela Luca|url=http://www.zf.ro/politica/petre-roman-se-pregateste-sa-dea-sah-la-partidul-democrat-cu-forta-democrata-2964633|titolo=Petre Roman se pregateste sa dea sah la Partidul Democrat cu Forta Democrata|editore=Ziarul Financiar|data=13 febbraio 2004|accesso=26 luglio 2018}}</ref>. Il 13 febbraio 2004, infatti, presentò [[Forza Democratica di Romania]] (FD), gruppo di centro-sinistra di «orientamento radicale democratico»<ref name="rol1">{{cita news|lingua=ro|autore=|url=https://romanialibera.ro/actualitate/eveniment/petre-roman-revendica-denumirea-de-pd-pentru-partidul-forta-democrata-video-117565|titolo=Petre Roman revendica denumirea de PD pentru Partidul Forta Democrata|editore=România Liberă|data=10 febbraio 2008|accesso=26 luglio 2018}}</ref>.
Nel 2007 fece scalpore il suo annuncio di voler cambiare il nome di FD in Partito Democratico, dopo che questo era stato ridenominato [[Partito Democratico Liberale (Romania)|Partito Democratico Liberale]] (PD-L). L'acquisizione del nome storico del PD avrebbe significato la riappropriazione del suo patrimonio ideologico e dei valori legati alla socialdemocrazia e all'europeismo<ref name="
A livello elettorale FD fu un partito effimero. Alle [[Elezioni parlamentari in Romania del 2004|parlamentari del 2004]] rimase sotto l'1%, mentre la candidatura di Roman alle [[Elezioni presidenziali in Romania del 2004|presidenziali]] ottenne solo l'1,34% delle preferenze.
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Roman fu successivamente consigliere personale del presidente del PNL [[Crin Antonescu]], nuovo leader del partito dal marzo 2009 e terzo alle [[Elezioni presidenziali in Romania del 2009|elezioni]] per la presidenza della repubblica nello stesso anno<ref name="pr2010" />.
Candidatosi alla camera dei deputati nel [[distretto di Brașov]] nelle liste dell'ampia coalizione [[Unione Social-Liberale]] formata da PNL e PSD, nel 2012 Petre Roman riuscì a tornare in parlamento<ref name="ele2016">{{Cita web|url=https://ziare.com/petre-roman/pnl/alegeri-parlamentare-2012-petre-roman-si-gheorghe-ialomitianu-se-lupta-la-brasov-1199331|titolo=Alegeri parlamentare 2012: Petre Roman si Gheorghe Ialomitianu se lupta la Brasov|editore=Ziare|data=2 novembre 2012|lingua=ro|accesso=18 agosto 2020}}</ref>. Nel corso della legislatura partecipò alle commissioni per gli affari europei (dicembre 2012-febbraio 2013) e la politica estera (della quale fu vicepresidente dal marzo 2013 al febbraio 2015). Tra gli altri incarichi fu membro della commissione comune per l'elaborazione di proposte legislative di revisione della [[Costituzione della Romania]] e delle delegazioni del [[parlamento della Romania]] presso l'assemblea parlamentare della NATO e l'assemblea parlamentare della francofonia<ref name="cdep2012">{{cita web|titolo=Petre ROMAN - Sinteza activitatii parlamentare în legislatura 2012-2016|editore=Camera dei deputati della Romania|lingua=ro|accesso=27 novembre 2020|url=http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=316&leg=2012&cam=2&idl=1}}</ref>. Tra il febbraio 2015 e il settembre 2016, tuttavia, fu sospeso dal suo mandato di parlamentare a causa di uno stato d'incompatibilità segnalato dall'Agenzia nazionale per l'integrità (ANI)<ref name="petrescu16">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=ro|data=19 settembre 2016|editore=Evenimentul zilei|autore=Ana Petrescu|titolo=Petre Roman ar putea REVENI în Parlament, deși are o decizie ANI de INCOMPATIBILITATE|url=https://evz.ro/petre-roman-ar-putea-reveni-in-parlament-desi-are-o-decizie-ani-de-incompatibilitate.html}}</ref><ref name="protv2017">{{cita web|accesso=19 novembre 2020|lingua=ro|data=23 marzo 2017|editore=Pro TV|titolo=Fostul deputat Petre Roman a pierdut definitiv procesul cu ANI, dupa ce a fost declarat incompatibil|url=https://stirileprotv.ro/stiri/actualitate/fostul-deputat-petre-roman-a-pierdut-definitiv-procesul-cu-ani-dupa-ce-a-fost-declarat-incompatibil.html}}</ref>.
