Giacomo Caliendo: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
| nome = Giacomo Caliendo
| immagine = Giacomo Caliendo datisenato 2018.jpg
| partito = [[Forza Italia (
| titolo di studio = Laurea in
| alma mater = [[Università
| professione = Magistrato
| carica = [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|Sottosegretario di Stato]] al [[Ministero della giustizia]]<br /><small>[[Dipartimento per gli affari di giustizia|con delega agli affari di giustizia]], [[Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi|all'organizzazione giudiziaria, al personale e ai servizi]], [[Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria|all'amministrazione penitenziaria]], [[Direzione generale dei detenuti e del trattamento|ai detenuti e al trattamento]]</small>
| mandatoinizio = 12 maggio
| mandatofine = 16 novembre
|
| predecessore = [[Luigi Scotti]]<br>[[Luigi Li Gotti]]
|carica2 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]▼
| successore = [[Salvatore Mazzamuto]]<br>[[Andrea Zoppini]]
|legislatura2 = [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]], [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]], [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII]]▼
▲| legislatura2 = [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]], [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]], [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII]]
| gruppo parlamentare2 = '''XVI:''' [[Il Popolo della Libertà]]<br/>'''XVII:''' [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]-[[Il Popolo della Libertà]]<br/>'''XVIII:''' [[Forza Italia (2013)|Forza Italia-Berlusconi Presidente]]-[[Unione di Centro (2002)|UDC]]
| coalizione2 = [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche italiane del 2008|Centro-destra 2008]] <small>(XVI)</small><br/>[[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2013|Centro-destra 2013]] <small>(XVII)</small><br/>[[Elezioni politiche in Italia del 2018#Coalizione di centro-destra|Centro-destra 2018]] <small>(XVIII)</small>
| circoscrizione2 = [[Circoscrizione Lombardia (Senato della Repubblica)|Lombardia]]▼
| incarichi2 = '''XVII legislatura:'''
▲|circoscrizione2 = [[Circoscrizione Lombardia (Senato della Repubblica)|Lombardia]]
*[[Vicepresidente]] della [[Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari]] <small>(dal 06/06/2013 al 22/03/2018)</small>
'''XVIII legislatura:'''
*[[Commissione contenziosa del Senato della Repubblica#Presidenti|Presidente della Commissione contenziosa]] <small>(dal 10/10/2018 al 12/10/2022)</small>
*Vicepresidente della [[Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo]] <small>(dal 04/04/2018 al 21/06/2018)
| sito2 = http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Attsen/00025214.htm
| mandatoinizio2 = 29 aprile
| mandatofine2 = 12 ottobre 2022
| cotitolare = [[Maria Elisabetta Alberti Casellati]]
}}
{{Bio
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|GiornoMeseNascita = 28 agosto
|AnnoNascita = 1942
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 30 marzo
|AnnoMorte = 2025
|Epoca = 1900
|Attività = politico
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|Nazionalità = italiano
}}
[[Senatore]] dal
==Biografia==
Nato a [[Saviano]] (
=== Attività in magistratura ===
Dopo un breve periodo di servizio presso l'[[INPS]] come funzionario amministrativo, nel gennaio del 1971, svolto il tirocinio da [[uditore giudiziario]] presso il Tribunale di Napoli, viene assegnato al Tribunale di Milano, con funzione di [[giudice]] presso la sezione specializzata in materia di diritto delle persone e della famiglia. Contribuisce, in tale periodo, all'elaborazione di interpretazioni giurisprudenziali della nuova [[legge sul divorzio]], che influenzeranno, a livello dottrinario e giurisprudenziale, la successiva applicazione della normativa. Svolge, negli anni successivi, anche funzioni presidenziali.
Nel 1983 è nominato Consigliere di [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] e nel 1987, con decreto del [[Ministri delle finanze della Repubblica Italiana|Ministro delle finanze]], Presidente di sezione della Commissione Tributaria di primo grado di Milano. Nel 1989 è nominato Sostituto Procuratore Generale presso la Procura Generale di Milano.
Nel febbraio 2005 gli vengono conferite le funzioni Sostituto Procuratore Generale presso la [[Procura della Repubblica#Procura Generale presso la Corte di Cassazione|Procura Generale delle Corte di Cassazione]], funzione che svolge, in particolare, presso la prima sezione civile e la sezione tributaria.<ref>
===Attività associative===
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È tra i fondatori dell'Associazione ”[[Vittorio Bachelet]]” e dell'Associazione per il giusto processo tributario; componente inoltre del Consiglio Direttivo del Centro per la Riforma del Diritto di Famiglia. È stato componente del Comitato scientifico dell'Associazione Lombarda per la lotta contro la droga (poi, Associazione Nazionale per la lotta contro la droga), nonché componente del comitato scientifico e fondatore della Comunità Valganna -T.C.I.- per il recupero dei tossicodipendenti.
