Boote: differenze tra le versioni
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== Caratteristiche ==
[[File:Bootes - Prodromus astronomiae 1690 (5590255).jpg|thumb|left|Le costellazioni del Boote e della Corona Boreale (invertite) illustrate da [[Johann Hevelius]]]]
Il Boote è una grande costellazione dell'emisfero boreale, estesa particolarmente in [[declinazione (astronomia)|declinazione]]; individuarla in cielo è estremamente facile, grazie alle tre stelle della coda del [[Grande Carro]]: proseguendo infatti la curvatura suggerita dal timone verso sud, si arriva a individuare una stella di colore marcatamente arancione, una fra le più brillanti del cielo. Questa stella è [[Arturo (astronomia)|Arturo]], la {{ST|Alfa|Boo}}; Arturo funge da base di un grande [[asterismo]] a forma di "Y", dove tutte le sue stelle con l'eccezione di quella del vertice nordorientale fanno parte della costellazione del Boote. Un altro nome identificativo per la costellazione è "l'aquilone".
La figura del Boote è dominante e caratteristica dei cieli primaverili ed estivi, in cui si presenta alta sull'orizzonte e quasi allo [[zenit]] dalle regioni temperate inferiori dell'emisfero boreale; dall'emisfero australe la sua visibilità risulta penalizzata, ma Arturo, trovandosi a una declinazione di +19°, è ben osservabile senza difficoltà da tutte le aree popolate della [[Terra]].<ref>Come verificato tramite il software [[Stellarium]].</ref>
Lo [[sciame meteorico]] delle [[Quadrantidi]], che ha origine da questa costellazione, è così chiamato in onore della costellazione defunta ''[[Quadrans Muralis]]'' (che è adesso una parte del Boote); si tratta dello sciame più ricco dell'anno, che ha il suo culmine nelle ore prima dell'alba del 2 e 3 gennaio.
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* {{STL|Epsilon|Boo}} (Izar) è una stella arancione di magnitudine 2,7; possiede una compagna di quinta magnitudine a soli 2,8".
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| 108,9
| b + g
|}
=== Stelle variabili ===
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La {{STL|44|Boo|B}} è una delle [[variabile a eclisse|variabili a eclisse]] più semplici della costellazione: le sue variazioni, che avvengono in poche ore, sono dell'ordine di 0,8 magnitudini e possono essere apprezzate in una notte buia anche a occhio nudo; quando è al massimo appare come una stellina al limite della visibilità, mentre in fase di minimo sparisce dalla vista. Un'altra variabile a eclisse facile è la {{STL|ZZ|Boo}}: le sue escursioni avvengono in quasi 5 giorni e sono ben apprezzabili con un binocolo.
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| 0,2678
| Eclisse ([[Variabile W Ursae Majoris|W UMa]])
|}
== Oggetti del profondo cielo ==
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La costellazione contiene anche alcune galassie, specie verso il confine con i Cani da Caccia, ma si tratta di oggetti piuttosto deboli e al di fuori della portata di piccoli strumenti.
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|}
== Sistemi planetari ==
Il [[sistema planetario]] di {{STL|Tau|Boo}} è uno dei primi a essere stati scoperti; attorno a questa stella orbita un [[gigante gassoso]] con una massa pari a oltre sei volte quella del pianeta [[Giove (astronomia)|Giove]] su un'orbita molto vicina alla propria stella madre. [[HD 128311]] è una nana arancione attorno alla quale sono noti due pianeti, con masse due e tre volte superiori a quella di Giove e su orbite di poco superiori a 1 [[Unità astronomica|UA]].
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|-
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| 9,74
| Nana gialla
| 1 ([[WASP-
|- style="background:#D0FFB0"
| [[HD 128311]]
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| 1 ([[HAT-P-4b]])
|}
== Mitologia ==
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Il cane di Icario, [[Mera (cane)|Mera]], corse a casa ululando e guidò sua figlia [[Erigone (figlia d'Icario)|Erigone]] nel luogo ove il suo corpo giaceva sotto un albero. Per la disperazione, Erigone s'impiccò all'albero; anche il cane morì, di dolore o per annegamento. Zeus sistemò Icario in cielo come Boote, sua figlia Erigone divenne la [[Vergine (costellazione)|costellazione della Vergine]] e il cane divenne il [[Cane Maggiore]] o [[Cane Minore|Minore]] (a seconda delle interpretazioni).
Boote contiene la quarta stella dell'intero cielo in quanto a grandezza, [[Arturo (astronomia)|Arturo]], citata da [[Omero]], [[Esiodo]] e [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]. Il nome significa «guardiano dell'orsa» in greco. [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Germanico Cesare]] disse che Arturo «si trova là dove la tunica è allacciata con un nodo», ma Tolomeo la dislocò tra le cosce di Boote, che è dove l'hanno segnata i cartografi. Gli astronomi hanno scoperto che Arturo è una stella rossa gigante di raggio circa ventiquattro volte più grande del [[Sole]], distante da noi trentasei anni luce.
== Note ==
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