L'ultimo papa re: differenze tra le versioni
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{{FictionTV
|titolo italiano = L'ultimo Papa Re
|immagine = L'UltimoPapaRe.png
|didascalia = Immagine dalla sigla della fiction
|titolo originale =
|titolo alfabetico = L'ultimo Papa Re |paese = Italia
|anno prima visione = [[2013]]
|tipo fiction = miniserie TV
|genere = storico
|durata = 100 min
|lingua originale = [[Lingua italiana|italiano]]
|aspect ratio = 16:9
|regista = [[Luca Manfredi]]
|soggetto = liberamente basato su ''[[I misteri del processo Monti e Tognetti]]''
|sceneggiatore =
|attori = * [[Gigi Proietti]]: cardinale Romeo Colombo da Priverno▼
▲* [[Gigi Proietti]]: cardinale Romeo Colombo da Priverno
* [[Lino Toffolo]]: Serafino (il perpetuo)
* [[Sandra Ceccarelli]]: contessa Flaminia Ricci
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* [[Giovanni Scifoni]]: Marchetti
* [[Camillo Milli]]: presidente del tribunale
* [[Paolo Calabresi]]: sor Pietro
* [[Bruno Conti (attore)|Bruno Conti]]: Giano
|fotografo = [[Fabio Olmi]]
|montatore =
|musicista = [[Nicola Piovani]]
|scenografo =
|costumista =
|effetti speciali =
|produttore = [[Roberta Manfredi]] e [[Alberto Simone]]
|produttore esecutivo = [[Antonio De Simone]]
|casa produzione = [[
|inizio prima visione = 8 aprile 2013
|fine prima visione = 9 aprile 2013
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'''''L'ultimo Papa Re''''' è una [[miniserie televisiva]] in due puntate, diretta da [[Luca Manfredi]], con protagonista [[Gigi Proietti]].
La prima puntata è stata trasmessa lunedì 8 aprile e la seconda martedì 9 aprile
La fiction è liberamente ispirata al film ''[[In nome del Papa Re]]'' (1977) di [[Luigi Magni]] e al libro ''[[I misteri del processo Monti e Tognetti]]'' (1869) di Gaetano Sanvittore.<ref>
In merito al personaggio di Cesare Costa, si ripete la discrepanza cronologica del film di Magni, in quanto il suo concepimento sarebbe avvenuto nel
== Distribuzione ==▼
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! Puntata !! Data !! Telespettatori !! Share▼
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| 1 || 8 aprile 2013 || 6.101.000 || 20,37%<ref>[http://www.ufficiostampa.rai.it/ascolti/20130409/ascolti_di_lunedi__8_aprile.html Ascolti di lunedì 8 aprile 2013]</ref>▼
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| 2 || 9 aprile 2013 || 6.407.000|| 22,24%<ref>[http://www.ufficiostampa.rai.it/ascolti/20130410/ascolti_di_martedi__9_aprile.html Ascolti di martedì 9 aprile 2013]</ref>▼
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== Trama ==
=== Prima puntata ===
I patrioti animati dallo spirito garibaldino si preparano a sferrare il loro attacco contro il potere papale. Siamo a Roma, è il 1867, e il cardinale Colombo, capo della polizia papale, cerca di arginare ciò che in realtà pare inevitabile. In particolare, tre giovani
Mentre Colombo con i suoi collaboratori indaga per scoprire i colpevoli di questo
Quando la polizia pontificia sembra vicinissima a individuare i tre responsabili della strage degli zuavi, è proprio la contessa Ricci (che tra le altre cose vuole far annullare il suo matrimonio col conte) a cercare di aiutarli, organizzando la loro fuga. L'uomo che però viene pagato dalla contessa per farli scappare, l'oste Giano, li tradisce subito, raccontando ogni cosa al conte Ottavio Ricci, che crede Cesare l'amante di sua moglie. Colombo, grazie alla soffiata del conte, riesce quindi a far arrestare i tre sovversivi poco prima della loro fuga. Dopo il primo interrogatorio dei tre, Colombo torna a casa, dove riceve a tarda notte la visita della contessa Flaminia, che ha per lui una notizia sconvolgente: uno dei tre arrestati è figlio loro, nato dalla loro relazione clandestina di vent'anni prima. Colombo a questo punto si trova di fronte a una decisione difficilissima. Salvarli tutti e tre, dal momento che non sa quale sia suo figlio, non salvarne nessuno o scoprire chi è suo figlio. Alla fine opta per la terza ipotesi, e quando torna in carcere scopre in breve che suo figlio è Cesare. Il cardinale decide quindi di intervenire, corrompendo don Marino, il sovrintendente del carcere papale per far fuggire il ragazzo. Cesare, però, non intende andar via e abbandonare i suoi, ma non può negoziare la cosa. Colombo ha infatti dato ordine di portarlo fuori e fargli passare il confine con l'aiuto della contessa.
