Petre Roman: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Correzione ortografica |
→Vita privata: Aggiunta wikilink |
||
(13 versioni intermedie di 7 utenti non mostrate) | |||
Riga 52:
|predecessore9 = [[Ion Iliescu]]
|successore9 =
|partito = [[Partito Comunista Romeno|PCR]] (fino al 1989)<br />[[Fronte di Salvezza Nazionale (Romania)|FSN]] (1990-1993)<br />[[Partito Democratico (Romania)|PD]] (1993-2004)<br />[[Forza Democratica di Romania|FD]] (2004-2008)<br />[[Partito Nazionale Liberale (Romania)|PNL]] (2008-2018)<br />[[Partito Social Democratico (Romania)|PSD]] (
|titolo di studio = Laurea in [[Ingegneria]]
|alma mater = [[Università Politecnica di Bucarest]]
Riga 104:
Nell'aprile 2000 ottenne il titolo di dottore ''[[Laurea honoris causa|honoris causa]]'' dall'[[Università Tecnica della Moldavia]]<ref name="pr2010" />.
Fu membro dell'Associazione internazionale di ricerche idrauliche (IAHR)<ref name="pr2010" />, del Club di Madrid<ref name="clubmadrid">{{cita web|url=http://www.clubmadrid.org/cmadrid/index.php?id=169|titolo=Scheda del Club di Madrid|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071013214555/http://www.clubmadrid.org/cmadrid/index.php?id=169|dataarchivio=13 ottobre 2007}}</ref> e dal 2004 del collegio nazionale dell'[[Istituto della rivoluzione romena del dicembre 1989]] (IRRD)<ref name="irrd">{{cita web|url=http://irrd.ro/institut/colegiul/|titolo=INSTITUTUL REVOLUTIEI ROMANE DIN DECEMBRIE 1989 - COLEGIUL NATIONAL|lingua=ro|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314151650/http://irrd.ro/institut/colegiul/}}</ref>. Nel
Nel 2000 fondò l'Istituto romeno per gli studi democratici, attivo nella formazione di personale specializzato in programmi europei<ref>{{cita web|lingua=ro|accesso=23 novembre 2020|data=2 agosto 2011|editore=Evenimentul zilei|autore=Horia Tabacu|titolo=Petre Roman: „Nu e imposibil ca Băsescu să mă reactiveze”|url=https://evz.ro/exclusiv-evz-petre-roman-despre-zoia-ceausescu-ion-iliescu-adrian-nastase-si-traian-bas-94018-1.html}}</ref>.
== Carriera politica ==
Riga 117 ⟶ 119:
=== Primo ministro ===
{{vedi anche|Governo Roman I|Governo Roman II}}
I primi mesi del 1990, tuttavia, furono caratterizzati da dure proteste antigovernative organizzate dalle forze di opposizione, che contestavano la decisione del CFSN di trasformarsi in un [[partito politico]], il [[Fronte di Salvezza Nazionale (Romania)|Fronte di Salvezza Nazionale]] (FSN). Alle ''[[Mineriada|mineriade]]'' dei mesi di gennaio e febbraio, in aprile seguì una più intensa manifestazione, la ''[[golaniada]]'', conclusasi in modo tragico in giugno, con l'azione di migliaia di minatori chiamati ad intervenire al fianco delle forze dell'ordine contro i protestatari, in quella che passò alla storia come [[mineriada del giugno 1990]]. A tal proposito Roman dichiarò che aveva ordinato l'intervento della polizia quale legittima operazione volta a salvaguardare l'ordine pubblico, ma non giustificava le brutalità commesse dai minatori.<ref name="roman94" /> L'episodio ebbe profonde ripercussioni negative sulla percezione internazionale della Romania.<ref name="mars">{{cita news|lingua=ro|autore=Vlad Stoicescu|autore2=Mihaela Toader|url=http://www.evz.ro/marsul-asupra-capitalei-vestul-oripilat-de-romania-898653.html|titolo="Marşul asupra Capitalei": Vestul, oripilat de România|pubblicazione=Evenimentul Zilei|data=21 giugno 2010|accesso=3 settembre 2016}}</ref>
Alle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1990|elezioni parlamentari del maggio 1990]] il FSN ottenne una vittoria schiacciante, che permise la riconferma di Roman a primo ministro. Sebbene eletto anche come deputato, il 31 luglio rinunciò all'incarico parlamentare.<ref name="cdep1990">{{cita web|titolo=Petre ROMAN - Sinteza activitatii parlamentare în legislatura 1990-1992|editore=Camera dei deputati della Romania|lingua=ro|accesso=27 agosto 2016|url=http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=311&leg=1990&cam=2&idl=1}}</ref>
