Passeriformes: differenze tra le versioni

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|nome=Passeriformi
|stato=
|immagine=[[File:Songsters.jpg|250px]]
|didascalia=Illustrazione di varie specie di Passeriformi, dall'alto:</br /> ''[[Setophaga fusca]]'', ''[[Phoenicurus]] sp.'', ''[[Setophaga petechia]]''</br /> ''[[Setophaga discolor]]'', ''[[Cardellina canadensis]]'', ''[[Mniotilta varia]]''</br /> ''[[Seiurus aurocapilla]]'', ''[[Geothlypis]] sp.''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio= [[Eukaryota]]
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|sottoclasse=[[Neornithes]]
|superordine=[[Neognathae]]
|ordine='''Passeriformes'''<br /><span style="font-variant: small-caps">{{Maiuscoletto|[[Linneo|Linnaeus]]}}, [[1758]]</span>
|sottordine=
|famiglia=
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|suddivisione= [[Sottordine|Sottordini]]
|suddivisione_testo=
* [[Acanthisitti]]
* [[Tyranni]] o Suboscines
* [[Oscines]] o Passeri
}}
I '''passeriformi''' ('''Passeriformes''' <span style="font-variant: small-caps">{{Maiuscoletto|[[Linneo|Linnaeus]]}}, [[1758]]</span>) sono un [[ordine (tassonomia)|ordine]] di [[uccelli]], comprendente circa 5.300{{formatnum:5300}} specie (quasi il doppio rispetto a quelloquelle del più grande ordine di [[mammiferi]], i [[Rodentia]]), raccolte in circa 110 [[genereFamiglia (tassonomia)|generifamiglie]] (secondo ordine per numero di generi fra i [[Vertebrati]], dopo i [[Perciformes]]){{cnSenza fonte}}, numeri che ne fanno il più grande ordine ascritto alla [[classe (tassonomia)|classe]].
 
Il nome dell'ordine deriva dal [[lingua latina|latino]] e significa "dalla forma simile a quella di un [[passero]]", in riferimento a una delle specie più diffuse e conosciute ascritte ai Passeriformi.
 
== Descrizione ==
I Passeriformi comprendono forme perlopiù di piccole dimensioni, più di rado di medie: la specie più piccola viene considerata ''[[Myiornis ecaudatus]]'', coi suoi {{M|6,.5 |u=cm}} di lunghezza e {{M|4,.2 |u=g}} di peso, mentre le specie di maggiori dimensioni sono gli uccelli lira del genere ''[[Menura]]'' ed alcune specie di [[Paradisaeidae|uccello del paradiso]] che superano il metro di lunghezza grazie anche alle lunghe penne caudali, e quelle più pesanti sono il [[Corvus crassirostris|corvo abissino]] ed il [[Corvus corax|corvo imperiale]], che raggiungono il chilo e mezzo di peso.</br>
 
Le dimensioni delle specie nostrane di Passeriformi sono comprese fra i {{M|9,.5 |u=cm}} e {{M|5 |u=g}} del [[Regulus regulus|regolo]] e i {{M|65 |u=cm}} e {{M|1300 |u=g}} del [[corvo imperiale]].
 
