Corrado di Baviera: differenze tra le versioni

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{{F|santi tedeschi|dicembre 2009}}
{{Santo
|nome = San Corrado il Guelfo
|immagine = Saint-Conrad Cathédrale de Molfetta.jpg
|didascalia = Busto ligneo custodito nel Duomo Vecchio di Molfetta. Il santo, in discordanza con la morte in età giovanile, viene rappresentato quasi sempre come un vecchio monaco.
|didascalia=
|note = Monaco ed eremita
|nato = [[Ravensburg]], [[1105]]
|morto = [[Modugno (Italia)|Modugno]], [[1126]] o 1127
|venerato da = Chiesa cattolica
|canonizzazione = 6 aprile 1832
|beatificazione=
|santuario principale =[[Duomo Cattedrale di San Corrado|Chiesa diSanta SanMaria Corrado]],Assunta a [[Molfetta]]
|canonizzazione= 6 aprile 1832
|ricorrenza = [[9 febbraio]] e [[17 marzo]] e seconda domenica di luglio
|santuario principale=[[Duomo di San Corrado|Chiesa di San Corrado]], a [[Molfetta]]
|attributi = bordone, cilicio, corona e, scettro, e modellino della chiesa di San Corrado di Molfetta
|ricorrenza= [[9 febbraio]] e [[17 marzo]]
|patrono di = [[Molfetta]] e diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi
|attributi=bordone, cilicio, corona e scettro, modellino della chiesa di San Corrado di Molfetta
|patrono di=[[Molfetta]]
}}
{{Bio
|Nome = Corrado il Guelfo
|Cognome =il Guelfo
|PostCognomeVirgola = monacoin ed[[Lingua eremitatedesca|tedesco]] '''Konrad von Bayern'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ravensburg
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|AnnoNascita = 1105
|LuogoMorte = Modugno
|LuogoMorteLink = Modugno (Italia)
|GiornoMeseMorte = 17 marzo
|AnnoMorte = [[1126]] o [[1127]]
|Attività = religioso
|Epoca = 1100
|Attività = religioso
|Attività2 = santo
|Nazionalità = tedesco
|FineIncipit = è stato un monaco [[cistercensiCistercensi|cistercense]] ed è venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]]
}}
 
== Biografia ==
=== Famiglia e origini ===
Le notizie principali sulla vita di Corrado si ricavano dall'''Historia Welforum,'' testo di autore anonimo pubblicato attorno al 1170 sotto il patrocinio del duca di Spoleto [[Guelfo VII di Toscana|Guelfo I]] (fratello minore di Corrado) allo scopo di celebrare le gesta della famiglia dei [[Welfen|Guelfi]]. Altri elementi sono desumibili da alcune epistole di [[Bernardo di Chiaravalle|san Bernardo di Chiaravalle]], oltre che dai reperti archeologici esistenti presso il [[Santuario di Santa Maria della Grotta|Santuario della Madonna della Grotta]] di Modugno (BaBA) e dagli antichi testi liturgici della [[Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi|diocesi di Molfetta]].
 
Corrado fu il terzogenito di [[Enrico IX di Baviera|Enrico IX]] detto il Nero e di [[Wulfilde di Sassonia]]. La sua famiglia paterna era di origine italiana in quanto il nonno paterno di Corrado era [[Guelfo IVI d'Estedi Baviera|Guelfo di Baviera]] che acquisì il Ducato[[ducato di Baviera]] dallo zio [[Guelfo IIIIV di Carinzia|Guelfo di Carinzia]], morto senza eredi. Per parte di madre, Corrado discendeva da [[Magnus di Sassonia]], appartenente alla dinastia dei Billunghi, e da [[Sofia di Ungheria]], figlia di [[Béla I d'Ungheria]] e vedova di [[Ulrico I di Carniola|Ulrico I]], [[Marca di Carniola|margravio di Carniola]]. Enrico il Nero, sposando Wulfilde, ottenne numerosi possedimenti in Sassonia ai quali unì il Ducatoducato di Baviera che acquisì nel 1120 a seguito della morte del fratello [[Guelfo VII di Baviera]]. Enrico divenne così uno dei principi più importanti di Germania. Alla famiglia dei Guelfi era appartenuto anche [[Corrado di Costanza|Corrado, Vescovovescovo di Costanza]] (900 c.a.- 975), che sarebbe stato canonizzato nel 1123. Si ipotizza che l'imposizione del nome "Corrado", volesse essere un omaggio al Vescovovescovo di Costanza di cui, in quell'epoca, la famiglia caldeggiava la canonizzazione, anche in vista del destino del terzogenito di Enrico che, secondo le consuetudini, doveva essere la carriera ecclesiastica.
 