A differenza del precedente, i membri del [[governo Roman II]] erano personalità che, pur con un passato nel PCR, non avevano avuto ruoli di primo piano nel regime<ref name="roman94" /><ref name="abraham,159" />. Ion Iliescu vinse le [[Elezioni presidenziali in Romania del 1990|elezioni per la presidenza della repubblica]]. Poiché il quadro normativo impediva al capo di stato di rivestire ulteriori incarichi politici, il 26 luglio Petre Roman assunse formalmente la guida del FSN<ref name="bucur,43">{{cita|Bucur|p. 43}}.</ref>. Nel corso della seconda conferenza nazionale del FSN tenutasi tra il 16 e il 17 marzo 1991, venne adottato il programma politico del partito «Un futuro per la Romania» («''Un viitor pentru România''»), basato su una mozione proposta da Roman, che venne contestualmente riconfermato presidente del partito<ref name="agp3">{{Cita news|lingua=ro|autore=Ionela Gavril|url=https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2015/10/17/documentar-congresele-psd-1990-2015--11-02-16|titolo=Congresele PSD (1990-2015)|editore=Agerpres|data=17 ottobre 2015|accesso=22 agosto 2017|dataarchivio=21 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180721132653/https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2015/10/17/documentar-congresele-psd-1990-2015--11-02-16|urlmorto=sì}}</ref>.
Il nuovo esecutivo entrato in carica il 28 giugno 1990 prometteva di far uscire la Romania dall'isolamento internazionale con l'avvicinamento alle potenze occidentali e realizzare la transizione ad un'economia di tipo capitalista. Nel complesso le manovre del governo portarono alla creazione delle istituzioni di base dell'economia di mercato (sistema bancario, privatizzazioni, investimenti stranieri)<ref name="abraham,159" />. Roman si presentò più volte in parlamento proclamando la necessità di realizzare ampie riforme di liberalizzazione, anche se ciò portò a contrasti con le frange più conservatrici del FSN e con lo stesso presidente Iliescu<ref name="abraham,159" /><ref name="razboi">{{Cita news|lingua=ro|autore=Lavinia Betea|url=https://jurnalul.ro/razboi-intre-senat-si-guvern-barladeanu-versus-petre-roman-567684.html|titolo=Război între Senat şi Guvern: Bârlădeanu versus Petre Roman|editore=Jurnalul Naţional|data=9 febbraio 2011|accesso=27 agosto 2016}}</ref><ref name="gallagher,98">{{cita|Gallagher|pp. 98-99}}.</ref><ref name="stoica,19912">{{cita|Stoica|pp. 41-49}}.</ref>.
Riga 133 ⟶ 135:
Indebolito dagli addii, alle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1992|elezioni parlamentari del 1992]] il FSN ottenne il 10% e andò all'opposizione di un governo sostenuto dal FDSN con a capo [[Nicolae Văcăroiu]]. Roman ottenne un seggio alla camera dei deputati e fu presidente della commissione difesa per l'intera legislatura fino al 1996<ref name="cdep1992">{{cita web|titolo=Petre ROMAN - Sinteza activitatii parlamentare în legislatura 1992-1996|editore=Camera dei deputati della Romania|lingua=ro|accesso=27 agosto 2016|url=http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=275&leg=1992&cam=2&idl=1}}</ref>. Dal 1993 al 1996 fu anche relatore speciale dell'[[Assemblea parlamentare della NATO]]<ref name="stoica307" />.
Nel corso della [[convenzione nazionale]] straordinaria del 28-29 maggio 1993 fu decretato il cambio del nome in [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]] (PD), mentre Roman ne fu riconfermato presidente anche in occasione del congresso del 24-25 ottobre 1994<ref name="stoica,259" /><ref name="blog">{{Cita web|url=https://filosofiepolitica.wordpress.com/elemente-de-doctrina/partidul-democrat-liberal/|titolo=Partidul Democrat-Liberal|autore=|data=|lingua=ro|accesso=22 agosto 2017}}</ref>. In qualità di leader del PD nel 1996 riuscì ad ottenerne l'ammissione all'[[Internazionale Socialista|Internazionale socialista]] con lo status di membro osservatore e favorì l'avvicinamento agli altri partiti d'opposizione, che unirono le proprie forze in occasione delle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1996|elezioni parlamentari]] e [[Elezioni presidenziali in Romania del 1996|presidenziali]] del 1996.