Nonostante la grande varietà di forme e livree, tutti i passeriformi sono accomunati da diverse caratteristiche:
* 14 [[vertebre cervicali]] (tranne che per gli [[Eurylaimidae]]);
* [[Siringe]] in posizione tracheo-bronchiale;
* [[Palato osseo]] di tipo egitognato, ossia con i palatini a contatto tra di essi, ed il [[Vomere (anatomia)|vomere]] separato dagli [[Pterigoidea|pterigoidei]] e conformato con estremità larga e tronca;
* [[Sterno]] provvisto generalmente di due intaccature posteriori e con carena sempre ben sviluppata;
* Ali con 9 o 10 remiganti primarie ben sviluppate ed una sola serie di grandi copritrici;
* La coda presenta solitamente 12 timoniere (fanno eccezione gli [[Menura|uccelli lira]] che ne possiedono 16<ref>{{cita pubblicazione |autore= Jones, D. |anno= 2008 |titolo= Flight of fancy |rivista= Australian Geographic |numero= 89 |pagina= 18-19}}</ref>);
* La conformazione delle zampe, che presentano 4 dita, per lo più libere sino alla base, sempre inserite allo stesso livello all'estremità del segmento [[Tarso (scheletro)|tarso]]-[[metatarso]]. Le zampe dei passeriformi presentano [[anisodattilia]], ossia un solo dito (il pollice, che in genere è il più grosso) che è rivolto indietro rispetto agli altri e non può essere ruotato davanti, conformazione correlata con lo specifico adattamento alla prensione dei rami. Il pollice, inoltre, è fornito di un'unghia più lunga, rivolta all'indietro. Non esistono passeriformi con zampe palmate: anche le pochissime specie che vivono spesso in acqua o che prendono cibo nell'acqua (per esempio il [[merlo acquaiolo]]) hanno zampe normali. Tuttavia, in alcune specie di [[Cotingidae]] èsi presenteriscontra una parziale fusione del secondo e del terzo dito a livello del terzo basale. Anche la conformazione della coscia è frutto di adattamento alla prensione: è presentecomprende un [[tendine]] che percorre l'intera zampa e causa la contrazione delle dita quando la zampa si piega, ad esempio durante l'atterraggio su un ramo o l'appollaiamento, caratteristica molto utile ad esempio quando l'uccello riposa fra la vegetazione<ref>{{cita libro |autore= Brooke, M. & Birkhead, T. |anno= 1991 |titolo= The Cambridge Encyclopedia of Ornithology |url= https://archive.org/details/cambridgeencyclo0000unse_k5a6 |editore= Cambridge University Press |ISBN= 0-521-36205-9}}</ref>;
* [[Spermatozoi]] dalla conformazione particolare;
 
Il becco ha varia foggia, in relazione anche ai vari regimi alimentari ed ai particolari adattamenti evolutivi.
 
== Biologia ==
=== Alimentazione ===
[[ImmagineFile:Happy sparrow.JPG|thumb|left|Un [[Passer|passeropasser]]o si nutre di semi: la maggior parte dei passeriformi ha dieta almeno parzialmente granivora.]]
[[ImmagineFile:Female House Sparrow with insect (7728662094).jpg|thumb|Una femmina di [[Passer|passeropasser]]o con un [[insetti|insetto]] nel becco: molte specie di passeriformi sono invece prevalentemente insettivore.]]
La stragrande maggioranza di passeriformi ha dieta [[insettivoro|insettivora]] o [[granivoro|granivora]], non di rado combinate assieme con una preferenza maggiore per l'una o l'altra componente. Eccezioni a questa regola sono costituite da alcune famiglie che vivono nelle [[foresta pluviale|foreste pluviali]] ([[Paradisaeidae|uccelli del paradiso]], i [[tyranni]] e i [[Cotingidae|cotinga]]) e si nutrono quasi esclusivamente di frutta, dalle [[laniidae|averle]] e dai grossi [[Corvidae|corvidi]] che sono perlopiù [[carnivoro|carnivori]]. In linea di massima si può affermare che tutti i passeriformi in una certa misura, almeno in primavera e per l'allevamento della prole, sono in parte insettivori (od animalivori in senso più lato), mentre i tipici insettivori spesso sono granivori parzialmente verso l'autunno.
 
