Neuroscienze contemplative: differenze tra le versioni

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Le [[neuroscienze]] contemplative studiano i meccanismi neurali alla base della meditazione con un approccio multidisciplinare. L'oggetto di studio sono le manifestazioni neurologiche, psicologiche, epigenetiche, comportamentali, sociali e cognitive di uno stato mentale meditativo e calmo, compassionevole e disinteressato e allo stesso tempo all'erta (con piena consapevolezza del corpo). I ricercatori aspirano a comprendere tutti i tratti significativi dell'attenta consapevolezza di origine buddista (sati, [[Vipassanā|Vipassana]], [[mindfulness]]), prendendo le distanze dalle varie interpretazioni moderne di questo termine.
 
== Storia ==
'''Anni 1960''': appaiono i primi studi sull'attività cerebrale di esperti meditanti<ref>Kasamatsu A, Hirai T (1966) An electroencephalographic study on the zen meditation (Zazen). Fol Psychiatr Neuronal Jpn 20:315-336</ref><ref>Anand BK, Chhina GS, Singh B (1961) Some aspects of electroencephalographic studies in yogis. Electroencephalogr Clin Neurophysiol 13:452</ref><ref>Wenger MA, Bagchi BK (1961) Studies of autonomic functions in practitioners of Yoga in India. Behav Sci 6:312:323</ref> che rilevano un aumento della potenza e dell'estensione spaziale delle [[onde alfa]].
 
'''Anni 1970-1980''': negliil esperimentiprimo sullaa meditazionecercare di riprodurre lo stato meditativo in laboratorio è Arthur Deikman,: i soggettipartecipanti osservavanodevono osservare un vaso blu, cercando di non pensare o sentire il proprio corpo. InTra quelgli altri pionieri ricordiamo: periodo[[Bruce ancheAlan AllanWallace|Alan WallanceWallace]], Richard Davidson e [[Daniel Goleman]] che iniziarono a sperimentarecondurre inesperimenti quelper campostudiare gli effetti della meditazione descritta dal [[Buddhismo|Buddismo]] e dallo [[Buddhismo Zen|Zen]]; Deane Shapiro interessato a tutti gli aspetti dell'autocontrollo. In assenza delle moderne tecniche di neuroimaging, i ricercatori cercavano di indagare gli stati contemplativi e meditativi della mente descritti dal buddismo e dallo zen, osservando e misurando parametri fisiologici come il consumo di ossigeno, la resistenza della pelle, lo spettro dell'elettroencefalogramma (EEG)<ref>Kugler JE(1982) Meditation and the electroencephalogram. Electroencephalogr Clin Neurophysiol Suppl. 35:391-398.</ref> e valutando le emozioni sulla base di questionari standard. Iniziarono così a discriminare tra stati alterati della mente e cambiamenti a lungo termine nellenei caratteristiche del caratterepartecipanti. Le discipline che siconvergono sonosullo incontratestudio studiando ldell'argomento sono soprattutto la psicologia e la [[neurologia]] (e la medicina in generale). In particolare [[Jon Kabat-Zinn]] ha studiato gli effetti della mindfulness sullo stress e sulla riduzione del dolore cronico.
'''2000''': nasce una nuova era, grazie ai nuovi strumenti di indagine come la Risonanza Magnetica Nucleare Funzionale (fMRI) e i nuovi metodi di neurostimolazione.
 
'''Anni 2000''': nasce una nuova era. Grazie ai nuovi strumenti di indagine, come la [[risonanza magnetica funzionale]] (fMRI), la magnetoencefalografia (MEG) e i nuovi metodi di neurostimolazione, si moltiplicano gli studi. Nei meditatori esperti, oltre alle onde alfa già descritte, si rilevano anche onde theta<ref>Takahashi T, Murata T, Hamada T, Omori M, Kosaka H, Kikuchi M, Yoshida H, Wada Y. (2005) Changes in EEG and autonomic nervous activity during meditation and their association with personality traits. Int J Psychophysiol 55(2):199-207.</ref> di grande ampiezza in un'ampia area dello scalpo e onde gamma<ref>Lutz A, Greischar LL, Rawlings NB, Ricard M, Davidson RJ (2004) Long-term meditators self-induce high-amplitude gamma synchrony during mental practice. Proc Natl Acad Sci U S A 101(46):16369-73.</ref>
== Sfide ==
 
Uno dei centri che ha contribuito maggiormente allo sviluppo della ricerca rigorosa nel campo delle neuroscienze contemplative è stato il Mind and Life Institute, fondato nel 1987 dal 14º Dalai Lama, Adam Engle (un imprenditore americano) e il defunto neuroscienziato cileno, [[Francisco Varela]]. Il primo dialogo pubblico del Mind and Life Institute, dal titolo "Investigare la Mente", si tenne al MIT nel 2003. Questa conferenza, a cui parteciparono 1.200 scienziati e contemplativi, segnò la nascita pubblica delle neuroscienze contemplative negli [[Stati Uniti d'America]]. Da allora sono stati sviluppati diversi programmi accademici per studenti, dottorandi e ricercatori interessati ad approfondire i molteplici studi in corso, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e in Asia.
 
== Sfide ==
Nonostante alcune scoperte interessanti dovute all'utilizzo diffuso della fMRI, le neuroscienze contemplative stanno solo muovendo i primi passi. Alcuni problemi, ma anche potenziali indirizzi d'indagine sono: studiare i legami con l'etica; studiare l'espressione genica indotta; studiare l'alternativa al doppio-cieco, impossibile in questo tipo di indagini; studiare metodi che possano misurare la calma, la gentilezza, la consapevolezza attenta e la compassione.
 
== Vedere ancheNote ==
<references/>
[[Compassione_(filosofia)]]
 
[[Mindfulness]]
== Collegamenti esterni ==
{{En}}[http://ccare.stanford.edu/research/current-research/ Center for Compassion and Altruism Research and Education - Stanford School of Medicine]
 
{{En}}[http://marc.ucla.edu/ UCLA Mindful Awareness Research Center]
 
{{En}}[Https://www.centerhealthyminds.org/ Center for Healthy Minds]
 
{{En}}[https://www.mindandlife.org/mind-and-life-dialogues/ Mind & Life Institute]
 
[[Categoria:Meditazione]]
[[Categoria:Neuroscienze]]