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A [[Londra]], Mathilde studia presso l’Istituto per ragazze di [[St John's Wood (Westminster)|St John's Wood]]. Diventa amica di [[Rosa Nouchette Carey]]<ref>Diedrick, James (2016). ''Mathilde Blind: Late-Victorian Culture and the Woman of Letters''. University of Virginia Press.</ref> e il suo interesse per la [[poesia]] e l'[[educazione]] delle donne sono fortemente influenzati dalla lettura di ''Aurora Leigh'' di [[Elizabeth Barrett Browning]].
La maggior parte delle testimonianze di quel periodo sono contenute in un dattiloscritto di 55 pagine redatto dalla stessa Mathilde. La storia racconta di Alma, ragazza precoce e ribelle, che viene espulsa da un istituto per ragazze per la sua [[libertà di pensiero]] e decide di recarsi in [[Svizzera]] per un lungo soggiorno presso i parenti materni a Zurigo; da qui decide di intraprendere un tour a piedi attraverso le [[Alpi]] senza accompagnatore.<ref>British Library, Add. MS 61930, ff. 1–55.</ref> Il racconto presenta numerose allusioni alla vita della stessa Blind; in particolar modo, i capitoli ambientati in Svizzera fanno chiari riferimenti alle persone conosciute dall’autrice durante il suo viaggio.
Nel [[1859]], infatti, Mathilde parte per la [[Svizzera]]. Durante questa permanenza, le viene negato l’accesso ai testi dell’[[Università di Zurigo]] perché donna; decide quindi di studiare privatamente [[filosofia]] e [[Lingua sanscrita|sanscrito]] da [[Kuno Fischer]], impara inoltre il [[Lingua latina|latino]]. Passa gran parte del suo tempo libero con un gruppo di rivoluzionari, amici di sua madre e del patrigno.
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==Eredità==
Mathilde Blind è stata considerata come un'autrice di una certa importanza già in vita. Gli studiosi del [[XX secolo]] hanno elogiato la sua [[biografia]] di [[George Eliot]] per l'ampiezza e l'accuratezza della sua ricerca, per
Per quanto riguarda la [[poesia]] di Blind, i suoi lettori contemporanei, così come quelli del XX secolo, hanno avuto la tendenza a preferire i suoi lavori più brevi e lirici come ''The Sower'', ''Reapers'', ''Lassitude'', ''Manchester by Night'' e ''The Dead''. La critica femminista ha richiamato l'attenzione anche sull'imponente sonetto ''Motherhood'', che descrive il dolore del travaglio e del [[parto]]. Più recentemente, in ''Victorian Poetry: Poetry, Poetics and Politics'' (1993), [[Isobel Armstrong]] ha rivalutato le opere più lunghe, in particolare ''The Heather on Fire'' e ''The Ascent of Man'', dichiarando che “Mathilde Blind ha riconfigurato un nuovo mito della creatività e del genere, dimostrando il meglio che questa tradizione può ottenere in termini di analisi sociale e politica”.<ref>Isobel Armstrong, ''Victorian Poetry: Poetry, Poetics and Politics'', pp. 374-376.</ref>
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==Bibliografia==
* {{cita libro|autore-
* {{cita libro|autore=James Diedrick|titolo=Mathilde Blind: Late-Victorian Culture and the Woman of Letters|url=https://archive.org/details/mathildeblindlat0000died|anno=2016|editore=University of Virginia Press|cid=Diedrick}}
* {{cita libro|autore-capitolo=Richard Garnett|capitolo=Memoir|curatore=Arthur Symons|titolo=The Poetical Works of Mathilde Blind|anno=1900|editore=T. Fisher Unwin|cid=Garnett}}
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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