[[ImmagineFile:Hunters Sunbird RWD3b.jpg|thumb|left|Maschio di [[Chalcomitra hunteri|nettarinia di Hunter]] su un fiore di [[cactus]]: le nettarinie si nutrono perlopiù di [[nettare (botanica)|nettare]].]]
Il becco riflette la dieta dell'animale a cui appartiene: specie che si nutrono di semi duri ([[Coccothraustes|frosone]], [[Pyrenestes|pirenesti]] etcecc.) avranno becchi tozzi e massicci, mentre specie prevalentemente insettivore ([[Cinclus cinclus|merlo acquaiolo]], [[Oriolus oriolus|rigogolo]], [[Hirundinidae|rondini]], etcecc.) avranno becco più sottile e allungato. Alcune specie presentano becchi di foggia inusuale: è il caso dei [[Loxia|crocieri]], che si nutrono quasi esclusivamente di semi di [[conifera|conifere]], per estrarre i quali hanno un caratteristico becco incrociato, o di [[Nectariniidae|nettarinie]] e [[Meliphagidae|succiamiele]], che per [[evoluzione convergente]] occupano la stessa [[nicchia ecologica]] dei [[Trochilidae|colibrì]].</br>
 
Per alcune specie è stato documentato anche l'uso di strumenti durante il procacciamento del cibo: è il caso ad esempio di ''[[Cactospiza pallida]]'' delle [[isole Galapagos]], che si serve di una piccola bacchetta o una spina di [[cactus]] tenuta nel becco per stanare gli insetti che vivono negli anfratti.
 
=== Riproduzione ===
[[ImmagineFile:Cut-throat Finch RWD7.jpg|thumb|left|Coppia di [[Amadina fasciata|golatagliata]]: nonostante il [[dimorfismo sessuale]], si tratta di uccelli [[monogamia|monogami]].]]
I passeriformi presentano costumi riproduttivi anche differenti, ma con dei tratti fondamentali comuni.
 
La maggior parte delle specie è [[monogamia|monogama]], tuttavia non vi è una correlazione fra il [[dicromatismo sessuale]] (colorazione più accesa nel maschio) ed eventuali costumi riproduttivi [[poligamia|poligami]]: gli [[estrildidi]], ad esempio, presentantopresentano dimorfismo sessuale nella colorazione anche molto marcato, pur essendo rigidamente monogami con le coppie che passano assieme l'intera esistenza. Il [[corteggiamento]] consiste frequentemente in parate canore in cui il maschio gorgheggia rivolto alla femmina per conquistarla: alcune specie ([[uccelli del paradiso]], [[rupicola (zoologia)|galletti di roccia]], [[Menura|uccelli lira]]) presentano corteggiamenti particolarmente spettacolari con parate di piume.
[[ImmagineFile:Philetairus-socius-nest.jpg|thumb|Nido comunitario di [[Phletairus socius|passero repubblicano]]: molti passeriformi mostrano nidi dalle fogge complesse.]]
Il nido viene costruito da ambedue i sessi intrecciando fibre vegetali ed imbottendone l'interno con lanugine e piumino, oppure utilizzando fango e detriti da far rapprendere (è il caso delle [[Hirundinidae|rondini]]): tipicamente esso è a coppa, ma in alcune specie (come gli [[ploceidae|uccelli tessitori]], gli [[Icteridae|itteri]] e gli [[Furnarius|uccelli fornai]]) può raggiungere forme elaborate. Gli [[Ptilonorhynchidae|uccelli giardiniere]] dell'[[Oceania]] costruiscono una struttura di grandi dimensioni e riccamente decorata (alla cui forma si ispirano le case rituali dei [[Papua Nuova Guinea#Etnie|papua]]) al fine di attrarre la femmina, che però non viene utilizzata dalla femmina, che depone poi in un nido a coppa costruito sul terreno.
 
[[ImmagineFile:Barn Swallow nestling, Hirundo rustica; baby bird begging, gaping, nests; Mississippi.JPG|thumb|left|Nido di [[Hirundo rustica|rondine]] con ''pulli'': nei passeriformi i nidiacei nascono non autosufficienti.]]
In media all'interno del nido vengono deposte dalle 2 alle 6 uova, in rapporto di proporzionalità inversa fra le dimensioni della specie e quelle della nidiata (specie di grossa taglia come l'[[uccello lira]] o alcuni [[corvidi]] tendono a deporre un singolo uovo o al più una coppia, mentre le piccole specie artiche dell'[[emisfero boreale]] depongono anche una dozzina di uova per covata), che vengono covate per un periodo solitamente di due settimane. I passeriformi (assieme ad alcune specie di [[Charadriiformes|limicoli]], ai [[Caprimulgiformes|succiacapre]] e ai [[cuculiformes|cuculi]] [[parassitismo di cova|parassiti]]) sono fra quegli uccelli che depongono uova colorate anziché unicamente bianche.</br>
 