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Prima di uscire dalla galera, però, Cesare prende coraggio e confessa all'amico Gaetano che lui e Teresa si sono innamorati, ricevendone in cambio tante botte. Durante la fuga Cesare si ribella, e la contessa sua madre è obbligata a portarlo a casa del cardinale, perché ci pensi lui a nasconderlo. Colombo decide quindi di tenerlo sotto chiave in cantina, fino a quando non avrà un'idea migliore. Intanto la madre di Gaetano e la moglie di Giuseppe, scoperta la fuga di Cesare, se la prendono con il cardinale che ha salvato dalla ghigliottina solo suo figlio e non i loro congiunti, facendolo sentire in colpa. Teresa, invece, avvicina il cardinale e gli chiede di poter incontrare il ragazzo che ama. Colombo, intenerito, la porta a casa sua, e nella cantina i due ragazzi passano insieme momenti di passione. Però Cesare comunica anche alla ragazza che intende portare avanti il suo piano di far fuggire dal carcere i suoi due amici.
Una sera, quindi, in assenza del cardinale (che non ha rivelato a Cesare di essere suo padre)
=== Seconda puntata ===
Mentre Cesare ha raggiunto i garibaldini, unendosi a loro, Colombo cerca conforto dall'amico cardinal Baldoni, al quale confessa non solo di avere un figlio, ma di averlo tirato anche fuori di galera, visto che è uno degli attentatori della caserma degli zuavi. Il cardinale si sente poi in colpa per non aver fatto nulla per salvare anche gli altri due ragazzi, che ora rischiano la morte per decapitazione, se verranno condannati. Il Papa Nero intanto sta tramando contro Colombo e contro Cesare, per far sì che il secondo venga condannato insieme a Giuseppe e Gaetano e che il primo non possa far nulla per salvare suo figlio dalla morte. Per riuscirci, permette
Inizia il processo contro i due rivoltosi e Colombo, nonostante la febbre a 40, decide di partecipare e di difendere apertamente i due ragazzi, rivendicando le loro funzioni di uomini di Chiesa, che dovrebbero anche saper perdonare. La sua arringa sortisce qualche effetto, perché oltre a lui altri 4 cardinali votano contro la pena di morte. Manca solo un voto per raggiungere la parità coi colpevolisti, quello del cardinal Baldoni, ma l'uomo viene colto da infarto e muore in aula prima di esprimere il suo voto. Come sostituto del cardinale deceduto viene nominato don Marino, che pur di diventare cardinale ha stretto un patto scellerato con il Papa Nero.
Monti e Tognetti vengono quindi condannati a morte dal tribunale ecclesiastico, la loro unica possibilità di salvezza consiste nella grazia che [[Pio IX]] può o no concedere. Il Papa Nero, che non intende veder venire meno il suo potere per colpa di Colombo, lo fa convocare e lo mette davanti a una terribile scelta: se vuole salvare la vita di Cesare, che lui sa essere suo figlio, dovrà convincere il Papa a non firmare la grazia ai due patrioti. Colombo però non si lascia comprare e anzi cerca di convincere il pontefice a firmare per salvare la vita dei due ragazzi. E ci riesce. Beckx però non intende rinunciare ai suoi piani e subito dopo convince il Papa a non firmare. Cesare intanto è tornato a Roma, dopo la [[battaglia di Mentana|sconfitta]] delle truppe garibaldine a [[Mentana]], e fa visita proprio al cardinale insieme a Teresa, e da lui ottiene un'arma per difendersi. Poi il ragazzo raggiunge sua madre, la contessa Flaminia Ricci, per avere un po' di denaro con cui acquistare armi per la causa. La condanna a morte di Giuseppe e Gaetano sta per essere eseguita, e Colombo decide di passare con loro la notte per portare il suo sostegno. La mattina seguente i due ragazzi vengono
Il Papa Nero è riuscito nella sua impresa, anche se non è soddisfatto: vuole infatti far morire anche il figlio di Colombo, solo così la sua vendetta sarà completa. Beckx riesce nel suo piano, portando il conte Ricci sulle tracce del giovane, facendogli credere che sia l'amante della moglie. Il conte spara contro Cesare, in presenza della madre, ferendolo gravemente. La contessa reagisce, usando la pistola del figlio per uccidere il marito. Cesare è gravissimo e viene condotto a casa del padre, dove il medico non può fare nulla per salvarlo. Cesare muore tra le braccia dei genitori e di Teresa, senza neanche sapere che Colombo era suo padre.
Mentre la contessa Flaminia decide di lasciare Roma e trasferirsi da
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▲| 1 || 8 aprile 2013 ||
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▲| 2 || 9 aprile 2013 ||
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== Curiosità ==
* Il presidente del tribunale è interpretato da [[Camillo Milli]], il quale aveva un ruolo anche nel film di Magni, nel ruolo di don Marino.
* Nella scena in cui allestiscono il patibolo per l'esecuzione di Monti e di Tognetti, il cardinale Colombo fa notare a Serafino che sullo stesso vi è [[mastro Titta]], che è già giunto alla pensione e ha eseguito in tutto 516 esecuzioni, 216 dopo quella di
*Lo stesso mastro Titta nel parlare con l'esecutore della condanna, riprende la sua battuta, nello spettacolo musicale, più celebre: ''Vai deciso, na' botta e via!''
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== Collegamenti esterni ==
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