Corrado ebbe due fratelli: [[Enrico X di Baviera|Enrico X]] detto l'Orgoglioso (che ereditò il ducato nel 1126 alla morte del padre) e [[Guelfo VII di Toscana|Guelfo I]] (duca di Spoleto), e quattro sorelle: [[Giuditta di Baviera, duchessa di Svevia|Giuditta]] (sposa di [[Federico II duca di Svevia]] e madre dell'imperatore [[Federico Barbarossa]]), [[Sofia di Baviera (1105-1145)|Sofia]] (che sposò prima [[Berthold III di Zähringen]] e successivamente [[Leopoldo di Stiria]]), Matilde e Wulfilde, oltre ad altri fratelli morti prematuramente.
 
=== Monaco cistercense ===
Non essendo destinato a ereditare i possedimenti del padre a causa delle usanze previste dal [[maggiorascato]], venne avviato giovinetto alla vita ecclesiastica. Studiò presso la [[Scuola cattedrale|scuola]] della Cattedrale[[Duomo di [[Colonia (Germania)|cattedrale di Colonia]]. Obiettivo della famiglia era probabilmente quello di farlo succedere sulla Cattedracattedra Arcivescovilearcivescovile all'Arcivescovoarcivescovo [[Federico I di Schwarzenburg|Federico]]. A Colonia il giovane divenne chierico e si preparava ad accedere al sacerdozio distinguendosi per virtù e bontà d'animo, amato e giudicato degno di sommo onore dal clero e da tutto il popolo.
 
Desideroso di condurre una vita esemplarmente cristiana, Corrado si infervorò ascoltando la predicazione di Arnoldo, abate del monastero cistercense di [[Abbazia di Morimond|Morimond]] (in Francia). Attratto dallo stile di vita dei monaci, senza il consenso della famiglia, il giovane abbandonò Colonia, le ricchezze e gli agi connessi al proprio rango, e divenne monaco presso Morimond abbracciando il severo stile di vita dei cistercensi.
 
In quel periodo il neonato Ordine Cistercense era in pieno sviluppo. Sorto nel 1098 ad opera di [[Roberto di Molesme]] all'interno della [[congregazione cluniacense]], aveva come principio ispiratore il ritorno alla stretta osservanza della regola di [[Benedetto da Norcia|san Benedetto da Norcia]]. Prima sede dell'ordine era stato il [[Abbazia di Cîteaux|monastero di Citeaux]] (in latino Cistercium), al quale si unirono altri quattro monasteri detti abbazie primigenie: [[Abbazia di La Ferté|La Ferté]] ([[1113]]), [[Abbazia di Pontigny|Pontigny]] ([[1114]]), [[Abbazia di Morimond|Morimond]] ([[1114]]) e [[Abbazia di Clairvaux|Clairvaux]] ([[1115]]). Successivamente vennero fondati nuovi monasteri e affiliati alle abbazie preesistenti, e tanti giovani ne abbracciavano con entusiasmo la regola desiderando di vivere il Vangelo in maniera radicale. L'Abateabate Arnoldo di Morimond organizzò una spedizione in [[Terra santa|Terra Santa]] con l'obiettivo di fondarvi un monastero, suscitando però la disapprovazione di numerosi membri importanti dell'Ordine e della Chiesa, intimoriti dai rischi di una simile impresa e convinti della necessità di inviare in Terra Santa soldati pronti a combattere piuttosto che monaci in preghiera. Era infatti, quella, l'epoca delle [[Crociata|crociate]]. [[Bernardo di Chiaravalle|Bernardo]], abate di Chiaravalle (Clairvaux), si impegnò molto per ostacolare il progetto del confratello Arnoldo. Scrisse diverse epistole cercando l'appoggio di personaggi influenti dell'epoca allo scopo di ostacolare l'impresa che metteva in pericolo la vita del gruppo dei monaci e in cattiva luce la dignità dell'Ordine. In due di esse, destinate la prima al canonico Brunone dei conti di Berg e Altena, la seconda a papa [[Papa Callisto II|Callisto II]], Bernardo fa riferimento al coinvolgimento del principe Guelfo, evidenziando la necessità di bloccare l'iniziativa di Arnoldo per non attirare contro i cistercensi le antipatie del potente casato dei Guelfi giacché tra i giovani monaci unitisi a lui nel suo peregrinare vi era anche Corrado, "quel nobile giovinetto trascinato via da Colonia qualche anno addietro con grande scandalo".
 