I ''pulli'' sono sempre [[nidicolo|nidicoli]], in quanto nascono ciechi ed implumi e dipendono dalle cure dei genitori per poter sopravvivere. Prima di ricevere il cibo i piccoli dei passeriformi spalancano le fauci pigolando in modo caratteristico, mettendo in evidenza la gola che solitamente ha una colorazione accesa, in maniera tale da renderli facilmente individuabili nella penombra del nido.
 
== Distribuzione e habitat ==
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La suddivisione sistematica dei passeriformi è ancora molto controversa.
 
[[File:Wieslochia.jpg|thumb|fossileFossile di ''[[Wieslochia]]'', antico passeriforme europeo.]]
Come avviene per tutti gli [[uccelli]] moderni, i reperti [[fossili]] ascrivibili a passeriformi sono estremamente rari e frammentari, in virtù della piccola taglia della maggior parte degli appartenenti primitivi all'ordine e della delicatezza delle ossa che ne rende ardua la conservazione. I reperti fossili più anticiantichi ascrivibili ad appartenenti a questo ''[[taxon]]'' sono probabilmente F20688 e F24685, ritrovati a [[Murgon]], nel [[Queensland]], e custoditi nel [[Queensland Museum]]; essi rappresentano rispettivamente un [[carpo]][[metacarpo]] ed un [[tibiotarso]] risalenti all'[[Ypresiano]] (circa 55 milioni di anni fa) e appartenuti a esemplari di due specie diverse, misuratimisuranti in vita rispettivamente circa 10 e {{M|20 |u=cm}} di lunghezza, già ben distinguibili come passeriformi veri e propri<ref>{{cita pubblicazione |autore= Boles, W. E. |anno= 1997 |titolo= Fossil Songbirds (Passeriformes) from the Early Eocene of Australia |url= https://archive.org/details/sim_emu_1997-03_97_1/page/43 |rivista= Emu |volume= 97 |numero= 1 |pagina= 43–50 |doi= 10.1071/MU97004}}</ref>. Questi due reperti hanno "spodestato" ''[[Palaeospiza bella]]'', ritrovata in [[Colorado]] e risalente al [[Priaboniano]] (circa 35 milioni di anni fa), ritenuta fino a quel momento il passeriforme più antico: attualmetein base ai dati del 2014, fra l'altro, questa specie viene considerata non più come un membro dei passeriformi veri e propri, ma come rappresentante di una linea basale ad essi molto vicina. Fra gli altri resti finora ritrovati si segnalano inoltre:
 
