Michael Field: differenze tra le versioni
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[[File:Edith_Cooper.jpg|miniatura|Edith Cooper]]
'''Michael Field''' è lo [[pseudonimo]] usato dalle autrici britanniche '''Katharine Harris Bradley''' (27 ottobre 1846 - 26 settembre 1914) ed '''Edith Emma Cooper''' (12 gennaio 1862 - 13 dicembre 1913), sua nipote e compagna.
Sotto questo nome le due scrittrici, attive nel periodo [[Letteratura vittoriana|tardo vittoriano]], firmarono circa 30 [[Tragedia|tragedie]] in versi,<ref>Destinate alla lettura, solo una di queste, ''A Question of Memory'', fu messa in scena nel 1893 all'Opera Comique Theatre. Cfr.: {{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 16}}.</ref> 11 volumi di poesie<ref name="cita-Sturgeon-p29">{{Cita|Sturgeon|p. 29}}.</ref> e un lungo diario (28 volumi) intitolato ''Works and Days''. La loro identità, che intendevano mantenere segreta, fu svelata al pubblico dal loro amico [[Robert Browning]], con il quale si erano confidate.<ref name="ReferenceA">{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|p. 6}}.</ref>
In seguito a questa rivelazione, anche l'orientamento della critica, che fino a prima aveva favorevolmente accolto le loro opere, mutò.<ref name="cita-Sturgeon-p29"/> Non avendo bisogno di contare sui proventi derivanti dalla vendita delle loro pubblicazioni, in quanto entrambe dotate di autonomia finanziaria, Bradley e Cooper continuarono per circa trent'anni a produrre insieme drammi e libri di poesie, apprezzati dalla loro cerchia di amici e dai loro contatti letterari, che comprendevano [[Robert Browning]], [[John Ruskin]], [[George Meredith]], [[Oscar Wilde]] e [[George Moore (scrittore)|George Moore]].<ref>{{Cita|Donoghue|p. i}}.</ref>
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Nonostante la notorietà, le importanti frequentazioni e l'imponente produzione, ad eccezione di una biografia pubblicata nel 1921,<ref name=":11"/> e di alcuni rari studi e accenni ad alcune opere, le due autrici vennero dimenticate dalla critica e dalle antologie, per riemergere dall'oblio negli anni settanta del Novecento nell'ambito degli studi [[Femminismo|femministi]].<ref>{{Cita|Donoghue|pp. i-ii}}.</ref><ref name=":6">{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 44}}.</ref>
==
Katharine (nel certificato di nascita Catherine) Bradley nacque il 27 ottobre 1846 a [[Birmingham]], [[Inghilterra|in Inghilterra]], figlia di Charles Bradley, un produttore di tabacco, e di Emma Harris.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Virginia H. Blain|titolo=Bradley, Katharine Harris [pseud. Michael Field]
(1846–1914)|data=8 aprile 2021|lingua=en|opera=Oxford Dictionary of National Biography|doi=10.1093/ref:odnb/38348}}</ref> Il nonno Charles Bradley (1785–1845), era un importante seguace e sostenitore finanziario della profetessa [[Joanna Southcott]] e, dopo la sua morte, del suo sedicente successore John "Zion" Ward.<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|nome=Jackie E. M.|cognome=Latham|data=2003|titolo=The Bradleys of Birmingham: The Unorthodox Family of 'Michael Field'|rivista=History Workshop Journal|numero=55|pp=
Il padre di Katharine, morto di cancro nel 1848, quando lei aveva solo due anni, nei primi anni trenta dell'Ottocento fu in corrispondenza con [[Richard Carlile]], un giovane radicale attivista per il [[suffragio universale]], la libertà di pensiero e di stampa nel Regno Unito, condannato ad alcuni anni di carcere per le sue opinioni politiche e sociali.<ref name=":1" />[[File:Portrait of John Ruskin, by Herbert Rose Barraud, 1885.jpg|sinistra|miniatura|[[John Ruskin]], 1885]]Dopo la morte di Charles Bradley, la sua vedova Emma, madre di Katharine, si unì alla congregazione cristiana guidata dal predicatore [[George Dawson]], sostenitore di una radicale riforma politica e sociale, una filosofia che divenne nota come Vangelo civico, che accompagnò la formazione delle giovani Bradley.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alex Murray|anno=2022|titolo=‘Blundering Brutuses’: Michael Field, Nonconformism, and The Politics of Social Purity|rivista=Literature and Theology|volume=36|numero=3|lingua=en|doi=10.1093/litthe/frac010}}</ref>