Concorrendo per il ruolo di capo di Stato, al primo turno del 3 novembre 1996 Roman ottenne il 20%, insufficiente a conseguire l'accesso al ballottaggio. Grazie ad un accordo siglato il 7 novembre con la [[Convenzione Democratica Romena]] (CDR), però, Roman garantì il sostegno del PD al candidato presidenziale del centro-destra [[Emil Constantinescu]] che al secondo turno concorreva contro Iliescu, riuscendo a mettere le basi per la nascita di una coalizione di governo tra le due parti<ref name="gand">{{cita web|url=http://vreaupresedinte.gandul.info/1996|titolo=Istoric campanii - 1996|editore=Gândul|lingua=ro|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190816103913/http://vreaupresedinte.gandul.info/1996|urlmorto=sì|anno=2014}}</ref><ref name="hatto">{{cita pubblicazione|autore=Odette Tomescu Hatto|anno=2004|titolo=PARTITI, ELEZIONI E MOBILITAZIONE POLITICA NELLA ROMANIA POST-COMUNISTA (1989-2000)|url=http://www.regione.toscana.it/documents/10180/452241/partiti%20elezioni%20-%20Q50/9bd72f76-8f3b-4cd5-9931-5deeb1fc3154}}</ref>.
Riga 147 ⟶ 149:
La stabilità di governo fu presto compromessa da debilitanti lotte interne alla coalizione. Le differenze e le ideologie di partito emersero con violenza già tra l'estate e l'autunno del 1997, quando Petre Roman invocò una revisione del radicale processo di riforma promosso dalla CDR, criticando l'incoerenza delle politiche finanziarie, sull'istruzione e sulla sanità dell'esecutivo, dando il via ad un duro ostruzionismo nei confronti del premier [[Victor Ciorbea]]<ref name="pr2010" /><ref name="roper,87" />. Su veto del PD, che nel febbraio 1998 aveva ritirato tutti i propri ministri, alla fine, nel marzo 1998 questi fu costretto a rassegnare le proprie dimissioni<ref name="stoica,259" />.
Il PD sostenne anche il successivo [[governo Vasile]], che rimase in carica fino al dicembre 1999. Alla nascita del [[governo Isărescu]], Petre Roman rinunciò al ruolo di capo del senato e assunse l'incarico di ministro degli esteri, funzione particolarmente importante e politicamente visibile per via dei negoziati in atto per l'ingresso della Romania nella [[
Da ministro mostrò la sua preoccupazione per la riduzione del numero di paesi in cui per l'accesso i cittadini romeni avevano bisogno di un visto, specialmente nell'Unione europea. A tal proposito promosse la costituzione in seno al suo dicastero di un Dipartimento per gli affari europei. Nell'ottobre 2000 il comitato per la giustizia e gli affari interni della [[Commissione europea]] propose l'abolizione dei visti per i cittadini rumeni nell'UE dal 1º gennaio 2001<ref name="pr2010" />. Il 20 settembre 2000 pubblicò sul [[Frankfurter Allgemeine Zeitung]] un articolo intitolato «Il progetto dell'Europa unita : una visione dall'est» («''Proiectul Europei Unite : o viziune din Est''»), in cui sosteneva la necessità di accelerare il processo di integrazione della Romania alle strutture sovranazionali europee<ref name="pr2010" />.
Riga 158 ⟶ 160:
Tale risultato mise in discussione la sua leadership. La convenzione nazionale del 18-19 maggio 2001, infatti, decretò il passaggio del teste a [[Traian Băsescu]], eletto nuovo presidente del partito con 653 voti contro i 304 di Petre Roman<ref name="stoica,259" />.
Da senatore nel corso della [[Legislatura 2000-2004 della Romania|legislatura 2000-2004]] fu membro della commissione per la politica estera e della commissione giuridica (da settembre 2001). Partecipò, inoltre,alle delegazioni del parlamento rumeno presso l'[[assemblea parlamentare della NATO]] e l'assemblea dell'[[Unione europea occidentale]]<ref name="cdep2000">{{cita web|titolo=Petre ROMAN - Sinteza activitatii parlamentare în legislatura 2000-2004|editore=Camera dei deputati della Romania|lingua=ro|accesso=27 agosto 2016|url=http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=26&leg=2000&cam=1&idl=1|dataarchivio=31 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180131201348/http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=26&leg=2000&cam=1&idl=1|urlmorto=sì}}</ref>.