* La parte distale di un [[TarsTarso (scheletro)|tarso]]-[[metatarso]] destro di un uccello della taglia di un [[Turdus merula|merlo]] (ribattezzato S42815) e altre ossa di almeno un'altra [[specie (tassonomia)|specie]] di uccelli di taglia simile, rinvenute in [[Otago]] e datate al [[Burdigaliano]] (19-16 milioni di anni fa)<ref>{{cita pubblicazione |autore= Worthy, Trevor H.; Tennyson, A.J.D.; Jones, C.; McNamara, J.A. & Douglas, B.J. |anno= 2007 |titolo= Miocene waterfowl and other birds from central Otago, New Zealand |rivista= Journal of Systematic Palaeontology |volume= 5 |numero= 1 |pagina= 1–39 |doi= 10.1017/S1477201906001957}}</ref>;
* ''[[Wieslochia]]'', ritrovato in [[Germania]] e risalente all'alto [[Oligocene]], probabilmente appartenente a un [[sottordine]] [[estinzione|estinto]];
* ''[[Jamna (zoologia)|Jamna]]'' e ''[[Resoviaornis]]'', risalenti allo stesso periodo e rinvenuti in [[Polonia]];
* Numerosi reperti non ancora descritti in maniera esauriente e ritrovati in numerosi siti [[europa|europei]] ([[Francia]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Roux, T. |anno= 2002 |titolo= Deux fossiles d'oiseaux de l'Oligocène inférieur du Luberon |rivista= Courrier Scientifique du Parc Naturel Régional du Luberon |volume= 6 |pagina= 38–57}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Mayr, Gerald & Manegold, Albrecht |anno= 2006 |titolo= A Small Suboscine-like Passeriform Bird from the Early Oligocene of France |rivista= Condor |volume= 108 |numero= 3 |pagina= 717–720 |doi= 10.1650/0010-5422(2006)108[717:ASSPBF]2.0.CO;2 |url= http://www.bioone.org/perlserv/?request=get-abstract&doi=10.1650%2F0010-5422(2006)108%5B717%3AASSPBF%5D2.0.CO%3B2}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Hugueney, Marguerite; Berthet, Didier; Bodergat, Anne-Marie; Escuillié, François; Mourer-Chauviré, Cécile & Wattinne, Aurélia |anno= 2003 |titolo= La limite Oligocène-Miocène en Limagne: changements fauniques chez les mammifères, oiseaux et ostracodes des différents niveaux de Billy-Créchy (Allier, France) |rivista= Geobios |volume= 36 |numero= 6 |pagina= 719–731 |doi= 10.1016/j.geobios.2003.01.002|url=http://doai.io/10.1016/j.geobios.2003.01.002}}</ref><ref name=Manegold04/>, [[Germania]]<ref name=Manegold04>{{cita pubblicazione |autore= Manegold, Albrecht; Mayr, Gerald & Mourer-Chauviré, Cécile |anno= 2004 |titolo= Miocene Songbirds and the Composition of the European Passeriform Avifauna |rivista= Auk |volume= 121 |numero= 4 |pagina= 1155–1160 |doi= 10.1642/0004-8038(2004)121[1155:MSATCO]2.0.CO;2}}</ref>, [[Ungheria]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Gál, Erika; Hír, János; Kessler, Eugén & Kókay, József |anno= 1998–99 |titolo= Középsõ-miocén õsmaradványok, a Mátraszõlõs, Rákóczi-kápolna alatti útbevágásból. I. A Mátraszõlõs 1. lelõhely |rivista= Folia Historico Naturalia Musei Matraensis |volume= 23 |pagina= 33–78 |url= http://www.matramuzeum.hu/Personal/folia/23/03MATSZOLOS.PDF |accesso=18 agosto 2014 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110721111701/http://www.matramuzeum.hu/Personal/folia/23/03MATSZOLOS.PDF |dataarchivio=21 luglio 2011 |urlmorto= sì }}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Gál, Erika; Hír, János; Kessler, Eugén, Kókay, József & Márton, Venczel |anno= 2000 |titolo= Középsõ-miocén õsmaradványok a Mátraszõlõs, Rákóczi-kápolna alatti útbevágásból II. A Mátraszõlõs 2. lelõhely |rivista= Folia Historico Naturalia Musei Matraensis |volume= 24 |pagina= 39–75 |url= http://www.matramuzeum.hu/Personal/folia/24/GAL.PDF |accesso=18 agosto 2014 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081217121831/http://www.matramuzeum.hu/Personal/folia/24/GAL.PDF |dataarchivio=17 dicembre 2008 |urlmorto= sì }}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Hír, János; Kókay, József; Venczel, Márton; Gál, Erika & GKessler, Eugén |anno= 2001 |titolo= Elõzetes beszámoló a felsõtárkányi "Güdör-kert" n. õslénytani lelõhelykomplex újravizsgálatáról |rivista= Folia Historico Naturalia Musei Matraensis |volume= 25 |pagina= 41–64 |url= http://www.matramuzeum.hu/e107_plugins/docrep_menu/docrep.php?0.getdoc.178.7. |accesso=18 agosto 2014 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20071211114646/http://www.matramuzeum.hu/e107_plugins/docrep_menu/docrep.php?0.getdoc.178.7. |dataarchivio=11 dicembre 2007 |urlmorto= sì }}</ref>) e [[sudamerica]]ni<ref>{{cita pubblicazione |autore= Noriega, Jorge I. & Chiappe, Luis M. |anno= 1991 |titolo= El más antiguo Passeriformes de America del Sur. Presentation at VIII Journadas Argentinas de Paleontologia de Vertebrados |volume= 28 |numero= 3–4 |pagina= 410 |url= http://books.google.com/books?id=hqDVeF8W8OkC&printsec=frontcover}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Noriega, Jorge I. & Chiappe, Luis M. |anno= 1993 |titolo= An Early Miocene Passeriform from Argentina |rivista= Auk |volume= 110 |numero= 4 |pagina= 936–938 |url= http://sora.unm.edu/sites/default/files/journals/auk/v110n04/p0936-p0938.pdf |doi= 10.2307/4088653}}</ref>, risalenti all'Oligocene o più recenti;
* ''[[Palaeoscinis]]'' e ''[[Palaeostruthus]]'', due passeriformi basali del [[Pliocene]] rinvenuti negli [[Stati Uniti d'America]];
 