Al termine di lunghe tensioni per via di alcune posizioni non fedeli alla linea della dirigenza, nel marzo 2018 il nuovo presidente del partito [[Ludovic Orban]] decretò l'espulsione di Petre Roman e dell'ex ministro della difesa [[Corneliu Dobrițoiu]], affermando di non essere riuscito a trovare i loro nominativi nel database degli iscritti al PNL<ref name="romandobri">{{Cita news|lingua=ro|autore=|url=https://jurnalul.antena3.ro/stiri/politica/corneliu-dobritoiu-si-petre-roman-exclusi-din-pnl-770624.html|titolo=Corneliu Dobrițoiu și Petre Roman, excluși din PNL|pubblicazione=|editore=[[Jurnalul Național]]|data=29 marzo 2018|accesso=22 settembre 2018}}</ref>.
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Secondo la requisitoria presentata dai procuratori militari, nei giorni dell'11 e 12 giugno 1990 le autorità avevano deliberatamente progettato di attaccare in maniera violenta i manifestanti che si trovavano in piazza dell'università a Bucarest, che invocavano l'applicazione dell'art.8 della [[proclamazione di Timișoara]] e che esprimevano in modo pacifico le proprie opinioni politiche, che erano in contrasto con quelle della maggioranza politica di quel momento. Nell'attacco, messo in pratica il 13 giugno, erano state coinvolte illegalmente forze del [[Ministero degli affari interni (Romania)|ministero dell'interno]], del [[Ministero della difesa nazionale (Romania)|ministero della difesa]], del [[Serviciul Român de Informații]] (SRI) e oltre 10.000 minatori e altri operai provenienti da diverse parti del paese<ref name="hnews17" /><ref name="minerigand" /><ref name="rev22de">{{Cita news|lingua=ro|autore=Dora Vulcan|url=https://revista22.ro/70263451/iliescu-roman-voiculescu-mgureanu-cozma-la-instan-pentru-14-crime-contra-umanitii.html|titolo=Iliescu, Roman, Voiculescu, Măgureanu, Cozma, la instanţă pentru 14 crime contra umanităţii|editore=Revista 22|data=13 giugno 2017|accesso=27 maggio 2018}}</ref>.
Fu inizialmente indagato per lo stesso crimine anche nell'ambito dell'[[Inchieste sulla rivoluzione romena del 1989|inchiesta sulla rivoluzione romena del 1989]], ma la sua posizione fu stralciata nel 2019, senza alcun rinvio a giudizio<ref name="mh08042">{{cita news|lingua=ro|autore=MH|url=https://www.hotnews.ro/stiri-esential-23075811-dupa-aproape-30-ani-dosarul-revolutiei-mai-ramas-doar-trei-inculpati-ion-iliescu-gelu-voican-voiculescu-iosif-rus.htm|titolo=După aproape 30 de ani, în dosarul Revoluției au mai rămas doar trei inculpați - Ion Iliescu, Gelu Voican Voiculescu și Iosif Rus|editore=HotNews|data=8 aprile 2019|accesso=8 aprile 2019}}</ref><ref name="mh2110">{{cita news|lingua=ro|autore=MH|url=https://www.hotnews.ro/stiri-esential-23438925-dosarul-revolutiei-procurorul-general-cere-redeschiderea-urmaririi-penale-cazul-lui-petre-roman.htm|titolo=Dosarul Revoluției - Procurorul general cere redeschiderea urmăririi penale în cazul lui Petre Roman|editore=HotNews|data=21 ottobre 2019|accesso=21 ottobre 2019}}</ref><ref name="ursu19">{{cita news|lingua=ro|autore=Ramona Ursu e Flavia Drăgan|url=https://newsweek.ro/istorie/dosarul-revolutiei-o-epopee-de-30-de-ani|titolo=Dosarul Revoluției, o epopee de 30 de ani|editore=Newsweek|data=20 dicembre 2019|accesso=5 settembre 2021}}</ref>.