=== Forza Democratica di Romania ===
Escluso dai vertici del gruppo, Roman accusò ripetutamente la nuova dirigenza di aver stravolto l'identità del partito da lui fondato, a causa del passaggio da una dottrina socialdemocratica a una populista conservatrice, fino a quando prese la decisione di abbandonare il PD e creare una nuova formazione politica<ref name="ziarebio" /><ref name="zffd">{{cita news|lingua=ro|autore=Mirela Luca|url=http://www.zf.ro/politica/petre-roman-se-pregateste-sa-dea-sah-la-partidul-democrat-cu-forta-democrata-2964633|titolo=Petre Roman se pregateste sa dea sah la Partidul Democrat cu Forta Democrata|editore=Ziarul Financiar|data=13 febbraio 2004|accesso=26 luglio 2018}}</ref>. Il 13 febbraio 2004, infatti, presentò [[Forza Democratica di Romania]] (FD), gruppo di centro-sinistra di «orientamento radicale democratico»<ref name="rol1">{{cita news|lingua=ro|autore=|url=https://romanialibera.ro/actualitate/eveniment/petre-roman-revendica-denumirea-de-pd-pentru-partidul-forta-democrata-video-117565|titolo=Petre Roman revendica denumirea de PD pentru Partidul Forta Democrata|editore=România Liberă|data=10 febbraio 2008|accesso=26 luglio 2018}}</ref>.
Nel 2007 fece scalpore il suo annuncio di voler cambiare il nome di FD in Partito Democratico, dopo che questo era stato ridenominato [[Partito Democratico Liberale (Romania)|Partito Democratico Liberale]] (PD-L). L'acquisizione del nome storico del PD avrebbe significato la riappropriazione del suo patrimonio ideologico e dei valori legati alla socialdemocrazia e all'europeismo<ref name="
A livello elettorale FD fu un partito effimero. Alle [[Elezioni parlamentari in Romania del 2004|parlamentari del 2004]] rimase sotto l'1%, mentre la candidatura di Roman alle [[Elezioni presidenziali in Romania del 2004|presidenziali]] ottenne solo l'1,34% delle preferenze.
Riga 176 ⟶ 178:
Roman fu successivamente consigliere personale del presidente del PNL [[Crin Antonescu]], nuovo leader del partito dal marzo 2009 e terzo alle [[Elezioni presidenziali in Romania del 2009|elezioni]] per la presidenza della repubblica nello stesso anno<ref name="pr2010" />.
Candidatosi alla camera dei deputati nel [[distretto di Brașov]] nelle liste dell'ampia coalizione [[Unione Social-Liberale]] formata da PNL e PSD, nel 2012 Petre Roman riuscì a tornare in parlamento<ref name="ele2016">{{Cita web|url=https://ziare.com/petre-roman/pnl/alegeri-parlamentare-2012-petre-roman-si-gheorghe-ialomitianu-se-lupta-la-brasov-1199331|titolo=Alegeri parlamentare 2012: Petre Roman si Gheorghe Ialomitianu se lupta la Brasov|editore=Ziare|data=2 novembre 2012|lingua=ro|accesso=18 agosto 2020}}</ref>. Nel corso della legislatura partecipò alle commissioni per gli affari europei (dicembre 2012-febbraio 2013) e la politica estera (della quale fu vicepresidente dal marzo 2013 al febbraio 2015). Tra gli altri incarichi fu membro della commissione comune per l'elaborazione di proposte legislative di revisione della [[Costituzione della Romania]] e delle delegazioni del [[parlamento della Romania]] presso l'assemblea parlamentare della NATO e l'assemblea parlamentare della francofonia<ref name="cdep2012">{{cita web|titolo=Petre ROMAN - Sinteza activitatii parlamentare în legislatura 2012-2016|editore=Camera dei deputati della Romania|lingua=ro|accesso=27 novembre 2020|url=http://www.cdep.ro/pls/parlam/structura2015.mp?idm=316&leg=2012&cam=2&idl=1}}</ref>. Tra il febbraio 2015 e il settembre 2016, tuttavia, fu sospeso dal suo mandato di parlamentare a causa di uno stato d'incompatibilità segnalato dall'Agenzia nazionale per l'integrità (ANI)<ref name="petrescu16">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=ro|data=19 settembre 2016|editore=Evenimentul zilei|autore=Ana Petrescu|titolo=Petre Roman ar putea REVENI în Parlament, deși are o decizie ANI de INCOMPATIBILITATE|url=https://evz.ro/petre-roman-ar-putea-reveni-in-parlament-desi-are-o-decizie-ani-de-incompatibilitate.html}}</ref><ref name="protv2017">{{cita web|accesso=19 novembre 2020|lingua=ro|data=23 marzo 2017|editore=Pro TV|titolo=Fostul deputat Petre Roman a pierdut definitiv procesul cu ANI, dupa ce a fost declarat incompatibil|url=https://stirileprotv.ro/stiri/actualitate/fostul-deputat-petre-roman-a-pierdut-definitiv-procesul-cu-ani-dupa-ce-a-fost-declarat-incompatibil.html}}</ref>.