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Nel 1879 l'intera famiglia andò a vivere a Stoke Bishop, vicino a [[Bristol]], dove Katharine e la nipote Edith frequentarono insieme i corsi all'University College; entrambe erano già delle discrete [[Filologia classica|latiniste]], godevano di una considerevole conoscenza del tedesco e del francese, una meno approfondita dell'italiano, ed erano appassionate Katharine del greco ed Edith di filosofia.<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 18}}.</ref> Insieme sostennero anche il movimento per il [[suffragio femminile]] e promossero attivamente la causa della lega [[Vivisezione|antivivisezione]].<ref>{{Cita|Leighton|p. 208}}.</ref> Svilupparono l'interesse per religione pagana, rifuggendo le convenzioni del cristianesimo a favore della libertà e il culto della natura, che celebravano con riti pagani e l'allestimento di altari [[Dioniso|bacchici]], successivamente descritti nei loro diari.<ref name="ReferenceA"/>
È durante questo periodo che le due donne avviarono una collaborazione letteraria e una relazione sentimentale che sarebbe durata per tutta la loro vita, rendendole, come dichiararono in un loro scritto, "poeti e amanti per sempre".<ref>{{Cita libro|titolo=Works and Days|lingua=en|p=xix}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Chris White|curatore=Joseph Bristow|titolo="Poets and lovers evermore": the poetry and journals of Michael Field|anno=2013|editore=Routledge|città=London|lingua=en|
Ben inserite nei circuiti letterari del tempo, nel 1881 pubblicarono insieme un libro, firmandolo con lo pseudonimo di Arran e Isla Leigh, una coppia di nomi che poteva far pensare a due fratelli, a un padre e una figlia, a una coppia sposata.<ref>{{Cita libro|autore=Yopie Prins|curatore=Richard Dellamora|titolo=Greek Maenads, Victorian Spinsters|anno=1999|editore=Chicago University Press|città=Chicago|lingua=en|p=55|opera=Victorian Sexual Dissidence}}</ref> ''Bellerophô,'' una tragedia in cinque atti, con allegata una sezione di poesie, entrambe ispirate all'[[ellenismo]] vittoriano ed estetico, rappresenta una sorta di ibrido dei due generi - teatro e poesia lirica - che, separati, avrebbero caratterizzato la successiva produzione di Michael Field.<ref>{{Cita|Mitton|pp. 329-330}}.</ref>
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Lo pseudonimo Michael Field, in cui il femminile diventa maschile, il plurale singolare, rappresentò per le due autrici non solo un rifugio, ma un modo per affermare la loro inseparabile unità e coautorialità.<ref name="cita-Laird-p197">{{Cita|Laird|p. 197}}.</ref>
Il nome "Michael Field" venne creato utilizzando i nomignoli con cui usavano chiamarsi: Katharine chiamava Edith "Field"<ref>{{Cita|Donoghue|p. 37}}.</ref> o "Henry,<ref>Tale nome risalirebbe ad un viaggio compiuto dalla coppia a Dresda intorno al 1890, quando Cooper si ammalò di scarlattina e dovette essere ricoverata in ospedale. Un'infermiera l'avrebbe scherzosamente chiamata "Henry", dopo che il taglio di capelli l'avrebbe resa simile ad un maschio. Da questo momento in poi Bradley l'avrebbe chiamata con questo nome. Cfr.: {{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 29}}.</ref> che a sua volta la chiamava "Michael";<ref name="cita-Laird-p197"/> "Field" era un vecchio soprannome di Edith, che rinviava all'associazione di spazi aperti, così come "Michael" potrebbe essere riferito all'[[arcangelo]] che, grazie alla sua bellezza di viso e forma, è anche conosciuto come l'Apollo cattolico, o essere legato alla loro ammirazione per l'opera di [[William Michael Rossetti]].<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 27}}.</ref><ref>{{Cita|Donoghue|p. 36}}.</ref>
