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'''ECHO 1''' fu il primo [[satellite artificiale]] per [[telecomunicazioni]] mai costruito.
[[ImageFile:Echo-1.jpg|thumb|Echo 1 completamente gonfiato in un hangar della marina in Weeksville, North Carolina]]
 
== Caratteristiche ==
Lanciato dalla [[NASA]] il 12 agosto [[1960]] con un [[razzo]] [[Thor-Delta]], questo satellite passivo consisteva in una sfera gonfiabile dal diametro di 30,5 [[Metro|m]] composto da una pellicola spessa 0,127 [[Millimetro|mm]] di [[Mylar]] metallizzato in grado di riflettere le [[onde radio]].
Lo scopo del satellite consisteva nel verificare la possibilità di comunicare tra aree distanti della terra utilizzando, come [[ponte radio]], un oggetto in orbita.
La sfera infatti, una volta fuori dall'[[atmosfera]], era in grado di riflettere, passivamente, le onde radio inviate da una stazione a terra, il tutto quindi senza l'ausilio di apparati elettronici per la captazione e ritrasmissione del segnale a bordo dedel satellite.
La missione fu un successo e permise, durante il passaggio del satellite tra gli [[Stati Uniti d'America]], la [[Prima Comunicazione|prima comunicazione]] "diretta" tra due stazioni radio della NASA situate una in [[California]] e l'altra in [[Florida]].
Venne successivamente utilizzato per riflettere segnali radio, telefonici e televisivi anche tra continenti diversi.
Grazie al suo notevole volume furono possibili anche misurazioni precise della densità atmosferica nell'orbita bassa e della pressione solare.
 
== Scopi militari ==
Nel pieno periodo della [[guerra fredda]] non potevano mancare degli obiettivi militari.
Questi satelliti perfettamente visibili ad [[occhio nudo]] potevano essere usati come punti di riferimento per determinare accuratamente la posizione geografica della città di [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Questo permise un miglioramento della capacità di intercettare possibili [[Missile balistico intercontinentale|missili balistici intercontinentali]] da parte dell'esercito statunitense<ref>Gray, M. (1992) ''Angle of Attack: Harrison Storms and the Race to the Moon''. pp 5-6, Pub: W. W. Norton & Co Inc. ISBN 0-393-01892-X.</ref>.
 
== Curiosità ==
* Vista la quasi totale assenza di un'atmosfera nell'orbita bassa, è bastata una piccola quantità di [[gas]] per gonfiare completamente la sfera.
* Le fasi di dispiegamento della sfera sono state viste ad occhio nudo dalla terra.
* La sfera è andata completamente distrutta incenerendosi durante il rientro in atmosfera
* Grazie alla sua orbita bassa ([[Low earth orbit|LEO]]), al suo volume di circa 14137 [[Metro cubo|m³]] ed al suo colore traslucido L'ECHO 1 risulta essere probabilmente l'oggetto più visibile, ad occhio nudo, mai messo in orbita dall'uomo.
* Il satellite Echo 2 lanciato nel [[1964]] aveva un diametro di 41,1 m ed era composto da una pellicola di [[polietilene tereftalato|PET]] metallizzato.
 
== Note ==
<references/>
==Voci correlate==
[[Lista di satelliti passivi]]
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
*{{en}} [http://www.nasa.gov/missions/science/f-satellites.html ECHO 1 sul sito della NASA]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=https://www.nasa.gov/missions/science/f-satellites.html|2=ECHO 1 sul sito della NASA|lingua=en|accesso=1 maggio 2019|dataarchivio=27 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200827183355/https://www.nasa.gov/missions/science/f-satellites.html|urlmorto=sì}}
 
{{Portale|astronautica}}
 
[[Categoria:Satelliti artificiali]]
[[Categoria:Satelliti artificiali NASA]]
 
[[en:Echo satellite]]
[[ar:إيكو 1]]
[[de:Echo 1]]
[[el:Δορυφόροι Έκο]]
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