Fino alla fine del [[XX secolo]], la classificazione delle varie specie veniva svolta principalmente in base a similitudini morfologiche, molto spesso frutto di [[convergenza evolutiva]] e rivelatesi del tutto infondate in seguito a esami genetici: l'avanzamento della [[biologia molecolare]] in campo filogenetico e delle scoperte paleontologiche hanno fatto un po' di chiarezza nei rapporti fra i vari ''[[taxon|taxa]]'' e sull'origine dei Passeriformi, databile nel [[Paleogene]] (verosimilmente durante il tardo [[Paleocene]], fra i 60 e i 55 milioni di anni fa<ref>{{cita pubblicazione |pmc= 1690883 |pmid= 11839192 |anno= 2002 |autore= Ericson P. G., Christidis L., Cooper A., Irestedt M., Jackson J., Johansson U. S., Norman J. A., |titolo= A Gondwanan origin of passerine birds supported by DNA sequences of the endemic New Zealand wrens |volume= 269 |numero= 1488 |pagina= 235–41 |doi= 10.1098/rspb.2001.1877 |rivista= Proceedings of the Royal Society B}}</ref>) nel [[supercontinente]] di [[Gondwana]]<ref>{{cita pubblicazione |doi= 10.1111/j.1096-3642.2004.00118.x |titolo= The evolutionary radiation of modern birds (Neornithes): Reconciling molecules, morphology and the fossil record |anno= 2004 |autore= Dyke, G. J. & Van Tuinen, M. |rivista= Zoological Journal of the Linnean Society |volume= 141 |numero= 2 |pagina= 153}}</ref>. La linea originaria si è presto suddivisa nell'arco di pochi milioni di anni in tre segmenti, dai quali hanno avuto origine gli [[Eurylaimidae]], i [[Tyranni]], gli [[Oscines|Oscini]] e gli [[Acanthisitti]]: a sua volta, in [[Oceania]] gli oscini si suddivisero nei parvordini [[Corvida]] e [[Passerida]] (forse subclade del primo) e da lì estesero il proprio areale in [[Africa]] ed [[Eurasia]], subendo una varia e propria [[radiazione evolutiva]] durante il [[Miocene]] (14-12 milioni di anni fa) ed il [[Pliocene]] (10-2 milioni di anni fa), diversificandosi per riempire varie [[Nicchia ecologica|nicchie ecologiche]] e spesso in tal modo ricolonizzando vecchi ambienti dove già erano presenti [[clade|cladi]] più basali e diversamente specializzati. Anche gli [[Eurylaimidae]] nel frattempo avevano esteso il proprio areale, in base a quanto osservabile dai reperti fossili ascrivibili ad appartenenti a questa famiglia e ritrovati in [[Francia]] e [[Germania]]<ref name=Manegold04/>. Già fra la fine del [[Pleistocene]] e l'inizio dell'[[Olocene]] (circa 1,8 milioni di anni fa) sono osservabili la maggior parte dei rappresentanti delle specie attuali [[cronospecie]].
 