Secondo la studiosa Yopie Prins, l'uso dello pseudonimo maschile da parte delle due scrittrici rappresentava una forma di evasione da una qualsiasi semplice identità sessuale, letteraria e di genere, rendendole libere di servirsi di un' "interazione tra identità, un 'io' che può passare a "noi" e "tu" e "lui" e "lei" e "loro".<ref name=":9">{{Cita pubblicazione|autore=Yopie Prins|anno=1995|titolo=Sappho Doubled: Michael Field|rivista=Yale Journal of Criticism|numero=8|p=173|lingua=en}}</ref>
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Dopo la pubblicazione del dramma poetico ''The Tragic Mary'' (1890), una rivisitazione, in chiave femminista, della vita di [[Maria Stuarda|Maria, regina di Scozia]], nel giugno 1890 Bradley e Cooper intrapresero un viaggio in Europa, visitarono numerosi musei d'arte, come parte della loro ricerca per un volume di poesie su soggetti tratti da immagini.<ref>{{Cita|Leighton|p. 212}}.</ref>
Le accompagnò in questo viaggio [[Bernard Berenson]], un critico d'arte statunitense, esperto di [[Rinascimento italiano]], con il quale Cooper intrecciò una relazione sentimentale tempestosa, costantemente seguita da Bradley attraverso il diario condiviso.<ref>{{Cita|Vicinus|326-354}}.</ref> Un'altra amicizia nata in questo periodo fu quella con [[John Miller Gray]], critico d'arte e primo curatore della [[Scottish National Portrait Gallery]], sostenitore delle loro opere e loro consigliere in campo artistico.<ref name=":4" />
==== ''Sight and Sons (1892)'' ====
Due anni dopo il tour in Europa uscì la seconda raccolta di poesie di Michael Field, ''Sight and Song'' (1892), frutto di un percorso di studi dedicato alla [[storia dell'arte]], durante il quale le due scrittrici si erano interrogate sul rapporto tra poesia e arti figurative, giungendo a formulare una propria teoria estetica.<ref>{{Cita|Parejo Vadillo|pp. 16-17}}.</ref>[[File:Jean-Antoine Watteau - L'indifférent.jpg|sinistra|miniatura|''[[L'indifferente]]'' di [[Jean-Antoine Watteau]] è il primo dipinto "tradotto" in poesia in ''Sight and Song'']]Le 31 poesie che compongono il libro, corrispondenti a 31 dipinti osservati nei musei di [[Parigi]], [[Dresda]], Londra, sono un tributo alle teorie estetiche di Pater, ma nello stesso tempo ne rappresentano un distacco, nella modalità proposta di sperimentazione dell'arte da parte dello spettatore.<ref name=":13">{{Cita|Parejo Vadillo|p. 17}}.</ref> Se Pater poneva come base per la conoscenza di un oggetto d'arte le impressioni prodotte da questo sullo spettatore, in ''Sight and Song'' l'eliminazione della soggettività nella visione artistica è posta come premessa dell'esperienza estetica.<ref>{{Cita|Parejo Vadillo|pp. 21-23}}.</ref> L'intento dichiarato del libro è infatti quello di "tradurre in versi ciò che cantano in se stessi le linee e i colori di certe immagini scelte; per esprimere non tanto ciò che queste immagini sono per il poeta, ma piuttosto quale poesia esse incarnano oggettivamente".<ref>{{Cita libro|autore=Michael Field|titolo=Sight and Song|url=https://archive.org/details/sightandsong00fielgoog/page/n10/mode/2up|anno=1892|editore=E. Mathews e J. Lane|città=London|lingua=en|p=v|urlcapitolo=}}</ref>
Sebbene le due autrici non escludano del tutto l'interferenza soggettiva da parte del poeta/critico, sottolineano l'importanza di avvicinarsi all'opera d'arte con "un'impressione purificata"; ad una prima fase di godimento oggettivo, seguirebbe quella di godimento soggettivo, l'oggetto d'arte e il soggetto che lo guarda restano tuttavia due entità autonome, diversamente dalle teorie estetiche di Pater, definite un "memoriale delle impressioni".<ref>{{Cita|Parejo Vadillo|p. 24}}.</ref>