Agli inizi del 1125 però l'abate Arnoldo morì improvvisamente e i monaci unitisi a lui, spaesati, fecero ritorno ai loro monasteri. Ma Corrado, desideroso di visitare la terra di [[Gesù|Gesù Cristo]], proseguì da solo il pellegrinaggio percorrendo l'Italia fino a [[Bari]], trovando ospitalità presso una comunità di monaci benedettini residenti nell'agro di [[Santuario di Santa Maria della Grotta|Modugno]] senza probabilmente raggiungere mai la destinazione prefissata.
 
A Modugno Corrado volle perfezionare la propria santità attraverso l'esperienza dell'[[Eremita|eremitismo]]. Visse in penitenza il resto dei suoi giorni pregando, digiunando e riposando sulla roccia nuda all'interno di una grotta carsica, suscitando una forte impressione nella gente del posto, attratta dalla figura di questo giovane principe che, disprezzando le ricchezze mondane, aveva abbracciato una vita di sacricifisacrifici e stenti in una terra straniera.
 
Morì nellL'invernoHistoria delWelforum [[1126]], poco piùafferma che ventenne,la consumatomorte dallalo vita di penitenze,colse nel periodo stesso in cui morirono in Baviera entrambi i genitori, nell'inverno tra il 1126 e il 1127. La tradizione locale ne fissa il trapasso al 17 marzo.
 
== Culto ==
[[File:Duomo di Molfetta.JPG|upright=1.4|thumb|Facciata della chiesa di San Corrado a [[Molfetta]].]]
Il corpo deldi santoCorrado venne, in un primo tempo, custodito nella stessa abbazia di Modugno, che divenne meta del pellegrinaggio di fedeli del santodevoti, molti dei quali erano originari di Molfetta, paese che probabilmente ospitò il santo nel corso del pellegrinaggio verso la Terra SantaGerusalemme. Quando l'abbazia venne soppressa da [[Roberto d'Angiò]] e lasciata incostuditaincustodita, i molfettesi decisero di trasportare nella propria città ille corpo del santoossa. La data di quella traslazione, il [[9 febbraio]], viene celebrata ogni anno dai molfettesi. L'atto della traslazione delle spoglie mortali, secondo le consuetudini dell'epoca, sanciva la canonizzazione del servo di Dio che veniva di fatto riconosciuto ufficialmente Santo e Patrono della città.
 
In un primo tempo, il corpo venne sistemato in una cripta del duomo di Molfetta dedicato all'Assunta. Successivamente, a causa dell'umidità presente nella cripta, le reliquie vennero poste in una cappella costruita per lo scopo all'interno del duomo. Infine, il 10 luglio [[1785]], le ossa del santo vennero sistemate nella nuova cattedrale: il corpo venne sistemato sotto l'altare a lui dedicato e il teschio incastonato all'interno di un busto d'argento. In questa data avviene la festa patronale. Il vecchio Duomo, da quel momento, fu intitolato a San Corrado.
[[File:Urna san Corrado Molfetta.jpg|miniatura|[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Molfetta)|Cattedrale di Molfetta]]: urna di argento e cristallo contenente i resti del corpo di san Corrado. Il cranio si custodisce in un altro reliquiario argenteo raffigurante il santo a mezzo busto.]]
Ancora oggi, alcuni molfettesi si recano in pellegrinaggio a Modugno nel luogo dove il santo visse i suoi ultimi anni. A Modugno è custodita, nella [[chiesaChiesa di Maria Santissima Annunziata (Modugno)|chiesa di Maria Santissima Annunziata]], una reliquia deldi San SantoCorrado.
 
Il suo culto fu confermato da [[papa Gregorio XVI]], il quale procedette alla [[Canonizzazioni celebrate da papi|canonizzazione equipollente]] del venerato monaco il 6 aprile [[1832]]. Il santo è commemorato il 9 febbraio (traslazione), il 17 marzo (''dies natalis''), la seconda domenica di luglio (traslazione nella nuova [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Molfetta)|Cattedralecattedrale]]).
Ancora oggi, alcuni molfettesi si recano in pellegrinaggio a Modugno nel luogo dove il santo visse i suoi ultimi anni. A Modugno è custodita, nella [[chiesa Maria Santissima Annunziata (Modugno)|chiesa Maria Santissima Annunziata]], una reliquia del Santo.
 