L'[[Ultimo antenato comune]] delle tre linee filetiche attuali di passeriformi doveva essere un uccello di piccola taglia e con una coda corta, dai colori sobri ma con un marcato [[dimorfismo sessuale]], che in seguito nel corso della storia evolutiva dei passeriformi è stato perso e riacquistato più volte dai vari ''[[taxon|taxa]]''<ref>{{cita libro |autore= del Hoyo, J.; Elliot, A. & Christie, D. |anno= 2003) |titolo= Handbook of the Birds of the World |volume= 8 |editore= Lynx Edicions |ISBN= 84-87334-50-4}}</ref><ref>{{cita libro |autore= del Hoyo, J.; Elliot, A. & Christie, D. (|anno= 2004 |titolo= Handbook of the Birds of the World |volume= 9 |editore= Lynx Edicions |ISBN= 84-87334-69-5}}</ref>.
 
===Tassonomia===
I sottordini dei passeriformi sono:<ref name=TOL>{{cita web|url=http://tolweb.org/Passeriformes |titolo=Passeriformes |autore=Harshman J |anno=2007|sito=The Tree of Life Web Project, http://tolweb.org/}}</ref><ref name=Barker2004>{{Cita pubblicazione |autore=Barker FK, Cibois A, Schikler PA, Feinstein J & Cracraft J |anno=2004 |titolo=Phylogeny and diversification of the largest avian radiation |rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=101 |numero=30 |paginepp=11040–4511040-45 |doi=10.1073/pnas.0401892101 |url=http://www.pnas.org/cgi/reprint/0401892101v1.pdf}}</ref>
* '''[[Acanthisitti]]'''
* '''[[Suboscines]]''' o '''[[Tyranni]]'''
* '''[[Oscines]]''' o '''[[Passeri]]'''
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== Bibliografia ==
*Ericson, PGP, M Irestedt & JS Johansson. 2003. ''Evolution, biogeography, and patterns of diversification in passerine birds''. J. Avian Biol. 34: 3-15.
 
*Jønsson KA & J Fjeldså. 2006. ''A phylogenetic supertree of oscine passerine birds (Aves:Passeri)''. Zool Scripta 35: 149-186.
*{{cita pubblicazione |autore=Johansson et al |titolo=Phylogenetic relationships within Passerida (Aves: Passeriformes): A review and a new molecular phylogeny based on three nuclear intron markers |rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution |anno=2008 |volume=48 |numero=3 |paginepp= 858-876 |url=http://www.nrm.se/download/18.7d9d550411abf68c801800015111 |accesso=18 agosto 2014 |dataarchivio=22 gennaio 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230122152205/https://www.nrm.se/download/18.7d9d550411abf68c801800015111 |urlmorto=sì }}
 
*{{cita pubblicazione|autore=Johansson et al |titolo=Phylogenetic relationships within Passerida (Aves: Passeriformes): A review and a new molecular phylogeny based on three nuclear intron markers|rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution |anno=2008 |volume=48 |numero=3 |pagine= 858-876 |url=http://www.nrm.se/download/18.7d9d550411abf68c801800015111}}
 
== Voci correlate ==
* [[Uccelli canori in Italia]]
* [[Famiglie di passeriformi]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Passeriformes|wikispeciesinterprogetto|wikt=passeriformi|wikt_etichetta=passeriformi}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
 
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|animali|biologia|uccelli}}
 
[[Categoria:Passeriformes| ]]