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Ekphrastic Poetry|anno=2019|editore=Johns Hopkins University Press|lingua=en|pp=147-185|opera=Before Queer Theory: Victorian Aestheticism and the Self}}</ref>
[[William Butler Yeats]], ad esempio, nella sua recensione di ''Sight and Song'' pubblicata nel luglio 1892 nella rivista ''Bookman'', così avrebbe commentato: «Le due signore che si nascondono dietro lo pseudonimo di Michael Field si sono messe al lavoro per osservare e interpretare una serie di immagini, invece di cantare a squarciagola e mettere in musica la propria anima. Hanno sentimento poetico e immaginazione in abbondanza, eppure hanno preferito lavorare con il lato studioso e interpretativo della mente e scrivere una guida alle pinacoteche d'Europa, invece di darci un libro pieno di emozioni e fantasie che deve affollarsi perennemente nelle loro menti».<ref name=":13" /><ref>WB Yeats, ''[https://archive.org/details/uncollectedprose01yeat/page/224/mode/2up?q=michael Sight and Song]'', in ''Uncollected Prose'', vol. 1, ed. John P. Frayne, Londra, Macmillan, 1970, pp. 225-226, cit. in {{Cita|Parejo Vadillo|p. 17}}.</ref>
[[File:Giorgione - Sleeping Venus - Google Art Project 2.jpg|miniatura|Giorgione, ''[[Venere dormiente]]'']]
Un altro elemento di novità rilevato dagli [[Studi queer|studi ''queer'']] consisterebbe nella critica alle rappresentazioni maschili di donne angelicate, passive o pudiche contenuta in alcune poesie di Michael Field che "traducono" famosi dipinti, come la ''[[Venere dormiente]]'' di [[Giorgione]], ammirata al museo di Dresda, nelle quali le autrici cantano in versi sensuali il desiderio che accompagna l'atto di autoerotismo della dea, "l’unica testimonianza scritta ottocentesca di un atto di masturbazione femminile".<ref>{{Cita|Tempestoso|pp. 87-88}}.</ref> La figura del "giovinetto/adolescente" nelle poesie riferite a quadri come ''[[L'indifferente (Watteau)|L'indifferente]]'' di [[Jean-Antoine Watteau]], descritta con tratti femminili/bisessuali, è stata interpretata come un'ulteriore critica alle gerarchie di genere imperanti nell'età vittoriana, e un esempio della [[fluidità di genere]] assunta nella vita e nell'arte da Michael Field.<ref>{{Cita|Tempestoso|p. 89}}.</ref><ref>{{Cita libro|autore=Krista Lysack|titolo=To Those Who Love Them Best. The Erotics of Connoisseurship in Michael Field’s Sight and Song|editore=Ohio University Press|città=Athens|lingua=en|pp=109-135|opera=Come Buy, Come Buy. Shopping and the culture of consumption in Victorian Women's writing}}</ref>
==== L'amicizia con Berenson ====
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Secondo Vicinus, tuttavia, la rottura con Berenson nel 1895 avrebbe avuto un impatto devastante sull'energia lirica di Cooper, che dal 1896 al 1899 scrisse solo sedici poesie, contro le centotrenta di Bradley; Cooper preferì concentrarsi sui temi classici e i drammi, su figure storiche lontane o su divinità, piuttosto che sull'espressione dei propri sentimenti e della propria interiorità.<ref>{{Cita|Vicinus|p. 349}}.</ref>
Nel 1897 il padre di Edith, in vacanza nelle Alpi con la figlia minore Amy, durante una scalata perse la vita e il suo corpo venne recuperato solo dopo diversi mesi.<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 25}}.</ref> Nello stesso anno Cooper e Bradley si scambiarono voti e anelli nuziali e acquisirono un cane di compagnia, Whym Chow (in onore dell'esploratore [[Edward Whymper]], che aveva guidato la ricerca del padre di Cooper), a cui si affezionarono profondamente e che divenne una figura imprescindibile nella loro vita successiva.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 10}}.</ref><ref name="cita-Richardson-p578">{{Cita|Richardson|p. 578}}.</ref>