Al termine di lunghe tensioni per via di alcune posizioni non fedeli alla linea della dirigenza, nel marzo 2018 il nuovo presidente del partito [[Ludovic Orban]] decretò l'espulsione di Petre Roman e dell'ex ministro della difesa [[Corneliu Dobrițoiu]], affermando di non essere riuscito a trovare i loro nominativi nel database degli iscritti al PNL<ref name="romandobri">{{Cita news|lingua=ro|autore=|url=https://jurnalul.antena3.ro/stiri/politica/corneliu-dobritoiu-si-petre-roman-exclusi-din-pnl-770624.html|titolo=Corneliu Dobrițoiu și Petre Roman, excluși din PNL|pubblicazione=|editore=[[Jurnalul Național]]|data=29 marzo 2018|accesso=22 settembre 2018}}</ref>.
Riga 207 ⟶ 209:
==Vita privata==
Nel 1974 sposò [[Mioara Roman|Mioara]], giornalista e insegnante di lingua araba, figlia del diplomatico e alto funzionario comunista Ion Georgescu<ref name="roman94" /><ref name="eremia19">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=ro|data=18 aprile 2019|editore=Click!|autore=Alina Eremia|titolo=Mioara Roman împlinește 79 de ani: «Am sechestru pe tot! Dacă nu era Oana, eram în stradă!»|url=https://www.click.ro/vedete/romanesti/mioara-roman-implineste-79-de-ani-am-sechestru-pe-tot-daca-nu-era-oana-eram-strada}}</ref><ref name="ghica11"/>. Insieme ebbero una figlia, Oana<ref name="ghica11">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=ro|data=6 agosto 2011|editore=Adevărul|autore=Sorin Ghica|titolo=Familia Roman: lux comunist, lux capitalist|url=https://adevarul.ro/news/societate/familia-roman-lux-comunist-lux-capitalist-1_50ad50fb7c42d5a66392db88/index.html}}</ref>. Roman fu anche patrigno di Catinca Zilahy, nata da una precedente relazione di Mioara<ref name="ghica11"/>. I due divorziarono nel 2008<ref name="ghica11"/>.
Nel 2009 Roman si unì in matrimonio secondo il rito ortodosso alla cantante Silvia Chifiriuc, dalla quale ebbe un figlio, Petrus, nato nello stesso anno. Il ricevimento di nozze fu ospitato in una delle proprietà del magnate [[Dinu Patriciu]], che fu anche testimone della coppia<ref name="moglie2">{{cita web|accesso=19 ottobre 2019|lingua=ro|data=6 giugno 2009|editore=Mediafax|titolo=Petre Roman s-a cununat religios cu Silvia Chifiriuc|url=https://www.mediafax.ro/life-inedit/petre-roman-s-a-cununat-religios-cu-silvia-chifiriuc-4495709}}</ref><ref name="ghica11"/>.
Riga 249 ⟶ 251:
== Riconoscimenti ==
Diploma per l'ambiente attribuito dall'[[
== Note ==
Riga 267 ⟶ 269:
* [[Elezioni presidenziali in Romania del 1996]]
* [[Governo Isărescu]]
* [[Governo Roman I]], [[Governo Roman II|II]]
* [[
* [[Ion Iliescu]]
* [[Mineriada]]
* [[Partito Comunista Rumeno]]
* [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]]
* [[Partito Democratico Liberale (Romania)]]
* [[Presidenti del Senato (Romania)]]
* [[Primi ministri della Romania]]
* [[Rivoluzione rumena del 1989]]
|