=== Situazione d'incompatibilità e processo con l'ANI ===
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Nel marzo 2017 una sentenza della cassione diede ragione all'ANI, sottolineando che il ricorso di Roman alla corte d'appello era stato realizzato al di fuori dei tempi previsti<ref name="petrescu16" /><ref name="protv2017" />.
=== Caso delle residenze di protocollo ===
Nel giugno 1997 numerosi politici sia del Partito della Democrazia Sociale di Romania che del Partito Democratico furono al centro di un rapporto elaborato dal presidente del Dipartimento di controllo e anticorruzione del governo, [[Valerian Stan]]. In esso risultava che un cospicuo numero di personalità politiche, incluso Petre Roman, che avevano avuto un ruolo attivo nel corso della rivoluzione e che erano state vicine a Ion Iliescu nei primi anni novanta, avevano ricevuto in usufrutto dallo Stato in circostanze poco trasparenti delle residenze di protocollo, in cui ancora vivevano con canoni puramente nominali<ref name="gallagher,166">{{cita|Gallagher|pp. 166-167}}.</ref><ref name="stoica,91">{{cita|Stoica|pp. 91-93}}.</ref>. Roman riuscì ad ottenere il licenziamento di Stan facendo pressione sul primo ministro Victor Ciorbea e, successivamente, lasciò libera l'abitazione ricevuta dallo Stato<ref name="gallagher,166" />.
==Vita privata==
Nel 1974 sposò [[Mioara Roman|Mioara]], giornalista e insegnante di lingua araba, figlia del diplomatico e alto funzionario comunista Ion Georgescu<ref name="roman94" /><ref name="eremia19">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=ro|data=18 aprile 2019|editore=Click!|autore=Alina Eremia|titolo=Mioara Roman împlinește 79 de ani: «Am sechestru pe tot! Dacă nu era Oana, eram în stradă!»|url=https://www.click.ro/vedete/romanesti/mioara-roman-implineste-79-de-ani-am-sechestru-pe-tot-daca-nu-era-oana-eram-strada}}</ref><ref name="ghica11"/>. Insieme ebbero una figlia, Oana<ref name="ghica11">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=ro|data=6 agosto 2011|editore=Adevărul|autore=Sorin Ghica|titolo=Familia Roman: lux comunist, lux capitalist|url=https://adevarul.ro/news/societate/familia-roman-lux-comunist-lux-capitalist-1_50ad50fb7c42d5a66392db88/index.html}}</ref>. Roman fu anche patrigno di Catinca Zilahy, nata da una precedente relazione di Mioara<ref name="ghica11"/>. I due divorziarono nel 2008<ref name="ghica11"/>.
Nel 2009 Roman si unì in matrimonio secondo il rito ortodosso alla cantante Silvia Chifiriuc, dalla quale ebbe un figlio, Petrus, nato nello stesso anno. Il ricevimento di nozze fu ospitato in una delle proprietà del magnate [[Dinu Patriciu]], che fu anche testimone della coppia<ref name="moglie2">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=ro|data=6 giugno 2009|editore=Mediafax|titolo=Petre Roman s-a cununat religios cu Silvia Chifiriuc|url=https://www.mediafax.ro/life-inedit/petre-roman-s-a-cununat-religios-cu-silvia-chifiriuc-4495709}}</ref><ref name="ghica11"/>.