Quando due anni dopo Amy si sposò, Bradley e Cooper decisero di lasciare la casa con cui convivevano con la famiglia e di trasferirsi da Reigate a una piccola casa georgiana a Richmond, uno dei sobborghi più ricchi di Londra, suggellando con questa nuova abitazione, chiamata The Paragon, la loro unione sentimentale e artistica.<ref name="cita-Richardson-p578"/>
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=== 1907-1914 ===
[[File:Oscar Wilde 3g07095u-adjust.jpg|miniatura|Oscar Wilde, 1882|sinistra]]
Nel 1907, mentre la salute di Cooper mostrava segni di peggioramento, le due donne si convertirono al [[cattolicesimo]], una scelta che Cooper mise principalmente in relazione alla morte per [[meningite]] del loro amato cane Whym Chow, una perdita giudicata maggiore di quella patita alla morte dei genitori.<ref name="cita-Leighton-p222">{{Cita|Leighton|p. 222}}.</ref> Testimonianza di questa esperienza vissuta in termini traumatici è il libro di poesie a lui dedicato, ''Whym Chow: Flame of Love'', pubblicato nel 1914 ma composto nel 1906, in cui la sofferenza di Whym Chow, santificata, viene messa in relazione alla [[passione di Cristo]], e il mistero della [[Trinità]] a "Michael", "Field" e Chow.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 40}}.</ref> La compresenza di temi religiosi e pagani è accompagnata da un tono dissenziente: l'autore non solo si rivolge a Dio "come a un pari", ma stabilisce anche con aria di sfida la propria interpretazione della dottrina cattolica, a dimostrazione di un inalterato
La raccolta successiva, ''Wild Honey'' (1908), comprende poesie scritte anche negli anni precedenti e di argomento vario: la morte del padre di Cooper e di Whym Chow, il desiderio erotico, la religione. Si avverte la graduale trasformazione apportata dalla conversione al "[[Modernismo teologico|cattolicesimo modernista]]", una corrente di pensiero che tentava di adattare il cattolicesimo alle dottrine moderne, e il passaggio dall'ellenico alle osservanze cristiane, con poesie che si situano sulla soglia di questa doppia ispirazione, combinando immagini di Cristo e [[Dioniso]].<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|pp. 41-42}}.</ref> Marion Thain ha sostenuto che l'immagine dell'[[ape]] sulla copertina del libro rinvierebbe all'integrazione allora in corso tra la nuova identità cattolica e le vecchie idealità pagane.<ref>{{Cita|Thain|p. 131}}.</ref>
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In ''Poems and adoration'' (1912), scritto quasi interamente da Cooper, la poesia di Michael Field si fa principalmente spirituale, poesia di preghiera; l'ispirazione "rinascimentale e pagana" della produzione precedente risulta abbandonata.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 42}}.</ref> Alcuni studi tendono a distinguere la poesia religiosa di Cooper da quella di Bradley, che avrebbe accettato di seguire l'inclinazione della compagna, ma che già nei versi ''Fellowship'' (1914), scritti dopo la sua morte, e nell'ultima raccolta di poesie, ''Dedicated'' (1914), avrebbe nuovamente ripreso accenti pagani ed esplicitamente erotici;<ref name=":7" /><ref>{{Cita|Leighton|p. 223}}.</ref> così avrebbe confermato in una sua lettera: <nowiki>''</nowiki>Ho scritto un poema o due, pagano. Ritorno al pagano, all'umanità di [[Virgilio]], agli stati d'animo che rendono la vita così umana e dolce".<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 57}}.</ref>