Dal [[Martirologio Romano]]: "A Modugno vicino a Bari in Puglia, beato Corrado, che condusse vita eremitica in Palestina, abitando fino alla morte in una misera grotta"<ref>{{cita|Martirologio Romano|p. 265}}.</ref>.
Il suo culto fu confermato da [[papa Gregorio XVI]], il quale procedette alla [[Canonizzazioni celebrate da papi|canonizzazione equipollente]] del venerato monaco il 6 aprile [[1832]]. Il santo è commemorato il 9 febbraio (traslazione), il 17 marzo (dies natalis), la seconda domenica di luglio (traslazione nella nuova [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Molfetta)|Cattedrale]]).
 
== Ascendenza ==
Dal [[Martirologio Romano]]: "A Modugno vicino a Bari in Puglia, beato Corrado, che condusse vita eremitica in Palestina, abitando fino alla morte in una misera grotta".
<div align="center">
{{Ascendenza
| 1 = Corrado di Baviera
| 2 = [[Enrico IX di Baviera]]
| 3 = [[Wulfhilde di Sassonia]]
| 4 = [[Guelfo I di Baviera]]
| 5 = [[Giuditta di Fiandra]]
| 6 = [[Magnus di Sassonia]]
| 7 = [[Sofia d'Ungheria]]
| 8 = [[Alberto Azzo II d'Este]]
| 9 = [[Cunegonda di Altdorf]]
|10 = [[Baldovino IV di Fiandra]]
|11 = [[Eleonora di Normandia]]
|12 = [[Ordulfo di Sassonia]]
|13 = Wulfhild di Norvegia
|14 = [[Béla I d'Ungheria]]
|15 = [[Richeza di Polonia]]
|16 = [[Alberto Azzo I]]
|17 = Adelaide
|18 = [[Guelfo III di Altdorf]]
|19 = [[Imiza di Lussemburgo]]
|20 = [[Arnolfo II di Fiandra]]
|21 = [[Rozala d'Ivrea]]
|22 = [[Riccardo II di Normandia]]
|23 = [[Giuditta di Bretagna]]
|24 = [[Bernardo II di Sassonia]]
|25 = Eilika di Schweinfurt
|26 = [[Olaf II di Norvegia]]
|27 = [[Astrid Olfosdotter]]
|28 = [[Vazul]]
|30 = [[Miecislao II di Polonia]]
|31 = [[Richeza di Lotaringia]]
}}
</div>
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Francesco Samarelli, ''San Corrado Bavaro. Patrono della città di Molfetta. Nuovo contributo storico'', Molfetta, 1935.
* Josef{{Cita libro |autore=[[Giuseppe Maria Giovene,]] ''|titolo=Vita Beati Conradi Bavari'', |città=Napoli |anno=1836 |lingua=latino |editore=Typographia B. Garruci |url=https://books.google.it/books?id=5r3Oc4w5Mm4C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false}}
* {{Cita libro |titolo=Vita del Beato Corrado Bavaro |autore=[[Giuseppe Maria Giovene]] |traduttore=[[Vito Fornari]] |anno=1839 |editore=Tipografia sita Carrozzieri a Montoliveto n. 13 |città=Napoli |url=https://books.google.it/books?id=yLcOl8tpMBsC&pg=PR1#v=onepage&q&f=false |cid=}}
* Francesco Pasquale Catachio, ''Notizie sulla vita, sul culto e sulle reliquie di San Conrado Bavaro, celeste protettore della città di Molfetta'', Molfetta, 1902;
* Adolf Dietrich, ''Der selige Konrad von Bayern'', in "Cistercienser-Chronik", XXVI (1914), pp. 33-41, 68-78, 104-109;
*Luigi Michele De Palma, [https://www.academia.edu/37018911/San_Corrado_il_Guelfo._Indagine_storico-agiografica ''San Corrado il Guelfo. Indagine storico-agiografica''], Molfetta, 1996
* {{cita libro|titolo=Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II|editore=Libreria editrice vaticana|città=Città del Vaticano|anno=2004|url = https://liturgico.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/8/2017/09/21/Martirologio-Romano.pdf|cid=Martirologio Romano}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita libro | cognome= | nome= | titolo= [http://books.google.it/books?id=071FAAAAcAAJ&pg=PP3&dq=modugno&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=3#v=onepage&q=modugno&f=false Melphitensis approbationis cultus ab immemorabili tempore prestiti Sancto Conrado monacho cistercensi et precipuo patrono civitatis melphitensis]| editore=Ex Typographia Reverenda Camerae Apostolica | città= Roma| anno= 1832}}
* {{santiebeati|45840|san Corrado di Baviera (di Chiaravalle)}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Corrado di Baviera| ]]
[[Categoria:Santi per nome|Corrado di Baviera]]
[[Categoria:Santi cistercensi]]
[[Categoria:Santi canonizzati da Gregorio XVI]]