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*{{cita libro|titolo=România, încotro?|anno=1995|editore=Ed. Fundația pentru Studii Politice "Ion Aurel Stoica"|città=Bucarest|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Față in față cu Petre Roman - 9 convorbiri cu Vartan Arachelian|anno=1996|editore=Cartea Românească|città=Bucarest|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=România la ceasul integrării europene și euro-atlantice|anno=2000|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Mărturii provocate. Convorbiri cu Elena Ștefoi|anno=2002|editore=Paideia|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Orice ar fi. Cuvintele impotriva Puterii|anno=2012|editore=Adevărul|città=Bucarest|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Despre pasiune în vreme de libertate|anno=2017|editore=Cartea Românească|città=Bucarest|lingua=ro}}
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*{{cita pubblicazione|titolo=The Bolivian Mission for conflict resolution|data=18 ottobre 2006|editore=Comitato esecutivo del Club di Madrid|città=Madrid|lingua=en}}
*{{cita pubblicazione|titolo=Energy Access for All – The Case of Romania|data=19-21 ottobre 2006|editore=Rapporto alla conferenza annuale del Club di Madrid "Energy and Democratic Leadership"|città=Madrid|lingua=en}}
===Ingegneria===
*{{cita libro|titolo=Dosarul energiei nucleare: risc și securitate|anno=1978|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Apa și poluarea|anno=1978|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Introducerea în fizica poluării fluidelor|anno=1981|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Mișcarea fluidelor compresibile cu transfer de căldură|anno=1982|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Probleme speciale de hidromecanică|anno=1985|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Hidrologia și protecția calității apelor|anno=1987|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Mecanica fluidelor|anno=1989|lingua=ro}}
*{{cita libro|titolo=Hidrologie dinamică|anno=1990|lingua=ro}}
== Riconoscimenti ==
Diploma per l'ambiente attribuito dall'[[UNESCO]] e di cinque medaglie di stato
== Note ==
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*{{cita libro|autore=Florin Abraham|titolo=Romania since the second world war. A political, social and economic history|anno=2016|editore=Bloomsbury|lingua=en|ISBN=9781472526298|cid=Abraham}}
*{{cita libro|lingua=ro|autore=Stan Stoica|editore=Meronia|anno=2010|isbn=978-973-7839-33-6|titolo=România după 1989|cid=Stoica}}
*{{cita libro|lingua=ro|autore=Nicolae C. Nicolescu|editore=Meronia|anno=
== Voci correlate ==
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* [[Elezioni presidenziali in Romania del 1996]]
* [[Governo Isărescu]]
* [[Governo Roman I]], [[Governo Roman II|II]]
* [[
* [[Ion Iliescu]]
* [[Mineriada]]
* [[Partito Comunista Rumeno]]
* [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]]
* [[Partito Democratico Liberale (Romania)]]
* [[Presidenti del Senato (Romania)]]
* [[Primi ministri della Romania]]
* [[Rivoluzione rumena del 1989]]
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|carica = [[Ministero degli affari esteri (Romania)|Ministro degli affari esteri della Romania]]
|immagine = COA Ministry of Foreign Affairs Romania.svg
|periodo = 22 dicembre [[1999]] - 28 dicembre [[2000]]
|precedente = Andrei Pleșu
|successivo = [[Mircea Geoană]]
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|tipologia = incarico di partito
|carica = Presidente del [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]]
|periodo = [[1993]] - [[2000]]
|precedente = ''partito fondato''
|successivo = [[Traian Băsescu]]
Riga 313 ⟶ 334:
{{Portale|biografie|ingegneria|istruzione|politica}}
[[Categoria:Governo Roman I]]
[[Categoria:Governo Roman II]]
[[Categoria:Governo Isărescu]]
[[Categoria:Ministri degli affari esteri della Romania]]
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