Gli studi hanno rilevato come nei circoli intellettuali londinesi degli ultimi anni del XIX secolo, dopo i processi subiti da [[Oscar Wilde|Wilde]], il cattolicesimo avesse guadagnato un forte seguito, specie tra gli artisti seguaci dell'estetismo e del [[decadentismo]], o tra gli scrittori omosessuali, come Wilde, [[Marc-André Raffalovich]], [[Ernest Dowson]] e John Grey.<ref>{{Cita libro|autore=Leon Chai|titolo=Aestheticism: The Religion of Art in Post-Romantic Literature|url=https://archive.org/details/aestheticismreli0000chai|anno=1990|editore=Columbia University Press|città=New York|lingua=en|p=[https://archive.org/details/aestheticismreli0000chai/page/129 129]}}</ref> La produzione devozionale, scritta dopo la conversione di Michael Field, andrebbe quindi contestualizzata con quella di altri poeti cattolici come [[Francis Thompson]], [[Alice Meynell]], o con gli stessi racconti di conversione di John Gray, Oscar Wilde e Walter Pater.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 43}}.</ref>
La conversione di Bradley e Cooper, che fu accompagnata dal loro [[voto di castità]], condusse a un cambiamento nella loro cerchia di amicizie - l'allontanamento di alcuni vecchi amici, come Ricketts e Shannon, e l'acquisizione di altri, come il consigliere spirituale John Gray, un poeta decadente diventato prete.<ref name=":5" />
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==== Morte ====
[[File:Katherine Harris Bradley & Edith Emma Cooper (2).jpg|miniatura|Katherine Bradley ed Edith Emma Cooper]]
Nel 1911 a Edith, che aveva 49 anni, venne diagnosticato un cancro al seno; nei due anni successivi si rifiutò di prendere l'oppio perché voleva scrivere fino alla fine.<ref name="cita-Leighton-p222"/> Morì il 13 dicembre 1913 nella casa di Richmond.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://go.gale.com/ps/i.do?p=TTDA&u=rtl_ttda&id=GALE|CS185271162&v=2.1&it=r&sid=bookmark-TTDA&asid=0d265c8e|titolo=Wills and Requests|pubblicazione=|accesso=19 giugno 2023|via=The Times Digital Archive}}</ref> Katherine, che aveva scoperto nel giugno del 1913 di soffrire dello stesso male, scelse di non dirlo alla compagna, e morì nove mesi dopo di lei, il 26 settembre 1914, dopo essersi trasferita in un cottage vicino a [[Rugeley]].<ref>{{Cita libro|autore=Frederick Roden|titolo=Lesbian Trinitarianism, Canine Catholicism: Michael Field|anno=2002|editore=Palgrave MacMillan|lingua=en|pp=
L'ultimo lavoro di Cooper, ''Poems of Adoration,'' quasi completamente scritto da Cooper, venne pubblicato nel 1912; le poesie religiose di Bradley, ''Mystic Trees'', l'anno seguente. Queste raccolte, entrambe firmate con lo pseudonimo comune Michael Field, erano state progettate per essere considerate un'unica opera.<ref name=":5" />
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Nel primo di questi studi, ''Surpassing the Love of Men'' di Lillian Faderman, una ricostruzione della storia delle relazioni tra donne in Occidente dal [[Rinascimento]] in poi, l'autrice ha definito le relazioni amorose tra donne prima degli anni venti del Novecento, compreso quindi il legame dei Michaels, come "amicizie romantiche".<ref>{{Cita|Faderman|pp. 208-213}}.</ref> Questa posizione, maturata all'interno del femminismo lesbico post-1970, secondo la quale il lesbismo non doveva essere inteso come categoria sessuale,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sonja Ruehl|anno=1982|titolo=[Review]: Surpassing the Love of Men: Romantic Friendship and Love between Women from the Renaissance to the Present by Lillian Faderman|rivista=History Workshop|numero=14|pp=157-160|lingua=en}}</ref> ma come legame e forma di sorellanza, di affinità emotiva e intellettuale, è stata contestata da Christine White, che sulla base di quanto in parte rinvenuto nei diari inediti, ''Works and Days,'' ha messo in discussione la natura desessualizzata della relazione dei Michaels descritta da Faderman, aprendo un dibattito sulle differenze teoriche presenti negli studi lesbici.<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Christine White|anno=1990|titolo=‘Poets and lovers evermore’: Interpreting female love in the poetry and journals of Michael Field|rivista=Textual Practice|volume=40|numero=2|pp=197-212|lingua=en|doi=10.1080/09502369008582086}}</ref>