Dall'aprile 2004 è tra i fondatori e presidente del Centro Studi Giuridici per l'integrazione Europea “Diritti e Libertà”. Si dimette dall'incarico nell'aprile 2008, con l'elezione al Senato.<ref>[http://governo.it/Governo/Biografie/sottosegretari/caliendo_giacomo.html : Governo Italiano
====
Nell'ottobre [[1976]] viene eletto componente del [[Consiglio Superiore della Magistratura]] e resta in carica fino al mese di luglio [[1981]], ricoprendo anche l'incarico di [[presidente]] della terza commissione dal [[1980]].<ref>Nel [[1981]] veniva citato nella relazione della Commissione Anselmi sulla [[P2]], nella parte in cui si riportava quanto riferito dall'allora Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Milano Marini: "Dopo l'avocazione del processo al suo ufficio (nel quale era implicato [[Roberto Calvi]]) ricevette una telefonata dal prof. Zilletti (vicepresidente del CSM) che lo pregò di adottare la massima cautela nel trattare i procedimenti, e che lo stesso Zilletti gli mandò, sempre per lo stesso motivo, come suo messaggero, il Dottor Giacomo Caliendo, componente del Consiglio".</ref>
Nel [[1978]] è chiamato a far parte della Commissione ministeriale per la riforma del [[processo civile]], presieduta dal Prof. Liebman: lo schema elaborato verrà successivamente trasfuso nel disegno di legge delega approvato dal [[Consiglio dei Ministri]] l'8 maggio [[1981]].
Nel [[1982]]
Nell'ottobre del [[1996]] è eletto componente effettivo del primo Consiglio di Presidenza della [[Giustizia tributaria]] e, nel marzo [[1999]], Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, restando in carica sino al mese di marzo [[2003]].
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Nel febbraio [[2013]] è rieletto al Senato nel PdL, e diviene vicepresidente della giunta per le elezioni. Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del [[Popolo della Libertà]], aderisce a [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/13_novembre_16/addio-pdl-in-frantumi-rinasce-forza-italia-0d58c8fc-4e97-11e3-80a5-bffb044a7c4e.shtml L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia]</ref>, della quale viene nominato probiviro.
Alle [[Elezioni politiche
Non è ricandidato alle [[Elezioni politiche in Italia del 2022|elezioni politiche del 2022]].
== Procedimenti giudiziari ==
Il 27 luglio [[2010]] la [[Procura della Repubblica|procura]] di [[Roma]] iscrive
Il
Una volta espletate le indagini, la Procura chiede l'archiviazione della posizione di Caliendo. Il 14 marzo 2012 il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma archivia il caso e proscioglie Caliendo dalle accuse a lui rivolte.
== Accuse di omofobia ==
Il 15 luglio [[2021]], Il senatore Giacomo Caliendo durante le discussioni in senato sul [[Ddl Zan|''DDL Zan'']], dichiara che "''Questa legge è più grave del codice Rocco, il codice del [[fascismo]]''"<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/18/ddl-zan-il-videoblob-sul-peggio-del-dibattito-in-aula-da-come-fare-leggi-per-i-ciccioni-a-peggio-del-fascismo-ecco-con-chi-vuole-dialogare-renzi/6264737/|titolo=Ddl Zan, il videoblob sul peggio del dibattito in Aula: da "Come fare leggi per i ciccioni" a "peggio del fascismo". Ecco con chi vuole dialogare Renzi|sito=Il Fatto Quotidiano|data=18 luglio 2021|lingua=it|accesso=19 gennaio 2022}}</ref><ref name=":0" />. Ciò suscita l'indignazione da parte del mondo della politica e dei social, nei quali la sua dichiarazione diventa subito virale.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://espresso.repubblica.it/politica/2021/07/15/news/il_ddl_zan_e_piu_grave_del_codice_fascista_e_il_senato_diventa_la_curva_anti-gender-310452426/|titolo=«Il ddl Zan è più grave del codice fascista». E il Senato diventa la curva anti-gender|cognome=Alliva|nome=Simone}}</ref>
== Note ==
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