Molti studi degli anni Novanta, nati sul filone del nuovo interesse per la poesia femminile vittoriana,<ref name=":10">{{Cita libro|curatore=Isobel Armstrong e Virginia Blain|titolo=Women's Poetry, Late Romantic to Late Victorian.Gender and Genre, 1830-1900|anno=1999|editore=Palgrave Macmillan|città=Houndmills|lingua=en|ISBN=978-1-349-27023-1}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Angela Leighton|titolo=Michael Field|anno=1992|editore=University of Virginia|città=Charlottesville|lingua=en|pp=202-242|opera=Victorian women poets|cid=Leighton}}</ref> hanno recuperato la poesia di Michael Field, in particolare le raccolte ''Long Ago''<ref>{{Cita libro|autore=Yopie Prins|titolo=Sappho Doubled: Michael Field|anno=1999|editore=Princeton University Press|città=Princeton|lingua=en|pp=74-111|opera=Victorian Sappho|ISBN=0-691-05919-5}}</ref> e ''Underneath the Bough,''<ref>{{Cita libro|autore=Robert P. Fletcher|titolo='I leave a page half-writ': Narrative Discoherence in Michael Field's Underneath the Bough|curatore=Isobel Armstrong e Virginia Blain|opera=Women's Poetry, Late Romantic to Late Victorian.Gender and Genre, 1830-1900|anno=1999||pp=164-182|editore=Palgrave Macmillan|città=Houndmills|lingua=en|ISBN=978-1-349-27023-1}}</ref> studiandone le strategie testuali lesbiche,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Virginia Blain|anno=1996|titolo=Michael Field: The Two-headed Nightingale: Lesbian Text as Palimpsest|rivista=Women’s History Review|volume=5|pp=
Holly Laird (1995),<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Holly Laird|anno=1995|titolo=Contradictory Legacies: Michael Field and Feminist Restoration|rivista=Victorian
Poetry|volume=33|numero=1|pp=
Nei primi decenni del XXI secolo altri saggi critici sulla poesia femminile, la scoperta di scritti inediti e il crescente interesse per la produzione fin-de-siècle hanno fatto emergere Michael Field come uno dei poeti più affascinanti dell'era vittoriana.<ref name="ReferenceB"/> La ricerca, sorta inizialmente per interrogare il posto occupato dalle donne nella poesia dell'Ottocento e le questioni di genere, si è progressivamente estesa ad altri temi, posta in relazione all'estetismo e alla genealogia del testo: le opere di Michael Field sono state utilizzate "per riscrivere le narrazioni di molti diversi temi all'interno della cultura fin-de-siècle: sia in relazione all'''ekphrasis'', al revival di Saffo e alla letteratura classica, che all'estetismo, alla conversione cattolica, o alla doppia autorialità".<ref name=":6" /><ref>{{Cita libro|autore=Marion Thain|titolo="Michael Field" : poetry, aestheticism and the Fin de Siècle|url=https://archive.org/details/michaelfieldpoet0000thai|anno=2007|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|lingua=en|oclc=237020567|ISBN=}}</ref>
La seconda raccolta di poesie, ''Sight and Song'' (1892), nella quale le autrici si sono impegnate a tradurre in poesie i dipinti visti durante il loro tour in Europa, è diventata uno degli oggetti d'indagine sull'''[[ekphrasis]]'', sulle teorie estetiche di Michael Field in relazione a quelle di [[Matthew Arnold|Arnold]] e Pater, sulle dinamiche di genere dello sguardo,<ref name=":14" /><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ana I. Parejo Vadillo|anno=2000|titolo=Sight and Song:
Transparent Translations and a Manifesto for the Observer|url=https://archive.org/details/sim_victorian-poetry_spring-2000_38_1/page/15|rivista=Victorian Poetry|volume=38|numero=1|pp=15-34|lingua=en|cid=Parejo Vadillo}}</ref> così come sono diventate oggetto di nuova considerazione e valutazione le poesie devozionali scritte dopo la conversione del 1907.<ref>{{Cita|Richardson|p. 584}}.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ilary Fraser|anno=2006|titolo=A Visual Field: Michael Field and the Gaze|rivista=Victorian Literature and Culture|volume=34|numero=2|pp=
Un campo di studi molteplice e diversificato, sia nei temi che nelle sue estensioni cronologiche, disciplinari, geografiche, di cui hanno dato conto gli atti della conferenza ''Michael Field and their world'', pubblicati nel 2007<ref>{{Cita libro|curatore=Margaret D. Stetz e Cheryl Ann Wilson|titolo=Michael Field and their world|anno=2007|editore=Rivendale Press|città=Buckinghamshire|lingua=en|oclc=123960970}}</ref> e la raccolta di saggi ''Michael Field: Decadent Moderns'' uscita nel 2019.<ref>{{Cita libro|curatore=Sarah Parker e Ana Parejo Vadillo|titolo=Michael Field: Decadent moderns|anno=2019|editore=Ohio University Press|città=Athens|lingua=en|cid=Parker-Parejo Vadillo|ISBN=9780821424018}}</ref> Quest'ultimo volume valorizza la natura accademica del lavoro di Michael Field, "un poeta complesso i cui scritti erano profondamente radicati in numerose discipline", collocandolo anche in relazione ad altre tradizioni letterarie europee, nel contesto della "modernità decadente" che dal XIX secolo, dall'estetismo e dalla decadenza fin-de-siècle, abbraccia il modernismo letterario del XX secolo, ricontestualizzando e riconfigurando Michael Field come uno scrittore sperimentale.<ref>{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|pp. 15-16}}.</ref>
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*{{Cita libro|autore=Katherine Harris Bradley, Edith Emma Cooper|curatore=D. C. Sturge Moore e Thomas Sturge Moore|titolo=Works and days: from the journal of Michael Field|anno=1933|editore=G. Murray|città=London|lingua=en|cid=Moore|oclc=490937761}}{{Cita testo|lingua=en|autore=Joseph Bristow|titolo=Sexual sameness : textual differences in lesbian and gay writing|editore=Routledge|città=London|data=1992|cid=Bristow|isbn=0-415-06937-8|oclc=971154406|anno=}}
*{{Cita libro|autore=Carolyn Dever|titolo=Chains of love and beauty : the diary of Michael Field|anno=2022|editore=Princeton University Press|lingua=en|cid=Dever|oclc=1269410466}}
*{{Cita libro|autore=Emma Donoghue|titolo=We Are Michael Field|url=https://archive.org/details/wearemichaelfiel0000dono|anno=1998|editore=Absolute Press|città=Bath|lingua=en|cid=Donoghue|oclc=40652307}}
*{{Cita libro|autore=Lillian Faderman|titolo=Surpassing the love of men : romantic friendship and love between women from the Renaissance to the present|anno=1977|editore=Junction Books|città=London|lingua=en|cid=Faderman|oclc=1050058737|ISBN=0862450284}}
*{{Cita libro|autore=Holly A. Laird|curatore=Robert J. Griffin|titolo=The Coauthored Pseudonym: Two Women Named Michael Field|anno=2003|editore=Palgrave Macmillan|città=New York|lingua=en|pp=193-209|opera=The Faces of Anonymity: Anonymous and Pseudonymous Publication from the Sixteenth to the Twentieth Century|cid=Laird|ISBN=978-1-349-63566-5}}
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*{{Cita libro|autore=Mary Sturgeon|titolo=Michael Field|anno=1921|editore=G.G. Harrap|città=London|lingua=en|cid=Sturgeon|oclc=473129433}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Carla Tempestoso|anno=2020|titolo=Michael Field: spazi poetici alternativi attraverso ispirazioni ecfrastiche|rivista=Le Simplegadi|volume=18|numero=20|accesso=20 giugno 2023|doi=10.17456/SIMPLE-158|cid=Tempestoso}}
*{{Cita libro|autore=Marion Thain|titolo="Michael Field". Poetry, Aestheticism and the Fin de Siècle|url=https://archive.org/details/michaelfieldpoet0000thai|anno=2007|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|lingua=en|cid=Thain|ISBN=978-0-521-87418-2}}
*{{Cita libro|curatore=Marion Thain, Ana Parejo Vadillo|titolo=Michael
Field, the poet: Published and manuscript materials|anno=2009|editore=Broadview Press|città=Peterborough|lingua=en|cid=Thain-Parejo Vadillo|OCLC=294885879}}
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